Corriere della Sera - 20.03.2020

(Rick Simeone) #1


30 Venerdì20Marzo2020 Corriere della Sera


SEGUEDALLA PRIMA


È


una dupliceEuropa che ha
ancora su entrambiifronti
qualche figuracapace di guar-
dare agli equilibri generali ol-
tre l’interesse particolare e di
agirediconseguenza. Ne ha
fra rappresentanti italiani,
francesiospagnoli da una
parte,così come ne ha sul
fronte opposto fra i burocrati
o fra i politicitedeschi o olan-
desi. Ma ilcontrasto di idee e
narrazioni diverse in questi
giorni ha una durezzacon po-
chi precedenti, mentre l’inte-
ra architettura europea fini-
sce sotto la pressione immen-
sa dell’epidemia.
Lo sièvistosubitoall’inter-
no della Commissione dove
alcuni politici designati dal
centro-destraenella sfera
d’influenzatedesca—ilvice-
presidenteValdis Dombro-
vskis, ilcommissario austria-
coJohannes Hahn—hanno
rifiutatofino all’ultimo di so-
spendereleregole di bilancio
europee, anche di frontea
unacatastrofesanitaria che
sta travolgendo l’economia
mondiale. Alla fine, quando
era chiaroche il rischio di
noncambiarenulla era trop-
po alto, persino la presidente
tedescaUrsulavonder Leyen
ha smesso di darecopertura
ai più rigoristi. Ma la stessa
linea di fratturaècorsa fino
alle stanzedel governoaBer-
lino:acalamità europea or-
mai evidente, anchecontro
l’avviso del ministrodelle Fi-
nanzeOlaf Scholz, Angela

Merkel ha frenatoall’idea di
sospendereivincoli europei
sul deficit. Solo all’inizio di
questa settimana—riferi-
sconovarie persone informa-
te —lacancelliera ha finito
percedere.
La stessa faglia sièpoi
aperta subitodopo nel Consi-
glio europeo, ilverticedei ca-
pi diStatoedigoverno del-
l’Unione. Di fronteaicolleghi
inteleconferenza, Merkel tre
giorni faèrimasta illeggibile:
nel cuorediunarecessione
gravissima, nel suo interven-
tonon ha dedicatouna sola
parola all’economia. Nel frat-
tempoileader di Italia e

Francia, Giuseppe Contee
Emmanuel Macron, propo-
nevano di lanciareun«coro-
nabond» europeo: un titolo
garantitodal bilancio di Bru-
xellesicui proventi potessero
finanziarelaspesa sanitaria.
Anche Christine Lagarde si è
messa alle spalle gli errori dei
giorni scorsiehaproposto
un «eurobond» (parole sue,
secondo gli astanti). La presi-
dentefrancese della Banca
centrale europeacapisceche
questa sarebbe la svoltacapa-
ce di darelacredibilità istitu-
zionale—labase di un bilan-
ciocomune—senza la quale
il futurodell’euroresterà
sempreindubbio.
Altri leader peròhanno

terventi di mercato della Ban-
ca d’Italia perconto della Bce:
via Nazionale non deve nean-
che impiegaremoltaforza di
fuoco, perché il crollo della fi-
ducia ha fattocollassare ivo-
lumi di mercato sul debito di
Roma ad appena 300 milioni
sull’intera giornata (meno di
un decimo del solito).
Ma ormai nella Bce qualco-
sa si sta muovendo, perché
Lagardehacapitoche deve
cancellare la sua gaffe e sta la-
vorando fiancoafiancocon
FabioPanetta, ilcollega italia-
no del direttivo. Da Francofor-
te arriva una dura presa di di-
stanza dalle parole dell’au-
striaco Holzmann e parte l’ac-
celerazione del piano che era
in preparazione da giorni: si
convocaunConsiglio diretti-
voper generareunaforza fi-
nanziaria schiaccianteche
tamponi la crisi. Francesi e
italiani da un lato,tedeschi e
olandesi dall’altrocome fronti
avanzati dello scontro chetor-
naaconsumarsi in una gior-
nata ditensione alle stelle. Il
ministrodell’Economia,Ro-
berto Gualtieri, chiama il suo
collegatedescoScholz per
dirgli che l’euro è in pericolo
se nonsipermetterà alla Bce
di fare il suo dovere. Gualtieri
chiama anche Lagarde.
Alla fine la francese deci-
de di fareilpasso che non
avevaosatocompierelaset-
timana prima: metteinmi-
noranzaibanchiericentrali
di GermaniaeOlanda,Jens
WeidmanneKlaas Knot,ela
Bcedecide di salvareilsiste-
ma senza di loro. Come suc-
cedevaaitempi di Mario
Draghi. L’euroel’economia
europea per adesso nonvan-
no in pezzi. Ma le due visioni
d’Europa, scontrandosi, ci
sono andatevicine.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

