complesso che coinvolge una combinazione di fattori fisici,
emotivi e psicologici.
Il termine "burnout" è stato coniato per la prima volta
negli anni '70 dallo psicologo Herbert Freudenberger, che lo
descrisse come uno stato di esaurimento fisico e mentale
dovuto a un coinvolgimento prolungato in situazioni ad alto
stress. Da allora, il concetto di burnout si è evoluto ed è stato
esteso per includere non solo situazioni lavorative, ma anche
la vita in generale.
Per comprendere meglio il burnout, è utile suddividerlo in
tre componenti principali:
Esaurimento emotivo
L'esaurimento emotivo è l'aspetto più evidente del
burnout. Si riferisce a uno stato di intensa esaurimento
emotivo in cui ti senti svuotato, senza energia e
costantemente sopraffatto dalle richieste del lavoro e della
vita. Le persone con esaurimento emotivo possono sentirsi
incapaci di gestire lo stress e le emozioni negative che
sorgono.
Depersonalizzazione
La depersonalizzazione è la tendenza a distaccarsi
emotivamente dalle persone che ti circondano, in particolare
da coloro con cui lavori o con cui hai frequenti relazioni.
Potresti iniziare a trattare le persone come oggetti o numeri,
invece che come individui con bisogni e sentimenti. Ciò può
portare all'isolamento emotivo e alla diminuzione
dell'empatia.