La Stampa - 11.03.2020

(Ben Green) #1

«Il momento offre una quantità
di tempo così importante che
vale la pena desiderare essere
spettatori da divano di ben ol-
tre un solo film, ricercatori di
molto più di un titolo cult: è l’oc-
casione per crearsi una perso-
nale rassegna cinematografi-
ca». È l’idea di Stefano Francia


di Celle, direttore del Torino
Film Festival, che così farebbe
se non stesse progettando il fu-
turo festival. «Si parte da un
pensiero e si va a caccia del cine-
ma che ci piace: vogliamo un at-
tore? È l’anno delle celebrazio-
ni di Alberto Sordi, si possono
mettere insieme le prime espe-

rienze, i capolavori e i set da re-
gista. Oppure si sceglie la stra-
da del remake: è stata la stagio-
ne di “Piccole donne”, ma è inte-
ressante mettere insieme gli al-
tri lungometraggi sul romanzo
della Alcott. O ancora: puntare
su uno sceneggiatore che ha la-
vorato con tanti maestri. Io così
al volo penso a Enrico Medioli,
un nome del cinema di qualche
tempo fa, magari poco noto, ma
con lui si va sui set di Bolognini,
Visconti, Festa Campanile, Lilia-
na Cavani: il grande cinema ita-
liano. Guardando a quello ame-
ricano, immaginerei invece Aa-
ron Sorkin, sceneggiatore di
“The Social Network”: per me è
stata una folgorazione. E in que-
sto itinerario ragionato, la musi-
ca è un’altra luce da seguire: pro-
pongo quella di Alexandre De-
splat, che ha scritto colonne so-
nore per Polanski, Costa Ga-
vras, Wes Anderson, Clooney e
anche per Matteo Garrone, sue
le musiche di “Reality” e “Il rac-
conto dei racconti”». T. PLA. —
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Prima cosa: ascolto in cuffia, al-
trimenti il volume dovrebbe es-
sere da buttar giù il palazzo. Se-
condo aspetto: immaginare la
diffusione sonora che cambia a
seconda del momento della
giornata. «Io non potrei ascolta-
re Chet Baker alle nove del mat-
tino, mentre Miles Davis sì» e co-


sì si entra nella programmazio-
ne consigliata da Luca Morino,
leader dei Mau Mau. «La matti-
nata ha bisogno di uno spunto
tranquillo, per me ci sta Anton
Webern, con le sue esecuzioni
per pianoforte più che i lavori
orchestrali. La giornata avanza
e allora si può cambiare, penso

all’elettronica, quella sofistica-
ta e d’atmosfera del berlinese
Apparat, in particolare con il
suo ultimo disco LP 5, che non è
affatto una produzione tech-
no». Suoni che fanno scivolare
nel pomeriggio, verso l’immagi-
nazione di un aperitivo nel pro-
prio salotto, o sul terrazzino:
con quale ritmo si può accompa-
gnare la perdita della luce? «In
questo periodo io sto ascoltan-
do molto un musicista africano
scomparso un po’ di tempo fa, a
cui sono legato perché ci siamo
conosciuti e mi piace la sua mu-
sica: è Alì Farka Tourè, cantan-
te e chitarrista del Mali, con il di-
sco “The River”». Non c’è musi-
ca italiana nelle 24 ore di Mori-
no: proprio nessuna proposta?
Ci pensa bene, poi: «Dalla trap
mi sono tenuto distante, però
faccio un’eccezione: Ghali si
può tenere lì, è un’opzione, pro-
pone lavori più raffinati e nei te-
sti, ogni tanto, prende anche in
considerazione esista l’altro ol-
tre se stesso». T. PLA. —
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A Nicola Lagioia, scrittore,
lettore, direttore editoriale
del Salone del Libro, abbia-
mo chiesto consigli di lettura
per i giorni in cui dobbiamo
tutti restare a casa. Lui si è
ispirato ai testi che ha rispol-
verato in questo momento, e
che in qualche modo sono in
sintonia o terapeutici per l’e-
mergenza che viviamo: «So-
no molti i libri che sto rileg-
gendo. “Le nostre anime di
notte” di Kent Haruf, per
esempio: sono giorni in cui i
più fragili e i più anziani sono
particolarmente sotto attac-
co, e quel romanzo è anche
un grande apologo – strug-
gente, doloroso, luminoso –


sulla terza età. Sulla stessa ci-
fra “The Bear Come Over the
Mountain”, racconto strepito-
so di Alice Munro contenuto