parlatouna lingua diversa,
pervalorievisione politica.
Mentrelecolonne dicamion
dell’esercitotrasportavano i
morti nelle strade della Lom-
bardia, il premier olandese
Mark Rutteinvitaval’Italia a
chiedereunsalvataggio al
Fondo salvaStati (Esm): si-
gnificaimpegnarsi ad alcune
riforme, ma soprattuttoac-
cettareche siano direttedal-
l’esternoemagaricondizio-
nateaundefault pilotatodel
governo. Nella scelta dei
tempiedeitoni, quella di
Rutteèsuonatacome una ri-
chiesta di sottomissione a
chi rispondeaprioritàeelet-
tori diversi. CertooggiaBru-
xelles si lavora all’ipotesi che
l’Esmoffra programmi «pre-
cauzionali» leggeri, senza al-
tracondizione se non di fi-
nanziarelasanità. Ma anche
quelli prevedono prima di
tuttouna «analisi di sosteni-
bilità del debito» delPaese in
crisi: ciò permetterebbe a
Olanda, Finlandiaoalla stes-
sa Germania—sevogliono
—dibloccarel’accesso del-
l’Italia aifondi dell’Esm se
prima non accetta di sforbi-
ciareilvaloredei titoli diSta-
to onerinviairimborsi.
È in questo clima che mer-
coledì le due Europe sono en-
tratenelle oredecisive. La
giornata partemale: il gover-
natore di ViennaRobert Holz-
mann fa di tuttoperconfer-
mareerafforzarelagaffedi
Lagarde, che pochi giorni pri-
ma si era lavata le mani del
compitodicontrastarechi
punta sullo sfascio dell’euro.
L’austriaco, in un’intervista,
arrivaadefinirequesta crisi
drammaticacome «una puri-
ficazione». Non sorprende
che la mattinata mercoledì di-
venti difficilissima per i titoli
diStatoitaliani, fino agli in-


diMaurizioCaprara


EMERGENZAEBIODIFESA,
LEDEBOLEZZEDELSISTEMA
NEGLISTATIUNITI

L


ette oggi in tempi di coronavirus
alcune parole attirano l’attenzione,
più di quanto in precedenza ne
abbiano ricevuta da parte di
dirigenti politici, amministrazione
pubblica, informazione.Parole come queste
per esempio: «Molti ospedali e altre entità
sanitarie operano al di sopra e spesso al di
là delle proprie capacità, cercando di
soddisfare le esigenze delle comunità in cui
agiscono.Non possiedono la capacità
superiore necessaria per rispondere a
eventi biologici su larga scala».
Le due frasi si trovano in unrapporto
pubblicato da un organismo che esiste negli
Stati Uniti e si chiama «Bipartisan
Commission on Biodefense», commissione
con entrambi le parti politiche sulla
biodifesa.Risalgono al 2018.Riguardavano
le contromisure da adottare nelPaese per
prepararsi a fronteggiare minacce di
bioterrorismo o pandemie. A co-presiedere
la commissione erano unrepubblicano e un
ex senatore democratico, l’ex ministro
dell’InternoTom Ridge eJoe Lieberman. Se
il metodo di elaborazione delrapporto
intitolato «Holding the line on Biodefense»
può essere da modello per l’Italia — in
materia vanno cercate intese tra
maggioranza e opposizione — il panorama
che ne veniva fuori non risulta adesso
confortante.
Emerge dal testo che negli Stati Uniti i
governi locali sono 89.004.Coordinarli è
arduo. E nelle 51 pagine si intuiscono
difficoltà attuali sottovalutate da Donald
Trump. Tra leraccomandazioni ve ne erano
due: «Migliorare la distribuzione di
farmaci, equipaggiamenti medici e altre
forniture essenziali»;rendere «la biodifesa
una priorità per tutti i leader eletti».
Non risulta siano state applicate in pieno.
L’Italia dispone di un’assistenza sanitaria
pubblica che non teme confronti con gli
Stati Uniti.Maanche noi in futuro
dovremo ricordare che un grammo di
prevenzione, insegnava una dottoressa,
vale un chilo di terapia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ilcorsivodelgiorno


