BERNARDO BASILICI MENINI
Il Comune proverà a ottenere
più risorse dal governo per la
Metro 2. Una mossa che ha
due obiettivi collegati: allun-
gare il primo lotto di realizza-
zione per farlo arrivare fino
al Politecnico e ridurre la ne-
cessità di un contributo dei
privati, in modo da evitare, in
futuro, di appesantire ulte-
riormente le casse pubbliche.
Ad annunciarlo è la sindaca
Chiara Appendino: «Abbia-
mo avuto una chiamata con
la ministra delle Infrastruttu-
re De Micheli. Anche lei ha ri-
badito che lavoreremo insie-
me per individuare la proce-
dura amministrativa miglio-
re per accelerare l’opera».
Lo Stato ha già stanziato
828 milioni da qui al 2032
che la Città vuole usare per la
tratta Rebaudengo-Porta
Nuova. Ma se ne arrivassero
di più, allora sarebbe possibi-
le coprire la distanza fino al
Poli, che ha un potenziale di
passeggeri enorme. Non so-
lo. A quel punto si ridurrebbe
l’eventuale necessità di ricor-
rere ad altri soggetti non pub-
blici per costruire i 32 chilo-
metri (per 28 fermate) tra Re-
baudengo e Anselmetti. Atte-
nuando così il problema per
cui se il privato investe, poi
gli vanno restituiti i soldi.
La soluzione del governo
(per elaborarla sono partite
anche interlocuzioni con Cas-
sa depositi e prestiti) è attesa
tra venti giorni e a quel punto
si saprà anche quanti soldi ar-
riveranno da Roma e dunque
se basteranno i fondi pubblici
o servirà un piano pubbli-
co-privato. La buona notizia
è che c’è tutta l’intenzione di
inserire la seconda linea nel
decretone sulle infrastruttu-
re che uscirà ad aprile. Dove
però, per ogni opera, ci sarà
una procedura ad hoc. Solo
quando arriverà la risposta
«ci sarà la scelta politica – con-
tinua Appendino –. La linea 2
è un segnale importantissi-
mo per rilanciare una città
che sta soffrendo. Stiamo va-
lutando tutte le possibilità
per immettere più risorse per
l’opera». Che sicuramente,
puntualizza la sindaca, «par-
tirà da Torino Nord»: Rebau-
dengo-Porta Nuova innanzi-
tutto, con la possibilità di arri-
vare al Politecnico se ci saran-
no abbastanza risorse. Nel
frattempo, la maggioranza
Cinquestelle che la sorregge
mantiene le distanze: «La re-
lazione tecnica non rappre-
senta la nostra linea, né l’indi-
rizzo dato alla giunta, ma
esclusivamente la valutazio-
ne di possibili alternative –
spiega la capogruppo in Con-
siglio comunale, Valentina
Sganga –. È necessario far
sentire la voce di Torino al go-
verno per avere un finanzia-
mento complessivo dell’inte-
ra opera». Impossibile, dato
che costa 5 miliardi.
Insomma, tutti la vorrebbe-
ro pubblica, ma le cose sono
più complicate, e si gioca a
portare a casa il più possibile
ora che si è aperto uno spira-
glio. Poi c’è l’altra partita,
quella della realizzazione del-
la linea 1 fino a piazza Benga-
si, con i cantieri un’altra volta
fermi, ora a causa del Corona-
virus. «Ci eravamo dati una
scadenza, aprire l’ultimo trat-
to nel marzo 2021 – ha spiega-
to l’assessora alla Mobilità
Maria Lapietra –. Resta il no-
stro obiettivo, malgrado la si-
tuazione generale». –
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il bilancio della fondazione
Crt, nel 2019 avanzo di 86 milioni
“Pronti a lavorare per il futuro”
la seconda linea taglierà torino da nord a sud per 32 chilometri
Metro 2, la Città cerca i fondi
per arrivare fino al Poli
La sindaca: la priorità è collegare Rebaudengo a Porta Nuova
Dal governo 828 milioni, con i privati o Cdp si può raggiungere l’ateneo
CLAUDIA LUISE
Fondazione Crt chiude il bilan-
cio 2019 con un avanzo d’eser-
cizio pari a 86 milioni di euro e
non soffre delle perdite in Bor-
sa dovute all'anno nero di
Atlantia, di cui la fondazione
di via XX Settembre è azioni-
sta dai tempi della privatizza-
zione e detiene circa il 5%. «E'
stato un anno positivo e anche
le oscillazioni di Atlantia non
hanno inciso sulle entrate del
2019 perché comunque è sta-
to distribuito un dividendo
piuttosto in linea con l'anno
precedente» spiega il presiden-
te Giovanni Quaglia. «Non ha
avuto un peso significativo al-
trimenti non avremmo potuto
raggiungere questi risultati.
Qualche entrata in più è arriva-
ta da dividendi di Cassa deposi-
ti e prestiti e di altri investimen-
ti. La capacità della nostra
struttura di attuare un'attività
costante di negoziazione ci ha
consentito di mantenere soli-
do l'avanzo d'esercizio», ag-
giunge Quaglia.
Rispetto al 2018 c'è una diffe-
renza negativa di 6 milioni ma
comunque in linea con il 2017,
quando il bilancio si era chiuso
con 85 milioni di avanzo. Am-
piamente positiva la posizione
finanziaria netta, salita da 254
milioni di euro nel 2018 a oltre
417 milioni di euro nel 2019
(+65%). Anche il patrimonio
netto registra un incremento
di 30 milioni, arrivando a supe-
rare i 2,25 miliardi di euro. «La
notevole liquidità di cui dispo-
niamo e le ottime riserve ci
consentono di continuare la
nostra attività, magari aggiu-
stando un po' il tiro», spiega
ancora il presidente di Fonda-
zione Crt. L’onere per le impo-
ste supera i 25 milioni di euro
(+8,4 milioni di euro rispetto
all’esercizio 2018) e il carico fi-
scale complessivo sostenuto
dalla Fondazione nel 2019 ar-
riva a 29,4 milioni di euro
(21,3 milioni di euro nel
2018). Nel corso del 2019 la
Fondazione Crt ha attivato ri-
sorse a favore dell’attività isti-
tuzionale per circa 67 milioni
di euro: interventi focalizzati
su welfare e salute pubblica, ri-
cerca e istruzione, arte e beni
culturali. A queste tradiziona-
li modalità di intervento, la
Fondazione ha continuato ad
affiancare ulteriori iniziative
arrivando a mettere comples-
sivamente a disposizione del
territorio 73 milioni. Ora si
guarda anche al dopo corona
virus. «La mirata attività di ge-
stione e negoziazione degli
investimenti, il continuato e
convinto rafforzamento del-
la nostra posizione finanzia-
ria insieme all’efficiente ge-
stione operativa - dice il segre-
tario generale Massimo La-
pucci - costituiscono elemen-
ti fondamentali per porre in
essere fin da subito azioni ne-
cessarie per il superamento
dell’emergenza e attivare
strategie per contribuire, in-
sieme agli altri attori del terri-
torio, alla necessaria ricucitu-
ra sociale ed economica del
“giorno dopo”». —
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CHIARA APPENDINO
SINDACA
DI TORINO
25
Milioni: gli oneri per le
imposte, un dato in
aumento di 8,4 milioni
rispetto al 2018
L’intera linea 2 di Torino costerà circa 5 miliardi
REPORTERS
Massimo Lapucci e Giovanni Quaglia
Con la ministra De
Micheli lavoreremo
per individuare la
procedura migliore
per accelerare l’opera
254
La posizione
finanziaria netta
(Dato in milioni
di euro)