GIANNI GIACOMINO
Ieri mattina Paola Berbotto,
al volante della sua Nissan
Note, si era messa in viaggio
da Torino, dove abitava, per
raggiungere l’ospedale ex
Mauriziano di Lanzo, dove la-
vorava come operatrice socio
sanitaria da quasi trent’anni.
Ancora qualche chilometro
sulla direttissima della Man-
dria e poi, come tutti i giorni,
sarebbe arrivata per prende-
re servizio nel reparto di lun-
godegenza. Un saluto, un caf-
fè con le colleghe e poi l’impe-
gno con i pazienti.
Ma per lei il destino ha scel-
to diversamente e tutto è fini-
to intorno alle 6,45 nel trat-
to di asfalto che collega Ca-
fasse con Lanzo. Al chilome-
tro 26+700 – da quanto so-
no riusciti a ricostruire i cara-
binieri del nucleo radiomobi-
le di Venaria – un’Alfa Ro-
meo 147 condotta da Mario
Macario, un 22 enne di Mez-
zenile, che viaggiava in dire-
zione di Torino, avrebbe in-
vaso la corsia opposta. Pri-
ma si sarebbe schiantata con-
tro la Nissan della 58 enne to-
rinese, poi avrebbe anche
centrato una Renault Clio
guidata da Daniel Pipoli, un
trentenne di Borgaro.
L’impatto è stato devastan-
te. La Nissan è volata al di là
del guard rail, mentre l’Alfa
ha terminato la sua corsa una
cinquantina di metri dopo.
L’allarme lo hanno lanciato
degli automobilisti che stava-
no percorrendo la direttissi-
ma della Mandria. Poco più
tardi sono arrivate le squadre
dei vigili del fuoco di Torino,
Lanzo e Mathi e i medici e gli
infermieri del 118. Per Paola
Berbotto, purtroppo, non c’è
stato più nulla da tentare a
causa delle fratture riportate
in diverse parti del corpo. Ma-
cario è invece stato trasporta-
to al pronto soccorso dell’o-
spedale di Ciriè, dove è finito
anche il 30 enne di Borgaro. Il
primo è poi stato giudicato in
prognosi riservata e sottopo-
sto ad un intervento chirurgi-
co. Nessuno dei due, per fortu-
na, è in pericolo di vita.
Per permettere di liberare
la carreggiata dalle carcasse
delle tre macchine e dai pezzi
di carrozzeria proiettati ovun-
que, la strada è rimasta chiu-
sa al traffico per quasi cinque
ore. E ora, probabilmente,
spunterà l’ennesima targa
con un mazzo di fiori per ricor-
dare Paola. «Ci siamo incon-
trati più volte con i funzionari
della Città Metropolitana per
cercare di iniziare a pensare
ad un “piano sicurezza” per iltratto di direttissima che at-
traversa Cafasse – spiega pro-
prio il sindaco di Cafasse, Da-
niele Marietta –. Occorrerà
del tempo, ma l’importante è
iniziare a gettare le basi e lavo-
rare nella stessa direzione».
La notizia della scomparsa
improvvisa di Paola Berbotto
è arrivata come un pugno nel-
lo stomaco all’ex Mauriziano,
dove le sue colleghe non rie-
scono a trattenere le lacrime.
«Era una persona davvero in
gamba, solare e disponibile
con un carattere forte – rac-
contano sconvolte –. Prima
aveva lavorato in medicina e
ora, da un bel po’ di tempo,
era in lungodegenza». —
© RIPRODUZIONE RISERVATASi discute animatamente tra i
Comuni di Montalenghe e
San Giorgio sul progetto di
un maxi allevamento di polli
a ridosso dell’ex stabilimento
Pininfarina, ormai chiuso da
anni. Un’attività privata ha
presentato la documentazio-
ne al Comune di Montalen-
ghe per un grande capanno-
ne da 60 mila polli.
Un’opportunità di sviluppo
e di lavoro, per i favorevoli al
progetto. A San Giorgio, pe-
rò, che confina con l’area scel-
ta per l’impianto, sono pronti
a dare battaglia: i contrari, in-
fatti, e tra questi l’amministra-
zione del sindaco Andrea Za-
nusso, sottolineano che l’atti-
vità avrà un impatto ambien-
tale ed acustico enorme per
tutta la zona, senza contare
gli odori provocati dai polli.
