La Stampa - 09.03.2020

(Wang) #1

FIUMICINO


ITALIA


Serata tra amiche


finisce in tragedia


L’auto si ribalta:


muoiono 2 ragazze


L


a serata in un locale del lito-
rale romano, l’asfalto ba-
gnato, e infine l’auto che si
ribalta non lasciando scam-
po a due ragazze di 19 e 16
anni. Una terza giovane di 19 anni, in
auto con le vittime, si è salvata per mi-
racolo. Una tragedia avvenuta ieri
notte alle 2.30 all’altezza del km 26
di via Aurelia, tra Torrimpietra e Ara-
nova, nel comune di Fiumicino. Sono
stati i vigili del fuoco ad estrarre dalle

lamiere della Fiat Panda le due ragaz-
ze, entrambe di Fiumicino e residenti
nella stessa via, mentre la ragazza fe-
rita è di Ladispoli. E proprio nel comu-
ne sul litorale, le tre amiche erano an-
date a trascorrere una serata in un
pub. Ad essere colpite due famiglie le-
gate da stretta parentela, poiché le
due ragazze erano cugine. Stavano
accompagnando a casa la terza pas-
seggera, la 19enne di Ladispoli, tra-
sportata in ospedale in codice rosso
all’Aurelia Hospital. La notizia ha rag-
giunto i familiari, che abitano a poca
distanza gli uni dagli altri nel com-
prensorio, nel cuore della notte e sta-
mattina ha avvolto di profonda tri-
stezza la località, una realtà a ridosso
proprio della via Aurelia che negli ul-
timi anni ha vissuto una forte crescita
abitativa.

Giornata nera
Ieri è stata una giornata nera sul fron-
te degli incidenti per Fiumicino: pri-
ma delle 12 un tamponamento a cate-
na sul viadotto di via dell’Aeroporto,
da tempo con restrizione viaria, ha
causato la morte di uno degli occu-
panti, un uomo di Ostia, dei cinque

veicoli coinvolti. Ci sono stati dei feri-
ti, ricoverati in ospedale, ma non ri-
sultano in gravi condizioni. «Ho ap-
preso con sconcerto la notizia della
scomparsa di due ragazze di Arano-
va, morte in un gravissimo incidente
stradale all'alba di oggi, sull'Aurelia. -
ha detto il sindaco di Fiumicino, Este-
rino Montino - Due giovani vite, di 16
e 19 anni spezzate in un attimo sono
un dolore per l’intera comunità. Ma il
mio personale abbraccio va alle fami-
glie delle due ragazze che vivono una
tragedia che nessun genitore dovreb-
be mai affrontare». Il sindaco ha poi
espresso «profondo cordoglio anche
alla famiglia dell’uomo di Ostia dece-
duto in un altro brutto incidente che
si è verificato questa mattina sul via-
dotto dell’Aeroporto e che ha visto 5
auto coinvolte». Non sono gli unici
incidenti mortali avvenuti in Italia
nelle ultime ore. A Bologna è morto
la scorsa notte un tassista di 49 anni,
Fabrizio Cervellini. Qualche minuto
dopo l’una, in via Mazzini, il suo taxi
è stato tamponato da un’Audi di
grossa cilindrata, condotta da un
61enne. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

GENOVA


ITALIA


Il nuovo ponte

si prepara

a superare

il Polcevera

LUCCA


ITALIA


Rissa al bar,

parrucchiere

aggredisce

vigilessa

ANKARA


TURCHIA


Erdogan sfida l’Ue


e chiede ad Atene


“Lasciate passare


tutti i migranti”


I


l nemico, più che la pioggia, è il
Polcevera: se si gonfia, ci sarà
un rinvio. Le operazioni per la
costruzione del nuovo ponte
non risentono, per ora, dell’e-
mergenza coronavirus e dei decreti
del governo: il cantiere si muove nel-
la sua realtà e i lavoratori sono tutti
domiciliati da tempo a Genova. È il
meteo, da queste parti, l’osservato
speciale: perché l’operazione di varo
dell’impalcato da 94 metri tra le pile

9 e 10 deve svolgersi, almeno in par-
te, dentro il letto di un torrente. E già
lunedì scorso la pioggia in poche ore
ha causato una erosione dell’isola ar-
tificiale ricavata nell’alveo che ha co-
stretto la direzione lavori a rimanda-
re il varo. Bisognerà tenere d’occhio
l’evoluzione idrometrica, perché per
oggi è prevista pioggia. Ma a meno di
cumulate significative, nel giro di 36
ore a partire dalle sei di stamane, l’im-
palcato sarà portato in quota.

