Corriere della Sera - 21.02.2020

(Martin Jones) #1


46 Venerdì21Febbraio2020 CorrieredellaSera


InSvizzera


Corruzione


eattifalsi:


Psgneiguai


Brutte notizie dallaSvizzera per l’ex segretario
generale della Fifa, JeromeValcke, e per Nasser
Al Khelaifi, proprietario delParis Saint Germain e
direttore della Bein Media Group Llc. Il pubblico
ministero dellaConfederazione (MPC) accusa
entrambi, oltre a «un uomo d’affari nelcampo di
diritti sportivi», dicorruzione in merito
«all’aggiudicazione dei dirittitelevisivi per Mondiali
e ConfederationsCup».Valcke viene accusato di
corruzione, amministrazione infedele e attifalsi,

mentre al numero 1 delPsg vienecontestata
l’«istigazione all’amministrazione infedele
commessa daValcke» e di «essersireso colpevole
di corruzione attiva». Secondo ilcomunicato
pubblicato dal sito del Ministero Pubblico della
Confederazione «dalle indagini è emerso che
Valcke ha ricevuto vantaggi indebiti da entrambi gli
altri due imputati. Le irregolarità riguardano in
particolare l’acquisto di una villa in Sardegna.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Sport


MILANO Meravigliosamente
sfacciata. L’Atalanta è uncon-
centrato di energia: ritmo, fi-
sicità, alta intensità. Sono le
chiavi, semplici ma solo al-
l’apparenza, della trasforma-
zione bergamasca da anatroc-
colo in principessa, da pro-
vinciale alla più europea delle
nostresquadre. Gian Piero
Gasperini, l’autore del piccolo
miracolo di artigianato locale,
nella nottedellafesta non lo
nasconde: «Abbiamo dimo-
strato che il nostrocalciovale
anche in Champions». Ag-
gressivo, spregiudicato, mo-
derno, fattodipressing esa-
sperato,recupero palla alto e
di duelli, unocontrouno, in
ognizona delcampo.
Così lacenerentola d’Euro-
pa ha schiantatoilValencia,
colmandocon ilcoraggio e la
qualità dei suoi interpreti il
gap che la separava dagli spa-
gnoli che in Champions sono
arrivatiagiocarsi due finali,
una proprio a Milano.Forse è
per questo che Gasperini non
dà per scontato il ritorno, il 10
marzo nelcatino del Mestalla.
«Ma sonoconvintoche in
Spagna l’Atalanta giocherà
conlostesso piglio che ha
mostrato a Milano», racconta
CesarePrandelli, cheiquarti
di Champions li ha sfiorati
con la Fiorentina ed è stato vi-
ce campione d’Europa alla
guida della Nazionale. Soprat-
tutto, Bergamoèstatacasa
sua per sei anni da giocatori e
sette datecnico delle giovanili
con due scudetti, unocon gli
Allievi, l’altrocon la Primave-
ra. Ma oggi l’Atalanta ha fatto
un saltodiqualità in avanti:
«Ed è la dimostrazione che se
fai lecose per bene i risultati
arrivano. I nerazzurri, e lo di-
co con grandefelicità,confer-
mano che lavorare bene paga.
Tutto parte dal manico. Quan-
do la proprietàèsul pezzoe

Gasperinieuforico


«Dimostrato


cheilnostrocalcio


èdaChampions»


segue lecose da vicino,come
fanno iPercassi, non bisogna
meravigliarsi se la squadra è
un piccolo gioiello».
Guidataconimpareggiabi-
le maestria da Gasperini, che
si sta prendendo le sue belle
rivincite. «C’èmoltodel suo
allenatore nei successi atalan-
tini», racconta un altroex, Ro-
bertoDonadoni che,come
Prandelli, per l’Atalanta ha
fatto il tifo davanti alla tv: «Ri-
spetto aitempi in cui ci gioca-
voio prima di andare al Milan
è un’altra squadra. Ha fatto un

Latecnicadeileader


ConGomezeIlicic


ilgolècapolavoro


daesportazione


tra le altrecose, l’assist chirur-
gicodell’1-0; il secondo ha
trovato il primo gol in Cham-
pionsconuna sassata di de-
stro, lui che è un mancino pu-
ro.
GomezeIlicic,così diversi
fisicamente, hanno però mol-
toincomune. Non solo l’età
(entrambi classe 1988), ma la
tecnica, ad esempio. La facili-
tà nel saltare l’uomo e nel cre-
arelasuperiorità numerica.
Poi c’è ilcarisma, anche se tra-
spareinmaniera differente.
Più estroverso l’argentino,
molto attivo anche sui social,
più silenzioso e «musone» lo
sloveno, che preferisce parla-
resolo attraverso i suoi drib-
bling e i suoi gol. A proposito,
conquello siglatoalValencia
sono 16 stagionali, chevalgo-
no ilrecordincarriera. E ci so-
no ancora tre mesi per incre-
mentarlo.

