Corriere della Sera - 21.02.2020

(Martin Jones) #1


24
CRONACHE

Venerdì21Febbraio2020 CorrieredellaSera


Q


uello sporcoultimo
fischio che sabato
scorsoaMeda ha
scatenatol’insegui-
mentoall’arbitro(donna e
minorenne: 16 anni) altermi-
ne diReal Meda-Rivanazzane-
se,Under 15femminile, in
cambio di pochi euro: 30 per
la categoria Giovanissimi e Al-
lievi, indipendentementedal
sesso dell’arbitro. «La somma
comprende tutto: benzina e
pedaggi» fa notarel’exfi-
schiettoLucaMarelli nel suo
interessante blog. Il rimborso
spese diventa di 38 euro per le
trasfertesoprai25km: «Ra-
re». Quelle sopra i 50 km, poi
(da 42 a 88 euro), sono inesi-
stenti: «Si tratta di garepro-
vinciali che si svolgono su un
territorio molto limitato. I de-
signatori locali, inoltre, han-
no l’indicazione di risparmia-
reil più possibile».
DiStephanie Frappart, la
francese 36enne arrivata a di-
rigere una finale di Supercop-
pa europea dicalcio maschile
(Liverpool-Chelsea 7-6 ai ri-
gori),cen’èuna sola.Earbi-
traredadonna in provincia,
non è difficile dacapire, non
si fa per soldi. Suscitano an-
cora più impressione,conteg-
giati dall’Osservatorio Violen-
za dell’Associazione italiana
arbitri (Aia) al 30 giugno 2019,
i 3.037 episodi segnalati nelle
ultime sei stagioni, 457 solo
nella scorsa,cosìcatalogati:
78 tentata violenza, 60 violen-
za morale, 200 fisica, 119 fisica
graveconresponsabilità di-
stribuitetracalciatori, diri-
genti ed estranei (AltoAdige
regione più virtuosacon zero
casi; Calabria maglia neracon
79). Di essi, una decina hanno
riguardato un’arbitra.
L’Aia ha aperto le porte alle
donne nel 1990. Oggi in orga-
nicocisono più di 1.600 fi-
schiettirosa: in Europa, ne ha
di più solo la Germania. Don-
ne, spesso, pronteatutto.
Tentativi di aggressione, spu-
ti, insulti sessisti (nel novem-
bre2018 il GazzettinodiTre-
viso raccontò la vicenda della
19enne Sara Semenzin, invita-
ta a «cambiare mestiere ere-
stare aifornelli la domenica»
mentrearbitravaMarchesa-
ne-RealStroppari, seconda
categoria), spogliatoi senza
serratura in cui entra—im-
punito—chiunque, proprio
come ècapitato alla minoren-
ne della provincia di Milano
che sognava di diventare bra-
vacome l’arbitroCollina (lo
racconta su Instagram), asse-
diata dai genitori della squa-
dra ospite dopo averconvali-
dato alReal Meda il gol vitto-

ria allo scadere ed essere stata
affrontatacon durezza daPa-
olo Bottazzi, l’allenatore della
Rivanazzanese che si è subito
scusato («Non era mia inten-
zione spaventarla,volevo solo
richiamarelasua attenzione
ma hocommesso un errore:
avrei dovutoparlarleconle

mani dietrolaschiena, anzi-
chétoccarle il braccio») ma
rischia una denuncia dei ge-
nitori della ragazza, che per
sedaregli animi hanno chia-
mato icarabinieri.Unmese fa
l’indecorso trattamentospet-
tòa una 16enne nellacatego-
ria Giovanissimiregionali a

