Corriere della Sera - 20.03.2020

(Rick Simeone) #1


18 Venerdì20Marzo2020 CorrieredellaSera


ILRICORDO


Pneumologi,primari,exdirettoridiospedale:


«Troppimortidall’iniziodell’epidemia,lottaimpari»


Sonooltre3.500idottoricontagiatidalvirus


G


iuseppe Finzi, 62 anni,
eraresponsabile del
Day hospital dell’ospe-
dale universitario diParma,
impegnatonelvolontariatoe
con la passione per la politica.
Luigi Frusciante,comasco, 71
anni da un mese,exarbitro,
era andato in pensione l’anno
scorso macontinuava a visita-
re.Epoi Antonino Buttafuo-
co, 66 anni, di Alcamo, medi-
coa Ciserano eVe rdellino, de-
cedutomercoledì,eLuigi
Ablondi, anche lui 66enne,ex
direttoregenerale dell’Ospe-
dale di Crema, che si è spento
il giorno prima. Sono le vitti-
me, gli ultimi nomi che laFe-
derazione dell'Ordine dei me-
dici chirurghi e degli odonto-
iatri (Fnomceo) ha aggiunto
all’elenco «deicaduti».
Si fa perfino fatica atener-
ne ilconto, sono almeno 14 i
medici finora sconfitti dal Co-
vid-19, specchio tragicodel
numero altissimo di operatori
sanitaricontagiati (a ieri
3.559). «È una lotta impari.
Non possiamo più permettere
che siano mandati acombat-
tere a mani nude» osservacon
durezza il presidente
Fnomceo Filippo Anelli.
Dietro ogni crocec’è la sto-
ria di uomini che si sono tro-
vati ad affrontareunnemico
all’inizio sottovalutato, i primi
a esporsi per salvare la vita de-
gli altri finendo per non riu-
scire a tutelare la propria. Co-
me Mario Giovita, 65 anni,
originicatanesi, medico a Ca-
prino Bergamasco.OIvano
Vezzulli, 61, ambulatorio a
Maleo ma anche medico delle
giovanili del Piacenza Calcio.
ORobertoStella, 67, presi-
dentedell’Ordine dei medici
diVa rese, in studioaBusto
Arsizio fino all’ultimo giorno.
E ancora: Franco Galli, 65 an-
ni, di Medole nel Mantovano;
Massimo Borghese, 63,otori-
no a Napoli; due pneumologi
molto noti a Como, Giuseppe
Lanati, 73,eRaffaele Giura,
80 ;Carlo Zavaritt, anche lui
ottantenne, pediatra di Berga-
mo; Giuseppe Borghi, 64, me-
dico a Casalpusterlengo.
Marcello Natali, 57 anni, se-
gretario Fimmg per la provin-
cia di Lodi, medicoaCodo-
gno, unasettimana fa aveva
avvertitocheitamponi sono
troppo pochi e i risultati arri-
vano in ritardo. Il giorno dopo
è stato intubato, mercoledì ha
cessato di vivere.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Ilsacrificiodeinostrimedici


«Mandati acombattere amaninude»


diRiccardoBruno


Luigi
Ablondi
66anni,ex
direttoredel
«Maggiore»di
Crema,guidava
unacasadicura
diCremona

Massimo
Borghese
63anni,
diNapoli,otorino
laringoiatra
emedico
ospedaliero
per30anni

Giuseppe
Finzi
62anni
responsabile
delDay
hospital
dell’ospedale
diParma

Luigi
Frusciante
71anni,diComo,
eraandato
inpensione
l’annoscorso
macontinuava
avisitare

Franco
Galli
65anni,
diMedole
(Mantova)
faceva
ilmedico
difamiglia

Mario
Giovita
65anni,
originicatanesi,
faceva
ilmedico
aCaprino
Bergamasco

Raffaele
Giura
80anni,
èstatoprimario
diPneumologia
all’ospedale
Sant’Anna
diComo

Giuseppe
Lanati
73anni,
diComo,
èstato
pneumologo
all’ospedale
Sant’Anna

Carlo
Zavaritt
80anni,
pediatrae
neuropsichiatra
infantile,èstato
ancheassessore
aBergamo

Ivano
Vezzulli
61anni,ambu-
latorioaMaleo
(Lodi)maanche
medicodelle
giovanilidel
PiacenzaCalcio

diPaoloDiStefano


Quelle


vittime


deldovere


Ilcommento


E


vitando le frasi
magniloquenti, alate
quanto vuote, i
medici e gli infermieri che
muoiono per ilcontagio
da virus sono persone che
meriterebbero «rime
chiare, usuali: in -are»,
parole «elementari»,
come quelle che un
grande poeta dedicò alla
madre scomparsa. Non
eroi ma lavoratori che, in
numero crescente, si sono
sacrificati sulcampo,
propriocome soldati o
ufficiali impegnati in una
guerra durissima e non
voluta. Quattordici medici
dall’inizio dell’epidemia.
«Che stiano salvandocosì
tante persone è un mira-
colo in sé», ha dichiarato
MikeRyan,capo del
Programma di emergenze
sanitarie dell’Oms.
Ricordarne la dedizione e
la serietà incondizioni
penose èrestituir loro la
dignità del lavoro (parola
semplice e straziata, ma
preziosacome le rime in -
are) in un momento dram-
matico in cui lacomunità
non ha bisogno di eroi ma
di professionisticapaci,
qualificati e seri: quelli che
abbiamo disprezzato fino
a ieri. E siccome si tratta di
«adempimento del
proprio dovere», questi
lavoratori di ogni livello
avrebbero diritto, in
memoria, ai benefici che
spettano a quelle figure,
appartenenti alleforze di
polizia e alleforze armate,
che la legge definiscecon
le maiuscole «Vittime del
Dovere»: non solo icaduti
sui fronti della guerra,
della criminalità, dell’ordi-
ne pubblico, ma anche
quelli che hanno prestato
servizio «in operazioni di
soccorso e di tutela della
pubblica incolumità».
Non sarà una granconso-
lazione per icongiunti, ma
almeno il segno di quel
riconoscimentocollettivo
e di quella riconoscenza
che nei giorni ordinari
facciamo un’enorme
fatica a manifestare agli
altri. E che proprio
quandotornerà l’agognata
normalità dovremmo
riscoprire tra le tante altre
virtù dimenticate.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Roberto
Stella
67anni,
medicodibase
epresidente
dell’Ordine
deimedici
diVarese

Marcello
Natali
57anni,
segretario
Fimmg
perilLodigiano
emedico
aCodogno

Primopiano L’emergenzasanitaria

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