National Geographic Italy - 03.2020

(Jacob Rumans) #1
NON È SEMPLICE studiare un pesce schivo che vive in pozze buie
e fangose. Per questo motivo la scienza sa ancora poco sulle tante

specie di saltafango. Quel che sa è però a dir poco affascinante. Un


esempio: una specie di saltafango mantiene lubrificati i suoi occhi


sporgenti ritraendoli in fondo all’orbita per poi farli schizzare fuori.


Da qui il nome di Boleophthalmus o “occhio sporgente”.

Quando arriva la stagione dell’accoppiamento nelle zone mesoli-


torali tropicali dove alcuni di questi pesci anfibi vivono, il maschio
si lancia in un rituale di corteggiamento scenografico, saltando in

aria con le pinne allargate. Se la femmina è soddisfatta, lo segue nella


tana per riprodursi. Grazie a un endoscopio, strumenti per lo scavo
e a un paziente lavoro di ricerca, Atsushi Ishimatsu dell’Università
giapponese di Nagasaki è riuscito insieme al suo team a cogliere
alcune immagini dell’accoppiamento dei saltafango.
Il maschio crea una tana dove poi verranno deposte le uova. Uno
o più cunicoli conducono a una stanza parzialmente inondata d’ac-
qua ma dotata di una volta a cupola che funge da camera d’aria. La

femmina depone le uova sulla volta e il maschio le fertilizza. Quando


la femmina se ne va, il maschio resta con le uova per i pochi giorni di


gestazione. Per mantenere il livello di ossigeno necessario alle uova,


il maschio prende aria in superficie e la esala nella tana, senza mai

fermarsi. Guardando il video realizzato da Ishimatsu con l’endoscopio,


la collega Karen L.M. Martin ha ipotizzato che il maschio ripeta questa


operazione «circa 100 volte» per creare la bolla d’aria.
Sempre secondo Martin, il maschio in attesa riesce in qualche
modo a «monitorare le maree e il trascorrere tempo» e al momento

giusto inizia a svuotare d’aria la tana. L’acqua penetra e fa schiudere


le uova; a quel punto le larve escono e nuotano lontano.
—PATRICIA EDMONDS

UN AMORE

PATERNO DA

TOGLIERE IL

R E S P IR O

F O T O G R A F I A D I

THOMAS P. PESCHAK

Decine di specie di pesci
saltafango vivono nelle
mangrovie e negli ecosistemi
palustri di tutto il mondo,
comprese le coste del Kuwait,
dove il fotografo di National
Geographic Thomas P. Peschak
ha «trascorso diverse ore
immobile nel fango per
poter fotografare i rituali
di accoppiamento» del pesce.

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