La Stampa - 20.03.2020

(backadmin) #1

Taiwan e Singapore


Bloccati i contagi


ora temono i “ritorni”


Interventi tempestivi e tracciatura precisa dei malati


per fermare il virus. Ma i nuovi casi arrivano dall’estero


GIUSEPPE AGLIASTRO
MOSCA
Il nuovo coronavirus purtrop-
po comincia a diffondersi an-
che in Russia. Secondo le auto-
rità, i casi confermati ieri era-
no 199, cioè 52 in più rispetto
al giorno prima. Numeri per
fortuna ancora contenuti, ma
che alcuni sospettano siano
oculatamente rivisti al ribas-
so. La pandemia sta indebolen-
do l’economia russa, danneg-
giata dal crollo del prezzo del
petrolio, ma al momento cer-
to non la presa di Putin sul Pae-
se. Anzi, l’Ue accusa la Russia
di sfruttare la situazione per
attaccare l’Europa diffonden-
do su internet pericolose bufa-
le sull’epidemia.

Test inaffidabile
Gli esperti puntano il dito an-
che contro il test per il Co-
vid-19 usato in Russia. Secon-
do la testata online Pcr, che si
occupa di medicina, il test si ba-
sa su un ciclo di 10 alla quinta
potenza per millimetro per re-
gistrare una positività. «Una ci-
fra bassa per gli standard mo-
derni», secondo il giornale, per-
ché «se un paziente è chiara-
mente infetto ma la concentra-
zione del virus è inferiore a 10
alla quinta potenza, il risultato
del test sarà negativo». Con la
conseguenza che il paziente sa-
rà dimesso nonostante possa
contagiare altre persone.
Certo, l’impressione che Mo-
sca stia cercando di minimizza-
re sul coronavirus è condivisa
da molti. È esemplare quanto
avvenuto ieri. Di mattina, il
centro di risposta all’epidemia
ha annunciato il primo deces-
so in Russia provocato dal Co-
vid-19. «Si tratta di una donna
di 79 anni con una serie di ma-

lattie croniche, come diabete,
arteriosclerosi e ipertensione»,
hanno precisato le autorità sa-
nitarie. Nel pomeriggio però
hanno fatto marcia indietro di-
cendo che l’anziana non era
morta per una polmonite ma
per un coagulo di sangue e che
dunque il decesso non era da at-
tribuire al Covid-19. Morale
della favola: ufficialmente in
Russia non ci sono ancora vitti-
me del coronavirus.

Stop agli ingressi stranieri
Il Cremlino è cosciente della
pericolosità del nuovo virus. A

Mosca si sta costruendo in fret-
ta e furia un nuovo ospedale e
la Russia sta cominciando a in-
trodurre delle restrizioni per li-
mitare la diffusione del Co-
vid-19. L’ingresso degli stra-
nieri nel Paese è stato congela-
to fino al primo maggio, le
scuole saranno chiuse dal 21
marzo al 12 aprile e a Mosca
sono vietati gli eventi con ol-
tre 50 persone. In compenso,
negli aeroporti non si chiede
nessuna distanza di sicurezza
ai passeggeri al controllo pas-
saporti, dove si accalca la gen-
te che rientra da Paesi diversi.

Alle urne
Secondo Putin comunque la
situazione è sotto controllo.
Appena tre giorni fa, il lea-
der russo ha firmato un de-
creto che prevede che il 22
aprile i russi si rechino alle ur-
ne per approvare i nuovi
emendamenti alla Costitu-
zione. Ovvero la riforma con
cui Putin si farà cancellare il
limite di due mandati conse-
cutivi in modo da restare al
potere fino al 2036. Il Cremli-
no si dice pronto a rimanda-
re l’evento se il coronavirus
dovesse continuare a diffon-

dersi, ma il voto al momento
resta in programma.
Il coronavirus e la rottura
del patto Opec+ per regola-
re la produzione del petrolio
stanno creando non pochi
problemi all’economia rus-
sa, per la quale la vendita di
idrocarburi svolge un ruolo
fondamentale. Il rublo nelle
ultime settimane ha perso
parecchio terreno nei con-
fronti di euro e dollaro. Ma
col petrolio sotto i 27 dollari
soffrono anche sauditi e
americani. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

33
I nuovi casi registrati a
Singapore in arrivo
dall’estero, su 313 casi
totali da gennaio

SAM YEH/AFP
Passeggeri in fila in attesa del taxi fuori dall’aeroporto di Singapore

L’EMERGENZA CORONAVIRUS

Il principe Alberto II di Mo-
naco è risultato positivo al
coronavirus. «Le sue condi-
zioni di salute non destano
preoccupazione», fanno sa-
pere le autorità monega-
sche. E’ stata intanto con-
fermata la cancellazione
del Gran Premio di Monte-
carlo, prima volta dal ’54.

