Il Sole 24 Ore Sabato 7 Marzo 2020 17
Mondo
LA GIORNATA
Un agente di polizia è rimasto uc-
ciso in un attacco kamikaze, avve-
nuto ieri fuori dall’ambasciata
statunitense a Tunisi. Altri quat-
tro agenti e un civile, una donna,
sono rimasti feriti. Morti i due at-
tentatori: carichi di esplosivo, si
sono fatti saltare a un check-point
nei pressi di una roton-
da che conduce alla rap-
presentanza diplomati-
ca. Cercavano di intro-
dursi nel complesso a
bordo di una moto.
Il ministro dell’Inter-
no, Hichem Mechichi, ha
affermato che l’obiettivo
dell’attacco era la polizia
tunisina e non l’amba-
sciata Usa, dando una
chiave di lettura interna
dell’attentato. Italia e Unione Eu-
ropea hanno condannato l’attacco.
I responsabili sono stati rapida-
mente identificati dagli investiga-
tori: sarebbero due giovani tunisi-
ni, uno di e uno di anni,cono-
sciuti dalle forze dell’ordine, già
condannati per reati di terrorismo,
tornati in libertà ma con
divieto di espatrio.
L’attentato di ieri ri-
porta il tema della lotta
al terrorismo in cima alla
lista delle priorità del
nuovo governo del pre-
mier Elyes Fakhfakh, già
alle prese con impegna-
tive sfide di carattere
economico e sociale.
—R.Es.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Un commando armato composto
da diversi attentatori ha aperto il
fuoco ieri mattina contro la folla
durante una cerimonia di comme-
morazione per la morte di Abdul Ali
Mazari, il leader della minoranza
Hazara ucciso dai talebani nel .
In serata, l’azione terroristica è sta-
ta rivendicata dall’Isis.
Secondo le autorità locali e an-
che secondo quanto risulta alla Na-
to, almeno persone sarebbero
state uccise e più di
persone sarebbero state
ferite nell’attacco, il pri-
mo di questa rilevanza
nella capitale afghana da
quando gli Stati Uniti
hanno raggiunto un ac-
cordo con i talebani per
ritirare le truppe ameri-
cane dal Paese.
Alla cerimonia di commemora-
zione era presente, ed è riuscito a
allontanarsi illeso, anche Abdullah
Abdullah, leader politico afghano
di primo piano e candidato alle ulti-
me elezioni presidenziali. Abdullah
contesta i risultati del voto denun-
ciando brogli ai seggi.
Il presidente afghano Ashraf
Ghani ha dichiarato che l’attacco è
stato «un crimine contro l’umanità
e contro l’unità nazionale». Il gover-
no di Kabul ha fatto sapere
che «le forze di difesa
hanno continuato a com-
battere contro diversi uo-
mini armati per tutto il
giorno, fino a mettere in
sicurezza, uccidendo al-
meno tre attentatori».
—R.Es.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Abdullah.
Denuncia brogli
nelle presidenziali
TERRORISMO
Attentato a Tunisi
nei pressi dell’ambasciata Usa
AFGHANISTAN
Attacco armato a Kabul
Illeso il leader politico Abdullah
PISTA
INTERNA
Secondo
il Governo,
l’obiettivo
degli attentatori
era la polizia
tunisina
e non la sede
diplomatica
statunitense
L’Italia condanna
l’attacco
La Ue divisa sugli aiuti alla Turchia:
«Non usi i migranti a fini politici»
Beda Romano
Dal nostro corrispondente
BRUXELLES
È con un mezzo sospiro di sollievo
che i Ventisette hanno accolto ieri
il cessate-il-fuoco nella regione si-
riana di Idlib deciso a Mosca giove-
dì da Russia e Turchia. La speranza
è che la tregua possa arrestare la
fuga delle popolazioni locali verso
Occidente e in ultima analisi verso
l’Unione Europea. Per ora, non vi è
accordo tra i Paesi europei su even-
tuali nuovi aiuti finanziari ad
Ankara perché continui a sobbar-
carsi l’accoglienza di profughi si-
riani sul suo territorio, ma la di-
scussione continua.
Riuniti ieri a Zagabria, i ministri
degli Esteri dell’Unione hanno
chiesto alla Turchia e alla Russia
che la tregua sia «durevole». Nella
regione di Idlib, il regime siriano,
sostenuto dalla Russia, sta combat-
tendo ribelli pro-turchi, aiutati da
Ankara. L’Alto Rappresentante per
la Politica estera e di Sicurezza Jo-
sep Borrell ha parlato di «gesto di
buona volontà» da parte dei com-
battenti, esprimendo la speranza
che «la buona notizia» possa resi-
stere nel tempo.
