Corriere della Sera - 21.02.2020

(Martin Jones) #1


10 Venerdì21Febbraio2020 CorrieredellaSera


Primopiano Lamaggioranza


diMassimoFranco


LaNota


UNATRATTATIVA


OBBLIGATA


MAINUNCLIMA


DISCARSAFIDUCIA


L


a soddisfazione per l’incontro che la
prossima settimana il premier
Giuseppe Conte ha fissato su
richiesta di MatteoRenzi sembra dire
duecose. La prima è che non ci sono
crisi di governo all’orizzonte,come ha
certificato ieri ilcommissario europeo agli
Affari economici,Paolo Gentiloni. La
seconda è che l’obiettivo di Iv appare per ora
quello di trattare. Le polemiche delle ultime
settimane, gli attacchi all’esecutivo, ilvoto
con le opposizioni sulla prescrizione
appaiono strumenti per alzare la posta; per
dire a Conte che non può ignorare le richieste
renziane.
Sostenere,come fa il leader di Iv, che il
colloquiocon il premier servirà a chiudere «il
teatrino» dei giorni scorsi fa un po’ sorridere.
Il sentore del bluff è stato sempre acuto, e
l’apparizionerenziana dell’altra sera a Portaa
porta lo haconfermato. Ma non significa che

le punture di spillocontro l’esecutivo si
fermeranno. Pur facendone parte, Iv
continuerà una guerriglia di posizione per
spuntare il massimo intermini di nomine; e
magari perottenere una riforma elettorale
che riduca la soglia di sbarramento, perché i
sondaggi la danno sotto il 5 percento.
Serafico, Conte si limita a dire che la porta
«è stata e rimane aperta». E nega dicercare
maggioranze alternative: sebbene la
tentazione sia affiorata, in alcuni settori del
Pd; e lo stesso premier, nei giorni piùtesi
della polemica, abbia bollato Ivcome lavera
opposizione. D’altronde, lo smarcamento
renziano dagli alleaticostringe ilresto della
coalizione a guardarsi intorno. Anche ieri,
pur dicendo «sì» alle intercettazioni,Renzi in
Senato non si è visto per ilvoto.
E hacontinuato a mandare segnali
conflittuali. Ripetendo il no ai
«provvedimenti giustizialistivoluti dai

CinqueStelle». Criticando Conte per le
«parole molto durecontro Iv». E insistendo
sul fatto di nonvolere una crisi di governo ma
neanche «diventare populista». Ha di nuovo
accusato ilPddi puntare a «buttare fuori»
Italia viva e arruolare transfughi diForza
Italia. «Noi diciamo: se questo è ciò che
volete, ok.Possiamo perdere le poltrone, ma
non stiamo al governo a tutti icosti».
Si tratta di una miscela di minaccee di
offerte dicollaborazione, accolte ormaicon
diffidenza e fastidio. Tra l’altro, le critiche al
Guardasigilli, il grillino Alfonso Bonafede,
sembrano fatte apposta per blindarlo. Conte
ieri lo ha difeso, definendo le accuserenziane
pococomprensibili. Insomma, «ilteatrino»
che sivorrebbe chiudere inrealtà prosegue il
suo spettacolo stancamente: fino a quando
qualcuno dirà davvero basta ecostringerà
tutti ad assumersi le proprieresponsabilità.
©RIPRODUZIONERISERVATA

LemotivazioniL’arrivo a Porto Empedocle del comandante
della Sea Watch Carola Rackete lo scorso primo luglio.
Secondo la Cassazione Rackete agì correttamente

