Il Sole 24 Ore - 07.03.2020

(avery) #1

10 Sabato 7 Marzo 2020 Il Sole 24 Ore


Economia & Imprese


Calcio, solo in Serie A


danni per 40 milioni


circa tre giornate dei vari tornei - i


“danni collaterali da Coronavirus” per
tutto il calcio tricolore sarebbero con-

tenuti in circa  milioni (il solo derby


d’Italia ne valeva da solo circa ).
Ma se la situazione dovesse peg-

giorare, costringendo le  società


professionistiche a disputare tutte le
gare a porte chiuse da qui a fine sta-

gione, per Serie A, B e C si potrebbe
arrivare a un conto più salato con una

perdita da entrate da stadio tra i  e


i  milioni (considerando anche i
ricavi europei). In particolare, la Serie

A nella scorsa stagione ha registrato


ricavi da stadio per  milioni, la Ca-
detteria per  milioni e i  club par-

tecipanti ai tre gironi della Lega Pro


per  milioni. Mediamente significa
che la Serie A (che peraltro quest’anno

stava accumulando un afflusso re-


cord agli impianti) perde per ogni
giornata senza pubblico circa  milio-

ni, la Serie B mila euro e la Serie C


(quest’anno con presenze allo stadio
in crescita del %) circa mila.

Giocare senza spettatori il resto


dei tornei (mancano una dozzina di


giornate) potrebbe costare perciò
circa  milioni per la Serie A,  mi-

lioni per la B e  per la Serie C. Inoltre,


alle  squadre italiane che stanno di-
sputando le Coppe europee, già co-

strette a pagare il conto più salato sul


fronte nazionale, un eventuale
estensione dell'interdizione al pub-

blico in ambito Uefa potrebbe costa-


re fino a  milioni di mancati incas-
si. Nei giorni scorsi su indicazione

del governo spagnolo sono stati


chiusi precauzionalmente gli stadi
del Valencia e del Getafe che ospite-

ranno Atalanta e Inter, mentre la Ro-


ma affronterà il Siviglia in un Olim-
pico deserto il prossimo  marzo per

gli ottavi di Europa league. Per la Ju-


ve, un big match come un quarto di
finale o la semifinale Champions,

può valere più di  milioni.


Indennizzo pubblico


A fronte di questi sacrifici, Figc e Le-


ghe hanno chiesto al Governo di rico-
noscere anche al settore calcio un so-

stegno pubblico. Il Presidente della


Lega Pro Francesco Ghirelli ha solle-
vato, ad esempio, il problema degli

adempimenti ai quali i club di Serie C


saranno chiamati a rispondere per il
bimestre gennaio-febbraio . En-

tro il  marzo infatti, oltre alla corre-


sponsione degli emolumenti ai tesse-
rati, dovrà essere documentato l’av-

venuto pagamento delle ritenute Ir-


pef, dei contributi Inps e del Fondo
Fine Carriera. In tale ottica, Ghirelli ha

sollecitato l’assegnazione di un con-


tributo o uno sgravio fiscale per con-
sentirebbe una boccata di ossigeno

alle società di Serie C. Ma analoga-


mente si può fare lo stesso discorso
per i club di B o per i club professioni-

stici di basket.


Il calcio genera un gettito di oltre
un miliardo all’anno ( milioni

dalle sole scommesse sportive). Re-


stituire a questo comparto industria-
le una quota non sottrarrebbe fondi

alla collettività.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

SPORT


Se tutte le gare verranno


disputate a porte chiuse


oneri per - milioni


Figc e Leghe hanno chiesto


al Governo un sostegno


pubblico per il settore


C’è folla solo per vedere il Raffaello. La mostra alle Scuderie del Quirinale per i 500 anni dalla morte di Raffaello


ANSA

Mostre e visite culturali in calo dell’80%


Andrea Biondi


L’elenco dei contraccolpi da corona-


virus è nutrito. Si va dalla cancella-


zione dei concerti, all’annullamento
di festival ed enti fieristici, alla chiu-

sura delle sale cinematografiche, alla


sospensione delle produzioni audio-
visive nazionali e internazionali (si

veda Il Sole  Ore di ieri), alla disdet-


ta di mostre e visite culturali «con
presenze nei musei che non raggiun-

gono il % di quelle normalmente


registrate». Quindi c’è un % di
quelle presenze andato perduto nel

gorgo di un Covid- che sta inghiot-


tendo ricavi e tenuta di un’economia
sempre più in tensione.

