A Companion to Venetian History, 1400-1797

(Amelia) #1

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environment in constant evolution that cannot be understood without
bringing to mind some definitions of lagoon geography.


The Lagoon Environment

The Venetian basin represents the largest set of lagoons on the north-
ern coast of the Adriatic.35 Remnants of the vast complex that stretched
between the Po and the Isonzo, these expanses of brackish salt water are
protected and almost completely separated from the sea by a series of
sandy barrier beaches (the lidi). But they are also invigorated by the flow
of the tides which enter through the coastal inlets; an evolving series of
graus—ports—assures that the lagoon waters can exchange with the sea
water. It was only recently discovered that their number has been reduced
to three: the Chioggia inlet, which opens to the south, and, closer to
Venice, the Malamocco and Lido inlets. In this aquascape made of flawless


35 The bibliography on the lagoon is at the same time both immense and of varying
quality: Giulio Rompiasio, Metodo in pratica di sommario, o sia compilazione delle leggi,
terminazioni & ordini appartenenti agl’illustrissimi & eccellentissimi Collegio e Magis-
trado alle acque (Venice, 1771), ed. Giovanni Caniato (Venice, 1988); C. Tentori, Della leg-
islazione veneziana sulla preservazione della laguna. Dissertazione storico-filosofico-critica
(Venice, 1792); B. Zendrini, Memorie storiche dello stato antico e moderno delle lagune di
Venezia e di quei fiumi che restarono divertiti per la conservazione delle medesime (Padua,
1811); C. Vacani di Forteolivolo, Della laguna di Venezia e dei fiumi nelle attigue provincie.
Memorie (Florence, 1867); A. Averone, Saggio sull’antica idrografia veneta (Mantua, 1911).
Several other more recent titles testify of a different historiographical approach: the Inter-
national Centre of Arts and Costumes’ Mostra storica della laguna veneta (Venice, 1970),
especially contributions by B.-L. Lanfranchi, “La Laguna dal secolo VI al XIV,” pp. 74–84;
M. F. Tiepolo, “Difesa a mare,” pp. 133–38; P. Selmi, “Politica lagunare della Veneta Reppub-
lica dal secolo XIV al secolo XVIII,” pp. 105–15; and G. A. Ravalli Modoni, “Scrittori tecnici
di problemi lagunari,” pp. 169–73. See also Ministero dei Lavori Pubblici, Magistrato alle
acque, Venezia, Convegno di studi, Laguna, fiumi, lidi; cinque secoli di gestione delle acque
nelle Venezie (Venice, 1983); and Archivio di stato di Venezia, Laguna, lidi, fiumi. Cinque
secoli di gestione delle acque (Venice, 1983). The studies of Giuseppe Pavanello and Roberto
Cessi continue to be very useful: Pavanello, “Di un’antica laguna scomparsa (La laguna
eracliana),” Archivio veneto tridentino 3 (1923), 263–307; Pavanello, La laguna veneta (Note
illustrative e breve sommario storico) (Rome, 1931); Pavanello, “Della caduta dell’Impero
romano alla costituzione de nuovi centri politici e della laguna veneta propriamente
detta,” in G. Brunelli et al., eds., La laguna di Venezia, part 3: La storia della laguna fino
al 1140 (Venice, 1935), chap. 28, pp. 53–73; Cessi, “Il problema della Brenta dal secolo XII
al secolo XV,” in G. Brunelli et al., eds., La laguna di Venezia (Venice, 1943), vol. 1, part 4,
bk. 7, pp. 3–107; Cessi, “Lo sviluppo dell’interramento nella laguna settentrionale e il prob-
lema della Piave e del Sile fino al secolo XV,” in Brunelli et al., eds., La laguna di Venezia,
pp. 79–108; Cessi, “Evoluzione storica del problema lagunare,” in Atti del Convegno par la
conservazione e difesa della laguna e città di Venezia (Venice, 1960), pp. 23–64. We must
also cite W. Dorigo, Venezia Origini, 3 vols (Milan, 1983).

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