La Stampa - 09.03.2020

(Wang) #1

CLAUDIA LUISE
«Rimodulazione dell’offerta
commerciale a seguito delle di-
sposizioni emanate dalle Auto-
rità competenti in materia di
prevenzione e diffusione del
Coronavirus». Da ieri, sia Tre-
nitalia sia Italo hanno predi-
sposto sul sito un messaggio
burocratico e senza nessun
chiarimento su cosa effettiva-
mente capita da questa matti-
na a tutti coloro che devono
usare il treno per spostarsi. Ma
basta provare a prenotare un
biglietto per accorgersi di quel-
lo che effettivamente vuol di-
re. Italo ha tagliato il 70% dei
collegamenti e Trenitalia, per
quanto riguarda l’alta veloci-
tà, si aggira sul 50%. Italo tra
Torino e Roma da oggi garanti-
sce solo cinque corse - ma nem-
meno tutti i giorni - e Trenita-
lia circa 15. La maggior parte
dei treni sono concentrati al
mattino, tra le 7 e le 14. Dopo i
tagli sono molto più incisivi
con attese tra un convoglio e il
successivo, che arrivano an-
che a 3 ore. Nessuna variazio-
ne, al momento, per i treni re-
gionali, anche quelli diretti nel-
le province chiuse. Ma già da
oggi potrebbero esserci ulte-
riori cancellazioni. «In questo
momento le persone devono li-
mitare gli spostamenti quindi
è poco intelligente far viaggia-
re tanti treni vuoti. Valutere-
mo dei tagli anche per i regio-
nali, garantendo la possibilità
di spostarsi a chi li usa per lavo-
ro», spiega l’assessore regiona-
le ai Trasporti, Marco Gabusi.
Mascherine in viso e valigia
piena, invece, per studenti e la-
voratori che hanno lasciato le
«zone rosse» sfruttando gli ulti-
mi treni notturni sabato, quan-


do hanno iniziato a circolare le
prime informazioni sulle re-
strizioni disposte dal governo.
Alla Stazione di Torino Porta
Nuova mancavano 10 minuti
alla mezzanotte quando è arri-
vata una prima ondata di per-
sone provenienti da Asti: «Ap-
pena ho letto la notizia - rac-
conta una donna - ho fatto un
borsone e di fretta sono venu-
ta a Torino a stare da mia fi-
glia». Dopo 15 minuti, arriva
l’ultimo Frecciarossa da Mila-
no: «E’ follia pura - racconta
un papà che è venuto a prende-
re sua figlia che studia a Mila-
no -, capisco le restrizioni, ma
io ho dovuto mettere su un tre-
no in piena notte una ragazza
poco più che adolescente e far-
la tornare a casa nel giro di due
ore. Avrebbero dovuto attuare
le restrizioni da lunedì in mo-
do tale da farci organizzare». E
c’è anche una studentessa mi-
lanese che ha deciso di prende-
re un Flixbus da Torino per tor-
nare a casa a Catania. «Ho scel-
to di fare uno scalo da Torino -
racconta - perché dalla Lom-
bardia sui bus non c’erano più
posti». Poi una famiglia di Na-
poli che sta cercando di torna-
re a casa. «Eravamo a Milano
per il fine settimana, avevamo
un aereo ma non siamo riusciti
a prenderlo e quindi viaggere-
mo tutta la notte».
Situazione in «costante evo-
luzione» anche all’aeroporto
di Caselle dove ormai quasi tut-
te le compagnie stanno ridu-
cendo le frequenze. Lufthansa
e Air Dolomiti hanno cancella-
to con effetto immediato tutti i
voli Torino-Francoforte, ope-
rati con 4 frequenze giornalie-
re, da oggi al 23 aprile. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

MARCELLO GIORDANI


L


e aziende nella zona
rossa sono attive e pro-
ducono, e metteranno
in atto tutte le proce-
dure di sicurezza per contribui-
re ad uscire al più presto dall’e-
mergenza e rilanciare il made
in Piemonte». Così Fabio Ra-
vanelli, presidente degli im-
prenditori piemontesi di Con-
findustria, già presidente de-
gli imprenditori novaresi e al-
la testa di una delle aziende
leader della pulizia persona-
le, della cosmesi e dei deter-

genti, Malizia, di Landiona.
Dalla notte scorsa la regione
è divisa in due dal virus: come
hanno reagito gli imprendito-
ri?
«Ieri mattina ci sono state
ore concitate, perché era usci-
to il decreto ministeriale che
era però generico e non preci-
sava con chiarezza i comporta-
menti da adottare per le azien-
de. Molti imprenditori temeva-
no addirittura uno stop nelle
cosiddette zone rosse, poi, per
fortuna, sono arrivati i detta-
gli che hanno chiarito che il la-
voro continua».
Ci saranno difficoltà per i la-
voratori che si trovano a risie-

dere in una zona «gialla» e
che vanno a lavorare in area
rossa: in altre parole, che sor-
prese potrà trovare il dipen-
dente di Biella che va a lavora-
re in un’azienda di Novara,
del lago Maggiore o del Mon-
ferrato e viceversa?
«A questo punto mi sembra
evidente che non ci saranno
ostacoli di sorta. L’importante
è che, di fronte a un controllo,
il lavoratore abbia un docu-
mento che giustifichi il suo spo-
stamento verso l’azienda o l’uf-
ficio: un badge, un tesserino,
una dichiarazione aziendale».
Cosa accadrà se i controlli sa-
ranno molto capillari: ritar-

