Corriere della Sera - 20.03.2020

(Rick Simeone) #1


20 Venerdì20Marzo2020 CorrieredellaSera


Primopiano L’emergenzasanitaria


GLIESPERTI


All’iniziosimanifestaconfebbre,brividi,maldigola


masepeggiorainizianoiproblemirespiratori


Cometutelareiconviventi.Itempiper«negativizzare»


Isintomi,ildecorso:


eccocosasuccedeaimalati


Lavitadapositivi acasa


eicontrollidopo14giorni


Italiane«expat»


DaBiancaBaltiallaMurino,laquarantenaall’estero


N


essuno può sentirsi al
riparo dalcoronavirus,
le ansie e le preoccu-
pazioni riguardano persone
normali e personaggi famosi.
La modella lodigiana Bianca
Balti, in quarantena
volontaria acasa sua a Los
Angeles dopo essere stata in
Italia, in un’intervista al
Giorno ammette la sua paura
più grande: «Giravoceche
tra meno di 72 ore la città
venga chiusa. I supermercati
sono vuoti e qui nonc’è un
Conte che rassicura, ma un
Trump che fa solo promesse.

Qui loStato non si preoccupa
dei più deboli, li lascia anche
morire di fame e senza cure;
e poi, qui, la gente ha le
pistole. Ho paura che mi
vengano a svaligiarecasa in
cercadi cibo». Le pistole, e le
code fuori dalle armerie,
sono il motivo che ha spinto
l’influencer bellunese della
bellezza Clio Zammatteo,
conosciuta sui socialcome
Clio MakeUp, a lasciare New
York e a trasferirsicon la sua
famiglia (e babysittercon
bambino al seguito) in una
località più tranquilla. Lo ha
spiegato su Instagram ai suoi
2,8 milioni difollower, senza
trattenere le lacrime. «Io e

americano non è per niente
come il popolo italiano...
Abbiamocominciato ad aver
paura più che del virus, della
gente. E abbiamo deciso di
venire da Giuliana, la nostra
seconda famiglia in America,
e stare tutti insieme». E ha
invecevoluto mandare un
videomessaggio aiconterra-
nei dell’ Unione Sarda e di
Videolina per raccomandarsi
direstare acasa l’attrice
Caterina Murino. L’exBond
Girl,con noi altelefono da
Parigi, racconta: «Ho
cominciato la quarantena ieri
(mercoledì, ndr ). Ho vissuto
“scappando” dall’Italia prima
che l’Italia chiudesse per

arrivare in Francia prima che
l’America chiudesse per poi
arrivare aPorto Rico, dove
stavo lavorando a un film che
hanno interrotto: io ero
riuscita a girare le mie scene.
Ho vissuto l’angoscia che
cresceva nei diversiPaesi.
Questaterribile emergenza
toccatutti quanti, nonc’è
poveroo ricco: siamo tutti
nella stessa barca. I miei
familiari? Li sento tutti i
giorni, ma questo anche
prima. Dobbiamo ricordarci
di loro sempre,come dei
nostri eroi di sempre: i
medici e gli infermieri, che ci
salvano in qualsiasi
occasione». ©RIPRODUZIONERISERVATA

IvoltiDa sinistra, Bianca Balti, 36 anni, Caterina
Murino, 42, e Clio «MakeUp» Zammatteo, 37

Q


ualèildecorso del-
l’infezione da Sars-
Cov-2? Lo tracciamo,
per sommicapi,con
l’aiutodiSergio Harari, pri-
mario di pneumologiaeme-
dicina all’ospedale San Giu-
seppe Multimedica di Milano
e professore di Clinica medica
all’università di Milano.
Per cominciarevadetto che
in circal’80% deicasi l’infezio-
ne non dà sintomi oppuresi
manifestacondisturbivaria-
bili ma non tali da richiedere
il ricovero. Nelrestante 20% ci
sono difficoltàrespiratorie
che richiedono assistenza in
ospedale e nel 2 percento cir-
cadeltotale l’esitoèfatale,
evenienza che siverificaso-
prattuttoinpersone anziane
o portatrici di altre patologie.
Le cifrevannoconsiderare ap-
prossimative, perchévariano
nei diversiPaesiepossono
mutare all’aumentare dei dati
raccolti.
Quando non è asintomatica
la malattia di solito si manife-
stacome una «brutta influen-
za». In generec’è febbre alta o
molto alta,con brividi (segno
chelatemperatura sta salen-
do), accompagnataomeno
da mal di gola, bruciore nella
partealta delle vie aree (tra-
cheite), dolori diffusi, mal di
testa, stanchezza profonda,
non di radocongestione na-
sale econgiuntivite. Direcen-
teè stata riscontrata in molti
infetti la perdita del gustoe
dell’olfatto, anchecome unico
sintomo.Possono intervenire
anche disturbi gastrointesti-
nali perché il virus non sifer-
ma necessariamentenell’ap-
paratorespiratorio.