CARLO PIZZATI
CHENNAI (INDIA)


Ci sono esempi che noi euro-
pei possiamo seguire nella
lotta al Covid-19, guardano
ai paesi asiatici che sono riu-
sciti a smussare la curva dei
contagi imbrigliando i nume-
ri della crescita, e altri aspetti
nel comportamento di nazio-
ni come Singapore, Hong
Kong e Taiwan che invece
non siamo in grado di segui-
re. Sono questi i tre paesi asia-
tici hanno adottato una stra-
tegia di successo dell’affron-
tare il virus, oltre alla Cina,
che però ora ha 34 nuovi casi
di ritorno dall’estero, e la Co-
rea del Sud, che ha visto un
nuovo aumento di 152 casi,
metà dei quali nella città epi-
centro di Daegu.
Interventi tempestivi, trac-


ciatura precisa, quarantena
efficace, disciplina, senso di
collettività e, in almeno due
casi, una leadership che agi-
sce con trasparenza: questi
gli elementi che accomuna-
no l’approccio delle tre picco-
le realtà. Ma infine, il vantag-
gio è venuto dall’aver avuto
una struttura in attesa di
una nuova epidemia e un di-
sdegno per la privacy e per i
diritti che la tradizione de-
mocratica occidentale non
abbandona neanche in que-
sti casi. Finora.
Guardiamo qualche dato.
Singapore: 313 casi da genna-
io, 153 nell’ultima settimana,
47 soltanto ieri, di cui 33 di
importazione (ovvero 30 resi-
denti rientrati). Le decine di
casi confermati già in genna-
io dimostrano che i tamponi

furono effettuati in anticipo e
su larga scala. Duemila test al
giorno, gratis, in 140 centri.
Così furono intercettati subi-
to i casi moderati che normal-
mente sfuggono. Ed è così
che il focolaio è stato bloccato
sul nascere. Come mai erano
pronti? Perché avevano impa-
rato la lezione dell’epidemia
della SARS nel 2003, che qui
fece 33 morti e 230 casi con-

fermati.Poi la tecnologia: i
dettagli di dove vivono, lavo-
rano o fanno sport i pazienti
positivi al test sono stati pub-
blicati subito online, permet-
tendo agli altri di proteggersi,
tecnica adottata anche in Co-
rea del Sud. Questo però in to-
tale dispregio della privacy.
Tutte le persone entrate in
contatto con un paziente so-
no state costrette subito alla

quarantena, mentre si inizia-
vano a irrigidire le frontiere.
Ma in luoghi come Singapo-
re, dove fino a qualche anno
fa era illegale masticare la
gomma in pubblico, i cittadi-
ni sono abituati ad obbedire
senza protestare.
E cosa dire di Taiwan che è
stata ancora più veloce nel
bloccare il Covid-19? Dicias-
sette anni fa, la SARS uccise

37 persone qui. Già a fine di-
cembre, il loro Centro Nazio-
nale per la Salute ha iniziato a
fare screening ai passeggeri
dei voli diretti da Wuhan, pri-
ma che Pechino ammettesse
che il Coronavirus si trasmet-
teva tra gli esseri umani. A fi-
ne gennaio, il governo ha so-
speso tutti i voli dalla Cina, no-
nostante l’Oms lo sconsiglias-
se, e ha mandato sms a chi era

entrato in contatto con la Dia-
mond Princess, dopo l’attrac-
co. Poi ha puntato sul big da-
ta, integrando la banca dati
delle assicurazioni mediche
con i dati di migrazione e do-
gana. Di nuovo, in barba alla
privacy, ma è così che ha tro-
vato i casi di potenziale conta-
gio. Appena 100 i casi totali,
53 nell’ultima settimana.
A Hong Kong, la SARS fece
300 morti. Nonostante una
prima esitazione delle autori-
tà sulla chiusura della frontie-
ra con la Cina, i comporta-
menti dei privati, che hanno
istallato scanner per la tempe-
ratura nei centri commerciali
e negli uffici, mettendo distri-

butori di disinfettante liquido
ovunque, hanno ottenuto,
con un po’ di pressioni, il risul-
tato di far mandare a casa i
funzionari pubblici. Quando
sono state chiuse le scuole, da
gennaio ad aprile, anche i di-
pendenti privati sono stati
mandati a casa.
Preparazione, tempestivi-
tà, disciplina e disdegno della
privacy sono gli elementi di
successo che ci suggeriscono
queste piccole ma potenti
realtà asiatiche. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PAOLO MASTROLILLI
INVIATO A NEW YORK

L

a Russia ha lanciato
una nuova campagna
per destabilizzare i
paesi occidentali, che
punta su almeno tre fronti: l’e-
pidemia di coronavirus, le pre-
sidenziali Usa di novembre, e
le divisioni economiche e raz-
ziali. La denuncia viene insie-
me dagli analisti e dai servizi di
intelligence europei e america-
ni, che però sono più allarmati
del 2016, perché stavolta l’of-
fensiva è più sofisticata e non si
limita alle fake news.

