Il Sole 24 Ore Venerdì 20 Marzo 2020 25
Mondo
Doppia sfida per Vladimir
Putin, che deve affrontare
l’emergenza coronavirus
insieme alla crisi del petrolio.
I casi ufficiali di coronavirus
in Russia sono
Casi in aumento
Primo morto
in Russia, stato
di allerta in tutte
le regioni
«È solo una psicosi, il panico può
fare più danni del virus». Lo ha
detto il presidente bielorusso
Aleksandr Lukashenko,
criticando la chiusura delle
frontiere da parte di molti Paesi
Bielorussia
Per il presidente
Lukashenko
il virus è solo
una psicosi
Da Hong Kong a Londra, prove
tecniche di helicopter money
MISURE ESTREME
La città asiatica distribuisce
denaro a tutti i cittadini
Anche Trump ci pensa
La BoE finanzia le imprese
emettendo moneta senza
pesare sui conti pubblici
Riccardo Sorrentino
Hong Kong, Londra, forse Washin-
gton. È il momento di pensare prag-
maticamente all’impensabile. Occor-
re affrontare una crisi plurima dai
contorni radicalmente incerti, da af-
frontare in molti casi con bilanci pub-
blici già sotto sforzo. È così che l’heli-
copter money, un esperimento menta-
le diventato all’inizio del secolo una
politica a disposizione per situazioni
estreme, diventa in forme diverse,
qualcosa da sperimentare o almeno
valutare concretamente.
Dare denaro a tutti, imprese o fa-
miglie, gratuitamente o quasi (anche
per i governi) - come se fosse lasciato
cadere dall’alto, da un elicottero che
appare - come uno degli strumenti
per affrontare la crisi di liquidità delle
imprese e di molte famiglie, che devo-
no pagare stipendi, fornitori o fare
spese ma vedono ridurre i ricavi. Gli
strumenti tradizionali di politica mo-
netaria iniettano liquidità nel sistema
finanziario e bancario, ma non c’è al-
cuna garanzia che da qui scenda verso
aziende e consumatori. L’helicopter
money, come le altre misure di politica
economica, non farà riaprire negozi e
imprese né farà tornare i cittadini alla
vita normale - in questo senso è im-
portante la tempistica di questa misu-
ra - ma può essere utile.
A Hong Kong, che dopo il lockdown
deciso a gennaio sta tornando lenta-
mente alla normalità, il governo sta
per esempio distribuendo denaro a
tutti: ogni cittadino maggiorenne ri-
ceverà entro aprile l’equivalente di
. euro, e ognuno dei mila det-
taglianti mila euro. Non è cosa di-
versissima, in realtà, dai . euro
che la Francia darà alle microimpre-
se che abbiano perso almeno il %
del fatturato a marzo, o ai euro
che l’Italia verserà a partite Iva e
co.co.co, ma la città autonoma cinese
può permettersi di essere molto più
generosa e premiare tutti: il suo de-
bito pubblico è pari a zero (secondo
i criteri dell’Fmi) e il governo ha, per
di più, accesso a un ricco portafoglio
finanziario.
Paesi molto indebitati come quelli
europei non possono permettersi
manovre del genere (e in futuro biso-
gnerà ripensare al tema dello spazio
fiscale per le grandi emergenze). Ne-
gli Stati Uniti alcuni deputati repub-
blicani hanno proposto di versare
mille euro a ciascun americano, e il
piano ventilato da Donald Trump, di
distribuire ai contribuenti miliar-
di in due tranche ravvicinate (con am-
montari legati alle dimensioni della
famiglia e al reddito) va in questa dire-
zione. Sarà interessante capire come
sarà finanziata questa politica e se
metterà a rischio la sostenibilità del
debito americano.
Lo schema, finora teorico, dell’heli-
copter money permette infatti anche di
superare questa difficoltà, anche se
costi e vincoli - evidentemente - cre-
scono. Il nuovo fondo predisposto
dalla Bank of England, la Covid Cor-
porate Financing Facility, acquisterà
commercial paper dalle grandi azien-
de del Paese, creando riserve addizio-
nali - detto in linguaggio non tecnico
(e scorretto): stampando moneta - ed
evitando così di pesare sui bilanci
pubblici. Il governo ha solo posto una
garanzia statale su questi debiti in
modo da evitare che la banca centrale
subisca perdite.