Le operazioni di varo
Il varo del nuovo impalcato sarà so-
stanzialmente identico a quello
dell’altro impalcato da 100 metri,
con la differenza sostanziale che l’e-
norme tratto di ponte sarà issato do-
po essere stato trasportato oltre il let-
to del fiume.
Le fasi previste sono nella sostanza
tre: il sollevamento dell’impalcato - il
cosiddetto jack up - che è iniziato già
sabato nell’area di cantiere di ponen-
te. Il passaggio è necessario per predi-
sporre al di sotto della sezione in ac-
ciaio il sistema di sollevamento che
serve per portare la campata alla quo-
ta necessaria a oltrepassare via 30

Giugno. Subito dopo, inizierà il tra-
sporto verso est sui carrelli speciali,
per arrivare a ridosso dell’alveo del
torrente. All’interno dell’alveo, sarà
effettuata una rotazione che porterà
la campata sulla verticale di risalita,
in perfetta corrispondenza con i con-
ci già montati sulle due pile.
Per il sollevamento sono stati inca-
ricati gli specialisti di Fagioli, che
hanno partecipato alla demolizione,
nel team guidato da Omini, e a tutte
le fasi di movimentazione delle com-
ponenti in acciaio. Una volta in posi-
zione, l’impalcato con le sue 1.
tonnellate sarà alzato facendolo
scorrere sui cavi d’acciaio dagli
strand jack, i martinetti idraulici già
visti all’opera sul pezzo contiguo del
ponte. La velocità di salita sarà di cir-
ca 5 metri all’ora e ci vorranno quin-
di otto ore per arrivare in quota, do-
ve il tratto sarà poi saldato ai due
conci. Se tutto va secondo program-
ma, l’impalcato sarà montato per la
serata di martedì 10. A quel punto,
partiranno le operazioni sul terzo e
ultimo impalcato da 100 metri, quel-
lo sopra le linee ferroviarie. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

S


arà che è un parrucchie-
re, ma nel momento del
caos che c’è stato nel cen-
tro di Lucca un uomo di
52 anni ha aggredito
una vigilessa afferrandola mala-
mente per i capelli.
L’ha letteralmente strattonata e
così la poliziotta è finita a terra,
soccorsa da altri colleghi arrivati
in poco tempo per cercare di ripor-
tare la calma. Il coiffeur che si è

scagliato contro l’agente della po-
lizia locale è stato subito bloccato
e anche ammanettato: arrestato
con l’accusa di resistenza a pubbli-
co ufficiale e poi portato in tribu-
nale per l’udienza di convalida
del fermo.
La strana aggressione ai dan-
ni della vigilessa avviene nel
cuore della città toscana: piaz-
za Della Magione, tra locali e
palazzi storici.
Tutto inizia con un litigio tra il
parrucchiere e il titolare di un
bar del centro. Una pattuglia
passa da quelle parti per caso e i
due vigili urbani che sentono le
urla decidono subito di interve-
nire. Si avvicinano e cercano di
riportare la calma. Ma il parruc-
chiere che in quel momento è
sulla soglia del locale non gradi-
sce la presenza dei due agenti e
s’infuria. A quanto pare ha esa-
gerato con l’alcol e si è fatto
prendere troppo dalla rabbia.

