La Stampa - 11.03.2020

(Ben Green) #1
Più programmi didattici, corsi di lingue e tutorial per ragazzi

Rivoluzione palinsesti tv

I bambini prima di tutto

(E Variety applaude)

Sky lancia da domani un cooking show familiare con Cannavacciuolo, Bastianich e sua mamma Lidia

MICHELA TAMBURRINO


È


addirittura Variety,
il più importante ma-
gazine del settore,
ad apprezzare pub-
blicamente i palinse-
sti Rai stravolti a
tempo di record per soddisfa-
re le mutate esigenze televisi-
ve di chi è costretto a stare a
casa per l’allarme Coronavi-
rus. Il magazine titola: «Ita-
ly’s Rai Counters Coronavi-
rus With More Kids Shows»,
dunque più contenuti per stu-
denti e bambini, come Peppa
Pig versione insegnante d’in-
glese ma anche tanto puro in-

trattenimento. L’offerta del
servizio pubblico per bambi-
ni e ragazzi prevede su Rai2,
dal lunedì al venerdì, a parti-
re dalle 7, la seconda stagio-
ne del cartoon 44 Gatti, I Qua-
derni della Natura di Lulù
Brum Brum, l’edizione del
trentennale dell’Albero Az-
zurro (alle ore 7.30 e in repli-
ca alle 16.20 su Rai Yoyo), To-
po Tip e Leo da Vinci, mentre
il fine settimana è dedicato ai
film e speciali di animazio-
ne. E i tutorial quotidiani di
bricolage, cucina e disegno
con Giulio Coniglio, le fic-
tion per ragazzi con inserite

riflessioni sulla guerra e sul
cyberbullismo. Su Rai Gulp
alle 10,50 torna Max e Mae-
stro, con il maestro Daniel Ba-
remboim, in versione carto-
ne animato, che presenta la
musica classica in modo inno-
vativo.
Per gli adulti invece Rai3
propone I grandi della lettera-
tura, da Dante a Pasolini, la
Storia della Letteratura in Tv
con Edoardo Camurri, in on-
da alle 15.20, dal lunedì al ve-
nerdì. E sempre Ra3 ripropo-
ne da giovedì il grande teatro
di Eduardo De Filippo con
Massimo Ranieri. Raipre-
mium offre una tv collection
romantica e di coraggio con
figure prevalentemente fem-
minili. Rai Storia manda in
onda dal lunedì al venerdì al-
le 15.00 Viva la Storia, 24
puntate costruite con e per
gli studenti fatto di domande
e risposte con l’aiuto di stori-
ci ed esperti: dall’alimenta-
zione all’istruzione, dai mo-
di di governare a quelli di stu-
diare.
Rai1 mantiene la sua pro-
grammazione per quanto ri-
guarda cultura e intratteni-
mento con il ritorno, di Ulisse


  • La Cappella Sistina e le nuo-
    ve fiction.
    Anche Mediaset ha ritocca-
    to i propri palinsesti. Se Il
    grande fratello Vip andrà in
    onda ugualmente stasera,
    forse con un cambio di con-
    duttore per non far viaggiare
    Alfonso Signorini da Roma a
    Milano, le Iene si sono dovu-
    te fermare per un caso di posi-
    tività in redazione così come
    Quarta Repubblica per la posi-


tività del conduttore Nicola
Porro. Congelato, causa stop
ai campionati, anche il pro-
gramma calcistico Tiki Taka,
fermo fino al 3 di aprile. So-
no sospesi «per concentrare
gli sforzi giornalistici sui con-
tenuti informativi: Domenica
Live,Verissimo e La Repubbli-
ca delle donne.
Retequattro mette in cam-
po sette prime serate d’attua-
lità, con esperti, virologi, in-
fettivologi e un reportage da
Monaco di Baviera sul pa-
ziente zero, il primo contagia-
to in Europa. La7 sempre in
prima linea sull’informazio-
ne, lancia Ascolta La7, un
nuovo servizio podcast che
amplia l’informazione e l’ap-

profondimento con contenu-
ti audio on demand che pre-
vede la versione integrale del
Tg di Enrico Mentana, di Ot-
to e mezzo, più estratti da al-
tri principali programmi.
E chiusi in casa, si cucina.
Sky lancia da domani un nuo-
vo cooking show familiare
dal titolo Family Food Fight,
protagoniste sei famiglie in
sfida sulle ricette tipiche del-
le diverse regioni italiane.
Giudici, ammorbiditi dalla
presenza di nonni e nonne,
Cannavacciuolo, Bastianich
e sua mamma Lidia. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chi sta in casa cucina
Aumentano
i programmi a tema
per le famiglie

ALESSANDRA COMAZZI


N


on si parlava d’al-
tro, nel dorato
mondo dello spet-
tacolo: nasceva
in Italia il Grande
Fratello, prima
puntata il 14 settembre 2000,
format della olandese Ende-
mol, dai nomi dei fondatori

Joop van den Ende e John de
Mol. Adesso è solo uno dei tan-
ti reality irrilevanti, allora era
un Giano bifronte intellettua-
le e pop. Chi lo amava, ne da-
va una lettura socio-psicologi-
ca. Chi lo detestava, criticava
il successo immeritato, otte-
nuto non facendo niente nel-
la «Casa».