È qualcosa di molto simile al mo-
dello di helicopter money proposto nel
da Ben Bernanke allora compo-
nente del board della Fed (di cui è poi
diventato presidente). Nel caso bri-
tannico il denaro non cade su tutti, ma
va solo alle imprese che sono però le
prime a dover affrontare difficoltà sul
fronte della liquidità: la manovra ha
anche l’obiettivo di evitare quei licen-
ziamenti che scaricherebbero quei
problemi dalle aziende ai lavoratori.
Aiutare le famiglie non è meno impor-
tante ma diventerà cruciale all’inizio
della riapertura delle attività.
Bernanke proponeva in realtà uno
schema persino più semplice rispetto
a quello usato da Londra: il problema,
nel , era il rischio di deflazione, e
il banchiere centrale disegnò, come
misura estrema, un taglio delle impo-
ste sostenuto da un quantitative ea-
sing che impedisse il rialzo dei tassi.
Si potrebbe anche andare oltre.
Jordi Galì, economista “ortodosso”
dell’Università di Barcellona, ha pro-
posto in un post su voxeu.org (“Heli-
copter money: The time is now”) di
finanziare le spese pubbliche neces-
sarie per affrontare la carenza di liqui-
dità delle imprese e delle famiglie cre-
ando riserve della banca centrale. Ba-
sterebbe aprire un conto a favore dei
governi, oppure “cancellare” i bond
acquistati con il quantitative easing. È
una misura estrema, forse una provo-
cazione, che incontrerebbe vincoli
giuridici e costi in termini di pressioni
inflazionistiche, in una fase in cui è
difficile capire dove andranno i prez-
zi. Anche se la vera controindicazione
è un’altra: la difficoltà di tornare in-
dietro, una volta che si sia concesso ai
governi, spesso poco attenti, di spen-
dere senza vincoli né obiettivi precisi.
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REUTERS
Denaro gratis per tutti? La crisi del coronavirus ha reso possibile la riapertura di un dibattito su uno strumento estremo
CORONAVIRUS, PREOCCUPANO I CASI DI RITORNO
Stefano Carrer
Nessun nuovo caso di contagio nella
provincia di Hubei e nessuna infe-
zione trasmessa “all’interno” del Pa-
ese: per la prima volta dallo scoppio
dell’epidemia da coronavirus, la Cina
raggiunge questo traguardo negli
sforzi di contenimento dell’emer-
genza. Tuttavia i nuovi casi di positi-
vità attribuibili a persone arrivate da
altri Paesi sono stati : a preoccupa-
re in modo particolare è il fatto che
di questi casi “di ritorno” (il cui totale
è aumentato a , tra cui ieri due ita-
liani in quarantena a Shanghai) sono
stati registrati a Pechino.
Si tratta del numero massimo fi-
nora riscontrato nella capitale. Per
evitare che a Pechino possa svilup-
parsi una seconda ondata epidemica
- dopo la prima che ha finora provo-
cato . infezioni, con . de-
cessi) - sono state introdotte nuove
misure molto restrittive che la stan-
no quasi isolando dall’estero (con li-
mitazioni anche alla mobilità interna
verso la capitale): la quarantena per
i viaggiatori avviene in zone desi-
gnate e non più nella loro abitazione.
Un primo leggero allentamento
delle restrizioni è cominciato a
Wuhan, che resta comunque l’ulti-
ma città designata come area ad alto
rischio dell’Hubei, dove da giorni
(capoluogo escluso) non si registra-
no nuovi casi. Dovranno passare un
paio di settimane senza contagi
perché il “lockdown” di Wuhan
possa essere rimosso in modo so-
stanziale. Il premier Li Keqiang ha
dichiarato che la maggior parte del
Paese è ormai considerabile a basso
rischio e può concentrarsi sul ritor-
no alla normalità.
Le buone notizie sul contenimen-
to dell’epidemia non sono bastate a
rilanciare i mercati (-,% l’indice
CSI delle Blue Chips,-,%
l’Hang Seng di Hong Kong), ma gli
operatori hanno cominciato a trova-
re incoraggiamento nelle aspettative
che la Banca centrale cinese taglierà
i tassi principali di riferimento (Loan
Prime Rate), rafforzando quindi gli
stimoli monetari all’economia intro-
dotti nelle scorse settimane. Anche
se all’inizio della settimana i tassi sui
prestiti a un anno sono stati lasciati
invariati, l’attesa prevalente tra gli
analisti è che oggi la People’s Bank of
China si muoverà in modo deciso.
