Il Sole 24 Ore - 07.03.2020

(avery) #1

8 Sabato 7 Marzo 2020 Il Sole 24 Ore


Politica


IN BREVE


Centrodestra: piano da 30 miliardi


«Scriviamo insieme il decreto»


Salvini: il governo ci incontri


Altrimenti porteremo


le proposte a Mattarella


Tajani: siamo in emergenza,


i vincoli europei sul bilancio


vanno ripensati subito


ROMA

Stavolta non basterà un breve incon-
tro con i capigruppo e l’invito a inol-

trare via mail le proposte. Il centro-


destra accoglie l’invito a collaborare
lanciato da Sergio Mattarella e chie-

de formalmente al premier, Giusep-


pe Conte, l’apertura di un confronto
vero con il Governo. Matteo Salvini,

Giorgia Meloni e Antonio Tajani ieri


hanno presentato, a nome di Lega-
FdI-Fi,il pacchetto di interventi da

 miliardi di euro per sostenere


l’emergenza coronavirus, che preve-
de aiuti sia sul fronte sanitario che a

famiglie e imprese.


Al di là della distanza tra i , mi-
liardi che il Governo vuole mobilita-

re e la cifra ritenuta indispensabile


dall’opposizione alcune delle misure
contenute nel dossier messo a punto

dal centrodestra sono assai simili a


quelle cui stanno lavorando i tecnici


dell’esecutivo: dall’estensione degli
ammortizzatori sociali agli aiuti per

i genitori che devono fare i conti con


le scuole chiuse; dalle assunzioni di
medici e infermieri alla sospensione

delle scadenze fiscali, ecc.


Ragione in più per avviare subito
un «tavolo» di confronto in vista del

varo, la prossima settimana, del de-


creto annunciato dal Governo, che
sarà preceduto dal via libera del Par-

lamento (a maggioranza assoluta)


sullo scostamento di Bilancio. I toni
sono pacati, istituzionali, ma la so-

stanza non cambia: il centrodestra


non è disponibile a votare a scatola
chiusa e chiede a Conte di «scrivere

assieme il decreto».«Non facciamo


solo il lavoro dei compilatori e dei
postini - attacca Salvini - chiedere-

mo un incontro ufficiale al presiden-


te del Consiglio e al governo, perché
condivisione vuol dire lavoro di

squadra e stesura insieme del testo.


Sinora non siamo stati coinvolti in
nulla». Poi l’avvertimento: «Se le no-

stre proposte non saranno ascoltate,


le porteremo direttamente a Sergio
Mattarella».

Il centrodestra chiede di utilizza-


re l’intero avanzo primario del bilan-
cio , pari appunto a  miliardi,

per sostenere l’economia soffocata
dall’emergenza sanitaria. Poco im-

porta che il rapporto deficit/Pil


schizzerebbe così al %. Anche per-
ché la premessa come ribadito anche

dal vicepresidente di Fi Tajani è la
revisione dei vincoli europei. «Ora

bisogna avere coraggio - insiste -le


regole europee come il Patto di Sta-
bilità e Crescita, il Fiscal Compact, il

Two-pack e il Six-pack sono state


pensate per stabilizzare i conti pub-
blici in tempi di ciclo economico

normale» ma ora che siamo in emer-


genza in tutta Europa «questo pac-
chetto di misure va ripensato da su-

bito». Invece, aggiunge Salvini, da


Bruxelles arriva solo «un silenzio as-
sordante» mentre alcuni Paesi an-

che europei nel frattempo stanno


approfittando dell’epidemia per una
«guerra commerciale contro i pro-

dotti italiani».


«Spero che il governo ascolti le
parole di Mattarella - è l’appello di

Tajani - Noi siamo pronti a sederci
attorno a un tavolo». Il ragiona-

mento implicito è evidente: se l’op-


posizione non sarà coinvolta e
quindi verrà meno la collaborazio-

ne, la responsabilità di non aver da-


to seguito all’appello del Capo dello
Stato ricadrà sul premier. Che fino-

ra continua ad ignorare l’opposi-


zione. Lo ricorda Salvini anche a
proposito del referendum sul taglio

dei parlamentari che il governo ha


rinviato: «Prima di comunicare la
decisione un colpo di telefono al-

l’opposizione l’avrei fatto...».


