Corriere della Sera - 21.02.2020

(Martin Jones) #1


12 Venerdì21Febbraio2020 Corriere della Sera



NonhoalcundubbiocheBloombergapriràilportafoglioperprovarea
cancellareilricordodiquellocheèsuccessosulpalcodiquestodibattito
ElizabethWarrensenatricedelMassachusetts

Esteri


TutticontroBloomberg


Il«benvenuto»deidem


neldibattitoinfuocato


Warrenattacca:«OffendeledonnecomeTrump»


El’exsindacomiliardariosiscontracolfavoritoSanders


DAL NOSTROCORRISPONDENTE


WASHINGTONSono bastati po-
chi minutieMichael Bloom-
berg si èresoconto che il pal-
codel dibattitotelevisivodi
LasVe gas non era uno dei
suoi spot milionari. Mercole-
dì 19febbraio. Lester Holt, il
moderatore di Nbc, apre la di-
rettaegli altri cinquecandi-
dati si avventano subitocon-
tro il nuovo arrivato. Elizabeth
Warrenèsemplicemente
abrasiva: «Mi piacerebbe dire
qualcosa sulla personacon
cui stiamo gareggiando: un
miliardario che chiama le
donne “grassone” e “lesbiche
faccia dicavallo”. No, non sto
parlando di Donald Trump.
Stoparlando di Michael
Bloomberg».Peruna buona
mezz’ora ilfondatoredel
gruppo editoriale che porta il
suo nome annaspa, mentre
Warren e in modo spregiudi-
catoJoeBiden,asuotempo
nei guai per i suoicomporta-
menti scorretti neiconfronti

delle donne, evocano le vicen-
de, lecause per molestie o di-
scriminazione intentate negli
annicontroBloombergola
sua società. «Quantesono
questevittime?» Ha chiesto
ripetutamenteWarren, ag-
giungendo: «Alcune di loro
sono state messe a tacerecon
degli accordistragiudiziali.
Perché lei non decide diren-
dere tutto pubblico?».
È stato il momento peggio-
reper l’exsindacodiNew
York, il protagonista più atte-
so, al suo primoconfronto
pubblicocon i rivali. Hacerca-

to di arroccarsi, prendendosi i
fischi della platea: «Sono in-
tese sottoscrittevolontaria-
menteeresteranno riserva-
te». Ma non è finita. Oratocca
a Bernie Sanders, chiaramen-
te eccitatodalla presenza di
un billionaire in carne e ossa.
Il senatore delVe rmont, per il
momento intesta nei sondag-
gi alivello nazionale, richia-
ma la praticadello stop and
frisk ,«fermaefruga (o per-
quisisci)» adottata da Bloom-
berg percercaredi arginare la
criminalità quando era il pri-
mo cittadino della Grande
Mela.Unmetodo che suscitò
aspre polemiche perché si ri-
solse nell’accanimentocontro
i giovani afro americani.
«Mike», visibilmentecolto
di sorpresa, riesceagiocare
una mano solo dopo un bel
po’: «Qui abbiamo due pro-
blemi. Primo:come battere
Donald Trump. Secondo: fare
le cose di cui hanno bisogno
gli americani».
A quel punto si è visto qual-

cosa dell’atteso «effetto
Bloomberg». La traiettoria
della discussione ha sterzato
bruscamente, andando a
sbatterecontro la grande pau-
ra dei democratici: altri quat-
troanni di «The Donald».
Sanders ha spiegatoche «il
«socialismo democratico»
spazzerà via il «presidente più
corrottodella storia». Bloom-
berg hacommentatocon una
smorfia: «Ma checosa stai di-
cendo? GliStatiUniti devono
buttarevia ilcapitalismo?
Questaconversazioneèsem-
plicemente ridicola. E poi ec-
colo qui il più noto socialista
delPaese: un milionariocon
trecase. Se Sanders sarà il

candidatodei democratici,
andremo incontro a una sicu-
ra sconfittacontroTrump. E
non possiamo permettercelo.
Io lo posso battere».
Da oggi in poi le primarie
cambiano passo. La fase deci-
siva si sta avvicinando. Sabato
22 febbraio sivota in Nevada e
il 29 in South Carolina. San-
ders potrebbe andare in fuga.
PeteButtigieg, Amy Klobu-
char e Biden lottano per la so-
pravvivenza politica.Poi sive-
drà il 3 marzo, nel Supermar-
tedì, quandovoteranno 14Sta-
ti, CaliforniaeTexas
compresi.Equando entrerà
in lizza anche Bloomberg.
GiuseppeSarcina
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leprossimetappe
Domani si vota in
Nevada. Ma «Mike»
debutterà il 3 marzo
nel «Supermartedì»

IsondaggiinNevada
in%

CdS


30%


25%
20%

15%


10%


5%


0


2019 2020


AgoSet Ott NovDic Gen Feb


Sanders


Biden
Warren
Buttigieg
Steyer
Klobuchar

30


16
14,
12,
10,
9,

DuellantiMike Bloomberg e, dietro, Bernie Sanders. Entrambi hanno 78 anni ( Afp )


48 idelegati

che spettano allo Stato del Nevada:
di questi 36 sono assegnati in modo
proporzionale secondo i risultati dei
caucus che si svolgeranno domani.
Al termine delle primarie i candidati
hanno bisogno di 1.991 delegati per
ottenere la nomination al 1° scrutinio
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