in “Amico, nemico, amante”.
Siamo di fronte a una situa-
zione complessa, e la grande
letteratura racconta la com-
plessità del mondo con altret-
tanta complessità, fa onore a
questa complessità, non la ri-
duce a slogan. Per ricordarci
che ce la siamo passata peg-
gio c’è “La pelle” di Curzio
Malaparte, ambientata a Na-
poli nei giorni successivi alla
Liberazione. Poi i reportage
letterari: “La frontiera” di
Alessandro Leogrande, “Pre-
ghiera per Cerbobyl” di Sve-
tlana Aleksievic e “Il futuro è
storia” di Masha Gessen, tre
straordinarie opere di non
fiction che provano – in ma-
niera non consolatoria, ma
molto umana – a rimetterci
in contatto con noi stessi e
con il nostro tempo, quel
XXI° secolo che solo da pochi
anni a questa parte comincia
a mostrare parte del suo vol-
to». M. MAS. –
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Alessandro Dalmasso è il re del-
la pasticceria mignon. Presiden-
te del team Italia della Coppa
del Mondo di Pasticceria e titola-
re di locali a Rivoli e ad Aviglia-
na, ha pubblicato per Chiriotti
Editori il libro La Grande Piccola
Pasticceria (euro 65) dove rac-
conta di quest’arte che ha radici
nella Torino del 1700. Gli abbia-
mo chiesto una ricetta: l’Inglesi-
na mignon versione casalinga.
Dosi per una teglia da forno
25x18: 360 gr di zucchero a ve-
lo, 175 gr di polvere di nocciole
tostate, 200 gr di polvere di man-
dorle dolci pelate, 250 gr di bur-
ro, 6 uova intere, 75 gr di fecola
di patate, 40 gr di farina, 60 gr di
cacao amaro in polvere, 4 gr di
sale fine, 5 gr di lievito in polve-

re , ½ baccello di vaniglia, 200
gr di marmellata di arance ama-
re, pinoli q.b, scorza di arancia
candita e palline di cioccolato a
piacere
Impasta il burro morbido con
220 gr di zucchero a velo e la va-
niglia in una planetaria con lo
strumento a foglia. Quando la
massa di burro è spumosa, ag-
giungi poco per volta le uova a
temperatura ambiente; setaccia
la fecola, il lievito, il sale, il ca-
cao amaro e la farina sulle polve-
ri di nocciola e mandorle, quindi
inserisci il tutto, in due fasi,
all’interno del burro. Quando è
mescolato bene, con l’aiuto di
una spatola, distendi il compo-
sto in una teglia rivestita di carta
da forno e livellalo. Cuoci in for-
no a 160° per 25/30 minuti. Ter-
minata la cottura, lascia raffred-
dare poi decoralo spalmando la
marmellata di arance amare sul-
la superficie. Taglialo a cubetti
e, per servirlo, aggiungi pinoli,
arancia candita e palline di cioc-
colato. S.SCA. —
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«Iorestoacasa» è l’occasione per
dedicarsi allo yoga. Si chiama
pratica perché i benefici deriva-
no dalla ripetizione. Un eserci-
zio semplice per rendere la schie-
na forte ed elastica è il gatto. Va-
le la regola uno dello yoga:
non-violenza, ascolto gentile
del limite. Senza forzare.

Ci mattiamo a quattro zam-
pe, come un gatto, ginocchia
sotto le anche, cosce perpendi-
colari al pavimento; mani sot-
to le spalle, braccia perpendi-
colari al suolo. È importante
che il respiro sia coordinato
con il movimento per tutta la
sua durata. Espirando, faccia-