Per due anni, l’intellettuale
Daria Bignardi condusse la
«creatura bella e schifosa», co-
me ebbe gentilmente a definir-
la Antonio Ricci. Poi al posto
della Bignardi arrivarono Bar-
bara D’Urso, Alessia Marcuzzi
e di nuovo l’instancabile D’Ur-
so. Psicologi, sociologi, critici e
semiologi, direttori e confesso-
ri, tutti si interrogavano sul suc-
cesso del programma di Cana-
le 5, dieci milioni di spettatori
di media, sedici nella puntata
finale (ora sono 2, tre milioni).

Storie d'amore e d'amicizia, tra-
dimenti e baci ardenti, nulla
sfuggiva, per definizione, al
grande occhio della telecame-
ra, titolo non a caso ispirato a
1984 di George Orwell, in cui
si immagina che il dittatore di
Oceania, il Grande Fratello per
l’appunto, spii con le telecame-
re i cittadini, condizionandone
la vita ed eliminando il libero
arbitrio. Il successo fu subito
travolgente. E trasversale.
Il Grande Fratello nacque co-
me l’evoluzione dello specchio

segreto, della telecamera na-
scosta, degli scherzi a parte;
era il «delitto» nella stanza
chiusa però spiato, era il voyeu-
rismo a portata di telecoman-
do, giustificato da tanta media-
tica sociologia. Ora alle teleca-
mere, più o meno nascoste, sia-
mo abituati tutti. E non le vivia-
mo nemmeno più come una
violazione della privacy. Dalle
banche ai cellulari, dalle imma-
gini rubate di You Tube alle
web cam dei computer, l’oc-
chio del Grande Fratello, quel-

lo di Orwell, non della Ende-
mol, ci segue dappertutto, al-
tro che nella casa. La condivi-
sione del GF surclassata da
quella dei social network. Co-
me in ogni tenzone, quel pri-
mo anno ci furono una vincitri-
ce vera, Cristina D’Iseo, e un
vincitore morale, Pietro Tarico-
ne, che diventò bravo e troppo
presto morì.
Il 2000 lasciò ai posteri, ra-
mo politica e comunicazione,
anche Rocco Casalino. La se-
conda edizione se l’aggiudicò

un bel torinesino, Flavio Mon-
trucchio, entrato in corsa e ap-
prodato poi alla soap opera
Centro vetrine e al musical Grea-
se. Partecipare al Grande Fra-
tello era come iscriversi a un’a-
genzia di collocamento, una fa-
coltosa agenzia che consentiva
di lavorare in tv, spesso nel me-
stiere dell’ospite, talvolta in

quello di attore, pure cinemato-
grafico, vedi Luca Argentero.
O Eleonora Daniele conduttri-
ce tv. Male che andasse, dopo il
quarto d’ora di notorietà, tribu-
to a Andy Warhol, i concorren-
ti potevano tornare frustrati e
scontenti alle loro case.
Ma la rivoluzione vera fu l’ar-
rivo di una tv dove la «gente co-
mune» diventava protagonista
assoluta di una sorta di gioco

di ruolo. Nelle pedine, lo spet-
tatore da casa si poteva ricono-
scere. Il reality come nuova for-
ma di commedia dell'arte. Co-
me una multinazionale dell’in-
trattenimento, passato pure al-
la forma «vip», va o è andato in
onda in: Albania, Argentina,
Australia, Belgio, Brasile, Bul-
garia, Canada, Colombia, Croa-
zia, Danimarca, Ecuador, Filip-
pine, Finlandia, Francia, Ger-
mania, Grecia, India, Israele,
Messico, Nigeria, Norvegia, Po-
lonia, Portogallo, Regno Uni-
to, Repubblica Ceca, Russia,
Serbia, Slovacchia, Spagna, Su-
dafrica, Svezia, Svizzera, Thai-
landia, Ungheria, Usa, Vene-
zuela. Impressionante.
Per capire il meccanismo,
una volta sono andata a vedere
i provini del Grande Fratello, a
Jesolo. I concorrenti dovevano
dire perché volevano parteci-
pare. Ho sentito queste motiva-
zioni: Partecipo per cambiare
la mia vita. Per dimostrare
quanto valgo: ai miei genitori;
al mio ex marito/ ex moglie;
agli amici che mi sottovaluta-