Entrambi, a Bergamo, han-
no trovatol’eldorado. IlPapu
è quello che ha maggiore an-
zianità in squadra. Arrivato
nell’estate del 2014, stava però
correndo il rischio di perder-
si.Aveva provato lafortuna in
Ucraina, nel Metalist,convin-
toanche da un buonissimo
ingaggio. La guerra, poi, lo ha
convintoadabbandonare
l’Est Europa. E iPercassi sono
statiipiù lestiaoffrirgli una
possibilità. Che ha sfruttato,
sebbene all’inizio (conStefa-
no Colantuono allenatore)
Gomezfosse sembrato un po’
fuori posto. Molta panchina e,
addirittura, il desiderio di
cambiare aria.
Con l’arrivodiGian Piero
Gasperini tuttoècambiato.
L’allenatorediGrugliascogli
ha dato le chiavi della squadra
emaggioreresponsabilità. Si
fida ciecamente di lui ed èfor-

Sottolacurva
I giocatori dell’Atalanta
festeggiano la vittoria per 4-1
sul Valencia(GettyImages)

rativa del gol. L’ultimo a iscri-
versi, l’olandese Hateboer, si-
no adessoadigiuno, si è
sbloccatoconuna doppietta
dirompentenella nottepiù
bella. «L’Atalanta è unarealtà
della Championsenessuno
vorrà incrociarla», racconta
ancora Prandelli.
L’unico neo, di una squadra
bellissima, è la difesa. Nell’ul-
tima mezz’orairagazzi del
Gasp hanno mollatounpo’
sul piano dell’attenzione, ri-
schiando di rimettere ivalen-
ciani in partitaeconferman-

deciso salto in avanti,conser-
vando peròlospiritofami-
gliarechec’èsemprestatoe
che larende inimitabile. Tra-
dizioneemodernità. Sostan-
za ezeroapparenza», dice.
Anche mentalità. L’Atalan-
ta ha giocatocon furore la pri-
ma ora di questiottavi di
Champions, attesi due mesi
senzaconcedersi distrazioni
incampionato. L’attacco, gui-
dato dalPapu Gomez e Ilicic, è
una macchina da guerra. 76
reti stagionalicon 15 giocatori
diversi, una specie dicoope-

Atalanta


L’applauso


deigrandiex


ainerazzurriche


hannoipotecato


iquartidifinale


BERGAMOIl loro sogno era, un
giorno, di provarel’ebbrezza
della Champions League. Ma
mai avrebbero immaginato di
poterlocoronarecon la ma-
glia dell’Atalanta e, soprattut-
to,diarrivare,conquesta
squadra,amezzometrodai
quarti di finale. Alejandro Go-
mezeJosip Ilicic sonoidue
fari dei nerazzurri. A maggior
ragione, dopo il 4-1 alVa len-
cia. Il primohailluminatola
manovra d’attaccocreando,

se l’unicosucui puòcontare
sempreeche rischia anche
quando non si trova in perfet-
tecondizioni fisiche.Èilsuo
jolly, perché ilPapu può gio-
straredaattaccanteesterno,
falso nueve , trequartista ere-
gista basso senza mai perdere
qualità nel gioco.
Qualità che fa rimacon Ili-
cic. Lo sloveno era arrivato
dalla Fiorentina nel 2017con
l’etichetta di «fortemadi-
scontinuo». Gasperini glie-
l’ha strappata via. E a 32 anni
ha trovatocontinuità e matu-
rità. Non solo per quantori-
guarda le potenzialitàoffensi-
vema, soprattutto, per aver
imparatoasacrificarsi in ri-
piegamento. Senza perdere
lucidità davanti. L’ultimo ad
accorgersene è stato ilVa len-
cia a San Siro.
MatteoMagri
©RIPRODUZIONERISERVATA

Principessa


d’Europa


do di non essere impenetrabi-
li davantiaGollini: «Ma in
Spagna non devonotemere
niente, anche perché non gio-
cheranno per difendersi»,
conferma Donadoni. Non è
nel dna di questo gruppo, che
non deve snaturarsi al Mestal-
la. L’Atalantaèl’orgoglio del
calcio italiano e non può rin-
negaresestessa proprio sul
più bello, ora che il G8 d’Euro-
pa l’aspettaconcuriosità e
unacerta trepidazione.
AlessandroBocci
©RIPRODUZIONERISERVATA

PapuAlejandro
Gomez, 32
anni, argentino

Lechiavi


Iltecnicoeilgioco
ilmiracolodiGasp

1


La chiave del successo
dell’Atalanta è legata
all’allenatore Gasperini
che ha scelto un calcio
molto aggressivo con
l’obiettivo, una volta
perso il pallone, di
riconquistarlo vicino
all’area avversaria

Allenamentiduri
perlamentalità

Crescitadigruppo
eplusvalenze

2


Le sedute a Zingonia
sono massacranti. Lo
scopo è raggiungere una
forma che permetta ai
giocatori di mantenere
l’alta intensità per
novanta minuti. Poi c’è il
lavoro mentale. Con
Gasperini l’Atalanta ha
alzato l’asticella e gioca
sempre per vincere

3


L’Atalanta è un mix di
campioni rigenerati, su
tutti Ilicic, e di giocatori
pagati poco e adesso
cresciuti a dismisura,
prima sul campo e poi
nel prezzo. Qualche
esempio: gli esterni
Hateboer e Gosens e il
centrocampista Freuler

Geniale
Josip Ilicic, 32
anni, sloveno


Prandelli
Quando
laproprietà
èsempre
presente
irisultati
allafine
arrivano
puntuali


Donadoni
Rispettoai
mieitempi
èun’altra
squadrama
hasaputo
conservare
lospiritodi
familiarità
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