La Stampa - 03.04.2020

(Nandana) #1

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Il presidente provinciale di Unioncasa ai proprietari: “Consigliamo di applicare uno sconto del 50% sui canoni”

Per Assovie 9 negozi su 10, senza aiuti del governo, rischia di non rialzare le saracinesche a emergenza finita

La crisi economica cancella gli affitti


“Il Piemonte rischia 13 mila sfratti”


gli aiuti alle famiglie

Buoni spesa per 3,6 milioni


Lunedì le consegne


via mail o alle anagrafi


Il denaro potrà essere speso nei supermercati e negozi di vicinato

PIER FRANCESCO CARACCIOLO

L’

allarme è trasversa-
le. E, in questi primi
giorni del mese, coin-
volge sia chi un cano-
ne di affitto deve pagarlo sia
chi aspetta di riscuoterlo. Al-
loggi e negozi: in migliaia di
casi, secondo le associazioni
di categoria, i pagamenti non
saranno onorati per la man-
canza di liquidità provocata
dall’emergenza Covid. Se il
dato fosse confermato, signifi-
cherebbe un’impennata di
sfratti - e dunque di torinesi
che restano senza casa - e di
chiusure (o meglio non riaper-
ture) di esercizi commerciali.
Col rischio di un effetto a cate-
na, perché per molti proprieta-
ri di muri l’incasso derivante
da un affitto è un’entrata cru-
ciale.
Ecco perché fin d’ora, a Tori-
no, qualcuno suggerisce di ac-
contentarsi e chiedere solo
una parte di ciò che sarebbe
dovuto. «Ai nostri soci consi-
gliamo di applicare uno scon-
to del 50% sui canoni d’affit-
to» spiega Vito Buttafuoco,
presidente provinciale di
Unioncasa, associazione che
tutela i proprietari di casa.
Non sarebbe un taglio definiti-
vo, chiarisce: la parte mancan-
te andrebbe riscossa a fine
emergenza. «Inutile chiedere
di più - aggiunge Buttafuoco -
Serve buonsenso: ci sono in-
quilini che hanno pagato rego-
larmente per anni, ma ora
non hanno i soldi per fare la
spesa». Per far fronte agli in-
cassi mancati, nei giorni scor-
si Unioncasa ha scritto al go-
verno per sollecitare un soste-
gno economico.
Una contributo straordina-
rio, a Roma, lo ha chiesto an-
che Unione Inquilini, che inve-
ce tutela chi abita in affitto. E
prevede che, senza fondi ag-
giuntivi, «quadruplicherà il
numero di sfratti», spiega Vin-
cenzo Iatì, segretario torinese

dell’associazione. Per il Pie-
monte - che in questa classifi-
ca è la seconda regione italia-
na dopo la Lombardia - i nu-
meri sarebbero altissimi. Nel
2018, stando ai dati dell’asso-
ciazione, nella nostra regione
ci sono stati 3.378 sfratti
(2.267 a Torino e provincia).
E le richieste di esecuzione so-
no state 10.111 (4.926 nell’a-
rea metropolitana del capo-
luogo). Queste le cifre che an-
drebbero moltiplicate per
quattro: «Il governo ci aiuti e
faccia chiarezza - aggiunge Ia-
tì - Non si può, in un momento
come questo, lasciare tutto al-
la contrattazione tra inquilini
e proprietari».
Sul fronte dei negozi, inve-
ce, a lanciare l’allarme è Asso-
vie, che riunisce 30 associazio-
ni di commercianti (circa 3 mi-
la negozi). «Si rischia un’eca-
tombe: il 90 per cento degli

esercenti oggi fermi, senza
aiuti del governo, potrebbe
non riaprire l’attività a emer-
genza finita» dice Andrea Led-
da del direttivo.
In pericolo sono soprattut-
to i negozianti in affitto: «Che
sono la stragrande maggio-
ranza: in tanti già a marzo
non son riusciti a pagare il ca-
none». Nei giorni scorsi il pre-
sidente, Giovanni Lozzi, ha in-
viato una lettera a Regione,
Città Metropolitana e Comu-
ne in cui ha scritto che, secon-
do Assovie, le azioni di suppor-
to del governo sono state «in-
sufficienti» e «in massima par-
te non usufruibili». I provvedi-
menti della Città «hanno delu-
so le attese». «Bisogna lavora-
re sulla liquidità - aggiunge
Ledda - E i 600 euro una tan-
tum non sono assolutamente
sufficienti». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

BERNARDO BASILICI MENINI
MATTEO ROSELLI
Arrivano le risorse per aiutare
le persone in difficoltà a fare la
spesa. Verranno distribuiti 3,6
milioni di euro sotto forma di
buoni per comprare cibo e be-
ni di prima necessità. Da que-
sta mattina, alle dieci, si apro-
no i sistemi per accogliere le ri-
chieste. In due modi. Il primo:
sul sito del Comune sarà aper-

ta una sezione dedicata (acces-
sibile tutti i giorni dalle 9 alle
22). Il secondo, chiamando il
numero 011-011.300.03 (gli
orari sono oggi dalle 10 alle
18, domani 9-17, domenica
9-12, e la prossima settimana
dalle 9 alle 18). In entrambi i
casi sarà necessario fare un’au-
tocertificazione in cui si dichia-
ra lo stato di necessità econo-
mica data dalla crisi e di non