Sotto gli effetti dell’alcol
Gli agenti cercano di fermarlo, an-
che per evitare che la zuffa col ba-

rista finisca nel peggiore dei mo-
di. Ma il coiffeur non sente ragio-
ni. Se la prende con la vigilessa.
La insulta e la minaccia e non con-
tento la spintona. Non si fa sfuggi-
re di avere di fronte una poliziotta
con i capelli lunghi e in un attimo
l’afferra per le ciocche e la stratto-
na violentemente. Cerca proprio
di strapparle i capelli ma a quel
punto per fortuna nella piazza di
Lucca arrivano altri vigili. Solo
l’intervento del del nucleo di sicu-
rezza urbana sottrae la donna dal-
le grinfie del cinquantenne ormai
fuori controllo.
A quel punto gli agenti della mu-
nicipale procedono all’arresto
per resistenza a pubblico ufficia-
le. Dopo aver trascorso la notte in
una cella di sicurezza, il parruc-
chiere viene condotto davanti al
giudice per la convalida. Almeno
durante l’udienza la contestazio-
ne è quella di resistenza a pubbli-
co ufficiale. È stato rimesso in li-
bertà, ha l’obbligo di dimora e po-
trà ricominciare a lavorare nel
suo salone. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

7N


LA GIORNATA


IN SETTE NOTIZIE


U


n’azione di forza per ri-
vere in Europa i migran-
ti che dalla Turchia arri-
vano o tentano di arri-
vare in Grecia. È la ricet-
ta provocatoria che Recepp Tayipp
Erdogan suggerisce ad Atene, cer-
cando di aumentare la pressione
sulle istituzioni Ue che incontrerà
oggi a Bruxelles.
«Grecia! Vi lancio un appello...
Aprite le porte e liberatevi di questo
peso... Fateli andare negli altri Pae-
si europei!», è stato il messaggio in-
viato da Erdogan al premier greco
Kyriakos Mitsotakis durante un di-
scorso televisivo con il quale ha an-
che confermato la missione a Bru-
xelles. «*Spero di tornare dal Bel-
gio con risultati differenti», ha det-
to il leader turco riferendosi ai pre-
visti colloqui con il presidente del
Consiglio europeo Charles Michel e
la presidente della Commissione Ur-
sula von der Leyen.

Il patto con l’Unione
Grazie al lavoro di cucitura di Michel
con il suo viaggio ad Ankara dei gior-
ni scorsi, questo è il primo faccia a fac-
cia formale con i vertici Ue dopo la de-
nuncia unilaterale, a fine febbraio,
del patto del 2016 con il quale Anka-
ra si impegnava a bloccare il flusso
dei profughi verso l’Unione in cam-
bio di sei miliardi di euro. Dall’incon-
tro di domani non c’è da aspettarsi un
nuovo accordo o lo stanziamento di
altri fondi Ue. Si tratta piuttosto del ri-
lancio di un dialogo politico fermo da
tempo. Naufragata sul nascere inve-
ce l’ipotesi di uno stanziamento di
500 milioni di euro aggiuntivi, che la
settimana scorsa aveva fatto timida-
mente capolino.
Un appuntamento preceduto da
una lunga telefonata, il 6 marzo, con
la cancelliera tedesca Angela Mer-
kel che dell’accordo del 2016 era sta-
ta la regista. E preceduto anche da
un’altra mossa a sorpresa del presi-
dente turco.
Giovedì l’annuncio da parte delle
autorità greche dell’arrivo di oltre
1.700 profughi sulle isole greche che
si sono aggiunti ai 38mila che in con-
dizioni disperate sono ammassati in
campi improvvisati. Ieri l’ordine di Er-
dogan alla Guardia Costiera turca di
fermare i migranti che tentano di at-
traversare il mar Egeo per il pericolo
che la traversata comporta.
Scelta che ha poco a che fare con
preoccupazioni umanitarie e molto
con la voglia di dare un segnale all’Eu-
ropa e di riaffermare che se c'è qualcu-
no che in questa gigantesca tragedia
umanitaria ha il coltello dalla parte
del manico, questo è lui, Erdogan.
La Grecia, da parte sua, va avanti
nel compito scomodo di gendarme di
una delle frontiere esterne dell'Unio-
ne. Il governo di Atene ha annunciato
il prolungamento per 36 chilometri
della recinzione rinforzata del confi-
ne con la Turchia per contenere la
pressione dei migranti. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

MARTA OTTAVIANI


LONDRA


REGNO UNITO


Visita a sorpresa

di Meghan

senza Harry

in una scuola

SAKOW


SOMALIA


Gli Usa eliminano


un leader


dei terroristi


al-Shabaab


G


li studenti della scuola
Robert Clack di Dagen-
ham, nell'est di Londra,
non potevano credere
ai loro occhi quando nel-
le aule dell’istituto hanno visto arri-
vare Meghan Markle. La Duchessa
ha deciso di fare una sorpresa ai ra-
gazzi in occasione della Giornata in-
ternazionale della donna e ricorda-
re «di dare valore alle figure femmi-
nile nella loro vita».