Sava,Taranto.Eloscorso
maggioaMestrela22enne
Giulia Nicastrodovetteassi-
stere allo spettacolo di uncal-
ciatore classe 2004 che sicalò
ipantaloncini percontestare
uncalcio d’angolo.
Un’ordinaria amministra-
zione di piccole oscenità e
granditorti che Elisabet Spi-
na,ex centrocampista, oggi
responsabile del settorefem-
minile del Milan,conosce be-
ne: «Ilcalcio donne ha aperto
le porte a tante figure profes-
sionali che unavolta non esi-
stevano: il rischio di ripropor-
rei modelli dicomportamen-
tonegativi delcalcio maschile
è reale. Dobbiamo essere bra-
veaimpedirelacontamina-
zione». Come? «L’Aia sta fa-
cendo sensibilizzazione nei
settori giovanili; noi al Milan
proviamo aformare, oltre alle
calciatrici, anche le figure ge-
nitoriali. Sultema del razzi-
smo, per esempio,con la pri-

ma squadra siamo stati al Bi-
nario 21 della stazione di Mi-
lano in occasione del
Memoriale della Shoaheci
stiamo occupando dell’inte-
grazione diRefiloeJane, la
prima sudafricana in A».Per
Carolina Morace, leggendaria
bomber azzurra, il problema è
culturale: «Succede spesso
che i falliti delcalcio maschile
vengano da noi, portando la
loromentalità. Chi sirende
responsabile di violenzavara-
diato. Ma il punto è la scuola:
paghiamo di piùiprofessori
perché insegnino educazione
e rispetto. Quando allenavo in
Australia arrivavano circolari
sucome trattare i bimbi tran-
sgender. L’Italiaèindietro,
manca progettualità». Contro
la violenza sugli arbitri il pre-
sidente dell’Aia Marcello Nic-
chi ha chiestoaiutoalmini-
sterodell’Interno. «È ora di
intervenireinmodo duro,
sennò ilcalcio non ha futuro.
Le persone violente non devo-
no più entrare suicampi.Per
fortuna la 16enne di Meda ha
reagitobene: le abbiamo
messo a disposizione l’ufficio
legale dell’Aia ma non ha su-
bito traumi».Tornerà ad arbi-
trare già domenica (con molti
in boccaal lupo).
©RIPRODUZIONERISERVATA

diGaiaPiccardi
Lavicenda

●Sabato
scorsoaMeda,
inLombardia,
un’arbitradi16
annièstata
inseguita
allafinediuna
partita
delcampionato
Under15
femminile

●Secondo
l’Osservatorio
Violenza
dell’Associa-
zioneitaliana
arbitri(Aia),
nelleultimesei
stagionisisono
verificati3.037
episodi
significativi
diviolenze
eunadecina
dicasihanno
riguardato
unadonna

●L’Aiaha
apertoleporte
alledonne
nel1990.Oggi
inorganico
cisonopiù
di1.600
fischiettirosa

●InEuropane
hadipiùsolola
Germania.A
oggi,lamigliore
èconsiderata
lafrancese
Stephanie
Frappart,che
hadiretto
unafinale
diSupercoppa
europeadi
calciomaschile

IlcasoaMeda
Una16enneèstata
inseguitaeminacciata:
isuoigenitorihanno
chiamatoicarabinieri

Unavita

daarbitra

InItaliasono1.600,unpiccoloesercito


cheresisteaipregiudiziealleaggressioni


«Ènecessarioeducareisettorigiovanili»



Laparola


AIA


È l’acronimo di
Associazione italiana
arbitri che è statafondata
a Milano nel 1911. Si
occupa delreclutamento,
dellaformazione, della
gestionetecnica,
associativa e disciplinare
degli arbitri dicalcio

InFrancia
L‘arbitra
francese
Stephanie
Frappart,
36anni,
durante
lapartita
delcampionato
francese
traTolosa
eLille,
allostadio
diTolosa.
Frappart
èarrivata
adirigere
unafinale
diSupercoppa
europeadi
calciomaschile,
Liverpool-
Chelsea
(fotoAfp)

1.600


Fischiettirosa
Èilnumerodidonnearbitro
iscritteall’Associazioneitaliana
arbitri(Aia).L’Aiahaaperto
leportealledonnenel1990