mo partire l’onda dal coccige
e inarchiamo la schiena, verte-
bra dopo vertebra, fino alla te-
sta in modo da disegnare una
gobba. Inspirando, sempre
partendo dall’osso sacro, la
schiena si incurva, passo a pas-
so, fino a disegnare una sella.
Per ultima la testa che sarà ri-
volta verso l’alto. Si ripete una
decina di volte. Poi, se siamo a
nostro agio, possiamo aggiun-
gere il movimento della gam-
ba destra che si piega portan-
do il ginocchio al naso quando
espiriamo e si stende dietro
quando inarchiamo.
Dopo 5 ripetizioni, cambia-
mo gamba. E se ancora siamo a
nostro agio, possiamo piegare
il braccio opposto alla gamba
che si muove portandolo verso
il ginocchio che va al naso e
stenderlo avanti inspirando per
5 volte. Cambiamo lato. Infine
ci sediamo sui talloni, appoggia-
mo la pancia sulle cosce e sten-
diamo le braccia a terra per ri-
lassarci. F. ROS. –
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Scuole chiuse (almeno) fino al 3
aprile e, mentre per gli scolari si
attiva la didattica alternativa, i
genitori dei più piccoli restano
alla disperata ricerca di qualsivo-
glia forma d’intrattenimento. La
risposta è “semplice”: «In questo
momento di grande difficoltà fa-
tevi guidare dai bimbi». A soste-
nerlo è Elena Marchetto, respon-
sabile e co-titolare dell’asilo Bi-
rimbao, che propone a mamme
e papà di accantonare (per un
po’) i pensieri negativi di queste
ultime settimane e di guardare
all’altro lato della medaglia. Un
lato che, a sorpresa, è decisa-
mente positivo.
«I bambini più piccoli – sottoli-
nea, infatti – non possono com-

prendere davvero cosa sta acca-
dendo, sono solo felici di avere il
tempo e la calma che chiedono
ogni giorno e che di solito non
possiamo regalagli». Tempo, in-

somma, per le coccole, la relazio-
ne, il gioco, la tranquillità. E pro-
prio per questo il suggerimento
dell’educatrice è quello di cede-
re loro le redini. «Giocate “a fare
finta di”, – consiglia – pasticcia-
te, sporcatevi, travestitevi, cuci-
nate insieme e ridete».
Altri consigli pratici? Rispetta-
re la routine quotidiana della
pappa e del sonno, ritagliarsi
dei momenti all’aria aperta e in-
ventare passatempi con materia-
li poveri creando, magari, un
“cestino dei tesori” da sfruttare,
di volta in volta, per giochi diver-
si. Poi via alla manipolazione
con qualsiasi materiale (dalla
schiuma da barba agli alimenti)
e largo a tante storie da inventa-
re insieme perché, conclude Ele-
na, «ai più piccoli non serve chis-
sà quale gioco, hanno bisogno
più che altro di attenzione e tem-
po esclusivo». Un tempo destina-
to a rimanere indelebile nella lo-
ro memoria. E anche in quella di
mamma e papà. E. CH. –
© RIPRODUZIONE RISERVATA

CRISTINA INSALACO


C


hiudono teatri e mu-
sei con l’imperativo
di stare a casa, e allo-
ra la cultura arriva
attraverso dirette streaming
e contenuti sul web. Nel frat-
tempo i librai fanno un passo
in più: da oggi cominciano a
consegnare i libri a domici-
lio. Si tratta di un’iniziativa di
Colti, il consorzio delle li-
brerie indipendenti, nata
per offrire un servizio in que-
ste settimane di emergenza
sanitaria e per «contagiarsi»
di amore per la lettura.
Ad aderire sono 13 librerie
in diversi quartieri della cit-
tà: «Ognuno di noi ha scelto
un libro da consigliare ai let-
tori – dice Rocco Pinto, titola-
re di Il Ponte sulla Dora – e da
oggi basterà scriverci o chia-
marci per organizzare le con-
segne a domicilio, pensate
per chi non può spostarsi». Le
librerie in questi giorni sono
aperte ma a ingressi contin-
gentati e senza incontri, e
uno dei titoli più richiesti è
proprio «La Peste» di Camus.
«Alcuni clienti si sono addirit-
tura offerti di fare le conse-
gne a domicilio insieme a noi


  • dice Davide Ferraris, di
    Thérese – e la nostra speran-
    za è di conquistare in questo
    periodo di crisi anche nuovi
    lettori».
    Dal Teatro Regio da stase-
    ra alle 18 lanciano invece gli


«aperitivi a domicilio» con la
lirica: «fino al 3 aprile ogni se-
ra alla stessa ora pubblichere-
mo sull’account Youtube del
Regio un atto di una prova ge-
nerale di un’opera delle sta-
gioni dal 2017 ai primi mesi
del 2020 – dice il Sovrinten-
dente Sebastian Schwarz –.
Si comincia con la Turandot
per proseguire con Le Nozze
di Figaro, la Tosca e la Travia-
ta». L’inquadratura è da una
sola telecamera al centro del
teatro, in modo da avere la
sensazione di essere proprio

