La Stampa - 09.03.2020

(Wang) #1

Pub e club senza reti di sicurezza


“Uniti per salvare la musica live”


Gli operatori torinesi fanno fronte comune per spettacoli e tournée


E con i concerti anche il lavoro della filiera: fonici, agenti e baristi


PAOLO FERRARI


Se molto si ragiona circa le rica-
dute del Coronavirus sul mon-
do della cultura, poca attenzio-
ne è stata fin qui rivolta al capi-
tolo musica dal vivo. Locali,
club, circoli, agenzie e musici-
sti non possono fare affida-
mento su alcuna forma di am-
mortizzatore. È nata così una
rete spontanea di operatori, a
volte magari concorrenti ma
ora uniti e pure riuniti settima-
nalmente per coordinarsi.
Spazio 211, Off Topic, CAP
10100, Hiroshima Mon
Amour, Blah Blah, Folk Club,
Arci: tutti a far fronte comune.
Tra loro, Carlo Parodi rappre-
senta Hiroshima e fa parte del
direttivo nazionale di Assomu-
sica: «Stiamo remando tutti
nella stessa direzione, un tavo-
lo così vario non si era mai vi-
sto a Torino. La priorità nazio-
nale è salvare le tournée con i
rinvii, e sappiamo già che avre-
mo seri problemi con i gruppi
stranieri e i loro staff interna-


zionali: l’Italia è il sesto paese
al mondo nel mercato della
musica dal vivo. Qui in città i
club hanno avuto un atteggia-
mento molto consapevole, ci
siamo subito autoregolati tutti
chiudendo ben prima del de-
creto sulla zona gialla. Auspi-
chiamo che questa responsabi-
lità ci venga riconosciuta, Tori-
no rischia di perdere molto ter-
reno. Senza contare che è a ri-
schio un’intera filiera fatta di
fonici, facchini, tecnici luci, ba-
risti, uffici stampa».
Per i megaeventi al Pala Alpi-
tour e all’adiacente stadio la
parola passa a Jimi Muttoni di
Torino Concerti: «Se la bufera
si esaurirà tra marzo e aprile sa-
rà un anno difficile ma risolvi-
bile, se dovesse travolgere l’e-
state sarebbe un disastro. Per
adesso stiamo rinviando gli
spettacoli primaverili, ma sia-
mo fermi: nessuno si fida ad ac-
quistare in prevendita biglietti
dal futuro incerto».
Molto più articolata e fatta
di piccole realtà è la galassia
dell’associazionismo. Luca Bo-
sonetto è responsabile cultura
di Arci Torino, sotto il cui tetto
70 circoli propongono musica
dal vivo a Torino e provincia a
un bacino di circa 65.000 soci:
«Non sono aziende, apparten-
gono al settore no profit, ben-
ché alcuni circoli abbiano ca-
pienze importanti come il
CAP 10100, il Magazzino sul
Po o lo Ziggy. La risposta all’e-
mergenza è stata molto bella:
tutti compatti, prima abbia-
mo sospeso gli spettacoli, ora

molti chiudono le porte spon-
taneamente. Anche perché
non siamo pub, senza eventi
culturali la vita associazioni-
stica non ha senso. Vedo per-
ciò a rischio la cultura diffusa,
capillare, quotidiana. Temo
che a maggio ci sveglieremo
in una città diversa ».
Soffrono club e agenzie,
non se la passano meglio gli ar-
tisti. Federico Sirianni campa
di concerti: «Guai a coltivare il
proprio orticello in una situa-
zione del genere, noi musicisti
siamo consapevoli dell’emer-
genza. Ciò detto, gli artigiani
dello spettacolo non hanno sal-
vagente, se non suoni per un
paio di mesi l’affitto diventa
un problema. Ci dobbiamo in-
ventare qualcosa, io con Max
Manfredi sto organizzando
una serie di concerti in strea-
ming sulla piattaforma Twitch
con la possibilità di fare una do-
nazione agli artisti che parteci-
peranno al “Quarantena
Tour” virtuale».
Dal suo ufficio di via Peru-
gia, Magali Berardo dirige Mu-
sicalista, agenzia che porta in
Italia il meglio della musica
africana e propone all’estero
gli show di Vinicio Capossela:
«Dall’Africa ci chiamano per
sapere cosa succede, tra le an-
sie c’è quella di venire a suona-
re qui e non poter più rientrare
nel continente. Avrei dovuto
partecipare a metà aprile al sa-
lone Atlantic Music Expo di Ca-
po Verde, ma hanno bloccato
tutti i delegati italiani». —
Un corcerto all’Hiroshima Mon Amour © RIPRODUZIONE RISERVATA

JIMI MUTTONI


TORINO CONCERTI


LUCA BOSONETTO


RESPONSABILE CULTURA


ARCI TORINO


IL CORONAVIRUS


Senza eventi la vita
associativa non ha
senso, vedo a rischio
la cultura diffusa

Se questa bufera
dovesse durare fino
all’estate sarebbe
un disastro

38 LASTAMPA LUNEDÌ9 MARZO 2020


CRONACA DI TORINO


T1 R

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