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Il prezioso pianoforte è stato costruito a Torino 200 anni fa
FABIANA MAGRÌ
TORINO
Un milione e mezzo di dollari.
Questo è il valore all’asta del Pia-
no Immortale di Siena, lo stru-
mento musicale, costruito a To-
rino 200 anni fa, in parte con le-
gno di cedro del Libano prove-
niente dal tempio di re Salomo-
ne e che meritò il soprannome,
preso in prestito dal Vecchio Te-
stamento, di Arpa di Davide. È l’i-
nizio dell’800, quando il pie-
montese Sebastiano Marchisio,
nato in una famiglia di musici-
sti, noto per l’abilità nel fabbrica-
re clavicembali e pianoforti, ini-
zia la costruzione dello straordi-
nario piano verticale a corde
oblique poi completato dal fi-
glio e dai nipoti, intorno al
- Sebastiano potrebbe dav-
vero essere entrato in possesso
del legno antichissimo (il tem-
pio di Salomone risale al 1000
a.C.) recuperandolo da una
chiesa colpita da un terremoto.
Alcune cappelle pare fossero sta-
te costruite con i materiali porta-
ti in Italia dai romani che distrus-
sero il tempio nel 70 a.C.. Chi
crede nel destino potrebbe attri-
buire proprio al materiale le av-
venture del leggendario piano-
forte, degne di una serie Netflix.
Da Torino a Siena, lo strumen-
to viaggiò con la dote di Rebec-
ca Marchisio, nipote di Sebastia-
no. Fu a Siena che acquisì l’aspet-
to che ha ancora oggi, per mano
del figlio scultore di Rebecca. Ri-
tratti di Mozart, Handel e altri
compositori ma anche l'arpa, i
leoni e i cherubini di Davide so-
no alcuni dei decori. Era così
magnifico da meritare un po-
sto all’Esposizione Universale
di Parigi del 1867 e, l’anno se-
guente, passò come regalo al
principe Umberto I in occasio-
ne delle nozze con Margherita
di Savoia. Le dita di Franz Liszt
pigiarono i suoi tasti durante
la cerimonia nuziale. Con l’in-
coronazione di Umberto re d'I-
talia nel 1878, lo strumento fu
traslocato al Palazzo del Quiri-
nale a Roma dove il re invitò a
suonarlo Mattis Yanowski, pia-
nista ebreo rifugiato della Rus-
sia zarista, ma il concerto rima-
se in sospeso, per l’assassinio
del re, nel 1900.
Il sogno incompiuto di Yano-
wski divenne eredità morale di
suo nipote Avner Carmi, uno
dei primi produttori di pianofor-
ti nella Palestina sotto Mandato
britannico. Allo scoppio della II
guerra mondiale il Piano di Sie-
na scompare per qualche tem-
po, forse trafugato dai nazisti.
Proprio Carmi, arruolato nell'e-
sercito britannico in Egitto, rin-
viene tra le macerie un vecchio e
insospettabile pianoforte coper-
to d’intonaco e lo restaura. Tra
gli Anni 50 e 60 il Piano Immor-
tale è stato esposto nella Stein-
way Hall di New York, a dispo-
sizione di pianisti come Arthur
Rubinstein e Pnina Saltzman.
Nel 1955 il Time gli dedica un
articolo e nel 1960 Carmi e la
moglie pubblicano tutta la sto-
ria nel libro The immortal pia-
no. Dopo la morte di Avner,
nel 1966 il piano passa a un col-
lezionista privato. In quell’oc-
casione, La Stampa, lancia un
appello per riportare lo stru-
mento nella sua patria d’origi-
ne. Quel che è certo è che il
viaggio del Piano di Siena non
è ancora finito. La casa d’aste
Winner’s di Gerusalemme ha
in carico la trattativa. Starà al
futuro proprietario scrivere la
prossima pagina della storia
del Piano Immortale. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MARINA MAFFEI
CASALE MONFERRATO (AL)
A Pian del Re, sul Monviso, in
ogni istante si rinnova la ma-
gia di un rivolo di acqua cri-
stallina che, correndo impe-
tuoso tra monti e valli, si tra-
sforma in fiume e attraversa
per 235 chilometri tutto il Pie-
monte fino a Isola Sant’Anto-
nio: è il Po.