di, code, ricadute sulla pro-
duttività?
«Mi auguro che tutto venga
fatto con buon senso perché
c’è di mezzo la salute di tutti».
Un problema ulteriore è quel-
lo dei rifornimenti per le
aziende: come ci si deve com-
portare con gli autisti dei Tir
che ogni giorno portano e sca-
ricano materie prime e pro-
dotti finiti?
«Si devono adottare tutte le
misure previste: l’autista non
deve scendere dal mezzo, de-
ve portare la mascherina e i
guanti, così come i dipendenti
addetti al carico e allo scarico
delle merci».
Confindustria Lombardia ha
messo in campo una task for-
ce di supporto per gli impren-
ditori: voi cosa farete?
«Nelle aree coinvolte dalle
restrizioni più rigide le sedi
provinciali stanno già attivan-
do una serie di interventi di in-
formazione con le aziende;
Confindustria regionale ag-
giornerà in tempo reale tutte
le normative e sarà a disposi-
zione per chiarire i dubbi».—
© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CORONAVIRUS


Cancellati


7 treni su 10


“Le carrozze


sono vuote”


Sabato sera assalto alle stazioni


Decine di persone in fuga da Milano


REPORTERS


L’arrivo dei passeggeri sabato sera alla stazione di Porta Susa:
molti sono fuggiti da Milano per evitare le restrizioni

FABIO RAVANELLI Presidente imprenditori piemontesi di Confindustria


“Task force come in Lombardia per sostenere le ditte nelle zone rosse”


“Usciremo dall’emergenza


per rilanciare il Piemonte”


INTERVISTA


*


*


Una lettrice scrive:


«Mamme che non sanno come
gestire i.loro figli con le scuo-
le chiuse, anziani che devono
uscire il meno possibile, com-
mercianti che vendono.po-
co.....forse e ora di riscoprire l
auto mutuo aiuto...fare atten-
zione, a avere la giusta respon-
sabilità non vuole dire isolar-
si, diventare individualisti. E
ora di condividere: care mam-
me aiutatevi l'una con l'altra,
cari nipoti fate la spesa vostri
nonni, vicini di casa guardate-
vi intorno, acquirenti decide-
te di sostenere il.negoziante
del.vostro quartiere...., risco-
priamo.il valore di un gesto
gratuito».
PAOLAB


Una lettrice scrive:
«Qualcuno ha pensato di allun-
gare i semafori verdi e questo va
bene. Ma sono stati accorciati i
gialli. Questo porta due effetti
negativi: trovarsi in mezzo a un
incrocio con il rosso: rischio si in-
cidente; il secondo effetto nega-
tivo il rischio di multa per essere
passato con il rosso! Ma chi ha
avuto questa bella pensata?
NATALIA C..

Un lettore scrive:
«Leggiamo in recente articolo
de La Stampa che in monopat-
tini elettrici, equiparati a bici-
clette possono circolare nelle
aree pedonali. Dove si vuole
arrivare? I marciapiedi e i por-
tici sono a tutti gli effetti arre
pedonali e non risulta in alcun
modo che in tali luoghi sia con-
sentito il transito delle bici-
clette. Siamo consapevoli che

l’attuale amministrazione co-
munale considera con estre-
mo compiacimento tali mezzi
di locomozione, ma è giusto
esigere un minimo di rispetto
per i diritti e l’incolumità dei
poveri pedoni. Mentre sinda-
ca, assessori competenti e vigi-
li urbani dimostrano con la lo-
ro latitanza di ignorare il pro-
blema, veniamo informati che
una ragazza è stata investita e
ferita gravemente e che il col-

pevole con il suo monopattino
è fuggito. In presenza di una
lesione grave non sarebbe op-
portuno indagare utilizzando
le telecamere di sorveglianza
attive in zona?».
C.Q.

Un lettore scrive:
«Ora si sta esagerando con la
manipolazione della lingua
italiana. Leggiamo che in tut-

ti gli uffici, nelle scuole, negli
ospedali, nei mezzi pubblici
si procede alla “sanificazio-
ne”, per evitare i rischi di con-
tagio dal coronavirus. Da po-
vero utente della lingua italia-
na mi sono trovato spiazzato,
poi un amico evidentemente
più colto mi ha detto che si
tratta della traduzione dell’in-
glese sanitizing. A Roma dico-
no, con pittoresca espressio-
ne: “Parla come magni!”, ma
evidentemente qualcuno ci
tiene a fare il sapiente e snob-
ba il modesto, ma ben più
comprensibile, termine di “di-
sinfezione” che fin da bambi-
ni abbiamo imparato a per in-
dicare l’eliminazione di batte-
ri e microbi».
CRISTIANO URBANI

Specchio dei tempi

«Il momento di condividere » - «Verdi più lunghi e gialli più corti» -
«Servc chiarezza sui monopattini» - «Sanificazione non va bene...»

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LUNEDÌ 9 MARZO 2020LASTAMPA 39


CRONACA DI TORINO


T1

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