Corriere della Sera - 20.03.2020

(Rick Simeone) #1


CorrieredellaSera Venerdì20Marzo2020 13


LE MISURE


Appello di Bonomi (Assolombarda):


«Non c’è sostegno al reddito che valga


se non tuteliamo produzioneeservizi»


Come ottenere gli aiuti del decreto


MisuredisicurezzaAcausadell’emergenzacoronaviruslagrandedistribuzionehadovutoapplicaremisuredisicurezzapergarantirelavenditadibenialimentaridiprimanecessità


Lavoro


Per ac cedere agli ammortizzatori sociali e,
più in generale, al pacchetto di strumenti
predisposto dal governo, le domande
vanno presentate all’Inps. In queste ore è
attesa la circolare che disciplina la
modalità di accesso allacassa integrazione,
sindacati e imprese sono inoltre in attesa
del decreto del ministero del Lavorocon il
dettaglio del riparto tra leregioni delle
risorse da destinare allacassa integrazione
in deroga. Lacassa in deroga è infatti
concessa dalleRegioni sebbene a pagare
sia comunque l’Inps, la misura è destinata
anche alle impresecon un solo
dipendente, fatta eccezione per i lavoratori
domestici. Gli ammortizzatori messi in
campo dal governo coprono i periodi di
riduzione e di sospensione del lavoro tra il
23 febbraio e il 31 agosto, per un massimo
di nove settimane.Per il comparto del
lavoro rappresentato da autonomi,
professionisti,co.co.co, professionisti e
lavoratori stagionali ècomunque stata
prevista un’indennità per il mese di marzo.
La richiestava presentata anche in questo
caso all’Inps.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Cassa in deroga


per 9settimane


fino ad agosto


Imprese


Per limitare i problemi di liquidità delle
piccole e medie impresec’è una moratoria
straordinaria sui prestiti. Le linee di
credito non potranno essererevocate fino
alla fine di settembre di quest’anno e a
quella stessa data dovrà essere rinviata la
restituzione dei prestiti non rateali scaduti.
Per otte nere la moratoria bisogna
rivolgersi alla banca o all’intermediario
che haconcesso il prestito. C’è poi il
potenziamento delfondo di garanzia
per il credito delle piccole e medie
imprese. Anche in questocaso il primo
sportello è quello della propria banca,
anche se bisogna attendere le indicazioni
operative del ministero dell’Economia per
capire i passi successivi.
Per quanto riguarda il rinvio delle
scadenze fiscali, sono tutte automatiche e
non ci sono richieste da fare all’Agenzia
delle entrate. Da ricordare però che,con
l’ec cezione delle province di Bergamo,
Cremona, Lodi e Piacenza, il rinvio di
ritenute,contributi e Iva riguarda solo le
aziendecon un fatturato inferiore ai 2
milioni di euro nel 2019.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Slittamentifiscali,


nonservelarichiesta


Sopra2milionisipaga


Autonomi


Sarà necessario fare domanda all’Inps per
otte nere il bonus da 600 euro netti
riservato a lavoratori autonomi,
professionisticon partita Iva,collaboratori,
operai agricoli e stagionali. In tutto si tratta
di una platea di quasi 6 milioni di persone.
Le regole sono ancora incorso di
definizione da parte dell’Inps, si dovrebbe
partire la prossima settimana. In ognicaso
il meccanismo sarà quello del rubinetto.
Che cosa vuol dire?Una volta fatta
domanda all’Inps, la sommaverrà erogata
subito, anche se siterrà ilconto in diretta
di domande e risorseresidue. I soldi
stanziati sono sufficienti percoprire
l’intera platea e incaso di necessità,
assicura il governo, arriveranno nuove
risorse.Una procedura simile ma separata
ci dovrebbe essere per i lavoratori
domestici che hanno perso il posto, e che
dovrebbero avere uncontributo più
contenuto rispetto ai 600 euro. In questo
caso siamo ancora più indietro: non manca
solo la procedura, ma anche la definizione
precisa della somma, che anche in questo
caso dovrebbe essere esentasse.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Fare la domanda


per i600 euro


Il nodo dei tempi


IlbonusdellepartiteIva


Rischio caos


sul «click day»