«Il Po è la colonna vertebra-
le della nostra regione, l’asse
lungo il quale comunicano
montagna, collina e pianura»,
dice Dario Zocco, che dal 1983
lavora alla sua difesa ed è diret-
tore delle aree protette del Po
vercellese-alessandrino e dal
giugno 2019 anche di quelle
del Torinese, le quali, il 1° lu-
glio, si unificheranno e diver-
ranno il Parco naturale del Po
piemontese (il tratto nel Cu-
neese è parte del Parco del
Monviso).
È un passo in avanti nella tu-
tela del fiume che arriva a
trent’anni – era il 17 aprile
1990 – dall’istituzione del si-
stema delle aree protette della
fascia fluviale del Po.
«Prima di allora le uniche
due riserve erano a Valenza e a
Moncalieri, alle Vallere – ricor-
da Zocco –. Grazie alla legge re-
gionale in questi anni il fiume
è cambiato in meglio, lo si ve-
de dalle foto aeree; siamo in-
tervenuti su centinaia di etta-
ri. La cementificazione che lo
aveva mortificato in passato si
è fermata e la natura si sta len-
tamente riappropriando dei
suoi spazi».
La scorsa estate, vedendo le
terribili notizie sugli incendi in
Russia, Australia e Amazzonia,
e sulla deforestazione spinta, al
Parco hanno pensato fosse il
momento per ideare la costru-
zione della foresta condivisa
del Po piemontese. «Vogliamo
che le iniziative finalizzate a
piantare alberi non siano fini a
se stesse – spiega Zocco –. Per
questo abbiamo pensato a un
percorso di condivisione con
pubblico e privato per favorire
le specie autoctone».
Quelle che si trovano più vi-
cino all’acqua sono idrofile co-
me il salice, l’olmo, l’ontano, il
pioppo, sia bianco che nero,
mentre frassino, quercia, cilie-
gio, noce e acero preferiscono
colonizzare terreni più stabili.
È intorno a tutte loro che le spe-
cie animali che hanno scelto il
fiume come casa trovano pro-
tezione.
Una foresta che si rispetti
non è però fatta solo di spazi al-
berati, ma anche di radure. Il
Parco sta per questo prenden-
do accordi con gli allevatori, af-
finché portino gli animali al pa-
scolo su terreni che diventano
così praterie dove non è raro ve-
der crescere incantevoli orchi-
dee, mentre un airone plana
elegante. È una delle tante ma-
gie che regala il fiume, un mon-
do da scoprire in tanti modi, a
piedi, in barca, in bicicletta. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le storie
del territorio
TORINO
ll leggendario Piano Immortale
“Andrà all’asta in Israele”
Costruito da Sebastiano
Marchisio, in parte con il
cedro del Libano del tempio
di re Salomone, vale un
milione e mezzo di dollari
Segue da pag. 24
Leonardo Leuci
Lei che “legge i libri” ti porterà con se
in tutte le storie, per sempre. Silvia
E’ mancato all’affetto dei suoi cari
Giuseppe Martinetto
Ne danno il triste annuncio la moglie,
i figli e la sorella. I funerali si terranno
venerdì 3 aprile 2020.
Il giorno 1 aprile 2020 è mancata
all’affetto dei suoi cari
Maria Luisa Merino
Ne danno il triste annuncio Federico,
Davide, Carla, Vanna, Ezio e la cara
amica Milena. In questo momento di
distanze imposte, possano le nostre
preghiere giungerti vicine.