no: agli amici che credono in
me. Per dare un futuro ai miei
figli. Per diventare famoso nel
mondo del cinema/ della tv/
dello spettacolo. Per divertir-
mi. Per divertire. Perché sono
agli arresti domiciliari, spaccia-
vo droga, e voglio rimettermi
in gioco. Per respirare dopo un
anno di convivenza. Per dimo-

strare al mondo che posso sta-
re con una donna di 23 anni
più vecchia di me. Perché sono
stato un adolescente difficile.
Perché ho sorpreso mia madre
a letto con uno. Per aiutare la
mia famiglia. Per comprare un
garni. Per trovare un moroso.
Perché sono intelligente. Per-
ché sono intraprendente. Per-
ché sono un musicante. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CASO


ARRIVA IN DIGITALE IL DOCU-FILM DEL BOSS


Nel West americano


con Springsteen


1


LUCA DONDONI
Filippo Nardi, lei è stato uno
dei protagonisti del Grande
Fratello 2 e tutti ricordiamo la
sua sfuriata nel confessionale
perché la produzione non le da-
va sigarette. Dopo soli tredici

giorni se ne andò, e da quel mo-
mento partì la sua carriera co-
me personaggio tv. Quali sono
i suoi ricordi?
«Avevo visto il primo GF ingle-
se quando andai a trovare mia
madre a Londra e mi aveva af-
fascinato. Quando arrivò qui
feci il provino. Non avrei mai
immaginato mi prendessero».

La sua fu un’edizione fortuna-
ta capace di creare dei perso-
naggi come Mascia Ferri la
panterona romagnola. Da lì
uscì Eleonora Daniele ora sti-
mata conduttrice e Flavio
Montrucchio che fa l’attore.
«Eppure io mi ero ritirato vo-
lontariamente per un disgui-
do. Quella famosa sfuriata fu

solo il picco di una discussione
cominciata tre giorni prima.
Non mi piaceva essere stuzzi-
cato; così mi misi in un angolo
a farmi i fatti miei e gli autori
mi chiedevano continuamen-
te il perché. Quando hanno ca-

pito che mi stavo per arrabbia-
re sul serio e avevo la valigia
già pronta, hanno ordito quel-
la specie di interrogatorio nel
confessionale e lì ho sbrocca-
to, abboccando».
Ma le andò bene perché da lì

diventò un personaggio.
«Non mi sarei mai messo a ta-
volino pensando di spaccare
tutto e andare via così da di-
ventare famoso. La gente ha
capito che la mia fu una reazio-
ne vera. Il pubblico da casa per-
cepisce se una cosa è genuina
o no ed è questa la forza dei rea-
lity show che non a caso sono
arrivati a due decenni di vita».
E infatti, 17 anni dopo il GF2,
Canale 5 l’ha richiamata per
l’Isola dei Famosi. Che diffe-
renze ha trovato tra i format?
«Il GF è una vacanza pagata ri-
spetto all’Isoladove si soffre la
fame, si dorme per terra e si fa
una vita d’inferno. Giuro, da
un reality così non me ne sarei
mai voluto andare».

Che cosa le è rimasto di
quell’esperienza?
«Che, seppur a due anni di di-
stanza, non butto via nemme-
no un panino. E ho imparato
tanto sulle persone».
Partecipare a un reality signi-
fica imparare a conoscere me-
glio gli altri?
«Si impara che la persona
meno simile a te può diven-
tare la tua migliore amica.
Io ci tornerei domani, anche
solo per capire cosa farei, da
cinquantenne, in quella situa-
zione. Il GF degli sconosciuti
non regge più. La gente ha bi-
sogno di conoscere le persone
che stanno dentro la scatola vi-
deo».—
© RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO
Western Stars, la ver-
sione cinematografica
dell’omonimo album
di Bruce Springsteen, presen-
tato in anteprima alla 14° Fe-
sta del Cinema di Roma, arri-
va finalmente in digitale su I
Tunes a partire da venerdì sia
per il noleggio che per l’acqui-
sto. Il film, co-diretto da
Thom Zimny e dallo stesso
Springsteen (non manca la
presenza della moglie Patti
Scialfa), al suo debutto alla re-
gia, offre ai fan di tutto il mon-
do l’opportunità di godere del-
le immagini del Boss che can-
ta e suona tutte e tredici le can-
zoni di un album stupendo ac-
compagnato dalla sua band e
da un’intera orchestra presso
la Stone Hill Farm a Colts
Neck nel New Jersey.
La scenografia è bellissima
perché i musicisti suonano
sotto il soffitto a cattedrale
del fienile di proprietà della
star, che da sempre ama pro-
fondamente la sua fattoria.
Un ranch dove la figlia Jessica
ha imparato a cavalcare diven-
tando una delle amazzoni di
maggior successo. La colonna
sonora di Western Stars è pro-
dotta da Springsteen con Ron
Aniello ed è stata mixata e ma-
sterizzata da Bob Clearmoun-
tain e Bob Ludwing, lo stesso
duo che ha realizzato il magni-
fico Springsteen on Broadway.
Uscito a cinque anni di di-
stanza dal precedente disco
in studio, Western Stars segna
però una nuovo trend intra-
preso da chi fino a oggi non si
era mai lasciato affabulare
dalle orchestrazioni impor-
tanti, da arie apertissime e ar-
rangiamenti che sembravano
distanti dal suo modus. I testi
toccano temi come l’amore e