EUROPA CONTRO EUROPA


COSÌL’UNIONERISCHIAILCRAC


EpidemiaLeforzeingiocochehannosfioratolarottura


Ricostruzionediunasettimanaadaltatensione:tedeschi


eolandesidaunaparte,italianiefrancesidall’altra


diFedericoFubini


ANALISI
&
COMMENTI

SEGUEDALLA PRIMA


È


la stessa domanda
che gli investitori si
erano posti nell’au-
tunno del 2011,
quando gli spread
italiani balzarono
primaa3 00 epoi a500, preci-
pitando una crisi dell’area del-
l’euroche sièconclusa solo
con«Whatever it takes» di
Mario Draghi nel luglio 2012.
Ma il debitoitalianoèsoste-
nibile?Aquesta domanda ha
rispostomartedì l’ex capo-
economista delFondo mone-
tario internazionale, Olivier
Blanchard(https://www.pi-
ie.com/blogs ). OsservaBlan-

chardche prima dell’inizio
della crisi da Covid-19, il debi-
toitaliano era pari al 135 per
centodel Pil,eilrendimento
dei nostri titoli decennali era
inferioreall’1%.Imercati evi-
dentementenon si preoccu-
pavano né di un possibile de-
fault, né del rischio di rideno-
minazione (cioè di unarottu-
ra dell’euro). Tuttoquello che
il governo italiano doveva fare
per mantenerestabile il rap-
portodebito/Pil era produrre
un saldo primario (cioè un
avanzodibilancio al nettode-
gli interessi) intorno all’1 per
centodel Pil.Unobiettivoche
la maggior partedegli osser-
vatori ritiene economicamen-
te epoliticamentefattibile e
checorrispondeaquanto

scrittonella legge di Bilancio
approvata in dicembre. Che
cosaècambiatoquesta setti-
mana?
Supponiamo che le misure
adottatelunedì dal governo
per affrontarel’emergenza
Covid-19,elarecessione che
essa provocherà,comportino
un aumentodi20punti nel
rapportodebito/Pil, dal 135 al
155 percento.Perstabilizzare
il debitoaquel livello sarebbe
necessario un aumentodel
saldo primario dello 0,2 per
centodel Pil, circa4miliardi
di euro.Èdifficile credereche
ciò sia impossibile. Ma checo-
sa accadrebbe se i risparmia-
tori che acquistanoinostri ti-
toli noncondividesseroque-
sta analisi e, preoccupati,

chiedesserotassi più altico-
me hanno fattonegli ultimi
giorni? L’Italiacadrebbe in un
«cattivoequilibrio» cioè una
situazione in cui le aspettative
si auto-realizzano. In questa
situazione il debitoitaliano
diverrebbe insostenibile.
Maicattivi equilibri posso-
no essereevitati.Èciò che la
Bcehafattol’altroieri notte,
sostanzialmenteripetendo la
decisione di Mario Draghi
del 2012. La bancahadetto
che di qui alla fine dell’anno
aumenterà di 750 miliardi il
volume dei suoi acquisti di ti-
toli dell’area euroecancelle-
rà—equestaèladecisione
più importante—ilvincolo
che tali acquisti siano pro-
porzionali alle dimensioni
relativedei vari Paesi (l’Italia
conta per un 13%).
Ma soprattuttohaaccom-
pagnatoquesta decisione
conunannuncio impegnati-
vo:«Il Consiglio direttivofa-
rà tuttoilnecessario nell’am-
bitodel suo mandato. In par-

ticolareèdispostoadau-
mentareledimensioni dei
suoi programmi di acquisto
di attivitàeadadeguarne la
composizione, per quanto
necessarioeper tuttoiltem-
po necessario. Nella misura
in cui alcuni limiti autoim-
posti ostacolasserol’azione
che la Bceètenutaaintra-
prendereper adempiereal
suo mandato, il Consiglio di-
rettivoprenderà inconside-
razione la possibilità di rive-
derli nella misura necessaria
perrenderelasua azione
proporzionata ai rischi che
dobbiamo affrontare».

LACRISI


L’ARGINEPOSTODALLABCE


PERSALVAREL’EURO


Ieri mattina lo spreadètor-
nato sottoquota 200elìèri-
mastotuttoilgiorno. Signifi-
cache la crisièfinita? Certo
che no,einfatti lo spread è
sceso ma le borse ieri sono ri-
mastesostanzialmentestabili.
Questoportaadueconsidera-
zioni. Se non cifosse stato
l’interventodella Bceoggi sta-
remmo discutendo di un pos-
sibile default italianoedubi-
tando della sopravvivenza del-
l’euro. Almeno questoproble-
maèstatotoltodimezzo.
Seconda osservazione: la de-
bolezza dell’unione moneta-
ria dipende dall’essereunaco-
struzione ancora incompleta
perché la Bcenonèancora
una bancacentrale «norma-
le». Questa è l’occasione per-
ché lo diventi poiché lo shock
che hacolpitol’Europa è, per
unavolta, uno shock simme-
trico, cioè noncolpiscealcuni
Paesi più di altri.Eshock sim-
metrici giustificano risposte
fortiecomuni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

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AllafineLagarde
hacancellatolasuagaffe
ehalavoratofianco
afiancoconilcollega
italianodeldirettivo

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questaèl’occasione
perchélodiventi

diFrancescoGiavazzi

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