—B.F.


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Centrodestra. Matteo Salvini (Lega) e Antonio Tajani (Forza Italia)


IMAGOECONOMICA

SALVINI-MELONI


PARLANO


AL COLLE,


NON A CONTE


di


Lina


Palmerini


N


on è Conte il destinata-


rio delle misure presen-
tate dai leader del cen-

tro-destra per contra-


stare la crisi determinata dal co-
ronavirus. Il loro interlocutore è

invece Sergio Mattarella. È vero


che Salvini, Meloni e Tajani l’in-
contro l’hanno chiesto al premier

ed eventualmente al capo dello


Stato se non dovessero essere
ascoltati, ma era solo per rispet-

tare le forme e una certa ritualità.


In realtà per loro ha più senso
scegliere di dialogare con il Colle

per una serie di ragioni. Innanzi-


tutto perché non vogliono legitti-
mare il premier e spostare il livel-

lo di interlocuzione su un piano


più istituzionale che politico gli
lascia intatto lo spazio per critica-

re Palazzo Chigi. Uno spazio di


cui non possono fare a meno sia
Salvini che deve recuperare qual-

che consenso perso sia la Meloni


che vuole rosicchiare ancora voti
dai due alleati, Lega e Forza Italia.

Inoltre con quelle proposte si


mettono sulla scia del messaggio
del capo dello Stato quando ha

chiesto unità e concordia cercan-


do di coinvolgere l’opposizione in
questa fase emergenziale. Quella

lista di priorità, insomma, è già
un modo per rispondere al Quiri-

nale dimostrando un atteggia-


mento collaborativo ma senza
rafforzare la figura del premier

che continuerà a essere un bersa-


glio polemico. E quindi se non sa-
rà Conte a raccogliere quei sugge-

rimenti, i tre leader hanno già


messo in agenda l’incontro con il
Quirinale che gli regala una ribal-

ta più nobile, meno compromet-


tente e frustrante, rispetto a quel-
la di Palazzo Chigi.

«Facciamo opposizione che


costruisce e ricostruisce non solo
che denuncia: speriamo che ci si

ascolti dall’altra parte del tavolo»,


diceva ieri Salvini cambiando di
nuovo tono e forse avendo com-

preso che non è più il tempo solo


delle invettive. Il coronavirus, in-
fatti, non ha spiazzato e messo in

difficoltà solo il Governo e la


maggioranza ma pure il Capitano
che è dovuto uscire dallo slogan

del “subito al voto” o dal progetto


di rovesciare il Conte II. Pensare
a un cambio a Palazzo Chigi oggi

è davvero complicato, tanto più lo


è immaginare le elezioni che non
ci sono né ci saranno nel medio-

breve termine. Gestire l’emer-
genza comporterà, infatti, svaria-

ti mesi - è stato anche fatto slitta-


re il referendum - e gli italiani
non capirebbero la richiesta di un

voto anticipato e settimane di


campagna elettorale mentre si
combatte un’emergenza sanita-

ria o se ne è appena usciti. Va


quindi cambiata totalmente pagi-
na e per l’opposizione si tratta di

cercare un registro tutto nuovo.


Un compito che spetta a mag-
gior ragione al leader leghista vi-

sto che l’emergenza contagi è


tutta spostata al Nord, nelle re-
gioni dove la Lega raggiunge le

percentuali di consenso più alte


e dove governa a livello regionale
da anni. Quella di ieri è quindi

una ripartenza del centro-destra


su un altro spartito che attende
però la prova del Parlamento.

Che fare con i provvedimenti del


Governo? Anche se ieri Salvini
metteva in dubbio il sì, sembrava

però più un atteggiamento tatti-


co, negoziale che non una vera
minaccia. «Vedremo come andrà

l’incontro di martedì e se potre-


mo condividere le misure», ha
dichiarato ma sarà complicato

votare contro in questa fase.


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POLITICA 2.


