National Geographic Italy - 03.2020

(Jacob Rumans) #1
JOCELYN

CRANE GRIFFIN

1909-1998

Collaborò alla spedizione
della prima batisfera; svolse
ricerche sui granchi violinisti

ELSE

BOSTELMANN

1882-1961

Illustrò le forme di vita
marina scoperte nelle
profondità oceaniche

GLORIA

HOLLISTER

ANABLE

1900-1988

Stabilì il record
mondiale femminile di
immersione profonda

William Beebe descriveva al
telefono ciò che vedeva negli
abissi a Gloria Hollister Anable
(nella foto sopra è a destra
nel quartier generale della
batisfera, alle Bermuda).
Sulla nave, Jocelyn Crane
Griffin (al centro) aiutava a
individuare le forme di vita. Poi
Else Bostelmann (la più vicina
alla porta) realizzava disegni
delle creature (a sinistra).
JOHN TEE-VAN (SOPRA); ELSE
BOSTELMANN (A SINISTRA, ENTRAMBE)

Nel 1930 gli esploratori subacquei Wil-


liam Beebe e Otis Barton furono calati


nell’Oceano Atlantico nei pressi delle
Bermuda all’interno di una piccola

sfera d’acciaio. In superficie, un gruppo


di scienziate donne garantiva che la

nuova e audace invenzione - chiamata


batisfera - funzionasse senza intoppi.
Fu la prima seria impresa di esplora-
zione in profondità con equipaggio.
Dal ponte della nave l’assistente di

laboratorio Jocelyn Crane Griffin aiu-


tava a individuare le forme di vita ma-


rina. Al telefono c’era Gloria Hollister


Anable, capo tecnico del Dipartimento


di ricerca tropicale di quella che oggi
è la Wildlife Conservation Society,
che partecipava al finanziamento
della missione. Questo collegamento
telefonico, reso possibile da un cavo
che collegava la nave alla batisfera,
era l’unica cosa che teneva Beebe in
contatto con il mondo in superficie.

Anable trascriveva le osservazioni che


Beebe le faceva mentre si guardava
intorno, trasmettendogli a sua volta
informazioni su profondità, tempi e
condizioni meteo.
Al termine di ogni immersione gli
schizzi di Beebe e la trascrizione delle
sue descrizioni venivano consegnati
nel laboratorio di Bermuda a Else Bo-

stelmann, che li trasformava in dipinti.


Anche se non si immerse mai con la
batisfera, spesso Bostelmann indos-
sava un casco da palombaro, legava i
suoi pennelli a una tavolozza di colori

a olio e si portava la tela sott’acqua per


dipingere e trovare ispirazione. I suoi
disegni delle fantastiche forme della
vita marina - pesci con zanne giganti,
crostacei psichedelici, un pesce dalla

pelle nera mai visto prima - hanno reso


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