Corriere della Sera - 13.03.2020

(Nancy Kaufman) #1


CorrieredellaSeraVenerdì13Marzo2020
SPORT


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EuropaLeagueI tifosi del Basaksehir con le mascherine mentre assistono alla gara col Copenhagen(Afp)


Sembra assurdo dirlo, ma final-
mente non si giocherà più. LaUefa ini-
zia acomprendere. Dopo aver fatto di
tuttoper proseguireChampions ed
Europa League,congraveritardo e
buon ultima, sta prendendocoscienza
dell’emergenza. Ilcoronavirus non ar-
resta la sua avanzata, ma ancora ieri si
è continuato a giocare in Europa Lea-
gue e in alcuni stadi anchecon il pub-
blico: uncontrosenso assoluto.
Oggi è atteso lo stop ufficiale delle
coppe fino a data da destinarsi. Si ri-
comincerà, ma solo se sarà sicuro far-
lo e non prima della seconda metà di
aprile, avoler essereottimisti. Già ieri
erano arrivati i rinvii di Juventus-Lio-
ne e Manchester City-Real Madrid, do-
vuti alla quarantena imposta ai gioca-
tori bianconeri e spagnoli.
LaUefa provaacorrereairipari e,
dopo aver parlatocon i rappresentanti
delle cinque maggiori leghe europee,
haconvocatoper martedì 17 marzo
un’assemblea inconferencecall con le
55 federazioni europee, l’Eca che rap-
presenta partedei club, l’European
League portavocedellevarie Leghe
nazionalielaFifpro, il sindacatocal-
ciatori internazionale. Confermata an-
che la partecipazione della Lega Cal-
cio. Nell’occasione si proporrà, perché
sperare di una decisione è purtroppo
pura utopia, una lineacomune per i
vari campionati. Levariecomponenti
chiederanno di anteporre itornei na-
zionali e lecoppe a Euro 2020, in pro-
gramma dal 12 giugno al 12 luglio. Gli
Europeicorronocosì verso il rinvio, la
nuovadataèperòtutta da trovare.
L’ipotesi più gettonata è giugno 2021,
però bisogna far traslocare il Mondia-
le per club della Fifa. Nonvaescluso


neppure il periodo chevada fine no-
vembre a metà gennaio. Se ne discute-
rà, perché martedì in sostanza laUefa
prenderàtempo, un mese più o meno,
prima di abbozzare un nuovo calenda-
rio. Anche il ministroper lo Sport,
Vincenzo Spadafora, ha scritto al pre-
sidente di turno del Consiglio dei mi-
nistri dell’Unione Europea per il setto-
re sport,Tomislav Druzac, per chiede-
re uncoordinamento degli stati mem-
bri, in modo datenere una posizione
unicacon Uefa e Fifa: «Sarebbe auspi-
cabile che l’Europa facesse sentirela
propriavoce». Maurizio Casasco, pre-
sidentedellaFederazione medici
sportivi in Italia e in Europa, ha invece
tuonato, parlando di «grande superfi-
cialità da parte dell’Uefa e degli orga-
nismi europei». Difficile darglitorto.
Oggi dovrebbero essere annullate le
gare delle Nazionali incalendario tra il
23 marzoeil2aprile, anche le ami-
chevoli dell’ItaliaconInghilterra e
Germania. La Fifa hacancellato le par-
tite internazionali, far partire i gioca-
tori è impossibile per molti club.
Sempre oggi è in programma un’as-
semblea della Serie A.Una delle ipote-
si è far ripartire ilcampionato a inizio
maggio e provare a chiuderlo entro il
30 giugno, data in cui scadono icon-
tratti dei giocatori: di fatto si gioche-
rebbe ogni tre giorni. Playoff e playout
sono invecel’ultima chance. Tutto
questoselasituazione migliorerà.
Perché altrimenti il problema si spo-
sterà sui possibili mancati introiti dei
diritti tv e sugli stipendi deicalciatori
da pagare. In che modo non si sa.
MonicaColombo
GuidoDeCarolis
©RIPRODUZIONERISERVATA

ChiusoIl box della McLaren: il team aveva già rinunciato dopo che una persona dello staff è risultata positiva al coronavirus(Epa)


