Corriere della Sera - 20.03.2020

(Rick Simeone) #1


CorrieredellaSera Venerdì20Marzo2020
ESTERI

25


Ilcaso


diVivianaMazza


«LiberateLoujain»


L’appellodellasorella


dell’attivistasaudita


Dueanniincellaperaverguidato,udienzaancorarimandata


L’


attivista saudita
Loujain Al-Ha-
thloul non è appar-
sa in tribunale l’al-
tro ieri a Riad: la se-
duta è stata rinviata di nuovo,
come già una settimana fa, a
causa dell’emergenzacorona-
virus. «I nostri genitori hanno
il divietodilasciarel’Arabia
Saudita ma potevano andare a
trovarla unavolta la settimana
incarcere.Ora non possono
più, anche le visite sono state
sospese per timore deiconta-
gi», dice al Corriere la sorella
Lina, che vive a Bruxelles. Pre-
occupata, chiede l’immediato
rilascio di Loujain, una dei 17
attivisti per i diritti umani —
quindici donne, due uomini
— arrestati quasi due anni fa.
Era il 17 maggio 2018.Un
giornale pubblicò le lorofoto
sottoiltitolo «Traditrici». Le
accuse: minare la stabilità del
Regnocon l’assistenza econo-
micadi«entità straniere» e
sovvertire le tradizioni nazio-
nali ereligiose. Cinque di loro
—Samar Badawi, Naseema
al-Sada, Nouf Abdulaziz, Ma-
ya’aal-Zahranielastessa
Loujain al-Hathloul—resta-
no in prigione e dovevano ap-
parireintribunale. Gli altri
sono stati provvisoriamente
rilasciati, matenuti sotto

stretta sorveglianza,con il di-
vietodiusareisocialerila-
sciareinterviste, in attesa di
giudizio.
Tra le prove presentatecon-
tro Loujain Al-Hathloul, ci so-
no un notoviaggio in macchi-
na che intraprese nel 2014 da-
gli Emirati fino alconfine sau-
ditaeivideocondivisi sui
social mentreera alla guida;
inoltre, un’intervistaconuna
tv americanaeuna sua do-
manda d’impiego presso gli
uffici delle NazioniUnite. Nel
2014, dopo aver annunciato le
sue intenzionia228.000fol-
lowersuTwitter, la giovane,
alloraventicinquenne,con
studi in Canada e laurea in let-
teratura francese, partì da
Abu Dhabiconunaregolare
patenteottenuta negli Emira-
ti. Quandocercòdi entrare in
Arabia Saudita fu arrestata.
Non era la primavolta che at-
tivistecome lei finivano in
manetteper aver chiestodi
poterguidare. Hacolpitoco-
munque che sia successo di
nuovonel 2018, un mese pri-
ma che quel dirittofosse fi-
nalmenteconcesso alle saudi-
te.«Loujainèstatafermata
mentreguidavadaDubai ad
Abu Dhabi.Èstata bendata,
costretta a salire su un aereo e
portata in Arabia Saudita», di-
ceLina. «Un rapimento».
L’unicolorocrimine—ha
dichiarato HumanRights
Watch — sembra essere l’aver
voluto che le donne guidasse-
roprima che lovolesse il prin-
cipe Mohammad bin Salman,
che mira a diventare il prossi-
mo sovrano dell’Arabia Sau-
dita. Le suerecenti riforme
economichee«sociali»—a

2018 i familiari hanno denun-
ciato che Loujain è stata sotto-
postaatorturecon l’elettro-
shock, frustate,«waterboar-
ding»edenudata da ufficiali
della sicurezza che l’hanno
aggredita sessualmente. La
famiglia ha chiestouna peri-
zia medica, ilRegno ha nega-
totutto. Letorture fisiche so-
nocessate — dice Lina — ma
non quelle psicologiche. In
uno degli ultimi tweet prima
dell’arrestodel 2018, Loujain
citavauna frase del principe
Mohammad: «Non abbiamo
la situazione migliore al mon-
do per i diritti umani, ma stia-
mo facendo grandi passi
avanti». L’attivistacommen-
tava: «Dichiarazionicome
questa sono rassicuranti, ri-
flettono un chiarointeresse
per le norme internazionali.
Possiamo fare un salto avanti,
migliorarelareputazione del
Regnoeprovarela serietà di
questeaffermazioni riveden-
do icasi dei prigionieri dico-
scienza».Unappello che ora
viene rilanciato da Lina: «Mia
sorella e gli altri non sono cri-
minali, ma prigionieri dico-
scienza. Lasciateli andarese
voleteprovareche ilRegno è
cambiato».
(HacollaboratoFaridAdly)
©RIPRODUZIONERISERVATA

