La Stampa - 06.03.2020

(Marcin) #1
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Attesi i dati da Africa e America Latina, “poi pronti ad annunciarla”. Allo studio misure restrittive per i singoli Stati

L’Oms si prepara alla pandemia

“Il virus non si può più bloccare”

IL CASO

NICLA PANCIERA

L’


Oms potrebbe di-
chiarare lo stato di
pandemia nei pros-
simi giorni. Ma cosa
significa concretamente?
Quali effetti avrebbe sulle no-
stre vite? Quali gli obblighi e
diritti degli Stati e dei cittadi-
ni? Lo abbiamo chiesto al pro-
fessor Pier Luigi Lopalco, pro-
fessore ordinario di Igiene
dell’Università di Pisa.
Cosa distingue un’epidemia
da una pandemia?
«Si tratta sempre di concetti
applicabili alle malattie infet-
tive. Un’epidemia, secondo
l’Oms, è uno scoppio regiona-
le di una malattia che si dif-
fonde inaspettatamente.
Una pandemia si distingue
per la dimensione della popo-
lazione colpita, globale, e la

rapidità della sua diffusione
nel mondo».
Siamo già di fronte a una pan-
demia?
«Dal momento che la pande-
mia si ha quando il virus circo-
la a livello locale in varie regio-
ni del mondo, tecnicamente
siamo già in questa condizio-
ne: il virus si è diffuso in moltis-
simi Paesi, in Cina, Sud Corea,
Europa, Stati Uniti».
Aree e numero di casi sono in
progressivo aumento. Il viag-
gio del virus è diventato inar-
restabile?
«Il 30 gennaio, il comitato di
emergenza dell’Oms ha di-
chiarato il Codiv-19 un’emer-
genza sanitaria pubblica di ri-
lievo internazionale («Public
health emergency of interna-
tional concern») (che è stata
fatta in poche altre occasioni

quali l’influenza suina nel
2009, nel 2014 con Ebola e
Polio, nel 2016 con Zika,
ndr). Ci sono quindi già tutti
gli strumenti legislativi per
intervenire nei vari Paesi,
proprio grazie al Regolamen-
to Sanitario Internazionale
(Rsi), vincolanti per tutti gli
Stati membri dell’Oms e che
punta a garantire la massima
sicurezza contro la diffusio-
ne internazionale delle ma-
lattie. Ecco perché l’Oms non
ha alcuna fretta di fare una di-
chiarazione di pandemia.
Perché non aggiungerebbe
nulla in termini di regola-
mentazione».
Quali sono le misure vincolan-
ti?
«Quelle già prese, come l’obbli-
go di rafforzamento del siste-
ma sanitario, di un sistema di

sorveglianza, di adozione di
misure per contenere la diffu-
sione nazionale e internazio-
nale e minimizzare l’impatto,
di notifica immediata all’Oms
dei nuovi casi, quindi di condi-
visione di informazioni epide-
miologiche in costante coordi-
namento con l’Oms».
Cosa cambierebbe se si arri-
vasse a prendere questa deci-
sione?
«Nessuno strumento aggiun-
tivo nelle mani delle autorità
sanitarie internazionali, ripe-
to. Quindi, cambierebbe po-
co, ma probabilmente si
avrebbe, anche dal punto di
vista mediatico, più forza nel
trovare aiuti economici inter-
nazionali da destinare a quei
paesi più “deboli” come Afri-
ca e Sud America». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

WALTER RAUHE
BERLINO

M

entre la Germa-
nia, con il mini-
stro Jens Spahn, è
la prima a parlare
di «pandemia», il presidente
Usa Donald Trump attacca
l’Oms: «Credo che il 3,4%» sti-
mato dall’Organizzazione
mondiale della sanità come
tasso di mortalità del nuovo
coronavirus «sia davvero fal-
so». Lo ha dichiarato in un’in-
tervista telefonica a Fox
News. E ha aggiunto: «All’im-
provviso, sembra sia il 3% o
4%», ma «non sanno dei casi
lievi, perché quelli non vanno
in ospedale» e non sono regi-
strati, «quindi credo che quel-
la cifra sia molto alta. Perso-
nalmente, direi quel numero
sia sotto l’1%». Trump però
ha spiegato che questa è una
sua «sensazione», ricavata

dalle conversazioni avute
con gli esperti.
Di tutt’altra opinione è il te-
desco Spahn, che ha ricono-
sciuto a mezzo stampa che «la
situazione sta cambiando di
giorno in giorno e sempre più
velocemente. Quello che or-
mai mi sembra chiaro è che
purtroppo non abbiamo anco-
ra raggiunto il picco dell’epide-
mia». Il ministro cristiano-de-
mocratico ha poi definito il fe-
nomeno Covid19 una «pande-
mia globale». Nel giro di sole
24 ore, il numero dei nuovi
contagi in Germania è cresciu-
to di ben oltre 100 unità rag-
giungendo quota 350-400.
Ma sul numero esatto dei con-
tagiati da coronavirus i nume-
ri discordano e sono molto ap-
prossimativi. Un fatto che già
sta sollevando notevoli pole-
miche e che ieri ha chiamato
in campo il tabloid popolare
Bild che denuncia la «comple-
ta impreparazione delle auto-
rità sanitarie» ad affrontare l’e-

