Corriere della Sera - 10.03.2020

(Nandana) #1


Corriere della Sera Martedì10Marzo2020
SPORT


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Con latesta al Mestalla, ma
conilcuoreaBergamo, fra-
stornata dalcoronavirus. Ber-
gamo che, alla tv (la garaèa
porte chiuse, anche se i tifosi
delVa lencia si sono dati ap-
puntamentofuori dallo sta-
dio per sostenerelapropria
squadra), proveràascacciare
per due ore l’ansia delconta-
gio.
Questo è il primo obiettivo
dell’Atalanta in scena stasera
a Va lencia per il ritorno degli
ottavi di Champions League;
il secondoèconquistarei
quarti di finale, un obiettivo
alla portata dei nerazzurri
considerato il 4-1 dell’andata.
Ma non diteloaGasperini.
«Dovremo essere bravi acon-
siderare il match nei 90 minu-
ti ed essere pronti a ogni eve-
nienza — le parole deltecnico
dei nerazzurri —. Non ci sarà
il pubblico, che avrebbe dato
una spinta maggiore ai nostri
avversari. Noi dovremo rima-
nereconcentrati sulcampo e
sulVa lencia, che ha pregi, ma

anche punti deboli». L’Ata-
lanta arrivaalMestallacon
dieci giorni di riposo. «Avrei
preferitogiocareesfruttare
l’entusiasmo che siècreato
dopo la gara di andata —con-
tinua l’allenatore —, ma è an-
datacosì».
Gasp, poi, parla dell’emer-
genzacoronavirus. «Siamo
molto preoccupati per ciò che
sta accadendo in Italia e a Ber-
gamo. E questo influisce sullo
spogliatoio, perché tutti noi
siamofortementecoinvolti da
quello che ci circonda. Speria-
mo che la qualificazione pos-
saregalare una soddisfazione
ai nostri tifosi e possa allevia-
reil peso della situazione».
Che, in Spagna, sembra lonta-
no anni luce: «Qui nonc’èla
percezione di pericolo che ab-
biano noi». Quindi, il ritorno
alla partita: «l lavoro non è an-
cora finito. I miei ragazzi sono
stati fantastici tresettimane
fa, ma nonfesteggerò nulla si-
no alla fine della partita». Pie-
di di piombo, dunque. Com-

prensibilmente, vista la porta-
ta dell’obiettivoche definire
storico è quantomeno ridutti-
vo,seripercorriamo ilcam-
mino che ha portato l’Atalan-
ta fino in Spagna,con la quali-
ficazione agliottavi presa per
icapelli all’ultima giornata
conilsuccesso inUcraina
contro lo Shakhtar. A maggior
ragione seconsideriamo dove
si trovavailclub guidatoda
Percassi prima dell’avvento

del Gasp nel 2016: a lottare per
nonretrocedereinserie B.
L’esattooppostodelVa lencia
cheèabituatoaviverela
Champions, tanto da arrivare
alla finale duevolteall’inizio
degli anni Duemila.
Ma ilValencia odierno è
lontano parentediquello di
Cuper. Sia per qualità sia per
disponibilità degli effettivi a
causa dell’infermeria stracol-
ma (difesaapezzi, ma sono
rientrati Florenzi, che finisce
in panchina, eRodrigo). Altro
fattore che gioca in favore dei
nerazzurri,iquali devono ri-
nunciare al soloToloi,ferma-
toda noie muscolari. La squa-
dra di Gasperini si presenta
cosìconlaformazione tipo,
guidata dacapitan Gomez. Il
Papu, all’aeroportodiValen-
cia, dopo aver gentilmente
declinato le domande dei cro-
nisti spagnoli, all’insistenza
della stampa ha rispostoin
modo stizzito.
MatteoMagri
InformaJosip Ilicic, protagonista all’andata(Getty Images) © RIPRODUZIONE RISERVATA

ChampionsL.
ottavidifinale


oggi,ore21
VALENCIA
ATALANTA
(and.1-4)
LIPSIA
TOTTENHAM
(and.1-0)


domani,ore21
LIVERPOOL
AT L. MADRID
(and.0-1)
PSG
BORUSSIAD.
(and.1-2)


17/3,ore21
JUVENTUS
LIONE
(and.0-1)
MAN. CITY
REAL MADRID
(and.2-1)


18/3,ore21
BAYERN
CHELSEA
(and.3-0)
BARCELLONA
NAPOLI
(and.1-1)