ECONOMIA & SOCIETÀ


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«Politica 2.
Economia & Società»
di Lina Palmerini

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ilsole24ore
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IL VOTO SU ROUSSEAU


In Liguria M5S dice sì alla trattativa con il Pd


Ora si apre il confronto


sul candidato: calano


le quotazioni di Sansa


Manuela Perrone


Alla fine con il ,% delle preferenze


su Rousseau ha prevalso la linea di


Beppe Grillo: il MS apre a un’allean-
za con il Pd per le elezioni regionali in

Liguria. Il risultato del voto ( fa-
vorevoli,  contrari) non era scon-

tato: la candidata governatrice indi-


cata nella votazione di un mese fa,
Alice Salvatore, vicina a Davide Casa-

leggio e a Luigi Di Maio, è sempre


stata contraria a trattare con i dem,
preferendo la corsa in solitaria. Su

posizioni opposte, invece, i parla-


mentari liguri come i senatori Mattia
Crucioli e Matteo Mantero o il depu-

tato Sergio Battelli, secondo cui «il
Movimento non solo è vivo, ma chie-

de rinnovamento ed è pronto a uscire


dall’autoisolamento».
Esulta la responsabile enti locali

del Pd, Caterina Bini: «Un importan-


te passo avanti che rafforza la coesio-
ne delle forze di governo e che può

produrre una coalizione competitiva


in grado di battere la destra». Contro
l’intesa si è invece espresso per Italia

Viva il sottosegretario agli Esteri
Ivan Scalfarotto: «Tutto è fuorché

una bella notizia».


Il capo politico Vito Crimi ha già
messo sul tavolo sei punti program-

matici per il confronto con il Pd,


compresa la richiesta al centrosini-
stra di impegnarsi «a promuovere

presso il Governo nazionale ogni ini-


ziativa volta a revocare le concessio-
ni ad Autostrade per l’Italia», bandie-

ra MS assai logorata, e «la realizza-


zione del progetto esecutivo della
Gronda secondo gli esiti dell’analisi

costi-benefici» effettuata dal mini-


stero delle Infrastrutture nel ,
ovvero escludendo Aspi.

Ma la vera trattativa, che entrerà
nel vivo da lunedì e che coinvolgerà

Crimi e il vicesegretario Pd Andrea


Orlando, sarà sul nome del candida-
to governatore che dovrà sfidare

Giovanni Toti. Si punta naturalmen-


te a un civico. Il nome del giornalista
Ferruccio Sansa rimane caldeggiato

da alcuni parlamentari pentastellati


(come Crucioli e Matteo Mantero)
ma il suo “vaffa” contro i tentenna-

menti dei vertici MS sull’accordo


col Pd ha fatto scendere le sue quo-
tazioni. Circolano anche i nomi di

due accademici: il rettore dell’Uni-


versità di Genova, Paolo Comanduc-
ci, e l’ex preside della facoltà di inge-

gneria, Aristide Massardo.
Ancora aperta anche la situazione

in Campania: i Cinque Stelle dovran-


no votare su Rousseau la volontà di
correre insieme al Pd, ma hanno già

calato la loro carta (il ministro del-


l’Ambiente Sergio Costa) e adesso at-
tendono le mosse dei dem. «Se ri-

nunciano a Vincenzo De Luca ci sie-


deremo al tavolo, altrimenti è impos-
sibile», fanno sapere dal Movimento.

Su tutto aleggia anche un’altra in-


cognita: la data stessa delle elezioni
locali. Perché se l’emergenza corona-

virus dovesse continuare, potrebbe


slittare da fine maggio all’autunno.
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Barbara Fiammeri


G


iorgia Meloni non si tira in-
dietro. Al Capo dello Stato

che chiede anche alle forze
politiche «coinvolgimento,

condivisione, concordia, unità d’inten-


ti» la leader di Fratelli d’Italia risponde:
«Fin dall’inizio, quando ancora l’emer-

genza non era conclamata, abbiamo


offerto la massima collaborazione. Ab-
biamo inviato proposte, abbiamo so-

stenuto il primo decreto sull’emergen-


za e siamo pronti a sostenere anche lo
sconstamento chiesto dal Governo per

coprire i nuovi interventi. Ma la colla-


borazione implica reciprocità e finora
questa è mancata. Mi auguro che le pa-

role del Capo dello Stato abbiano fatto


breccia anche nell’esecutivo».
Quindi voterete la risoluzione della

maggioranza con cui si da il via libera


all’ulteriore scostamento dello ,%
che consetirà di finanziare interventi

per , miliardi?