E’ mancato
Luigi Poma
Ex Combattente - Ex anziano FIAT
Fondatore Associazione Nazionale
Carabinieri Sezione di Ceres
anni 97
Lo annunciano figli, nipoti e parenti
tutti. Funerali in Cantoira sabato 4
aprile ore 15,00.
Lanzo Torinese, 2 aprile 2020
O.F. OFAL - 0123.320330
Ci ha lasciato
Giancarlo Ponti
Ex dipendente Inps
Lo annunciano con profonda tristez-
za Davide e Fabrizio con Deborah,
Carla, nipoti e parenti tutti.
Condomini, amministratore e custode
di corso Massimo d’Azeglio 26 parte-
cipano al dolore per la scomparsa di
Leda Angeli Giurina
Il Propeller di Torino ricorda con af-
fetto la cara
Leda Angeli
e si unisce al cordoglio dell’amico
Marcello Giurina.
Beppe e Ornella Garesio abbracciano
Giulio e Gabry nel ricordo di
Beppe Rolando
indimenticabile amico, imprendito-
re audace e creativo, uomo solare e
generoso.
Consiglio di Amministrazione, di-
rigenti e maestranze partecipano
affranti al dolore della famiglia per la
perdita del caro
Beppe Rolando
Socio Fondatore della Iscot Italia Spa,
uomo generoso e indimenticabile che
resterà per sempre nel cuore di tutti.
L’Orchestra Mandolinistica “Città di
Torino” ricorda il suo Maestro
Remo Barnava
e partecipa al dolore della famiglia.
Ester, Lino e Gianluca sono vicini alla
famiglia in questo momento triste e
doloroso per la perdita del caro
Renato Beccaria
L’Ordine degli Avvocati di Torino par-
tecipa con dolore la scomparsa del
Collega
Avv. Giancarlo Ledda
Torino, 2 aprile 2020
Gli amici e colleghi della ex 5 squadra
della Croce Verde di Torino ricordano
con immutato affetto
Riccardo Pasquino
ed abbracciano Elena, Elisabetta e
Cristina.
ANNIVERSARI
1966 3 aprile 2020
Battista Pininfarina
è sempre presente nel ricordo della
sua famiglia che con grande affetto e
rimpianto ne rievoca la cara memoria.
Nell’anno in cui la Pininfarina ce-
lebra i suoi 90 anni, Dirigenti, Im-
piegati e Maestranze ricordano con
profondo rimpianto il loro amato
fondatore
Cavaliere del Lavoro
arch. Battista Pininfarina
nel 54° anniversario della scomparsa.
Torino, 3 aprile 2020
Il Gruppo Anziani Pininfarina ricor-
da con immutata devozione il suo
amatissimo maestro
Battista Pininfarina
nel 54° anniversario della scomparsa.
Torino, 3 aprile 2020
Ad un anno dalla scomparsa del
Generale
Pierluigi Sara
Meris, Fabrizio, Marcella e famiglie lo
ricordano con grande nostalgia.
Numero verde
800.700.800
ACCETTAZIONE
TELEFONICA
NECROLOGIE
Operatori telefonici qualifi cati saranno
a disposizione per la dettatura dei testi
da pubblicare.
Si pregano gli utenti del servizio
telefonico di tenere pronto un documento
di identifi cazione per poterne dettare gli
estremi all’operatore (ART. 119 T.U.L.P.S.)
IL SERVIZIO
È OPERATIVO:
DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ
DALLE 10.00 ALLE 20.00
SABATO DOMENICA E FESTIVI
DALLE 11.30 ALLE 20.00
PAGAMENTO TRAMITE
CARTA DI CREDITO:
http://www.manzoniadvertising.it
ALESSANDRIA
Lungo le sponde del fiume Po
nascerà la foresta condivisa
Il parco del Po nel tratto della zona di Valenza
E' il punto di arrivo
di un percorso di 30 anni
per tutelare l'intero tratto
piemontese lungo
oltre 200 chilometri
Dario Zocco
26 LASTAMPAVENERDÌ3 APRILE 2020
TM SOCIETÀ