lì, di fronte al palco. «Noi por-
tiamo la musica, voi aprite
una bottiglia di vino – sugge-
risce Schwarz – magari an-
che in smoking. Questa inizia-
tiva, con l’hashtag Operain-
thesofa, vuole accorciare le
distanze con il pubblico».
Al Museo del Cinema l’ini-
ziativa ai tempi del Coronavi-
rus si chiama «The Best of»:
da questo fine settimana rac-
conteranno sui social i 20 an-
ni di storia del museo attra-
verso i personaggi che sono
stati alla Mole, gli aneddoti e

gli eventi. A cominciare da
Monica Bellucci, John Lan-
dis, Oliver Stone e Francis
Ford Coppola. «Ripercorrere-
mo con i nostri visitatori vir-
tuali i più bei momenti al mu-
seo – dice il direttore Domeni-
co De Gaetano – raccontando
per esempio della volta in cui
Peter Greenaway ha realizza-
to 92 disegni della Mole dopo
averla visitata. Stiamo poi la-
vorando a una visita virtuale
della nuova mostra sui costu-
mi di Annamode».
Al Teatro Stabile stanno

ideando delle iniziative sul
web, mentre Luca Beatrice,
critico d’arte, ha inaugurato
ieri i suoi racconti online
sull’arte. «Si tratta di un pro-
getto con la piattaforma Cul-
tura Italiae nell’ambito del
programma “Resilientia Ita-
lia” – dice –: ogni giorno pub-
blicherò un video, prima sui
miei profili social e poi sulla
piattaforma, che sarà un’al-
ternativa alla consueta frui-
zione dell’arte. Racconterò
storie di artisti italiani e altre
riflessioni per dare un po’ di
ossigeno e di senso in questo
periodo così complesso».
Ogni realtà culturale si sta
organizzando a modo suo. Il
Circolo dei Lettori propone
enigmi letterari sulla sua pa-
gina Facebook e lunedì Stefa-
no Tiozzo ha presentato il
suo libro in diretta streaming
anziché in via Bogino. Al Mu-
seo Egizio sono a disposizio-
ne di tutti con aggiornamenti
pressoché quotidiani i video
di approfondimento sulla col-
lezione, mentre da Casa
Fools domenica alle 17 va in
onda la seconda diretta so-
cial di «Quarantena strea-
ming»: lo spettacolo di varie-
tà a distanza in cui il pubblico
online interagisce con gli arti-
sti in scena, sentendosi coin-
volto quasi come se fosse in
teatro. È lo stesso obiettivo di
Off Topic, che ha lanciato le
sue storie in cameretta in di-
retta Facebook dedicate ai
bambini. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

SEBASTIAN SCHWARZ


SOVRINTENDENTE


DEL TEATRO REGIO


ROCCO PINTO


PORTAVOCE


LIBRERIE INDIPENDENTI


IL CORONAVIRUS


I CONSIGLI DI LUCA MORINO
LEADER DEI MAU MAU

Miles Davis a tutto volume


e un chitarrista del Mali


LA MUSICA


I CONSIGLI DI STEFANO FRANCIA DI CELLE
DIRETTORE TORINO FILM FESTIVAL

Dal centenario di Albertone


alle nuove “Piccole donne”


IL CINEMA DA CASA


I CONSIGLI DI NICOLA LAGIOIA
DIRETTORE DEL SALONE DEL LIBRO

Haruf e Munro per affrontare


la complessità del momento


LA LETTURA


IL CONSIGLIO DI ALESSANDRO DALMASSO
PRESIDENTE TEAM ITALIA DI PASTICCERIA

Un dolce per mitigare


l’amarezza di questi giorni


LA CUCINA


IL CONSIGLIO PER LO YOGA
ESERCIZIO FACILE PER TUTTI

Un pizzico di benessere


con la posizione del gatto


EQUILIBRIO PSICO FISICO


IL VADEMECUM DI ELENA MARCHETTO
GESTORE DI ASILO NIDO

Finalmente tempo e calma


da dedicare ai più piccoli


SENZA SCUOLA


IL CASO


Basterà scriverci
o chiamarci
per organizzare
la consegna
a domicilio dei libri
per chi non può
spostarsi

Attraverso Youtube
porteremo in tutte
le case la musica
del Regio all’ora
dell’aperitivo: voi
aprite una buona
bottiglia e ascoltate

La cultura


arriva


dentro casa


I librai fanno consegne a domicilio

Gli attori si esibiscono in streaming

Via Accademia delle Scienze deserta e musei chiusi

IL CORONAVIRUS


MERCOLEDÌ 11 MARZO 2020 LASTAMPA 41


CRONACA DI TORINO


T1 PR

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