SATOSHI HARADA, già addestratore per vari spet-
tacoli di scimmie, è il direttore di una compa-
gnia chiamata Sen-zu No Sarumawashi che
allestisce spettacoli di scimmie per feste, scuole
e party privati. Quando l’ho conosciuto a Kawa-
saki mi ha detto che lui preferisce concentrarsi
sul rinforzo positivo, che comporta persino dor-
mire con l’animale quando è molto giovane.
Nella sala prove della compagnia, Harada mi
ha presentato ai suoi colleghi e ai loro collabo-
ratori pelosi. Il gruppo di scimmie, tutte munite
di pannolino, comprendeva quattro nuovi nati
e osservava un programma di allenamento ri-
goroso: due ore al mattino e due al pomeriggio.
Quel mattino avevo seguito con meraviglia le
acrobazie degli animali nel corso di uno spetta-
colo per 300 bambini della materna, seduti a
gambe incrociate nella palestra della loro scuola.
La star era Ponzo, una scimmia in gilet giallo sgar-
giante e tuta nera che con i suoi numeri conti-
nuava a strappare gridolini entusiastici ai piccoli.
Rientrati negli uffici della Sen-zu, gli adde-
stratori hanno tolto il pannolino alle scimmie
e le hanno chiuse nelle gabbie in cui vivono. Poi
hanno sbrigato le ultime faccende della gior-
nata: togliere gli escrementi dagli sgocciolatoi
sotto le gabbie e preparare ciotole di arance,
mele e banane per far cenare le scimmie. Ormai
erano le cinque del pomeriggio, l’ora di andare
a casa. Sarebbero tornati l’indomani prima della
colazione, per prepararsi in vista del prossimo
spettacolo. j
Rene Ebersole è autrice di articoli sui crimini contro
la fauna selvatica per National Geographic.
Per questo progetto Jasper Doest ha vinto nel
2019 un premio Wildlife Photographer of the Year.