Libia


Nuoviraid


aTripoli,


mortidonne


ebambini


C


inque donne sono
state uccise e altre
cinque persone sono
rimasteferite, tra cui un
bambino, in un raid
avvenuto mercoledì vicino
a Tripoli. Icolpi di mortaio
hanno raggiunto lecase
nelle città di Ain Zara e Bin
Ghahsir, a sud della
capitale libica, ha riferito
Amin al-Hashemi,
portavoce della sanità del
governocon sede a
Tripoli. Le aree
meridionali di Tripoli
continuano ad essere
teatro di intensi scontri tra
le forze del Gna guidate da
Fayez Sarraj e quelle
dell’Esercito nazionale
libico (Lna) guidato dal
generale Haftar. In una
dichiarazione ufficiale, le
forze del Gna hanno
accusato leforze di Haftar
di essereresponsabile del
bombardamento e
dell’uccisione di bambini
e donne, aggiungendo che
l’Lnacontinua a violare
l’accordo dicessate il
fuoco.

Ilviaggio
LoujainAl-
Hathloulinuna
delleripresefatte
nel2014quando
partìinautoda
AbuDhabi,negli
Emirati,per
raggiungere
l’ArabiaSaudita

partire dalla perdita di potere
della poliziareligiosa — sono
stateaccompagnatedallare-
pressione del dissensoedi
ogni minaccia percepitacon-
troilsuo potere.Nell’ottobre
2018, il principe ereditario di-
chiaròinun’intervista che
quelle attiviste erano spie che
volevano destabilizzare ilPae-
se ec’erano prove; poi un an-
no dopo —forse anche acau-
sa dello scandalo dell’omici-

dio diJamal Khashoggi per
mano dei servizi sauditi—
Mohammad bin Salman si è
limitato a dichiarare che ilca-
so «è dicompetenza della ma-
gistratura».
Lina afferma che il messag-
gioèchiaro: le riforme sono
concesse dall’altoaisudditi,
non sono diritti per cui si lot-
ta. Giura checontinuerà a
parlaredisua sorella finché
non sarà libera. Nel dicembre

Lavicenda


●LoujainAl
Hathloul,30
anni,èuna
delleattiviste
peridirittidelle
donne
arrestateil17
maggio2018.
Leaccuse:
minarela
stabilitàdel
Regnocon
l’assistenza
economicadi
«entità
straniere»e
sovvertirele
tradizioni
nazionalie
religiose

●Cinquedi
lororestanoin
prigione.Gli
altri12,tracui
nominoticome
AzizaAl
Youseffe
EmanAl-
Nafjan,sono
fuori,inattesa
digiudizio

Dirittoallapatente
Arrestatadueannifa
conaltri16attivisti
mentreilreautorizzava
ledonneaguidare

Egitto


Laprotesta


dellascrittrice


AhdafSoueif


L


a scrittrice Ahdaf
Soueif, zia di Alaa
AbdelFattah (attivista
incarcere), è finita in
manettecon la sorella
Laila e la tutor di Giulio
Regeni Rabab Al Mahdi:
chiedevano libertà nelle
carceri a rischio Covid-19.
Tranne Laila, sono libere.

Cile


Slittailvoto


sullaCarta


diPinochet


I


l Parlamento cileno ha
approvato il rinvio del
referendum per
cambiare la Costituzione
(che risale alla dittatura di
Pinochet). Previsto per il
mese prossimo, ilvoto
slitterà al 25ottobre. Era
stato fissato per placare la
crisi sociale che scuote il
Paese da oltre quattro
mesi. Ma l’arrivo del
coronavirus in
Sudamerica hacambiato
l’agenda: 102 nuovicasi in
un giorno nelPaese; il
presidente, Sebastián
Pinera, ha annunciato un
pacchetto da 11,7 miliardi
di dollari per far fronte
alla pandemia.

LascrittriceAhdafSoueif


fredmello.it

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