la perdita, la solitudine, la fa-
miglia e l’inesorabile passare
del tempo. Il docu-film, per-
ché di questo si tratta, evoca il
West americano intrecciando
filmati d’archivio con il rac-
conto in prima persona della
rockstar che usa le canzoni
per narrare una storia coinvol-
gente.
Questo titolo è anche quel-
lo del 19° album di studio di
Springsteen e pensate che in
Italia è rimasto stabile al nu-
mero 1 delle classifiche degli
album e dei vinili per diverse
settimane. La critica ha scrit-
to di Western Stars come uno
dei dischi «più belli della sua
carriera». Va detto anche che
con questo progetto Spring-
steen ha raggiunto David Bo-
wie e Rolling Stones diventan-
do uno dei 5 artisti con il mag-
gior numero di album al #1
nel Regno Unito. «Avevo già
collaborato con Zimny -. Il ri-
sultato è quanto di meglio
potesse realizzarsi». Il film è
disponibile su Apple Tv, You-
Tube, Google Play, TimVi-
sion, Chili, Rakuten Tv, Play-
station Store, Microsoft
Film & Tv. L. DON. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

FILIPPO NARDI


( GRANDE FRATELLO 2


E ISOLA DEI FAMOSI)


All’asta a Londra il manoscritto ritrovato
dell’ultimo romanzo del marchese de Sade

FILIPPO NARDI Protagonista della seconda edizione

“Nella Casa bisogna essere genuini

Il pubblico lo capisce e ti premia”

IL 14 SETTEMBRE 2000 ANDÒ IN ONDA LA PRIMA PUNTATA DELLO SHOW E LA TELEVISIONE NON FU MAI PIÙ LA STESSA


Il Grande Fratello ci spia ancora

I 20 anni del reality nato per la gente comune



  1. I concorrenti del
    primo Grande Fra-
    tello su Canale 5
    condotto da Daria
    Bignardi: vicino alla
    conduttrice, Pietro
    Taricone. 2. Luca
    Argentero, che rag-
    giunse la notorietà
    nel 2003 parteci-
    pando alla terza
    edizione. 3. Il con-
    duttore dell’attuale
    GF Vip Alfonso Si-
    gnorini con Pupo
    e Wanda Nara


Il manoscritto autografo dell’ultima opera del marchese Donatien-Alphon-
se-François de Sade (1740-1814) va all’asta oggi a Londra da Bonhams: si
tratta del romanzo Histoire secrète d'Isabelle de Bavière, reine de France, pub-
blicato postumo in Francia nel 1953 dall'editore Gallimard, circa 140 anni dopo

la sua stesura nel maniconio di Charenton. Il prezioso cimelio letterario sarà
battuto con una stima di partenza tra 80.000 e 100.000 euro. Era stato sco-
perto nel castello di famiglia a Condé-en-Brie dal conte Xavier de Sade, che ne
affidò la pubblicazione a Gallimard, e successivamente acquistato dal collezio-
nista francese Pierre Bergé. Il manoscritto rivela che il romanzo fu iniziato il 19
maggio 1813 e completato il 24 settembre successivo; l'autore apportò le ulti-
me correzioni il 20 novembre. Il marchese de Sade affidò il manoscritto al suo
cameriere Paquet incaricandolo di trovare un editore, ma il progetto fallì.

2


Si impara che la
persona meno simile
a te può diventare la
tua migliore amica
Io, da cinquantenne,
ci tornerei domani

Partecipare era come
iscriversi a un’agenzia
di collocamento per il
Chi lo apprezzava, ne dava una lettura socio-psicologica. mondo dello spettacolo
Chi lo detestava, criticava il successo immeritato, ottenuto
facendo niente nella “Casa”. La prima edizione incoronò
Cristina D’Iseo e un vincitore morale, Pietro Taricone

ANSA


INTERVISTA


TM


TEMPI


MODERNI


CULTURA, SOCIETÀ


E SPETTACOLI


Congelati Verissimo
La Repubblica
delle donne
e Domenica Live

Oggi la condivisione
del GF è stata
surclassata da quella
dei social network

3


Springsteen in “Western Stars”


MERCOLEDÌ 11 MARZO 2020 LASTAMPA 21

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