CatalfoeInps:


risorse ci sono


ROMAClick day, anzi no. A partire dalla prossi-
ma settimana,forse martedì, l’Inps dovrebbe
cominciare a raccogliere le domande per il bo-
nus da 600 euro riservato ai lavoratori autono-
mi. Le persone che potranno chiederlo, itec-
nici la chiamano platea, sfiorano i sei milioni.
Si tratta di uno strumentonuovo,per alcuni
versi eccezionalecome la situazione che stia-
mo vivendo. E non tutte letessere del puzzle
sono ancora andate al loro posto.
Ieri lo scontro è stato tutto su quelle due pa-
role, click day, che alla fine hannocostretto sia
il ministrodel Lavoro, Nunzia Catalfo, sia
l’Inpsaprecisareche non si seguirà quella
strada. Macosa vuol dire di preciso click day?
Un giorno preciso a partire dal quale è possibi-
le presentare la domanda perotte nere un ser-
vizio. Ma soprattutto un fischio finale, un mo-
mentodopo il quale la stessa domanda non

può essere più presentata e quello stesso servi-
zio non si puòotte nere più. Nemmeno da chi,
in teoria, ne avrebbe diritto. Qual è il proble-
ma? Nella storia del nostroPaese il click day,
usato piùvolte, è stato ribattezzatocaos day. E
rimanda subito al rischio di rimanere tagliati
fuori. È andatacosì in più di un’occasione,con
l’assunzione degli stagionali, laregolarizzazio-
ne degliextracomunitari, e ancoracon il piano
giovani in Siciliaoilbando per la sicurezza

dell’Inail. Ognivolta quel click si è trasformato
in uncaos. Stavolta, almeno nelle intenzioni,
le cose sarebbero andatecomunque in un altro
modo. Ifondi stanziati, garantisce il governo,
sono sufficienti per tutti. E se anche dovessero
finire, garantiscesempreilgoverno, ilfondo
sarà rifinanziato per fare in modo che nessuno
rimanga fuori. Ma nonostantequesteassicu-
razioni—comprensibilmente, vista la situa-
zione — l’espressione click day rimanda in au-
tomatico alconcetto di esclusione.
Alla fine l’Inps ècostretta a precisare: «Non
c’è nessun click day intesocome finestra den-
tro la quale si possono fare domande.Avremo
domande aperte a tutti, e un giorno di inizio,
con un click». La sostanzacambia di poco. Ma
il fantasma nonc’è più.
L.Sal.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Garanziedirifinanziamento
Ilgovernogarantiscefind’ora
chelerisorsesarannosufficienti
pertutti.Esedovesserofinire,
ilfondosaràinognicasorifinanziato

ROMAGli aiuti ci sono, leregole perotte nerli quasi.
Restano ancora da definire i dettagli di alcuni stru-
menti messi incampo dal governo per sostenere 14

milioni di lavoratoricolpiti dall’emergenza legata al
coro navirus.Per il bonus da 600 euro riservato ai la-
voratori autonomi, strumentopiù complesso per-
ché del tutto nuovo, si dovrebbe partire la prossima
settimanacon le domande e il governo assicura che
le risorse basteranno.Per la cassa integrazione non

ci sonoregole nuove da scrivere, ma diversi passaggi
intermedi, a partire dalla ripartizione deifondi tra le
Regioni.Avverte Carlo Bonomi, presidente di Asso-
lombarda: «Nonc’è sostegno alreddito chevalga se
non tuteliamo produzione, manifattura e servizi».
©RIPRODUZIONERISERVATA

3,


miliardi
illimite
massimo
dellerisorse
stanziate
daripartire
traleRegioni
eleProvince
autonome,che
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diAndreaDuccieLorenzoSalvia


Primopiano L’emergenzasanitaria

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