Giacca bianca e pantaloni neri, lun-
ghi capelli sciolti sulla spalle, Me-
ghan - che con il principe Harry in
questi giorni è nel Regno Unito per as-
solvere agli ultimi impegni reali pri-
ma del passo indietro - ha invitato sul
palco dell'assemblea uno degli stu-
denti, il sedicenne Aker Okoye. Visi-
bilmente emozionato il ragazzo, che
ha stretto la mano e baciato la duches-
sa, non è riuscito a trattenersi e al mi-
crofono ha commentato: «È davvero
bella, no?». Al complimento l'ex attri-
ce ha risposto con una risata e una
pacca sulla spalla del ragazzo.
Il preludio di un’ovazione non di-
versa da quella ricevuta da una pla-
tea di militari e veterani, alla Royal
Albert Hall, stavolta con Harry al
fianco e vestita di rosso fuoco, in per-
fetto abbinamento con la giubba
dell'alta uniforme da Captain Gene-
ral dei Royal Marines indossata dal
secondogenito di Carlo e Diana, a un
concerto dell'annuale Mountbatten
Festival of Music.

Popolarità alle stelle
Il segno di una popolarità che non pa-
re scossa, alla prova dei fatti, neppu-

re dagli attacchi e dalle previsioni ma-
ligne dei tabloid, sempre più polemi-
ci sulla cosiddetta Megxit, nel quadro
di un contrasto alimentato anche e so-
prattutto dalle cause legali intentate
contro di loro dai duchi per violazio-
ne della privacy. Punzecchiature che
cavalcano la presunta delusione del-
la regina per la decisione dei due di la-
sciare in Canada il piccolo Archie. O
l’altrettanto presunta irritazione di
Camilla, oscurata dall’attivismo di
Meghan. Ma che sembrano lasciare
indifferenti i Sussex, apparentemen-
te uniti come non mai, in perfetta sin-
tonia. Mentre, di sfondo, si registra
un passo falso proprio dei loro suppo-
sti, impeccabili rivali, il principe Wil-
liam, fratello maggiore di Harry, e la
moglie Kate, reduci da una missione
in Irlanda macchiata alla fine da una
gaffe che nemmeno la stampa amica
ha potuto celare: fra precauzioni
ignorate sull’emergenza coronavi-
rus, a colpi di abbracci e strette di ma-
no, e qualche battuta di troppo («sia-
mo venuti a contagiarvi») bollata sui
social come «scherzo fuori luogo, lon-
tano dalle ansie del mondo reale». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

G


li Stati Uniti mettono a
segno un significativo ri-
sultato nella lotta al ter-
rorismo in Somalia. Nel
corso di un’operazione
condotta da Africom, il comando
Usa che opera in Africa, è stato ucci-
so uno dei leader (apparentemente
scissionista) del gruppo islamista
al Shabaab.
Il terrorista risponde al nome di Ba-
shir Mohamed Qorgab e su di lui Wa-

shington aveva fissato una taglia di
cinque milioni di dollari già nel


  1. La famiglia di Qorgab ha con-
    fermato la sua morte. Il leader era
    considerato responsabile degli attac-
    chi a basi militari ed era anche coin-
    volto in operazioni terroristiche in Ke-
    nya. La sua eliminazione risale al 22
    febbraio ed è stata condotta nella cit-
    tà di Sakow nel sud del Paese, nel cor-
    so di un'operazione congiunta degli
    eserciti somalo e americano culmina-
    ta con un bombardamento aereo mi-
    rato. Il mese scorso erano circolate
    notizie non confermate nei media so-
    mali secondo cui Qorgab si era sepa-
    rato da al Shabaab a seguito di disac-
    cordi con altri leader.