DOPO LA SFIDAALLO STADIUM


Esefosse davverolasvolta buona
per la Juve?Èdifficile dirlo perché il
contesto è più che mai precario e an-
che perché altrevoltelasquadra di
Sarri aveva dato l’impressione di aver
trovato laformula giusta. Ma di sicuro
la vittoria sull’Inter assomiglia a qual-
cosa di nuovo:per l’atteggiamento,
per il gioco (per lunghi tratti) e soprat-
tutto per le scelte legate agli interpreti.
La questionecentrale non sembra
ridursi al dibattitosuDybala:conla
sua magia di esterno che ha chiuso la
partitacontro l’Inter di Lukaku —con
il quale in estate ha rischiato di essere
scambiato — l’argentino ha dimostra-
toche la scelta del «dodicesimo uo-
mo» è una strategia definita. E a tur-
no, lui, Higuain e Costa possono inter-
pretare al meglio questo ruolo.
Lavera novità riguarda il cuore del
gioco, perché la primavolta Bentan-
curèstatosceltoalpostodiPjanic,
che sièaccomodatoinpanchina. In
discussione non ci sono le doti del bo-
sniaco, ma la suacapacità di interpre-
tare al meglio quello che chiede Sarri:
difendere-attaccandoemuoverela
pallavelocemente, sono i due principi
chiaveper l’allenatoreesono naufra-
gati afebbraio.
Bentancur assicura più ritmo, oltre
a una maggiore solidità incopertura.
PerAllegri, che lo stimavamolto,
l’uruguaiano dovemigliorarenelco-
siddetto gioco lungo: il lancio — lun-
ghissimo—con cui l’exBocahape-
scatoDybala rappresenta in questo
senso un segnale di maturazione,tec-
nica e di personalità, notevole.
Tutto si risolve quindicol cambio di
regista? No, perché tuttele«colpe»
delcentrocampo non ricadonoovvia-
mente su Pjanic: Ramsey e Matuidico-


me mezzali, se sono in buonacondi-
zione, garantiscono idee, giocate e so-
lidità ben distribuite tra i due. Il galle-
se ha segnato ancora e ha duettatocon
Dybala nell’occasione del raddoppio.
Il francese ha ricordatoche quando
unisce la qualità alla quantità nonte-
meconfronti, almenoconRabiot.
Senza dimenticare che ètornato a di-
sposizione anche Khedira, non uno
qualsiasi. L’abbondanza, in vista del-
l’unicapartita rimasta nelcalendario
di marzo, quellafondamentaleconil
Lione, è un fattore chiave. Ma la chia-
rezza dicerte scelte, lo è ancora di più.
PaoloTomaselli
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Precario
Paulo Dybala,
26 anni,
ha segnato
13 gol
stagionali —
uno ogni 160’
— ed è entrato
12 volte
dalla panchina
tra serie A
e Champions
(Getty Images)

Lo scudettohachiuso le portein
faccia all’Inter. Iltecnico Antonio Con-
te hacertificato un divario incolmabi-
le. «La differenzaconlaJuventus sta
nei due scontri diretti, li abbiamo per-
si entrambi. Tra noielororesta un
gap, il k.o. non ci deve sconfortare».
Impossibile non abbattersi. Il mora-
le era aterra ad Appiano Gentile. Si è
vista una differenza lampante, non so-
loalivello qualitativo, ma anche di
gruppo. La Juvepuòcontaresuuna
base storica abituata a disputarecerte
partite, a non sbagliarle. Ha individua-
lità,calciatori esperticome Bonucci,
Chiellini, Buffon, Pjanic,Ronaldo,ca-
paci di trainare, soprattuttoincerti
big match, ilresto della truppa. All’In-
tercertefiguremancano, il gruppo
non è fatto di vincenti, ma di giocatori
che devono ancora fare il salto per di-
ventaretop player,come disse Conte a
inizio stagione. Insomma nonc’è l’abi-
tudine a lottare ad alti livelli.
Chi avrebbe dovutoaggiungere
qualità è il danese Christian Eriksen. Il
centrocampista però è ancora uncor-
po estraneo. Non dà sufficienti garan-
zie, soprattuttodevecambiareatteg-
giamento.Èarrivatocome l’arma in
più, sta diventando un boomerang. La
stagione dell’Inter ha preso una piega
difficile, la sconfitta diTorino ha san-
cito l’addio allo scudetto, la Coppa Ita-
liaresta in sospeso, rimane l’Europa
League diventatoobiettivoprimario.
Eriksen è da più di un mese in Italia,
ma finora ha sempretenuto lo stesso
atteggiamento, soprattutto incampo.
Chelasquadra sia invantaggiooco-
strettaarimontareilcentrocampista
giocacon la stessa intensitàequesto
l’Inter, che rispettoall’andata ha 10
punti in meno, non se lo può permet-