ROMALa Cortedicassazione
conferma che Carola Rackete
non andavaarrestata per
«violenzacontronaveda
guerra»e«resistenzaapub-
blicoufficiale» quando, il 29
giugno scorso, alcomando
della SeaWatch 3forzò il bloc-
codavantiaLampedusa spe-
ronando una motovedetta
della Guardia di finanza per
condurreinportoefar sbar-
care40 migranti.EMatteo
Salvini, all’epocaministro
dell’Interno, protesta: «Pare
che la Cassazione dicache
Rackete non andava arrestata
e non hacommessoreato per-
ché alcomando della nave
c’era un maresciallo della Fi-
nanzaenon un ufficiale. Ma
quelli rischiavano di essere
schiacciaticomevermi, vi
rendetecontodell’assurdità?
Levoglio leggere, queste mo-
tivazioni».
Se lo farà, il leader della Le-
ga scoprirà perchéigiudici
del «palazzaccio»romano di
piazza Cavour hannorespinto
il ricorso della Procura di
Agrigentoche, mentresolle-
citava un paio di processi per
sequestrodipersonacontro
l’exministro, aveva chiesto di
convalidarel’arrestodella
Rackete poi annullato dal gip.
Il fattoche alcomando della
motovedetta cifosse un mare-
sciallo e non un ufficiale non
giustificalospiaccicamento
contro il muro, ma è unacon-
siderazionetecnico-giuridica
checonsente, secondo la Cas-
sazione, di qualificarel’im-
barcazionecome nave milita-
rema non da guerra. Esclu-
dendo quindi il primoreato
contestato.
Resta laresistenza a pubbli-
coufficiale, superata però dal
fattoche Carola Rackete
avrebbe agito«nell’adempi-
mentodiundovere»;vale a
dire portare atermine il salva-
taggio dei profughiconlo
sbarcoin luogo sicuro,come
previstodalle leggi del mare e
dalleconvenzioni internazio-
nali.Unasottolineatura che,
al di là della disputa ingaggia-
ta con lacapitanatedesca, po-
trebbe riguardare più diretta-

mente Salvini e i suoi processi
(ieri la Procura di Catania ha
chiestolafissazione del-
l’udienza preliminare in cui si
deciderà l’eventuale rinvio a
giudizio per ilcaso Gregoret-
ti, mentre sulla Open Arms il

Senatodeveancora pronun-
ciarsi sull’autorizzazione a
procedere).
Nella sentenza, infatti, la
Cassazione ribadisce i vincoli
sanciti dalleconvenzioni cita-
ti dai tribunali dei ministri

IlcasonelM5S


«Cihachiesto


multeebollette»


Napoli,militanti


controRousseau


«I


l Movimento mi ha
chiesto di inviare
un documento a
scelta tra bollette, tasse
pagate e assicurazione
sulla vita perverificare
l’autenticità del mio
profilo». A dirlo è
l’attivistacampano
Vincenzo Sglavo. Arriva la
replica diRousseau che
parla di procedura per
tutelare l’iscritto. Intanto
cresce la polemica per
alcune esclusioni dalle
liste per iconsiglieri
regionali. I militanti
minacciano le vie legali.

chehanno chiestodiproces-
sareil leader leghista, e chia-
riscono che l’obbligo di pre-
stare soccorso «non si esauri-
sce nell'atto di sottrarre i nau-
fraghi al pericolo di perdersi
in mare, macomporta l’obbli-
go accessorioeconseguente
di sbarcarli in luogo sicuro».
Eancora: «Non può essere
qualificato “luogo sicuro” una
nave in mare che, oltre a esse-
rein balia degli eventi meteo-
rologici avversi, nonconsente
il rispettodei dirittifonda-
mentali delle persone soccor-
se». Compreso quello di «pre-
sentare domanda di protezio-
ne internazionale, operazione
che non puòcertoessereef-
fettuata sulla nave».
Si tratta di una pronuncia
che può rafforzareleaccuse
all’exministro, poiché inde-
bolisceuno dei suoi argo-
menti difensivi:imigranti
erano già in salvo, quindi non
ci fureatonelcostringerli a
restare sulle navi. Inoltre ilca-
po leghista rischia il processo
per diffamazione intentato da
Carola Racketedefinita «fuo-
rilegge», «delinquente»eal-
tro ancora. Le motivazioni de-
positateierirendono più
complicata purequellacausa
per l’exministro, ma non è
questo a far esultare gli avvo-
cati AlessandroGamberini,
Leonardo MarinoeSalvatore
Tesoriero, difensori dellaca-
pitana. Sono soddisfatti per-
ché la Cassazione ha accolto le
loroposizionieesortano:
«Questa sentenzavalga ad
ammonirecoloroche ancora
fannoresistenza all’abroga-
zione di quei decreti sicurezza
checostituiscono un insulto
alle ragioni del diritto».
©RIPRODUZIONERISERVATA

LaCassazionesuCarola


«Noncifuronoreati»


L’iradiSalvini:assurdo


PerigiudicilaSeaWatch3nonera«approdosicuro»


Leripercussionisuiprocessiall’exministroleghista


diGiovanniBianconi

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