National Geographic Italy - 03.2020

(Jacob Rumans) #1

Marie
Tharp


1920-2006


Mappò i fondali
oceanici consolidando
la teoria della deriva
dei continenti


I dati sonar del fondo
oceanico, pazientemente
raccolti dai geologi Marie
Tharp e Bruce Heezen, li
aiutarono a dimostrare
la teoria della tettonica
delle placche, allora poco
considerata.
JOE COVELLO

La Seconda guerra
mondiale diede a Marie
Tharp l’oppor tunità
di fare una clamorosa
scoperta. Gli studenti
maschi erano in guerra
e gli atenei erano vuoti.
Lei, già laureata in
inglese e musica, colse
l’occasione per studiare
geologia. Dopo un
periodo di lavoro come
geologa sul campo
per una compagnia
petrolifera, fu assunta
come assistente tecnica
al Lamont Geological
Observatory della
Columbia University,
dove conobbe Bruce
Heezen. Insieme, si
imbarcarono in un
progetto audace:
mappare il fondo
oceanico.
A quel tempo
alle donne non era
consentito lavorare a


bordo delle navi per
la ricerca scientifica,
quindi Heezen usò
le misurazioni sonar
che aveva raccolto in
precedenti spedizioni.
In un ufficio della
Columbia, Tharp
trasformava i dati
in mappe.
Mentre lavorava
alla prima mappa
dell’Oceano Atlantico,
Tharp notò un
avvallamento che
attraversava il fondo
oceanico, e che la
portò a concludere
che i vari pezzi della
crosta terrestre si
stavano spostando. La
sua teoria della deriva
dei continenti fu «quasi
una forma di eresia
scientifica», avrebbe
detto in seguito.
All’inizio Heezen non
accettò la sua teoria:
“chiacchiere da donna”,
disse. Ma la conclusione
di Tharp era sostenuta
dalle letture del sonar.
La crepa nella Terra
convinse la comunità
scientifica che in
passato i continenti
formavano un’unica
massa. Sovvenzionato
dalla Marina degli Stati
Uniti e dalla National

Geographic Society, il
progetto “World Ocean
Floor” fu pubblicato nel
1977 come prima mappa
globale del fondo degli
oceani, rivelando un
paesaggio di catene
vulcaniche e alti picchi
diviso da una dorsale di
circa 65 mila chilometri
che corre lungo la
superficie terrestre.
“È stata una di quelle
opportunità che si
hanno una volta sola
nella vita - una volta
sola nella storia del
mondo - per tutti, ma in
quegli anni soprattutto
per una donna”, scrisse
Tharp. L’anno dopo la
pubblicazione della
mappa, Tharp e Heezen
vinsero la Hubbard
Medal, il più alto
riconoscimento della
National Geographic
Society, che premia i
risultati più importanti
nel campo della
ricerca, delle scoperte
e dell’esplorazione.
In pensione Tharp
avviò un’attività di
distribuzione delle
mappe. Nel frattempo
era finalmente riuscita
a salire a bordo
di una nave da ricerca.
È morta nel 2006.

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