Trenoderagliato,altri12indagati:c’èilnumerounodiRfi


Lodi,salgonoa19lepersonesottoinchiestaperildisastro.Nell’incidenteperserolavitaduemacchinisti


MILANOC’èanche l’ammini-
stratoredelegatodiRetefer-
roviaria italiana (Rfi) Mauri-
zio Gentile, tra i 12 nuovi inda-
gati nell’inchiesta sul dera-
gliamentodel Frecciarossa
Milano-Salerno vicino a Lodi.
Gentile è indagato per omici-
diocolposo—lamortedei
macchinisti Giuseppe Cicciù
e Mario Dicuonzo — lesioni e
disastroferroviario.
Un’iscrizionetecnicainvi-
sta di una nuovaperizia sullo
scambio doves’èinnescatoil
deragliamentodel trenoedi
esami approfonditi sull’attua-
tore(il pistone idraulicoche
muoveibinari) installato
quella notteerisultatodifet-
toso.Per questo, in vista delle

nuoveperizie di sabato, il pm
Giulia Aragno e il procuratore
capo DomenicoChiaro, han-
no indagato anche altri quat-
tro dirigenti di Rfi, sei mana-
ger di Alstom e la stessa mul-
tinazionale francese in base
alla legge 231 sullaresponsa-
bilità amministrativa.
Il medesimo provvedimen-
toche eratoccatoaRfi dieci
giorni fa quando la Procura di
Lodi avevaiscrittoicinque
operai piacentini che la notte
del deragliamentohanno so-
stituito l’attuatore sullo scam-
bio 05 dell’Altavelocità Mila-
no-Bologna. Attuatoreche,
secondo l’esitodelle prime
consulenze, è risultato avere i
cablaggi montati alcontrario.

Circostanza che avrebbe potu-
tocausare, quindi, un funzio-
namentoalrovescio del de-
viatoio. Il pezzo di ricambio è
prodottodaAlstomferrovia-
ria e per questo già nei giorni
scorsi eraarrivata l’iscrizione
tra gli indagati dell’ad Miche-
le Viale. Sono quindi 19, into-
tale, le posizioni sottoesame
per individuareevenutalire-
sponsabilità nell’incidente.
Le indagini, guidateda
MarcoNapoli del Nucleo ope-
rativo incidentiferroviari e da
Angelo Laurino delcomparti-
mentoPolfer Lombardia, so-
no vicine a un punto decisivo.
Non ci sono dubbi, ormai, sul
fatto che il deragliamento sia
statoinnescatodal deviatoio

05 lasciato in posizione «rove-
scia» su un binario di servizio
anziché di «normale traccia-
to», quindi dritto rispetto alla
direzione del treno.
La nottedel6febbraio gli
operai di Rfi hanno lavorato
alla sostituzione dell’attuato-
re,tuttavia il guastoelettrico

riscontratonon era statori-
solto e alle 4.45 ilresponsabi-
le della squadra avevacomu-
nicatoallacentrale Altavelo-
cità di Bologna che lo scam-
bio era stato «disalimentato»
e posto in posizione «norma-
le».Poiera stata riaperta la
circolazione. Il sospetto è che
lo scambio sia stato mosso da
unacentrale dicomando lun-
go i binari senza che nessuno
abbiacontrollatol’effettiva
posizione.Perquestosono
sottoesame le proceduredi
sostituzione dei deviatoi sta-
bilitedaRfi elacatena dei
controlli di qualità sui pezzi di
ricambio prodotti da Alstom.
CesareGiuzzi
©RIPRODUZIONERISERVATA

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Morti
e31feriti:
èilbilancio
dell’incidente
ferroviario
diLodi
del6febbraio.
Levittime
sono
Giuseppe
Cicciù
eMario
DiCuonzo,
di52
e59anni.
Entrambierano
ferrovieri

Ivagoni
IlFrecciarossa
deragliato
nelLodigiano
il6febbraio
(fotoAnsa)
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