La Stampa - 25.03.2020

(sharon) #1

IL PUNTO


BERNARDO BASILICI MENINI


MATTEO ROSELLI


O


ggi, dopo due gior-
ni di stop, riapro-
no 25 mercati citta-
dini. Un lavoro ser-
rato tra ambulanti, Commis-
sioni di mercato e assessora-
to al Commercio ha permes-
so il via libera in tempi re-
cord, con misure di sicurez-
za aumentate. Ecco la lista
dei presidi che riaprono: Bal-
timora, Barcellona, Bengasi,
Borromini, Brunelleschi,
Campanella, Chieti, Cincin-
nato, Crocetta, Di Nanni,
Don Grioli, Foroni, Guala,
Martini, Mirafiori Nord, Niz-

za, Palestro, Porpora, San Se-
condo, Santa Giulia, Santa
Rita (entrambi i tratti), Spe-
zia, Taranto e Vittoria.
Le disposizioni prevedono
un’entrata e un’uscita distin-
te, che il perimetro sia delimi-
tato e non accessibile, i vigili
sempre presenti, personale
(in molti casi volontario) per
controllare accessi e gestire il
flusso di persone, almeno
due metri di distanza tra i ban-
chi, almeno un metro di di-
stanza tra venditori e cliente-
la. Il massimo di clienti am-
messi contemporaneamente
nel mercato sarà doppio ri-
spetto al numero dei banchi:
si va dalle 8 persone di corso
Taranto alle 120 di Bengasi,
Brunelleschi e Foroni.
Ci sono, però, alcuni gran-
di esclusi. Su tutti Porta Palaz-

zo: «Abbiamo preferito co-
minciare a riaprire i mercati
che erano in grado di assicu-
rare il rispetto delle misure di
sicurezza – spiega l’assessore
al Commercio del Comune Al-
berto Sacco –. Porta Palazzo
è un caso completamente di-
verso dagli altri, e verrà valu-
tato in seguito».
La realtà è che il più grande
mercato della città è il più
complesso da gestire. Perché
prima di essere un presidio ali-
mentare è un luogo di sociali-
tà, e sono tante le persone che
lo frequentano pure senza
avere bisogni immediati.
Tra gli altri che non hanno
ancora avuto il via libera ci so-
no grandi mercati come cor-
so Grosseto, corso Racconigi,
corso Svizzera e piazza Mada-
ma Cristina. «Ma già da do-
mani (oggi, ndr) sono in pro-
gramma ulteriori verifiche»,
continua Sacco.
Le scelte di Palazzo Civico
arrivano alla fine di una gior-
nata travagliata per gli ambu-
lanti. Molti si sono incontrati
nei rispettivi mercati al matti-
no. In alcuni casi sono arriva-
te le forze dell’ordine e i vigili
che hanno chiesto di scoglie-
re gli assembramenti. Poi nel
tardo pomeriggio per alcuni
è arrivata la batosta: «Abbia-
mo aspettato una giornata
per una risposta e alla fine sia-
mo riusciti a riceverla solo do-
po decine di chiamate e mes-
saggi – scuote la testa Cesare
Di Termini, rappresentante
degli ambulanti di Porta Pa-
lazzo –. Eravamo pronti a pa-
gare tutto il necessario di ta-
sca nostra pur di far ripartire
il mercato». Rabbia e stupore
anche in periferia Nord. In
corso Grosseto di recente han-
no già dovuto fare i conti con
il cantiere della Torino-Ce-
res: «Abbiamo perso il 70% e
ora rischiamo. Abbiamo ri-

spettato tutte le richieste, per-
ché accanirsi?», si interroga
Marco Follis.
Poi c’è il problema dei mer-
catali itineranti: «Sono oltre
mille a Torino e il Comune
ha deciso di non farli lavora-
re al contrario dei fissi – dice
Santo Modaffari, rappresen-
tante degli ambulanti –. So-
no persone che devono man-
tenere una famiglia: come
faranno?».
La buona notizia che arriva
per il commercio riguarda la
Cosap, la tassa di occupazio-
ne per il suolo pubblico. Ver-
rà cancellata per gli ambulan-
ti dei settori non alimentari
(che non possono aprire) e so-
spesa per i settori alimentari,
in entrambi i casi senza una
data di fine. «Al momento fac-
ciamo così, poi vedremo in
che direzione si muoverà il
governo», continua Sacco.
Sospese anche le rate per la
monetizzazione dei parcheg-
gi, una delle tasse che grava-
no sui bar e sui ristoranti, cal-
colata sulla base delle dimen-
sioni dell’attività. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CASO