La Cina ha insinuato che il
COVID-19 sia un’arma biologi-
ca portata dai militari Usa per
indebolirla, ma Mosca è molto
più attiva nello sfruttare la pan-
demia per i suoi obiettivi geo-
politici. Un rapporto di 9 pagi-
ne dell’European External Ac-
tion Service, datato 16 marzo e
rivelato dal Financial Times, af-
ferma che «E’ in corso una signi-
ficativa campagna di disinfor-
mazione da parte dei media sta-
tali russi e da organi favorevoli
al Cremlino. L’obiettivo è ag-
gravare la crisi medica nei pae-
si occidentali, minando la fidu-
cia pubblica nei sistemi sanita-
ri, e quindi prevenendo una ri-
sposta efficace». Dal 22 genna-

io l’UE ha identificato circa 80
casi, in cui account già usati in
passato per fare disinformazio-
ne sulla Siria o i gilet gialli in
Francia, diffondono ora falsità
del tipo che il coronavirus «è
una creazione umana trasfor-
mata in arma dall’Occidente».
La campagna ha preso di mira
anche l’Italia, con messaggi nel-
la nostra lingua finalizzati ad
esacerbare la paura e la diffi-
denza verso le autorità.
Questa però non è l’unica de-
nuncia. Il mese scorso il Global
Engagement Center (GEC),
cioè la divisione del diparti-
mento di Stato americano che
combatte la propaganda onli-
ne, ha pubblicato uno studio

che lanciava la stessa accusa.
La ricerca aveva analizzato cir-
ca 2 milioni di tweet in varie
lingue pubblicati tra il 20 gen-
naio e il 10 febbraio, ossia
quando l’Oms aveva dichiara-
to l’emergenza internaziona-
le, e almeno il 7% diffondeva
teorie cospirative tipo quella
secondo cui il coronavirus era
stato creato dalla Gates Foun-
dation, o era nato come arma
biologica americana. Il sottose-
gretario di Stato per l'Europa e
l'Eurasia, Philip Reeker, aveva
commentato così: «L'obiettivo
della Russia è seminare la di-
scordia e minare dall'interno
le istituzioni statunitensi e i lo-
ro alleati. Disseminando la di-
sinformazione sul coronavi-
rus, mette a rischio la sicurez-
za pubblica a discapito della ri-
sposta globale».
L’offensiva però non si limita
al virus. Fonti dell’intelligence
Usa hanno rivelato al Congres-
so che Mosca ha avviato una
nuova campagna per influen-
zare la presidenziali di novem-
bre, ma stavolta affidata al Fo-
reign Intelligence Service gui-
dato da Sergei Naryshkin, ere-
de del Kgb e più sofisticato del

servizio militare GRU che ave-
va gestito l’attacco nel 2016.
L’operazione comprende anco-
ra le fake news, al punto che il
12 marzo scorso Facebook e
Twitter hanno smantellato
una rete online che da Ghana e
Nigeria diffondeva falsità per
alimentare il risentimento raz-
ziale negli Usa. L’Fbi però inda-
ga anche su aiuti dati a gruppi
neonazisti come la "Base" di Ri-
naldo Nazzaro: «Mosca - ha

detto l’agente della Foreign In-
fluence Task Force David Por-
ter - vuole che ci facciamo a pez-
zi da soli». L’obiettivo dunque
è più ampio di aiutare Trump a
battere Biden, ad esempio ri-
lanciando la disinformazione
sul caso Ucraina, perché punta
in generale ad indebolire gli
Usa e gli alleati occidentali
spaccandoli al loro interno. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

DIMITAR DILKOFF/AFP

L’EMERGENZA CORONAVIRUS

Positivo

il Principe

Alberto di Monaco

“All’altezza


di questa sfida”


Il Regno Unito sta entran-
do «in un periodo di grande
preoccupazione e incertez-
za». Lo dice la regina Elisa-
betta in un messaggio: «La
nostra storia è stata forgia-
ta da un popolo e da comu-
nità capaci di unirsi per agi-
re come una cosa sola. Sia
all’altezza di questa sfida»

La Regina Elisabetta

Il ruolo delle strutture
di emergenza create
per contrastare
la Sars nel 2002

RETROSCENA I russi hanno avviato
una nuova campagna
per influenzare
le presidenziali Usa

Gli 007 hanno registrato una crescita della propaganda sui social

L’allarme di Washington:

Mosca soffia sulla paura

per diffondere fake news

La Russia si sente lontana dal virus

E Putin: abbiamo un solo morto

Numero di positivi in aumento, ma il Cremlino minimizza. E allestisce un mega ospedale

Mosca ha sbarrato fino al primo maggio l’ingresso nel Paese agli stranieri

VENERDÌ 20 MARZO 2020 LASTAMPA 13
PRIMO PIANO
Free download pdf