Secondo alcune fonti, del resto, il
governo sta preparando un massic-
cio piano di stimoli fiscali per una
economia che nel primo trimestre
dovrebbe registrare una contrazione
- secondo le ultime stime di molti
analisti - per la prima volta da un
quarantennio. Una mossa che impli-
cherà un aumento del deficit di bi-
lancio per il , forse fino al ,%
(rispetto al ,% dello scorso anno).
Una forte spinta alle infrastruttu-
re dovrebbe essere assecondata dal-
l’emissione di bond speciali da parte
delle amministrazioni locali per un
importo fino a . miliardi di yuan
(quasi miliardi di dollari). Anche
la Corea del Sud ha deciso di ricorre-
re a consistenti stimoli fiscali: il pre-
sidente Moon Jae-in ha reso noto che
la manovra sarà nell’ordine dei
mila miliardi di won ( miliardi
di dollari) e si concentrerà su finan-
ziamenti di emergenza alle piccole e
medie imprese. Il pacchetto si ag-
giunge al budget addizionale dal-
l’equivalente di oltre miliardi di
dollari già approvato e alle misure
espansive decise dalla Banca centra-
le, compreso il taglio dei tassi.
In Corea del Sud, peraltro, ieri si è
interrotto il trend declinante dei
nuovi contagi, risaliti oltre il centina-
io a (il totale è di .). Ieri in
Asia una serie di banche centrali si è
mossa in direzione di tagli ai tassi: da
Taiwan alle Filippine, dall’Indonesia
alla Malaysia. L’aggravarsi delle pro-
spettive economiche sta mettendo
all’ordine del giorno un nuovo ampio
pacchetto di misure di stimolo fisca-
le, in aggiunte a quelle monetarie an-
nunciate lunedì dalla Bank of Japan.
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Atteso per oggi un taglio
dei tassi, a breve
una maximanovra di rilancio
Pronto in un mese.
Ordinata la costruzione
di un ospedale a Mosca
Uno Stato efficiente, un modello per tutti gli altri Paesi,
oppure un Governo che sta minando i principi dello Stato
di diritto, nella fattispecie la privacy dei suoi cittadini?
Al contrario degli atteggiamenti tentennanti, e dei com-
portamenti contraddittori di diversi Paesi europei, al Go-
verno israeliano va riconosciuto un merito: aver preso sul
serio la minaccia del coronavirus quando ancora il Paese
non ne vedeva che pochissimi casi, ed avere agito subito
con azioni concrete , tra cui severe quarantene e divieti agli
ingressi di stranieri provenienti dai Paesi a rischio.
Primo Paese al mondo per rapporto tra abitanti e nu-
mero di start up, Israele ha inoltre deciso di ricorrere al
suo primato tecnologico nel tentativo di arginare il dif-
fondersi del virus. Una strategia che sembra avergli dato
ragione (finora i contagi sono stati contenuti e non sono
stati registrati decessi), anche se negli ultimi giorni i con-
tagi hanno evidenziato un’accelerazione. Ieri sono cre-
sciuti di unità raggiungendo i casi. Per far fronte
ad un nemico invisibile, il premier uscente – ma ancora
in carica - Benjamin Netanyahu ha deciso di chiudere i
Tribunali, rinviando gran parte delle cause a maggio, ed
utilizzare in parte i mezzi dei servizi segreti interni (il noto
Shin Bet) nella guerra al terrorismo al fine di tracciare le
persone potenzialmente contagiate. E così lu-
nedì il Governo – ad interim - ha dato il via libe-
ra alle nuove misure di emergenza, evitando di
passare dal Parlamento (la cui sospensione, fi-
no a lunedì prossimo, ha suscitato aspre pole-
miche tra partiti rivali).
Tra le misure di emergenza spicca quella che
consente alla polizia di tracciare i cellulari dei
cittadini contagiati senza la necessità di un ordi-
ne di un tribunale. I dati sono poi utilizzati per
informare le persone che potrebbero essere ve-
nute a contatto con un contagiato, anche per
minuti, e per far rispettare gli ordini di quarantena.
Le ultime decisioni di Netanyahu, soprattutto la chiu-
sura di Tribunali e la sospensione del Parlamento, sono
state duramente criticate dai suoi rivali. Anche perché a
beneficiarne è direttamente il premier, che pochi giorni fa
doveva affrontare la prima udienza in tribunale per tre casi
di corruzione. E che in Parlamento, dopo le lezioni del
marzo, non avrebbe più la maggioranza.
