La Stampa - 06.03.2020

(Marcin) #1
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Le compagnie europee tagliano i voli: Lufthansa riduce del 25%

Il virus attacca i cieli


Fallita l’inglese Flybe


Alitalia sul mercato


AP
Ùn’immagine di repertorio di una riunione dell’Opec a Vienna: anche oggi si cerca il modo di sostenere il prezzo del barile

IL CASO/

QUANTI CRAC NEL TRASPORTO AEREO

PAOLO BARONI
ROMA

D


opo aver visto il pe-
trolio del Texas crol-
lare a fine febbraio a
45 dollari il barile
ed il Brent del mare del Nord
franare a 50 dollari per colpa
del coronavirus, il cartello dei
produttori di petrolio corre ai
ripari e prepara un nuovo ta-
glio della produzione di greg-
gio pari a 1,5 milioni di barili
al giorno. Oggi a Vienna i 13
paesi membri dell’Opec si in-
contreranno con gli altri 10
grandi produttori per il verti-
ce Opec+ e sarà interessante
capire cosa succederà dopo
che la Russia, secondo produt-
tore mondiale di greggio con
10,6 milioni di barili, ha re-
spinto la proposta nonostante
Arabia saudita e gli altri paesi
del cartello abbiano proposto
di farsi carico dei due terzi del
taglio lasciando a tutti gli altri
produttori l’onere di tagliare
il resto della quota. In segno
di protesta il ministro russo
per l'energia Alexander No-
vak ha addirittura deciso di di-
sertare la riunione lasciando
Vienna già ieri sera.
Lo scorso dicembre l'Opec+
aveva già concordato un taglio
di 1,7 milioni di barili (su un to-
tale di 29,95 milioni), ma non
tutti i paesi si erano però ade-
guati. A febbraio un comitato
tecnico dell'Opec aveva poi

raccomandato un ulteriore ri-
duzione di 600.000 barili per
contrastare la «epidemia di co-
ronavirus in Cina e il suo poten-
ziale impatto sul mercato pe-
trolifero». Misura, questa, mai
approvata ufficialmente dalla
Russia. «Abbiamo un eccesso
di offerta, è necessario che pae-
si Opec e non Opec facciano
qualcosa per l'equilibrio del
mercato», ha spiegato il mini-
stro iraniano del petrolio Bijan
Zangeneh chiarendo che sen-
za l’ok di Mosca oggi «non ci sa-
rà accordo». Ed anche per que-
sto ieri le quotazioni, dopo un
piccolo rimbalzo, sono tornate
a scendere col paniere Opec
che ha chiuso a 51,99 dollari
contro i 52,65 di martedì.

L’appello di Faib e Figisc
Mentre i prezzi alla pompa
scendono da settimane di po-

chi centesimi ed i consumatori
gridano alla speculazione, per-
ché da inizio anno il greggio è
sceso del 25%, i distributori di
carburanti segnalano il crollo
verticale dei consumi e lancia-
no l’allarme chiedendo aiuto
al governo. Secondo Figisc e
Faib, negli ultimi dieci giorni
le vendite di carburante in Ita-
lia hanno registrato flessioni
generalizzate del 20/30% con
punte di oltre il 50% nelle zo-
ne più a ridosso delle aree più
direttamente coinvolte dall’e-
mergenza ed anche superiori
sulle autostrade a ridosso del-
le grandi aree urbane del
Nord. «Le misure di conteni-
mento dell’emergenza sanita-
ria - spiega il presidente di Figi-
sc/Confcommercio, Bruno
Bearzi - stanno oggettivamen-
te determinando una progres-
siva riduzione della mobilità

complessiva del Paese e que-
sto non fa che aggravare una si-
tuazione già difficile del setto-
re che ora rischia un default di
liquidità». «Quello che preoc-
cupa - sostiene a sua volta il
presidente di Faib/Confeser-
centi Martino Landi - è il pro-
sieguo dell’emergenza, cioè
quello che accadrà nei prossi-
mi giorni e nelle prossime setti-
mane con la Pasqua alle porte.
Se lo scenario non dovesse mi-
gliorare e il fermo delle attivi-
tà nel nord del Paese dovesse
prolungarsi, andremmo incon-
tro anche a criticità nei riforni-
menti, perché molte piccole at-
tività non reggerebbero l’urto
di un prolungato calo delle
vendite a fronte di gestioni co-
stose. E in quel caso anche la
mobilità emergenziale potreb-
be subire contraccolpi». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Allarme dei gestori italiani: negli ultimi 10 giorni