percepire altri aiuti pubblici.
Obbligatorio dotarsi, per le
pratiche, di un documento di
identità, del codice fiscale, di
un indirizzo email o di un nu-
mero di telefono. L’idea è quel-
la di poter cominciare a dare i
buoni già da lunedì.
Due i canali di distribuzio-
ne. Per tutte le persone con un
minimo di familiarità con in-
ternet, verrà inviata per via te-
lematica (email, sms, link do-
ve scaricare i buoni) e non sarà
nemmeno necessario stampar-
la: basterà mostrare il codice
nei punti vendita dallo smart-
phone. Per tutti gli altri a cui la
misura di sostegno verrà già
accordata saranno distribuiti
nelle anagrafi. «Ma è fonda-
mentale - spiega la sindaca
Chiara Appendino – che le per-
sone in grado di farlo via inter-

net scelgano quella strada, in
modo da limitare assembra-
menti e spostamenti». Previ-
sta anche la consegna a domi-
cilio per chi non può muoversi
da casa. I buoni, che dovrebbe-
ro arrivare da lunedì, saranno
di diverso importo in base a
chi li richiede: i nuclei fino a
due persone riceveranno buo-
ni per 300 euro, quelle da due
a quattro ne vedranno 400,
mentre da cinque in su l’aiuto
è di 500 euro.
«Saranno spendibili non so-
lo nei supermercati, ma anche
nei negozi di prossimità» spie-
ga l’assessore Marco Pironti.
Visto l’alto numero di richieste
previste, il Comune invita alla
pazienza nel caso in cui il sito
si blocchi o i tempi di attesa dei
call center siano elevati. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Kebab gratis per le famiglie bi-
sognose. E non solo: «Lo offri-
remo insieme a pacchi con pa-
sta, olio, frutta, verdura» spie-
ga Bahaad Heiwiss, egiziano,
che tutti conoscono come «Bi-
bo». Succederà oggi, dalle 12
alle 16, in via Berthollet 24, da-
vanti alle vetrine di Horas Ke-
bab: uno dei locali più noti, a
San Salvario e non solo. «Ho
avuto tanto dall’Italia: è giusto
che, in questa situazione deli-
cata, io scenda in campo per
dare il mio contributo» dice Bi-
bo, che 21 anni fa ha aperto il
locale vicino a piazza Madama
Cristina, chiuso al pubblico da
quando è iniziata l’emergen-
za. Per lui, in Italia dal ’90, par-
tito come lavapiatti e diventa-
to imprenditore di successo,
quella di oggi non sarà un’ini-
ziativa sporadica. Da mercole-
dì, infatti, Bibo distribuisce ci-
bo alle famiglie in difficoltà.
Per individuarle, si appog-
gia alla Casa del Quartiere, al-
la moschea, alla comunità egi-
ziana: «Mi affido al passaparo-
la. Mi segnalano le persone
che hanno bisogno di una ma-
no». Così, dall’altro ieri, fa con-
segne a domicilio. «Oggi sono
a quota 100», raccontava ieri
alle 15. Oppure regala i pacchi
davanti al locale. All’interno
c’è una pizza margherita insie-
me a pasta, salsa di pomodoro,
verdura: «Riceviamo tante do-
nazioni: in zona sanno che fac-
ciamo volontariato». Il kebab
è la novità di oggi, che Bibo pre-
parerà per quattro ore insieme
ai suoi dipendenti. Come scon-
giurare il rischio di assembra-
menti? «Un addetto farà rispet-
tare le distanze». PF.CAR. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Infilata di attività chiuse sotto i portici di via Po

IL CASO

REPORTERS

san salvario

Cibo e kebab

gratis ai poveri

“Restituisco

solidarietà”

per i mesi di marzo e aprile

Lavazza premia gli stabilimenti italiani
Bonus di 250 euro per i dipendenti

Il gruppo Lavazza darà un bo-
nus a tutto il personale dei
suoi stabilimenti produttivi di
Torino, Gattinara (Vercelli) e
Pozzilli (Isernia) - che impie-
gano in totale oltre 650 lavora-
tori- erogando un importo
mensile di 250 euro lordi nei
mesi di marzo e aprile. Un bo-
nus che verrà corrisposto sul-
la base del lavoro effettiva-
mente prestato. Come prima-
rio gruppo internazionale
dell’industria alimentare, La-
vazza sta mettendo in campo
tutte le proprie forze per assi-
curare la continuità delle sue
attività e dei suoi processi.
Questo bonus è un riconosci-

mento per l’impegno dimo-
strato dai lavoratori. Erogazio-
ne che si va ad aggiungere ai
premi per obiettivi erogati a
seguito dei risultati consegui-
ti nel 2019. Il Gruppo, infine, è
intervenuto a metà marzo a
supporto dell’emergenza sani-
taria, stanziando 10 milioni di
euro a progetti di sostegno a
sanità, scuola e fasce deboli
della Regione Piemonte e vo-
lendo dare così, insieme ai
suoi collaboratori, un segnale
positivo e di impegno concre-
to, nella convinzione che con
il contributo immediato di tut-
ti possa consentire all’Italia di
ripartire. C. LUI. —

IL CORONAVIRUS

REPORTERS

Bahaad Heiwiss, Horas Kebab

VENERDÌ 3 APRILE 2020LASTAMPA 39
CRONACA DI TORINO

T1 PR
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