mergenza e che mette in evi-
denza il «caos delle cifre» e la
guerra di competenze tra le
istituzioni regionali e il gover-
no centrale. Mentre il mini-
stro parla ancora di 109 nuovi
contagi in un solo giorno, la
Bild somma i dati provenienti
dalle 16 regioni e ne conta ol-
tre 150. L’impressione è che a
forza di minimizzare i pericoli
e ad invitare la popolazione a
non farsi prendere dal panico,
il governo abbia già perso il
controllo della situazione.
Ma a reagire sono i consu-
matori e il mondo imprendito-
riale. La compagnia di bandie-
ra tedesca Lufthansa ha an-
nunciato la cancellazione di
ben 7000 voli nel mese di mar-
zo, 150 dei 770 aerei della flot-
ta Lufthansa hanno sospeso il
servizio. Tutti i collegamenti
dalla Germania ad Israele so-
no stati annullati fino al 28
marzo, mentre quelli per la Ci-
na fino al 24 aprile. La gente in-
tanto prende d’assalto super-

mercati e farmacie dove ma-
scherine, disinfettanti e carta
igienica sono ormai introvabi-
li. La Grosse Koalition avrebbe
approvato un pacchetto da
275 milioni di euro per argina-
re l’emergenza. Anche il Con-
gresso americano ha stanzia-
to un pacchetto economico
per l’emergenza: 8,3 miliardi
di dollari. Ora, manca solo la
firma di Trump.

Macron: epidemia inesorabile
Nel frattempo ha fatto clamo-
re la notizia sulla presunta in-
dividuazione in Germania del
paziente zero. Il primo cittadi-
no europeo che potrebbe aver
contratto l’infezione e ad aver-
la trasmessa in Europa sareb-
be un uomo di 33 anni residen-
te in Baviera. Secondo quanto
scritto dal New England Jour-
nal of Medicine il paziente ha
manifestato disturbi respira-
tori e febbre già lo scorso 24
gennaio e 4 giorni più tardi è
risultato positivo al virus.

L’impiegato di un’azienda di
software si è infettato una set-
timana prima in un meeting
con colleghi cinesi risultati a
loro volta contagiati. Il noto vi-
rologo Christian Drosten del
policlinico berlinese Charité
mette però in serio dubbio l’e-
sistenza di un solo «paziente
zero». Il virus sarebbe stato
portato dalla Cina in Europa
da un numero ancora indefini-
to di persone e non da una so-
la. Le caratteristiche del Co-
vid19 sarebbero infatti diffe-
renti fra di loro nei rispettivi
Paesi europei per lasciar pre-
sumere un’unica origine.
Quanto alla Francia, a tirare
su il morale ai cittadini della
République è il presidente Em-
manuel Macron: «Dei 423 casi
confermati in Francia, le per-
sone in condizioni gravi sono


  1. C’è un momento in cui
    un’epidemia è inesorabile. Sia-
    mo riuniti per cercare di ferma-
    re il contagio e rallentarlo». —
    © RIPRODUZIONE RISERVATA


PAOLO RUSSO
ROMA

L’


Organizzazione
mondiale della sani-
tà è pronta a pronun-
ciare la parola fino
ad oggi impronunciabile: pan-
demia. Che significa dire ai sin-
goli Stati di fare un passo indie-
tro ed eseguire i piani
dell’Oms per impedire che il vi-
rus dilaghi. Misure che posso-
no andare dallo stop alle attivi-
tà produttive ai limiti alla circo-
lazione anche via terra e che
potrebbero essere applicate in
primis nel nostro Paese, che
ha il maggior numero di casi
dopo Cina e Corea del Sud.
Il primo a rompere il tabù,
definendo quella attuale una
pandemia era stato il ministro
della salute tedesco. Ma an-
che gli esperti dell’Oms sanno
che oramai si è già passati a
quella che la stessa organizza-
zione definisce «fase sei»,
equivalente al «periodo pan-
demico». Al quale, secondo il
loro stesso schema di classifi-
cazione delle epidemie, corri-
spondono misure per mini-
mizzarne l’impatto e non più
per bloccare la diffusione del
virus, ritenuta oramai inevita-
bile. Una strategia pensata
per impedire impennate di
contagi, che mandino sotto
stress i servizi sanitari.
Entro 7, massimo 10 gior-
ni, dalla sede di Ginevra
l’Oms proclamerà lo «stato
pandemico». «Il tempo di ave-
re dati consolidati anche
dall’Africa e dall’America La-
tina», spiega Walter Ricciar-
di, dell’executive board
dell’organizzazione.
Del resto per i Centri statu-