Il Gran premio d’Australia non si
correrà. Ieri nella nostra tarda serata
l’ufficialità da parte della Fia. La deci-
sione di far saltare la prima tappa del
Mondiale 2020èarrivata dopo una
lunghissima riunione alla quale han-
no partecipato, oltreairappresentati
governativi e dell’ente promotore, Au-
stralian Gp Corporation, sia Liberty
Media, sia la Fia, sia tutti iteam prin-
cipal, segno della difficoltà da parte
del Governo dello stato di Victoria di
assumerepienaresponsabilità per
una decisione tantodelicata quanto
inevitabile. Soprattutto dopo la posi-
tività alcoronavirus di una addetta
McLarencon immediato ritiro delte-
am britannico. Non solo: sia Lewis
Hamilton sia Kimi Raikkonen aveva-
no espresso parericontrari alla scelta
di correre il Gp in uncontesto insicu-
ro per chi lavora e chi guarda,con una
gestione approssimativa deicontrolli:
«Dipendesse da noi, non saremmo
qui» aveva detto il pilota finlandese. Il
tutto mentreovunque nel mondove-
nivano prese decisioni drastiche,con
conseguenzeinevitabili sul fronte
sportivo. Dichiarazioni tantoclamo-
rose quanto tardive visto che lecom-
plicazioni che hanno portato allo stop
dellacorsa erano ampiamente preve-
dibili,considerando il numeroenor-
me di persone provenienti dall’Euro-
pa per la disputa di una manifestazio-
neconsiderata dalle autoritàcome
provvidenziale intermini di immagi-
ne e di introiti.
Che questacorsafosse un azzardo
lo pensavanodatempo molti dipen-
denti delle squadre,così come una
parterilevantedella popolazione au-
straliana che in questi giorni hacon-

testato l’idea di garantire una sorta di
corridoio privilegiato per il personale
deiteam tutt’altroche rassicurante,
considerandoirischi dacontagio.
Una anomalia sin troppoconnessa ai
profitti generati e distribuiti dalla F1,
come ha ricordato Hamilton durante
la conferenza stampa che precede le
prove: «Per meèscioccantevederci
tutti qui... C’èunmondo che si sta
muovendo in una direzione mentre
vedo tifosi in pistacon tutti i rischi del
caso.ÈilReDenaro, non posso ag-
giungere molto».
Denaro sperperato, a questo punto,
per una F1 che aggiunge questa pessi-
ma figura alla peggior vigilia che si ri-
cordi, caratterizzata da lotte intestine
violentissime. Iforti segnali in arrivo
da settimane e da ogni dove non sono
staticolti, non hanno modificato
un’agenda che solo ora, in un ritardo
imbarazzante, risulta insostenibile.
Una pessima figura, un danno stereo-
fonico. Graveeprimo di una serie:
non sicorrerà a Melbourne ed è pro-
babile che saltino anche le due prossi-
me tappe iridate, in Bahrein il 22 mar-
zo e in Vietnam il 5 aprile. Nessun rap-
presentante di qualunque governo, si
presume,vorrà prendersi laresponsa-
bilità di portare avanti la F1 per poi ri-
trovarsi in statod’accusacosì come
capita ora alle autorità australiane.
Pernulla lungimirantiedicertosu-
perficiali. Le immagini del paddock
stracolmo, diffuse in questi giorni,
hannooffertouna misura esauriente
dell’assurdo, ben prima che arrivasse
l’annuncio dell’annullamento.
DanieleSparisci
GiorgioTerruzzi
©RIPRODUZIONERISERVATA

Dietrofront
AMelbourne
domenica
nonsicorrerà
ilGpd’Australia,
primatappa
delMondiale
diF1:ladecisione
èarrivata
dopouna
lunghissima
riunione
notturna
Loscenario
Moltoprobabile
chesaltino
ancheledue
prossimetappe
delMondiale,
inBahrein
il22marzo
einVietnam
il5aprile
Responsabilità
Difficileinfatti
chequalunque
governo
vorràprendersi
laresponsabilità
diportareavanti
laF1,perpoi
ritrovarsi
sottoaccusa
comecapitaora
alleautorità
australiane

L’Uefa alla fine cede


stop atutte le coppe


SerieAamaggio?


Euro 2020 verso il rinvio. Nazionali fermate


La F1 ci ripensa


Non si corre


il Gp d’Australia


Hamilton: «Scioccante essere venuti qua»


Lagaffe



Balotelli
Bisognava
far tornare
in testa
la Juve,
prima di
fermare la
A. Per me
il titolo non
dovrebbe
essere
assegnato e
le squadre
non
dovrebbero
retrocedere,
farei una
serieAa22
squadre
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