Il mercato di Porta Palazzo

IL CORONAVIRUS


In questi giorni La
Stampa ha raccon-
tato gli effetti di-
rompenti dell’epidemia
in città attraverso tutti i
suoi canali: il quotidiano
cartaceo, il sito, i social
network. Un impegno
che ha coinvolto tutti i
colleghi. Redattori, colla-
boratori, i fotografi
dell’agenzia Reporters
che da anni lavorano as-
sieme alla cronaca di To-
rino. Hanno documenta-
to la situazione negli
ospedali, la città deserta,
le tante storie di solida-
rietà, le tensioni e i presi-
di delle forze dell’ordine
attraverso immagini e vi-
deo. L’aggressione subi-
ta ieri da un fotografo è,
come ha detto il Cdr, un
episodio inqualificabile.
Un atto gravissimo, so-
prattutto nei confronti
di chi, in un momento co-
me questo, sta assicuran-
do un bene essenziale:
l’informazione.

Aggressione in via Onorato Vigliani: indaga la Digos

Sputi e minacce mentre lavora


Reporter rapinato da ambulanti


La scelta del Comune: due persone per banco

Porta Palazzo resta ancora chiusa

Torino riapre


25 mercati


Accessi limitati


Verifiche in corso
in alcune aree
come corso Racconigi
e piazza Madama

L’importanza

di una foto

MASSIMILIANO PEGGIO
Insultato e rapinato mentre
stava facendo il suo lavoro di
cronista. Aggredito senza mo-
tivo mentre stava documen-
tando, con telecamera e mac-
china fotografica, le fatiche de-
gli ambulanti del mercato di
via Onorato Vigliani alle prese
con le nuove restrizioni anti
contagio: difficoltà che tocca-
no tutti, soprattutto i commer-
cianti e le piccole attività con
partita Iva.
Questa è l’aggressione subi-
ta ieri, poco dopo le 10, da un
fotografo dell’agenzia Repor-
ters, che da anni collabora a
stretto contatto con la cronaca
di Torino de La Stampa. Alcu-
ni uomini lo hanno circondato
e minacciato, costringendolo

a consegnare loro la scheda di
memoria della telecamera con
i filmati già realizzati. Sul gra-
ve episodio sta indagando la
Digos, con l’ipotesi di rapina.
Il fotografo, ieri mattina, sta-
va facendo un giro delle aree
mercatali torinesi. Con teleca-
mera e macchina fotografica
stava cercando di dare voce
agli ambulanti del settore ali-
mentare, i soli ad essere auto-
rizzati a continuare l’attività
commerciale, costretti a rior-
ganizzare i loro spazi di vendi-
ta, così come richiesto dalle ul-
time disposizioni comunali e
nazionali per arginare la diffu-
sione dell’epidemia. Distanze
di sicurezza tra i banchi, deli-
mitazione degli accessi, con-
teggio dei clienti. Stretta sicu-

ramente gravosa per i commer-
cianti, ma resa necessaria dal-
le sistematiche violazioni alle
precedenti prescrizioni sanita-
rie riscontrate in più mercati.
Nell’avvicinare un gruppo
di ambulanti, intenti a pianifi-
care la disposizione dei banchi
di frutta e verdura e dei furgo-
ni alimentari, il fotoreporter è
stato circondato. «Bastardo,
ora per te finirà male» hanno
detto alcuni. Uno gli ha sputa-
to in faccia, un altro lo ha co-
stretto con minacce ripetute a
consegnare la scheda di me-
moria. A quel punto il fotore-
porter s’è allontanato ed ha
chiamato la polizia. All’arrivo
degli agenti il gruppo si era al-
lontanato. —
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MERCOLEDÌ 25 MARZO 2020LASTAMPA 37


CRONACA DI TORINO


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