nitensi per la prevenzione e il
controllo delle malattie
(Cdc) il Covid-19 presenta
già due dei criteri per definir-
si pandemia: si diffonde tra
le persone e può essere mor-
tale. Il terzo, la sua «diffusio-
ne su scala mondiale», sarà
appunto raggiunto a breve,
quando arriveranno dati cer-
ti sui primi focolai africani e
sudamericani.
Attualmente per l’Oms ci
troviamo comunque nella fa-
se 5, quella di «allerta pande-
mica», nella quale la risposta
è quella che gli epidemiologi
definiscono di «contenimen-
to», quando si può ancora iso-
lare una persona colpita e poi
tracciare e mettere in quaran-
tena i suoi contatti. «Ma stia-
mo già passando alla fase suc-
cessiva di “mitigazione”, os-
sia quella di riduzione del
danno visto che non posso
più bloccare la diffusione del
virus», spiega Ricciardi. In
pratica la strategia che l’Oms
contempla in caso di pande-
mia. «Con la dichiarazione
dello stato pandemico l’Oms
può mandare i suoi operatori
in loco, come fanno i caschi
blu dell’Onu», ma soprattut-
to «può chiedere ai singoli
Paesi di adottare misure di
mitigamento, come il fermo
di alcune attività o dei tra-
sporti anche via terra». Non
c’è obbligo, «ma il non rispet-
to delle disposizioni equivar-
rebbe alla mancata applica-
zione di norme internaziona-
li, che implica l’applicazione
di sanzioni».
I vertici dell’Oms non pen-
sano però a una strategia uni-
voca «ma ad una agilità di ap-
proccio come quella che ab-
biamo visto in Cina, dove a
Wuahn si sono adottate misu-
re di mitigazione, mentre nel-
le altre aree del Paese si è
adottata una strategia di con-
tenimento», spiega Bruce Ayl-
ward, braccio destro del di-
rettore generale dell’Oms. In-
somma le misure anche in ca-
so di pandemia non saranno
generalizzate, ma commisu-
rate al livello di diffusione
del virus. Il problema è capi-
re di quanto rosso si tingerà
la mappa dei contagi. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA





Sono i contagi di coronavirus ac-
certati nel mondo, di questi
40.502 sono i casi tutt’ora attivi,
di cui 34.023 (84%) in condizio-
ni lievi, 6.479 quelli seri o critici

3.

L’Italia aveva certificato a ieri
3.858 casi di contagio, sono
148 i morti, 414 pazienti sono
guariti, 351 appartengono ai
casi critici

Cosa significa dichiarare il contagio globale

EMERGENZA CORONAVIRUS

DOMANDE E RISPOSTE

ALESSANDRO DI MARCO/ANSA

AFP

2

EMERGENZA CORONAVIRUS

4

Per cause di «forza maggiore»
la sessione plenaria del Parla-
mento europeo della settima-
na prossima si terrà non a Stra-
sburgo,ma Bruxelles. Ne dà
notizia il presidente del Parla-
mento Europeo David Sassoli.
La decisione è stata presa sulla
base di «un accurato rapporto
del Servizio medico del Parla-
mento sull’evoluzione del Co-
vid-19: i rischi per la salute so-
no considerati significativa-
mente più alti a Strasburgo».

La California ha dichiarato lo
stato di emergenza per il coro-
navirus, dopo aver registrato il
primo morto. Il numero delle
vittime in Usa è arrivato a 11.
I due Stati con il maggior nume-
ro di casi sono quello di Wa-
shington e la California. Anche
la contea di Los Angeles ha di-
chiarato ieri lo stato di emer-
genza. Intanto, migliaia di per-
sone sono bloccate su una na-
ve da crociera al largo della co-
sta californiana dopo che un
passeggero di un precedente
viaggio è morto per coronavi-
rus al ritorno a casa.

1

3

IL CASO

3.

Sono le morti per coronavirus
nel mondo. I pazienti guariti
sono 54.124. In Cina, le morti
sono state 3.013, in Sud Corea
40, in Italia 148, in Iran 108


  1. Viaggiatori con le mascherine alla sta-
    zione Victoria di Londra; 2.Fedeli con la
    mascherina al Tempio d’Oro di Amri-
    tsar, India; 3. Turisti con la mascherina
    al Louvre riaperto, a Parigi; 4. La Basili-
    ca della Natività a Betlemme, chiusa da
    ieri e per 14 giorni per coronavirus


Sarebbe tedesco e non italiano il “paziente zero”. Il ministro Spahn alza il livello dell’emergenza. Usa contro l’Oms: prevista una mortalità eccessiva


L’allarme di Berlino: “Picco ancora lontano”


Ma Trump minimizza: i dati sono esagerati


Operatori sanitari con tute protettive e mascherine al lavoro per contenere gli effetti del coronavirus

L’aeroporto di Stoccolma tappezzato di avvisi per proteggersi dal virus

NEL MONDO

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