La tregua giunge dopo che nei
giorni scorsi Ankara ha aperto il
confine verso la Grecia e la Bulgaria,
permettendo nei fatti ai migranti
accolti sul suo territorio in base a un
accordo con Bruxelles risalente al
di incamminarsi verso l’Unio-
ne europea. La scelta ha provocato
la viva reazione dei Ventisette, che
ancora ieri hanno criticato il gover-
no turco: «I migranti non devono
essere incoraggiati a tentare di pas-
sare illegalmente la frontiera per
via terrestre o marittima».
«Il Consiglio – hanno aggiunto i
ministri – si aspetta che la Turchia
rispetti pienamente la dichiarazio-
ne congiunta del ». Dietro alla
scelta turca molti Paesi vedono il
tentativo di ricattare l’Unione per
avere il suo appoggio nella vicenda
siriana. In questo senso, i Ventisette
hanno voluto respingere «ferma-
mente l’utilizzo da parte della Tur-
chia della pressione migratoria a fi-
ni politici». Nel contempo, tuttavia,
nella dichiarazione si legge che «sia
la Turchia che l’Unione possono
continuare a beneficiare della loro
cooperazione e del loro impegno».
Secondo le informazioni raccol-
te a Bruxelles, la frase lascia la por-
ta aperta a nuovi controversi aiuti
alla Turchia per gestire l’acco-
glienza dei migranti, da aggiunge-
re ai miliardi già assegnati nel
. Tra i Ventisette le divergenze
sono evidenti. Mentre la Germania
e i Paesi dell’Est sono possibilisti,
la Francia e la Grecia per ora si op-
pongono fosse solo per non dare
l’impressione di cedere al ricatto.
In ballo vi sarebbero aiuti minimi
per milioni di euro.
Intanto al confine tra Grecia e
Turchia la situazione è sempre più
tesa. Ieri si sono verificati nuovi
scontri: la polizia di frontiera greca
ha sparato gas lacrimogeni e getti di
cannoni ad acqua contro gruppi di
persone che cercavano di oltrepas-
sare la frontiera, mentre gli agenti
turchi hanno risposto con lacrimo-
geni lanciati verso il lato greco. I mi-
granti hanno risposto ai respingi-
menti con lanci di pietre. Fonti go-
vernative greche hanno accusato la
Turchia di aver compiuto «attacchi
coordinati» per «aiutare i migranti
ad attraversare la recinzione sulla
linea di confine». Secondo Ankara
i profughi diretti dalle zone interne
della Turchia verso la frontiera con
la Grecia sono saliti a oltre mila.
Della questione hanno discusso
ieri il presidente turco Erdogan e
la cancelliera tedesca Angela Me-
rkel nel corso di una telefonata.
Nel colloquio, ha riferito la presi-
denza di Ankara, Erdogan ha chie-
sto una revisione degli accordi Ue-
Turchia sui migranti, che secondo
lui «non funzionano più» e ha di
nuovo accusato Atene di violare il
diritto internazionale con i re-
spingimenti di migranti.
Per proteggere i bambini, la
presidente dell’esecutivo comuni-
tario, Ursula von der Leyen, e il
premier greco, Kyriakos Mitsotaki,
hanno concordato di mettere in at-
to un piano al fine di garantire la
protezione e l’assistenza ai bambi-
ni migranti non accompagnati
bloccati in Grecia.
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LA CRISI IN GRECIA
Resta aperta la porta
alla concessione
di nuovi fondi ad Ankara
Più possibilista la Germania
mentre Parigi e Atene
non sono d’accordo
Onu: non dimentichiamo
i civili intrappolati a Idlib
IL DRAMMA DI IDLIB
Un milione di civili, in gran parte bambini e donne, restano «intrappolati
nel conflitto» nella regione siriana di Idlib colpita tra l’altro da un
inverno rigido. Nonostante la tregua negoziata tra Turchia e Russia,
l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) ricorda che gli
sfollati hanno urgente bisogno di aiuti dalla comunità internazionale.
AFP
I NUMERI
6 miliardi
Gli aiuti assegnati ad Ankara
nel 2016 dalla Ue
Nel 2016 al fine di gestire
l’accoglienza dei migranti l’Unione
europea ha concesso fondi alla
Turchia per un totale di sei
miliardi di euro
500 milioni
I possibili nuovi fondi
per la Turchia
I nuovi aiuti minimi da assegnare
alla Turchia in seguito alla nuova
crisi migratioria dalla Siria che i
Ventisette stanno discutendo in
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