La logica dei clan
L’organizzazione, considerata il brac-
cio locale di Al Qaeda controlla gran
parte della Somalia meridionale e
centrale ed ha condotto dal 2007 ad
oggi molteplici attacchi sul territorio
nazionale e nel vicino Kenya ed è il
gruppo militante più pericoloso della
regione. Il mese scorso, i combattenti
del gruppo hanno attaccato una base
utilizzata dalle forze keniote e statu-

nitensi, uccidendo tre americani: un
membro del servizio militare statuni-
tense e due appaltatori. A fine dicem-
bre invece un camion bomba si è sca-
gliato su un check Point in una zona
assai affollata di Mogadiscio: causan-
do almeno 76 morti e oltre un centi-
naio di feriti, la firma sembra ancora
una volta degli estremisti islamici di
al Shabaab. Lo Stato non Stato dove
la logica dei clan prevale sul princi-
pio nazionale e istituzionale, e dove i
vuoti interni che mettono il Paese al-
la mercé di trafficanti, e terroristi. Al
Shabaab, appunto, eredi delle Corti
islamiche che parlano il linguaggio
delle bombe e della mafia, raccolgo-
no tasse, amministrano la giustizia,
assicurano protezione. Ci sono poi
gli esuli Isis della «jihaspora», diver-
se centinaia arroccate tra le monta-
gne di Possasso, nel Puntland. In
coordinamento con il governo di Mo-
gadiscio, Africom conduce operazio-
ni antiterrorismo. L’ultima risale a
due giorni fa, un attacco aereo con-
tro un campo di al-Shabaab vicino a
Gandarshe, in cui sono stati uccisi 4
terroristi. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

La parola del giorno

Angelus

Cos’è la preghiera che il Papa ha recitato in streaming

Per la prima volta il Papa ieri ha pronuncia-
to l’Angelus non dalla finestra su Piazza
San Pietro ma in diretta streaming dalla Bi-
blioteca del Palazzo apostolico. Solo alla fi-
ne non ha resistito e si è affacciato per sa-
lutare la gente in Piazza. L'Angelus o Ange-
lus Domini, è una preghiera che ricorda il

mistero dell'Incarnazione, e si loda Maria.
Il nome deriva dalla parola iniziale del te-
sto in latino, «Angelus Domini nuntiavit
Mariae». Come anche per la formula odier-
na dell'Ave Maria, si formò e si diffuse at-
traverso il medioevo, sino a che giunse al-
la forma diventata ora universale nella

Chiesa. Oggi l'Angelus viene recitato tre
volte al giorno: al mattino, a mezzogiorno
e alla sera. Ogni domenica a mezzogiorno
il Papa accompagna la recita dell'Angelus
con un breve discorso, ed esso viene tra-
smesso da varie stazioni radiotelevisive in
tutti gli angoli del globo.

FRANCESCO SEMPRINI


Ieri la paura del contagio non ha fermato le
manifestazioni delle donne in occasione
dell’8 marzo. Le donne messicane hanno
deciso di «sparire» per un giorno per prote-
stare contro la violenza di genere: anche og-
gi non usciranno di casa, non faranno acqui-
sti, non parleranno, non andranno a scuola
e, per quanto possibile, si asterranno dal la-
voro. Una forma di protesta per diventare
«invisibili» e mostrare il peso delle donne
nella società contemporanea. Violenza in-
vece nelle piazze in Kyrgyzstan, dove una
manifestazione pacifica è stata violente-
mente attaccata da gruppi di uomini ma-
scherati e poi violentemente caricata dalla
polizia. In Cile (nella foto), oltre un milione di
donne ha sfilato a Santiago per celebrare la
Giornata internazionale della donna, nella
prima marcia dopo l’ondata di disordini di
quattro mesi fa per il carovita, la disugua-
glianza e l'ingiustizia sociale. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

EDOARDO IZZO


ALFONSO BIANCHI


EMANUELE ROSSI


SANTIAGO


CILE


Scontri e cariche

durante la marcia

delle donne

per l’8 marzo

NICOLA PINNA


16 LASTAMPALUNEDÌ9 MARZO 2020


7N

Free download pdf