tere. Finora è stato titolare soltanto in
tre occasioni: incampionato aUdine e
nella doppia sfidaconilLudogorets,
quando trovòanche la primaretein
nerazzurro. Corteggiato per un mese,
pagato 20 milioni, presentato alla Sca-
la come il più importante degli acqui-
sti, il danese si aspettavaforse di en-
trare da subito nellaformazione tito-
lare. Conte però non è né un marziano
né un autolesionista,conosce ilvalore
del giocatore, ma anche i suoi attuali
limiti. Giovedì incoppacontro il Geta-
fe potrebbe partire dall’inizio, per pro-
varea trasformarsi dacaso in risorsa.
GuidoDeCarolis
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Indifficoltà
Christian
Eriksen,
28 anni,
acquistato
a gennaio
per 20 milioni
dal Tottenham,
non è ancora
entrato
negli schemi
di Conte
(Getty Images)

Sci


Kranjska Gora, giganteeslalomaporte chiuse


A causa dell’epidemia dicoronavirus, laFedersci internazionale ha
deciso che si svolgeranno a porte chiuse e senza pubblico le due
gare diCoppa del mondo di sci maschile, le ultime della stagione, in
programma sabato (gigante) e domenica (slalom) a Kranjska Gora.
AdAare (slalom parallelo giovedì, gigante venerdì e slalom sabato),
con il ritorno dell’americana Mikaela Shiffrin,Federica Brignone
proverà a chiudere in bellezza la stagione: è leader della classifica
generale diCoppa, leader nel gigante eterza nel parallelo.


Ciclismo
Parigi-Nizza, Nizzolo vince in volata la tappa
L’azzurro Giacomo Nizzolo ha vinto allo sprint la seconda tappa di
unaParigi-Nizza senza pubblico né in partenza né all’arrivo. Il
velocista della Ntt ha bruciato in volataPascalAckermann alla fine di
una giornatacontrassegnata da pioggia ecadute: ifavoriti Nairo
Quintana (Arkea-Samsic) e Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick
Step) hanno perso 1’25’’. Settimo Vincenzo Nibali. Aiutato da Sagan,
Schachmann ha mantenuto la maglia giallacon 15’’ di vantaggio su
Nizzolo e 21’’ sul belga JasperStuyven (Trek-Segafredo).

Tennis
Indian Wells cancellato, Nadal: «Preoccupati»
Il tennis siferma per ilcoronavirus. Lacancellazione di IndianWells,
primo Masters della stagione, le cui qualificazioni sarebbero dovute
cominciare ieri, ha scioccato i giocatori. Molticampioni sono da giorni
in California,Rafa Nadal hacommentato suTwitter: «Siamo qui e
stiamo ancora decidendocosa fare. È molto triste tutto quello che
sta succedendo in giro per il mondo acausa di questa situazione.
Speriamo che arrivino presto soluzioni dalle autorità.State bene e in
salute». Si attendono decisioni sultorneo di Miami, al via il 20 marzo.

Valencia,ore21
Valencia Atalanta
4-2-3-1 3-4-1-2
13 Cillesen
18 Wass
17 Coquelin
12 Diakhaby
14 Gaya
6 Kondogbia
10 Parejo
20 Ferran
19 Rodrigo
8 Soler
9 Gameiro

95 Gollini
3 Caldara
6 Palomino
19 Djimsiti
33 Hateboer
15 De Roon
11 Freuler
8 Gosens
88 Pasalic
72 Ilicic
10 Gomez
Arbitro:Hategan(Romania)
Tv:ore21.00Canale 5, Sky 201, 252

Non solo la carta Dybala


La svolta di Sarri arriva


nel cuore della Juventus


Bentancur per Pjanic la chiave contro l’Inter


Fuori dalla lotta scudetto


l’Inter punta sull’Europa


ma ora c’è il caso Eriksen


Nerazzurri in frenata, il danese nonèinserito


L’Atalanta apre le porte alla storia


Nel Mestalla deserto,inerazzurri partono dal 4-1 per un posto nei quarti di Champions

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