Lo studio sugli oranghi
selvatici che Biruté Galdikas
conduce in Indonesia da quasi
50 anni ha svelato la socialità
e le abitudini di questi primati.
RODNEY BRINDAMOUR
BIRUTÉ GALDIKAS
Classe 1946
Una delle Trimates, le tre
scienziate delle quali fu
mentore l’antropologo Louis
Leakey; studia gli oranghi
da quasi cinquant’anni
Convinto che le donne fossero dotate
di più pazienza e intuito degli uomini,
il paleoantropologo Louis Leakey in-
viò tre ricercatrici a studiare i grandi
primati nel loro habitat, creando con il
contributo della National Geographic
Society tre stazioni di ricerca sul campo:
una in Tanzania, per permettere a Jane
Goodall di studiare gli scimpanzé; una
in Ruanda, dove Dian Fossey ha vissuto
con i gorilla di montagna, e la terza nel
Borneo indonesiano, dove Biruté Gal-
dikas osserva ancora oggi gli oranghi.
Queste tre donne, le cosiddette Trima-
tes, sono state pioniere della ricerca.
Nel 1971, quando Galdikas mise
piede per la prima volta nella Riserva
nazionale Tanjung Puting, gli oranghi
erano ritenuti una specie pressoché
impossibile da studiare. Più solitari di
altri primati, vagavano per vaste aree di
foresta. Ma Galdikas non ci mise molto a
individuarli e riuscì ad avvicinarsi tanto
da poter interagire con loro. La ricerca-
trice trasformò la sua casa in un rifugio
temporaneo per gli individui che si pre-
paravano alla reintroduzione in natura,
come raccontò nel 1975 in un servizio di
copertina per il nostro magazine.
Nei primi anni di ricerca, durante i
quali effettuò quasi 7.000 ore di osserva-
zione, Galdikas fece importanti scoperte
sul comportamento degli oranghi in
natura, raccogliendo dettagli sulla loro
dieta, sui loro spostamenti e sulle loro
relazioni. Non meno importante, lanciò
un allarme sulla deforestazione, causa
della rapida perdita dei loro habitat.
Oggi, a quasi 50 anni di distanza, Gal-
dikas è ancora sul campo, e il suo studio
è uno dei più lunghi e ininterrotti mai
condotti su una specie.