consumi in caduta del 30%, rischiamo il default


Petrolio, rissa

Opec-Russia

Cala il prezzo

della benzina

LUIGI GRASSIA

F

ra le aziende c’è una
prima grande vitti-
ma del coronavirus,
la compagnia aerea
inglese Flybe, che ha dovu-
to dichiarare fallimento sot-
to i colpi della doppia crisi
economica e sanitaria. E
purtroppo il suo tracollo ri-
schia di essere solo il primo
di una serie: la Iata, che fede-
ra le compagnie aeree mon-
diali, valuta fino a 113 mi-
liardi di dollari i minori in-
cassi del settore nel 2020,
per colpa dell’epidemia che
scoraggia gli spostamenti.
Di conseguenza tutti i vetto-
ri stanno tagliando le rotte
con l’accetta, per adattarsi a
un mercato in rapida contra-
zione, in un mondo che si
chiude sempre più in recinti
sanitari e psicologici presi-
diati dalla paura.
Proprio ieri un’altra com-
pagnia il cui futuro è a ri-
schio, cioè la nostra Alitalia,
ha fatto un passo (si spera)
verso la salvezza: è stato pub-
blicato il bando per la vendi-
ta. Le manifestazioni d’inte-
resse devono arrivare entro
il 18 marzo e potrebbero ri-
guardare - adesso è ufficiale


  • anche i tre singoli lotti delle
    attività aeronautiche vere e
    proprie, della manutenzio-
    ne degli aerei e della gestio-
    ne dei bagagli, anche se, co-
    me si legge nel bando, «in ca-
    so di sostanziale equivalen-
    za delle offerte, saranno con-
    siderate preferibili le offerte
    che avranno ad oggetto il Lot-
    to Unico»; cioè, è meglio evi-
    tare lo “spezzatino”.
    Per tornare alla britannica
    Flybe, il coronavirus non è
    stata l’unica causa del falli-
    mento, perché la compagnia
    volava già in condizioni diffi-
    cili, ma in questo c’è un ovvio
    parallelo con le persone: co-
    me regola generale, muore
    di coronavirus solo chi ha già
    il fisico debilitato da altre pa-
    tologie. Flybe era una compa-
    gnia regionale dai conti in di-
    sordine, salvata a gennaio
    dal governo di Boris John-
    son, che aveva accettato il
    rinvio di un anno del paga-
    mento delle tasse. Questo
    non è bastato, la mazzata di
    febbraio-marzo è stata mor-
    tale: «Tutti gli aerei sono a
    terra e le operazioni sono ces-
    sate con effetto immediato»,
    annunciava ieri la Flybe.
    Nel frattempo i tagli di col-
    legamenti aerei si moltiplica-
    no. Si sa purtroppo che Alita-
    lia che ha messo in cassa inte-
    grazione 4 mila dipendenti
    (soprattutto per colpa del co-
    ronavirus); ma anche le al-
    tre compagnie mondiali, in-
    cluse quelle candidate a in-
    globare la stessa Alitalia, se


la passano male. Il colosso te-
desco Lufthansa annuncia il
taglio di 7.100 voli in Euro-
pa; questo corrisponde alla
capacità di trasporto di 150
aerei, o al 25% del potenzia-
le della compagnia. Anche la
Swiss, controllata da Luf-
thansa, elimina alcuni voli.
La compagnia belga Brus-
sels Airlines, che già aveva
tolto il 30% dei collegamenti

con l’Italia, estende il sacrifi-
cio riducendo del 23% il com-
plesso dei voli nel continen-
te, a causa del calo di doman-
da legato al coronavirus. Me-
no drastica la reazione di Air
France e di Klm: tagliano del
20% la frequenza dei voli ver-
so il Nord Italia, ma quasi
senza coinvolgere il resto d’I-
talia e d’Europa.—
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PAOLO MASTROLILLI
INVIATO A LOS ANGELES
Le borse mondiali tornano in
rosso, per il timore dell’impat-
to del coronavirus sull’econo-
mia, mentre il Fondo moneta-
rio internazionale, i governi e
le banche varano o studiano i
provvedimenti da prendere
per contenere gli effetti.

Rimbalzo fallito
Mercoledì Wall Street si era
ripresa, da una parte per la
vittoria di Biden nel Super
Martedì, che ha allontanato

la possibilità della nomina-
tion democratica al sociali-
sta Sanders, e dall’altra per
le notizie incoraggianti sul
rallentamento del contagio
in Cina e le iniziative prese
nei paesi più colpiti. Ieri pe-
rò la percezione si è inverti-
ta di nuovo, dopo che la Cali-
fornia ha proclamato lo sta-
to d’emergenza, in seguito
al primo decesso nello stato
attribuito al coronavirus.
La borsa di Milano ha per-
so l’1,78%, in linea con le al-
tre piazze europee, mentre