Non posso dirle oggi quel che faremo
perchè la decisione la prenderò assie-

me agli altri leader del centrodestra.


Certo è che che la nostra disponibilità è
massima e che in questa fase non si può

ricorrere alla normale dialettica tra


maggioranza e opposizione. Questo
non esclude che sia presentata una no-

stra risoluzione anche perchè per noi i


 miliardi sono un punto di partenza.


Faccio notare che sono uno stanzia-
mento perfino inferiore a quello dedi-

cato al reddito di cittadinanza.


Voi proponete di andare in deficit
per  mld. Soldi che non abbiamo:

non vi preoccupa la reazione dei mer-


cati che hanno già portato lo spread
attorno ai  punti?

In questa fase c’è un rischio specula-


zione su cui si può lavorare e mettere
un freno. Certo un intervento di questa

portata non si fa a cuor leggero ma non


abbiamo alternative. La situazione è
emergenziale e il nostro primo proble-

ma è consentire al sistema sanitario di


poter curare tutti coloro che ne hanno
necessità. Ci servono per questo più

medici, più personale paramedico e


più strutture ospedaliere. Contempo-
ranemente vanno messe in sicurezza

le aziende che possono essere oggetto


di istiti predatori, garantendo liquidi-
tà, così come sicurezza vagarantita an-

che ai lavoratori , autonomi compresi.


Insomma parliamo di interventi che
richiedono un sostegno economico

molto importante. Per questo sposo in


pieno anche la proposta del presidente
di Confindustria per che chiede un

coinvolgimento della Bce e un grande
piano di investimenti europe. È su

queste scelte che chiediamo al Gover-


no un confronto. E lo chiediamo ora
perchè noi siamo pronti a fare la no-

stra parte ma non da meri spettatori.


Onorevole Meloni ma il decreto che
il Governo varerà la prossima settima-

na lo sosterrete o no?


Vale lo stesso ragionamento che le ho
fatto per la risoluzione. E in ogni caso a

scatola chiusa non votimo niente.


In Senato c’è già in commissione


Bilancio il decreto con le prime misure


emergenziali.
Che per noi sono insufficienti. Noi

stiamo offrendo al Governo una colla-


borazione reale perchè in questi mo-
menti prima di tutto c’è l’interesse del

Paese e degli italiani non certo quello


dei partiti.
È pentita di alcune espressioni usa-

te in questi giorni? Quel riferimento ad


un atteggiamento «criminale»...
Mi sono corretta immediatamente

proprio perchè non volevo frainten-
dimenti. Dopodichè continuo ad es-

sere convinta che le modalità della co-


municazione scelta da Palazzo Chigi
così come la presenza costante del

premier su tutte le tv siano state un


errore. L’impressione è che si pensi
più ai sondaggi che all’epidemia dalle

parti di Palazzo Chigi. E lo dimostra il


fatto che mezzo governo giovedì si sia
intrattenuto a commentare le dichia-

razioni della sottoscritta ma nessuno


abbia invece trovato un minuto per
rispondere sul merito delle proposte

che abbiamo presentato. Mi auguro lo


facciano ora.
Le forze politiche nei momenti di

grave difficoltà, penso al dopoguerra


e agli anni di piomo, hanno dato una
risposta unitaria anche rispetto al Go-

verno: non crede che siamo in una si-


tuazione simile?
Credo che il contesto sia molto cam-

biato rispetto a quegli anni. E soprat-


tutto: per dare una mano non serva
una poltrona da ministro. Stare all’op-

posizione non significa infischiarsene


e eviterei di usare il Coronavirus per
giochi di Palazzo.