Quandopassalafebbre
Se la situazione evolve favore-
volmentelafebbredisolito
passa in 5-7 giorni. Qualche
voltac’èunritornofebbrile
dopo 1-2 giorni. La debolezza
può essere lunga da smaltire.
Il trattamentosiavvale di
antipiretici, essenzialmente il
paracetamolo, che oltread
abbassarelafebbreèanche
antidolorifico.Èmoltoim-
portantebereasufficienza,
per idratare le mucose e per-
ché serve anche ad abbassare

lafebbre.Peridisturbi inte-
stinali si può ricorrere ai clas-
sici farmaci cui si ricorreper
la diarrea. Anche se non viene
fattoiltamponeènecessario
limitarealminimoicontatti
con le altre persone,compresi
i familiari.
Incaso diconvivenza biso-
gna indossaremascherina e
guantiedisinfettarebene le
superfici. Se si può, megliote-

nere i bagni separati perché la
localizzazione intestinale del
virusrende plausibile la tra-
smissione per viafecale.
Non si sa ancoracon certez-
za dopo quantotempo il ma-
lato si «negativizza». Inteoria
bisognerebbe fare un tampo-
ne, ma al momentonon è
semprepossibile,eancora
non si sa se,eper quanto, si
sviluppi immunità.

Semancailfiato
L’allarme devescattarequan-
docomincia a mancare il fia-
to, che può diventarecorto e/
o frequente, oppure, quando,
avendo un saturimetroinca-
sa, ci si accorge che la satura-
zione dell’ossigeno nel san-
gue scende di 4-5 punti ri-
spetto allo standard della per-
sona,tenendo presente che il
confrontodeveesserefattoa

parità ditemperatura, perché
quando lafebbre sale la satu-
razione si abbassa.
In questicasi in ospedale si
fa una lastra altorace perveri-
ficaresec’è interessamento
polmonare, nelqualcaso si
procede al ricoveroperché ci
può essere un peggioramento
drammatico e rapido, talvolta
anche nel girodipoche ore,
cherende necessaria l’assi-
stenzarespiratoria,constru-
menticome il cPap (lo stesso
usatodachi soffrediapnee
notturne), gli ormai famosi
caschi oppure, quando non
c’èaltra scelta,conl’intuba-
zione. Questi interventi sono
indispensabili perché Sars-
Cov-2 ha lacapacità di inse-
diarsi negli alveoli polmonari,
doveprovocaun’importante
infiammazioneerende diffi-
cile la funzione essenziale di
questi piccoli «acini» e cioè la
cessione di anidridecarboni-
caprodotta dalcorpo (nel-
l’aria espirata)el’assunzione
di ossigeno dall’esterno (dal-
l’aria inspirata). Ciò, oltre a es-
sere necessario per la soprav-
vivenza, ha ruoli menoovvi,
ma altrettantofondamentali
per l’equilibrio dell’organi-
smo,come il mantenimento
dell’equilibrio acido-base.

Leterapieeicontrolli
Per quanto attiene alleterapie
farmacologiche gli antivirali
attualmenteusati sono il
Remdesivir, di cuièappena
iniziata una sperimentazione
e lacombinazione Lopinavir/
Topinavir, che però, secondo
uno studio pubblicatosul
NewEnglandJournal ofMe-
dicine non sembrafornire
vantaggi significativi.Ve ngo-
no poi adoperati farmaci anti-
malaricioantireumatici,co-
me l’ormai famosoTocilizu-
mab, per ridurre lacosiddetta
«tempesta citochinica», che
nonèche un’enormecondi-
zione infiammatoria.
Dopo la dimissioneène-
cessario ricontrollareilpa-
ziente dopo 14 giornicon due
tamponi ravvicinati in succes-
sioneesoloaquel puntosi
può dire che la persona non è
più infettiva. Nel frattempo
dovrebbe seguire leregole di
separazione o almeno di pro-
tezionecon i familiari.
©RIPRODUZIONERISERVATA

diAntonioPolito


Noielafoto


dellebare


suimezzi


dell’esercito


Taccuinodalvirus


H


a scosso tutti
la fotodella
colonna di mezzi
militari che
portano fuori
da Bergamo icorpi
di decine di vittime.
C’è chi non ci ha
dormito. Conosciamo
tutti i numeri della
tragedia di questa
coraggiosa, viva,
orgogliosa città;
ma unconto sono
le statistiche, un’altra
le immagini. Come
in tanti eventi storici,
unafotodice più di tutto.
InRetec’è chi propone
una giornata di lutto
nazionale, per onorare
quei morti che hanno
compiutocosì il loro
ultimo viaggio. Oppure
una solenne seduta
dicommemorazione
delParlamento. Sarebbe
il miglior modo
di riaprire le Camere,
e rimetterle alcentro
della vita della
nazione.
©RIPRODUZIONERISERVATA
LafestaAlma Clara Corsini, 95 anni, è la prima guarita da Covid-19 a Modena(fotoGazzettadiModena)

diLuigiRipamonti


diElviraSerra Claudio ci siamo sentiti un
po’ persi. Quandovedi la
gente che invece che andare
a comprarecarta igienicavaa
comprare armi, e fanno le
file ai negozi... Quando pensi
al livello di povertà chec’è
nelle città... Quando inizi a
pensare al fatto che non è
mai successa unacosa del
genere e che il popolo

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