Ora gli israeliani si domandano qual è il confine tra sicu-
rezza e violazione della privacy. Nadav Argaman, il diretto-
re dello Shin Bet, ha reso noto di aver risposto alle richieste
precise di professionisti del ministero della Salute, aggiun-
gendo che i dati saranno utilizzati solo per motivi sanitari.
Lo Shin Bet non è stato il solo servizio di Intelligence ad
esser stato chiamato in causa da Netanyahu. Per fronteg-
giare la carenza di test per individuare il Covid-, merco-
ledì notte gli agenti del Mossad sarebbero riusciti ad intro-
durre in Israele mila kit. Si sarebbe trattato di un’ope-
razione di acquisto molto delicata. Da Paesi che non avreb-
bero relazioni con Israele (quindi, probabilmente Paesi
arabi del Golfo), ha fatto sapere la Tv Channel .
L’operazione, però, non sarebbe andata a buon fine.
Non completamente.Itamar Grotto, vicedirettore generale
del ministero della Salute, ha precisato che i kit non conte-
nevano le attrezzature di cui i funzionari medici avevano
più bisogno: i tamponi. Altre fonti hanno invece precisato
che a mancare sarebbero i liquidi reagenti per condurre il
test. Il Ministero della Salute ha poi reso noto che sta valu-
tando se il materiale fornito non sia scaduto e sia adatto
all’uso. Dichiarazioni che non mettono in buona luce le
nuove iniziative del Governo. Il quale ha assicurato che
saranno recuperate le parti richieste o mancanti. Saranno
ancora chiamati in causa gli agenti del Mossad? I migliori
del mondo quando si tratta di individuare e annientare
pericolosi terroristi, senza concorrenti quando c’è da sor-
vegliare e spiare, i servizi segreti si sono rivelati meno effi-
cienti quando si è trattato di atipiche operazioni di busi-
ness sanitario oltrefrontiera.
—Roberto Bongiorni
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LA GUERRA AL COVID-19
INTELLIGENCE E TECNOLOGIA
La linea dura di Israele
Contro l’epidemia come
contro il terrorismo
Il premier
Netanyahu
ha utilizzato
i mezzi
dei servizi
segreti per
rintracciare
i contagi
Disinfezione. Un operatore spruzza disinfettante su uno
scivolo di un parco giochi di Bat Yam, in Israele
AFP
I NUMERI
1.500 €
La Francia
Il Governo di Parigi distribuirà
1.500 euro alle imprese che hanno
un giro d’affari annuo inferiore al
milione e lo hanno visto calare del
70% a marzo. Anche facendo
astrazione dalle dimensioni, che
potrebbero risultare insufficienti,
non è però un helicopter money
vero
600 €
L’Italia
È la somma promessa dal
Governo italiano per sostenere
partite Iva e Co.co.co, in entrambi
i casi per un mese. Anche in
questo caso, come in quello
francese, non si può parlare di
vero helicopter money
1.200 €
Hong Kong
Il Governo verserà entro aprile
l’equivalente di 1.200 euro a
ciascun residente maggiorenne, e
di circa 10mila euro ai 70mila
dettaglianti della regione
speciale. Si tratta però di una
manovra tutta fiscale, realizzata
grazie a un debito pubblico pari a
zero e a un ricco portafoglio di
assets finanziari
500 miliardi $
Gli Stati Uniti
Il presidente Usa, Donald Trump,
ha promesso di mettere in tasca
alle famiglie americane metà del
piano da mille miliardi di dollari
varato per rispondere alla
pandemia
LANCIÒ L’ALLARME
Cina, azzerati per la prima volta i contagi interni
Pechino riabilita
il medico eroe
Riabilitazione postuma in Cina per il
medico-eroe che finì nei guai per aver
lanciato tempestivamente l’allarme-
coronavirus, e poi morì il febbraio
per averlo contratto.
Dopo un mese di inchiesta, la
National Supervisory Commission ha
dichiarato inappropriato il
comportamento della polizia di
Wuhan, che aveva punito il enne Li
Wenling (assieme ad altri sette
medici) accusandolo di diffondere
false informazioni. Il Wuhan Public
Security Bureau ha riconosciuto
l’errore e chiesto scusa alla famiglia.
La vicenda ha avuto ampia eco anche
in Cina: sui social media molti
avevano chiesto la punizione dei
dirigenti locali.
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