l’indice Dow Jones di Wall
Street è tornato a bruciare
il 3,58% del suo valore.
Il Fondo Monetario Inter-
nazionale ha varato aiuti per
50 miliardi di dollari per i
paesi più colpiti, ma ha avver-
tito che l’epidemia ha già
spinto la crescita globale sot-
to ai valori dell’anno scorso.
Diverse linee aeree, ad
esempio, stanno cancellan-
do i voli per mancanza di do-
manda e cancellazioni,
mentre da tempo aziende
come la Apple hanno messo

in guardia sulla riduzione
dei ricavi.
Martedì la Federal Reser-
ve ha deciso un taglio d’emer-
genza dei tassi, seguita il
giorno dopo dal Canada,
mentre anche le banche pri-
vate si preparano ad affronta-
re gli effetti che l’epidemia
sta già avendo sulla produ-
zione industriale, i viaggi, il
turismo, e vari altri settori.
Il Congresso degli Stati
Uniti ha stanziato 8,3 mi-
liardi di dollari per contene-
re la malattia.

Mercati nervosi
Queste misure non hanno pe-
rò tranquillizzato i mercati,
perché da una parte non è ga-
rantito che abbiano un impat-
to sulla crescita, e dall’altra
confermano che la preoccupa-
zione per il coronavirus è una
questione seria.

L’incertezza
Il problema è legato anche
all’incertezza sulle informa-
zioni diffuse dalle autorità, a
partire dagli Stati Uniti. Il pre-
sidente Trump durante un’in-

tervista ha messo in dubbio i
dati dell’Organizzazione Mon-
diale della Sanità, secondo
cui la mortalità del coronavi-
rus ha toccato la soglia del
3,4% dei contagiati. Il capo
della Casa Bianca ha detto
che secondo lui la notizia è fal-
sa, e la mortalità è più bassa,
intorno all’1%, quindi ha ag-
giunto che le persone posso-
no anche andare a lavorare e
guarire. Trump però ha spie-
gato che questa è una sua «sen-
sazione», ricavata dalle con-

versazioni avute con gli esper-
ti. Così ha alimentato il sospet-
to che stia cercando di sottova-
lutare l’epidemia, per evitare
gli effetti negativi che può ave-
re sull’economia e sulla sua
rielezione a novembre. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

23

Il numero dei Paesi dell’Opec+
sommando i 13 che apparten-
gono formalmente all’Opec
e i 10 produttori aggregati

1

THOMAS COOK
Questo tour operator bri-
tannico, che ha cessato
le attività nel 2019, posse-
deva più di 100 aerei. L’an-
no scorso nel Regno Unito
è fallita anche la compa-
gnia FlyBmi (da non con-
fondere con Flybe).

3

SANDRA RICCIO
Il coronavirus spinge ai mini-
mi storici il costo dei mutui.
L’epidemia spaventa il mon-
do ma porta anche qualche
buona notizia per le tasche
delle famiglie. Chi vuole ac-
cendere un mutuo oggi, o in-
tende rottamare il vecchio de-
bito e sostituirlo con un presti-
to a condizioni migliori (sur-
roga), ha adesso più opportu-
nità di risparmiare. Cosa è
successo? L’indice Euribor, il
riferimento dei finanziamen-
ti per la casa a tasso variabi-
le, è sceso ai minimi di sem-
pre: il valore a un mese ades-
so è a -0,51%. Si tratta di un
livello anche inferiore a quel-
lo fissato per i depositi dalla
Bce, la Banca centrale euro-
pea. Il nuovo record di sem-
pre è arrivato subito dopo il
taglio dei tassi a opera della
Fed, la Banca centrale Usa,
che dall’altra parte dell’Ocea-
no sta cercando di contenere
gli effetti del virus sull’econo-
mia. A sorpresa mercoledì
scorso ha abbassato il costo
del denaro di mezzo punto.
Ora il mercato si aspetta che
anche la Bce faccia altrettan-
to già la prossima settimana.
Su questa attesa si è già mos-
so l’indice Euribor, antici-
pando così il possibile passo
dell’Istituto di Francoforte.
«Non era mai successo che
questo valore andasse così in
basso – spiega Roberto Aned-
da di MutuiOnline -. È il se-
gno di una grande attesa per
gli aiuti che potrebbero arri-
vare anche dalle istituzioni
europee». L’ipotesi è di un ta-
glio di dieci punti base. Molti
economisti scommettono pe-
rò sul fatto che non ci sia mar-
gine per andare più in là e l’ef-
fetto di un ribasso così esiguo
sarebbe solo marginale. Per
questo la speranza è che ven-
gano attivate nuove misure
straordinarie.
Tornando alle tasche delle
famiglie, il nuovo record
dell’Euribor e dell’Irs (l’altro
indice che è il punto di riferi-
mento dei tassi fissi e che si
muove in area zero) significa
che le offerte migliori per ac-
cendere un mutuo a tasso fis-
so adesso partono dallo
0,50% (il 95% dei mutui è a
tasso fisso). Vuol dire mezzo
punto percentuale di interes-
si da pagare sul debito acce-
so. Su un prestito per la casa
del valore di 100mila euro e
una durata di 20 anni signifi-
ca una rata di circa 430 euro.
Quanto risparmia chi surro-
ga? Secondo i calcoli di Mu-
tuiOnline, il tasso dei mutui
fissi si è dimezzato rispetto al
gennaio dell’anno scorso. Il ri-
sparmio sui 100mila euro a
20 anni è però soltanto di cir-
ca 25 euro per ogni rata paga-
ta a fine mese. Perché così po-
co? Perché ormai, con tassi
d’interesse così bassi, la quo-
ta di interessi pagata ogni me-
se è bassissima. Oggi sui 430
euro sarebbe di soli 43 euro.
Il differenziale è quindi mini-
mo, e il risparmio a fine mese
è magro. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