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L’INTERVISTA


GIORGIA MELONI


«Mi auguro che le parole


del Quirinale abbiano fatto


breccia anche nell’esecutivo»


«Pronti a sostenere lo scostamento di bilancio,


sì alla collaborazione con il governo se è reciproca»


IL PROGRAMMA DEL CENTRODESTRA


Quatto emergenze
Quattro emergenze su cui

intervenire: sanità, lavoro, imprese


e famiglie. Sono quelle indicate dal
centrodestra che ha chiesto un

tavolo permanente governo-


opposizioni per concordare le
misure economico-sociali in ogni

settore colpito


Servono 30 miliardi
Alle misure per sostenere

l’economia soffocata


dall’emergenza sanitaria per il
centrodestra devono

corrispondere risorse pari


all'avanzo primario del 2019, cioè
circa 30 miliardi che corrispondono

a 1,7 punti di Pil


IMAGOECONOMICA

‘‘


30 MILIARDI DI DEFICIT


I rischi della nostra proposta?


Certo un intervento di questa


portata non si fa a cuor leggero


ma non abbiamo alternative


‘‘


LE ACCUSE A CONTE


Ho parlato di atteggiamento


criminale, poi mi sono corretta.


Ma se Palazzo Chigi guarda ai


sondaggi più che all’epidemia...


Leader di Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni


IL LEADER LEGHISTA


Positivo poliziotto


della scorta di Salvini


Un poliziotto della scorta di
Matteo Salvini, leader del

Carroccio, risulta positivo al


coronavirus. Lo hanno
confermato ieri sera fonti della

Lega. Si tratta di un uomo della


scorta della seconda auto, quella
che accompagna la vettura

dell’ex ministro. Le stesse fonti
precisano che il segretario si

trova in ottime condizioni


fisiche e che è eventualmente
disponibile a sottoporsi al

tampone qualora che autorità


sanitarie lo richiedessero. Cosa
che fin’ora non è accaduta.

LE MISURE DELLA REGIONE


Lazio, più letti


e un ospedale hub


Centocinquanta posti di


terapia intensiva in più, un


hub dedicato al Covid- al
Columbus del Gemelli, il

reclutamento lampo di 


operatori sanitari, mentre i
“camici” che sono stati a

contatto con i positivi, se a


loro volta negativi al tampone
e senza sintomi, potranno

tornare in corsia, dove in


questo momento più che mai
c’è bisogno di loro. I numeri

del coronavirus nel Lazio sono


in crescita, e la Regione Lazio
si attrezza per assorbire

l’onda con un’ordinanza


firmata ieri dal governatore
Nicola Zingaretti (in foto). Che

però ribadisce: la sanità fa la


sua parte, ma la “seconda
gamba” della lotta al virus

devono essere i
comportamenti individuali.

«No al panico, sì alla


responsabilità individuale, sì
al dovere di tutti di rispettare

le regole di comportamento -


ha detto -. È di fondamentale
importanza che tutti

rispettino le regole. Per alcune


settimane bisogna cambiare
abitudini di vita, altrimenti si

prendono in giro le persone».


Con la chiusura delle scuole,
sono stati stanziati dalla

Regione anche circa ,


milioni per progetti di “classe
virtuale”. Oltre ai fondi

nazionali, la Regione fornirà


un contributo fino a .
euro agli istituti per

l'educazione a distanza.


ERA A CONVEGNO


Primo caso positivo


dentro il Vaticano


È stato riscontrato il primo


caso positivo di coronavirus in


Vaticano. Il paziente è stato
trasferito in un ospedale

romano e si stanno


esaminando i contatti che ha
avuto negli ultimi giorni.

Sospesi per la sanificazione


tutti gli ambulatori all’interno
delle mura leonine. Si tratta di

una persona interna al


Vaticano che aveva partecipato
nei giorni scorsi ad un

convegno sull’intelligenza


artificiale. Lo ha reso noto la
stessa Pontificia Accademia

per la Vita, l’istituzione che


aveva organizzato l’evento.
«In via precauzionale, pur

considerando che la tempistica


non esclude altre possibilità»,
la Pav «ha provveduto ad

informare via mail tutti i
partecipanti agli eventi», che

comunque si erano «svolti in


ottemperanza ai criteri di
sicurezza e alle norme

igienico-sanitarie». C’erano


all’assise personalità legate
alle multinazionali del

digitale, esponenti del governo


italiano e di altre istituzioni,
esperti, accademici e anche

giornalisti. La Santa Sede sta


prendendo rapidamente tutte
le misure per evitare contagi.

L’OPPOSIZIONE

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