Il presidente di Confindustria


Cultura Italia (Cci), Innocenzo Cipol-


letta, non nasconde la preoccupazio-
ne. E del resto il rosario dei colpi da

coronavirus ormai si sgrana come


una giaculatoria. «In generale il con-
gelamento di attività o iniziative già

programmate sta generando danni


economici assai rilevanti su tutto il
territorio nazionale, stravolgendo

investimenti e sviluppo delle indu-


strie per quest’anno e, probabilmen-
te, anche per quelli a venire e gene-

rando una crisi di liquidità per le


aziende del settore», dice il presi-
dente della Federazione che riunisce

le associazioni di editoria (Aie); mu-


sica (Afi, Fimi, Pmi); cinema e audio-
visivo (Anica, Apa, Univideo); servizi

per la valorizzazione del patrimonio


culturale (Aicc).
È in questo quadro che si inserisce

la lettera inviata al premier Giuseppe
Conte, al ministro dell’Economia

Roberto Gualtieri, al ministro dei Be-


ni culturali Dario Franceschini e al
titolare dello sviluppo economico,

Stefano Patuanelli. Una missiva con


un nutrito cahier de doleances, unito
però a richieste e suggerimenti per

affrontare la situazione o comunque,
permettere di attenuare la sofferen-

za di un nodo che sembra sempre più


stringersi al collo delle aziende.
La nota di Confindustria Cultura

Italia lascia poco spazio a dubbi: in-


cassi cinematografici crollati del
%; ben . spettacoli dal vivo

saltati provocando perdite di incassi
pari a , milioni di euro per i soli

eventi musicali; calo di vendite per i


libri del % con punte del % e oltre
in Lombardia, Veneto ed Emilia.

«Sono dati che parlano da soli e dise-


gnano un quadro che non sapremmo
definire altro che di crisi grave e pro-

fonda», dichiara in un’altra nota il


presidente dell’Aie, Ricardo Franco
Levi, che chiede misure «da adottare

con urgenza» come «la detrazione


fiscale degli acquisti di libri, la rico-
struzione della dotazione di App,

un rafforzamento del fondo destina-


to alle famiglie bisognose per i testi
scolastici fermo da vent’anni alla ci-

fra di  milioni di euro».


Non può non essere evidente a
tutti che per il comparto culturale –

che ha a che fare con il pubblico e con


la sua capacità di spesa ma anche di


partecipazione agli eventi – la situa-
zione, dicono da Confindustria Cul-

tura Italia, ha i tratti della calamità.


Da qui le misure suggerite dalla
gravità della situazione. Innanzitut-

to quelle volte a garantire liquidità


alle imprese: la sospensione del pa-
gamento dei contributi previdenziali

e delle imposte, e una maggiore at-


tenzione da parte del sistema banca-
rio per l’accesso al credito. Sul fronte

lavoro: l’istituzione della Cigs per i


lavoratori delle imprese del settore
anche dove non già prevista. Altro

intervento: la necessità di assicurare


in modo rapido i pagamenti da parte
della Pubblica amministrazione.

Il carattere è quello dell’urgenza,


con la necessità, conclude Confindu-
stria Cultura, di sostenere una do-

manda di prodotti culturali «per


scongiurare il rischio che i cambia-
menti di comportamento di consu-

mo contingenti diventino strutturali


al termine dell’emergenza».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

CULTURA


Cipolletta (Cci): «Danni


rilevanti su investimenti


e sul versante liquidità»
MOTORSPORT

Formula E, salta


il Gp di Roma


Il Gran premio di Roma di Formula


E del prossimo  aprile è stato


annullato a causa del Coronavirus.
«Purtroppo - commenta il

presidente dell’Automobile club


d'Italia, Angelo Sticchi Damiani -
non ci è stato possibile trovare una

data alternativa, anche per


sottoporla all’amministrazione
comunale di Roma, in un

calendario del motorsport


internazionale completamente
saturo. La decisione presa è

comunque in linea con gli ultimi


decreti emanati dal Governo».


Marco Bellinazzo


MILANO


La Serie A riparte domani recuperan-


do le partite rinviate nello scorso


weekend, tra cui il derby d’Italia Ju-


ventus-Inter. Gli spalti però saranno


vuoti. E lo rimarranno (almeno) fino


al prossimo  aprile.


La Figc si è infatti adeguata all’or-


dine del Governo che ha imposto lo


svolgimento a porte chiuse di tutte le


manifestazioni sportive (ieri il mini-


stro dello Sport Vincenzo Spadafora


ha auspicato la trasmissione in chiaro


dei match di A). Serie A, B e C, dopo


essersi mosse in ordine sparso e tal-


volta contradditoriamente nelle scor-


se settimane, dovranno quindi rinun-


ciare al pubblico.


Una scelta ineluttabile per ridurre


il più possibile il contagio derivante


dal Covid-, che produrrà tuttavia


danni ingenti dal punto di vista eco-


nomico per i mancati incassi al botte-


ghino. L’impatto negativo sui conti


dei club, peraltro, se in termini asso-


luti sarà maggiore per le società del


massimo campionato, si avvertirà so-


prattutto sulle categorie minori che


scontano l’assenza di rilevanti introiti


alternativi da diritti tv e dall’area


commerciale.


La stima delle perdite


Se l’obbligo di giocare a porte chiuse


dovesse scadere entro la data stabilita


dal decreto del Presidente del Consi-


glio del  marzo scorso - includendo

Free download pdf