effetto positivo

Una sorpresa

per le famiglie

Tassi sui mutui

ai minimi storici

L’EMERGENZA NEL MONDO L’EMERGENZA NEL MONDO

SWISSAIR
Compagnia di bandiera
svizzera fino al fallimento
nel 2002, è rinata
dalle sue ceneri come
Swiss grazie a una fusio-
ne con Crossair; adesso la
Swiss fa parte del gruppo
tedesco Lufthansa.

SABENA
Ha mostrato nei cieli la
bandiera del Belgio fino
al 2001. Il suo posto è sta-
to preso, quello stesso an-
no, da Brussels Airlines,
che nel 2007 è ulterior-
mente rinata fondendosi
con la Virgin Express.

4

Le Borse mondiali cadono ancora


Dal Fmi 50 miliardi per l’economia


L’intervento globale non tranquillizza i mercati. Milano cede l’1,78% e Wall Street il 3,58%

Il Congresso Usa
ha stanziato
8, 3 miliardi di dollari
per contenere il virus

-25%

Questo il calo dei prezzi sui
mercati internazionali da gen-
naioi. Ieri il «paniere Opec» ha
chiuso a 51,99 dollari al barile

IL CASO/

AIR ITALY
È fallita pochi giorni fa
e a darle il colpo di grazia
è stato il coronavirus, ma
già prima andava male.
A rilanciare la ex Meridia-
na non è bastato l’acqui-
sto (nel 2017) del 49% da
parte di Qatar Airways.

2

S.p.A. AUTOVIE VENETE
Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento
da parte di Friulia S.p.A. Finanziaria Regionale Friuli Venezia Giulia
Via V. Locchi n. 19 - 34143 Trieste - Tel 040/3189111 - Fax 040/
01/20 – S BANDO DI GARA PER ESTRATTO
Oggetto della gara: Servizio di realizzazione portale web e app InfoViaggiando.
Importo complessivo dell’appalto al netto di I.V.A: Importo a base d’asta
dell’appalto Euro 444.000,00.- al netto dell’I.V.A., di cui Euro 0,00.- per oneri
per la sicurezza non soggetti a ribasso. Tipo di procedura: Procedura Aperta, ai
sensi dell’art. 3, comma 1, lett. sss) e dell’art. 60 del D. Lgs. 50/2016 e s.m.i.
con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art.
95, comma 2 del D. Lgs. 50/2016 e s.m.i. L’offerta ed i documenti richiesti
dovranno essere inseriti nell’applicativo appalti al sito http://www.autovie.it
(sezione Bandi di gare a partire dal 6 ottobre 2018), entro il termine perentorio
delle ore 12.00 del giorno 14.04.2020. L’apertura delle offerte avverrà il giorno
21.04.2020 alle ore 09.30 presso la sala gare della S.p.A. AUTOVIE VENETE,
Via Vittorio Locchi n. 19 - 34143 TRIESTE. Il bando di gara è stato inviato
all’Unione Europea – Pubblicazione del Supplemento alla Gazzetta Ufficiale
dell’Unione Europea in data 02.03.2020. Il bando di gara è stato pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana 5a Serie Speciale n. 27 dd.
06.03.2020 e sui siti internet http://www.serviziocontrattipubblici.it, http://www.autovie.it.
Le informazioni necessarie alla partecipazione alla gara potranno essere
richieste per iscritto, mediante P.E.C., all’indirizzo [email protected]
all’intestata Società all’indirizzo medesimo.
Trieste,
IL PRESIDENTE ED AMMINISTRATORE DELEGATO
(ing. Maurizio Castagna)

10 LASTAMPAVENERDÌ^6 MARZO 2020
PRIMO PIANO
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