«Il nostro Comune fa le co-
se alla luce del sole – dice Vale-
rio Grosso, sindaco di Monta-
lenghe – il progetto è pubbli-
co e se le amministrazioni vici-
ne hanno dei dubbi ne discu-
teremo». Gli imprenditori
hanno già acquistato il terre-
no dalla Pininfarina. Secon-
do i progettisti verrà realizza-
to a Montalenghe un impian-
to modello che non causerà
problemi di odori o di inqui-
namento. A. PRE. —
© RIPRODUZIONE RISERVATAPasseggiava sui binari del-
la ferrovia di Nichelino, po-
co prima del passaggio a li-
vello di via Giusti. Voleva
farla finita. Il macchinista,
che ieri guidava il treno
delle 13,50 diretto a Pine-
rolo è però riuscito a fer-
marsi in tempo.
Da lontano, ha visto
quella sagoma che proce-
deva dritto davanti a lui, in-
curante del fischio di av-
vertimento. A lato della
massicciata, diverse perso-
ne stavano assistendo atto-
niti ad una scena che sem-
brava avere un finale già
scritto. Si sono sbracciate,cercando di attirare l’at-
tenzione del macchinista
che però aveva già visto
tutto. Le pattuglie dei ca-
rabinieri e della polizia lo-
cale sono arrivate pochi
minuti dopo, avvertite dai
testimoni che si erano af-
facciati anche dai balconi
circostanti.
Nel frattempo, il traffico
ferroviario veniva blocca-
to e i passaggi a livello chiu-
si per sicurezza. L’uomo è
stato fermato e portato in
ospedale per i controlli me-
dici del caso. Si tratta di un
35 enne ghanese, che ai mi-
litari ha spiegato le sue vo-
lontà suicide senza moti-
varle. È stato denunciato
per interruzione di pubbli-
co servizio e per non aver
ottemperato al nuovo de-
creto del Coronavirus ema-
nato dal governo lunedì se-
ra. Passeggiava senza auto-
rizzazione. M. RAM. —
© RIPRODUZIONE RISERVATAIl ritorno sul territorio di
Beinasco di diverse fami-
glie rom, che hanno porta-
to a 30 il numero di noma-
di, ha alzato l’allerta in mu-
nicipio. Nei giorni scorsi, il
sindaco Antonella Gualchi
ha incontrato carabinieri e
polizia locale per fare il pun-
to della situazione e traccia-
re una via d’intervento.
«La presenza sta aumen-
tando e c’è preoccupazione- spiega –, ecco perché ho
chiesto azioni mirate e tolle-
ranza zero. Iniziando con
le ordinanze di demolizio-
ne e proseguendo con il
coinvolgimento dei servizi
socio assistenziali per quan-
to riguarda i minori presen-
ti». Il tema è proprio la pre-
senza di under 18, che ren-
de pressoché impossibile
lo sgombero: «L’obiettivo è
la presa in carico dei ragaz-
zini da parte degli organi
competenti – sottolinea
Gualchi –, così da poter
agevolare l’allontanamen-
to delle famiglie che stan-
ziano abusivamente sul ter-
ritorio. Serve il pugno di
ferro perché la situazione
sta diventando sempre più
complicata. Contavamo
22 presenze prima dell’ar-
rivo degli ultimi 8, che si so-
no stabiliti a Borgaretto.
Un numero inferiore di
quello ai tempi del campo
nomadi regolare». Arrivati
da Piossasco, i carabinieri
e la polizia locale li hanno
già denunciati per aver co-
struito una casa su un terre-
no agricolo. M. RAM. —
© RIPRODUZIONE RISERVATAsan giorgio e montalenghe
Il maxi allevamento di polli
fa litigare i due Comuni
Paola Berbotto aveva 58
anni, abitava a Torino e
ogni mattina si recava al
lavoro nell’ex ospedale
Mauriziano di Lanzo do-
ve lavorava come opera-
trice socio sanitaria nel re-
parto di lungodegenza.sulla statale tra cafasse E lanzo
Schianto a tre sulla direttissima
Muore un’infermiera di Torino
L’incidente è avvenuto alle 6,45, forse per un’invasione di carreggiata
La donna si stava recando al lavoro nell’ex ospedale Mauriziano
Nel terribile impatto con l’Alfa Romeo 147, l’auto dell’infermiera, una Nissan Note, è finita fuori stradaFOTO C. SERGI
nichelinoPasseggiavasui binariIl treno frenain tempoL’uomo voleva uccidersiLa vittimabeinascoTroppi nomadi
Il sindaco
promette
interventi
Una villetta abusivaUn progetto da 60 mila polli