La Stampa - 20.03.2020

(backadmin) #1
frenano i profitti di cattolica: dividendo congelato nel 2020

Bene gli utili di Enel e Snam


A2A, piano da 4,5 miliardi


LUIGI GRASSIA
C’è uno spiraglio nella crisi di
Alitalia: si temeva che la pre-
sentazione della manifestazio-
ni d’interesse, fissata per la
mezzanotte scorsa, potesse an-
dare deserta, dato anche il pes-
simo momento del settore ae-
ronautico per colpa del corona-
virus, e invece si è fatto avanti
il gruppo Almaviva, attivo nel-
la digitalizzazione delle impre-
se e nella fornitura di servizi in-
formatici. Non è stata una sor-
presa assoluta, visto che già
nel recente passato Almaviva
aveva mostrato interesse per il
dossier Alitalia, comunque Al-
maviva non è una compagnia
aerea, per cui se l’operazione
andasse avanti la società
avrebbe bisogno di partner sia
finanziari sia industriali per ge-
stire l’Alitalia. Peraltro un pia-
no è già pronto. E nell’imme-
diato la manifestazione d’inte-
resse dà diritto ad Almaviva
di entrare nel «data room», co-
me si dice, cioè di esaminare
tutti i documenti della compa-
gnia aerea per capire in che
condizioni si trovi davvero,
ed eventualmente concretiz-
zare l’acquisto con una corda-
ta di imprese.
Intanto si sta profilando un’i-
potesi di intervento pubblico
che può essere non alternati-
va, ma complementare a quel-
la di Almaviva. Il ministro del-
lo Sviluppo economico, Stefa-
no Patuanelli, ha dichiarato ie-
ri che comunque vadano le co-
se con l’attuale gara di Alitalia,
sarebbe il caso di «ripartire
con una nuova società pubbli-
ca, che possa in questo momen-
to garantire il servizio pubbli-
co essenziale, anche con una
flotta ridotta. Credo che sia
una scelta importante, ed è la
scelta. Nascerà e nasce come
indicazione da decreto in quel

modo. Poi vedremo nei prossi-
mi giorni, insieme al commis-
sario Leogrande, se c’è la possi-
bilità di collaborare a questo
progetto con chi ha presentato
manifestazioni d’interesse».
Quanto ad Almaviva è un
grande gruppo nato in Italia e
poi cresciuto nel mondo; nel
nostro Paese ha circa 10 mila
dipendenti e fuori altri 40 mi-
la. L’anno scorso ha fatturato

870 milioni di euro.
Chi ha creato Almaviva e la
presiede e ora si candida a ri-
lanciare l’Alitalia si chiama Al-
berto Tripi, sta per compiere
80 anni ed era direttore
dell’Ibm per la zona Emea
quando nel 1983 si è dimesso
e con la liquidazione si è lan-
ciato nell’imprenditoria per
conto suo.
Ma che rapporto c’è fra Al-

maviva e Alitalia? E chi
gliel’ha fatto fare, a Tripi, a in-
teressarsi di una compagnia
aerea in perdita cronica? Al te-
lefono con La Stampa, Tripi ri-
sponde così: «Sono tanti anni
che lavoriamo per Alitalia, la
conosciamo bene. Lavoriamo
ai servizi digitali di Alitalia co-
me a quelli delle Ferrovie e di
tante altre imprese». Ma per-
ché con Alitalia credete di ave-

re in mano le carte vincenti, do-
ve tanti altri hanno fallito in
passato? Tripli fa questo ragio-
namento: «Il problema di Alita-
lia è che non si è mai capito
quale fosse il progetto indu-
striale. Io ne elaborato uno,
che ho chiamato “Trasporti e
turismo”, a cui lavoro da un an-
no con l’Università di Roma,
Ernst&Young e Ambrosetti. L’i-
dea è di partire dalla piattafor-
ma digitale per arrivare a una
integrazione capillare con l’of-
ferta turistica del Paese».
Intanto il ministero dello
Sviluppo economico ha convo-
cato una videoconferenza con
Alitalia e i sindacati lunedì per
esaminare la situazione dalla
compagnia. —
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SANDRA RICCIO
MILANO

G


iornata ricca di dati
dalle aziende quella
di ieri. Tra le princi-
pali società che han-
no diffuso i propri numeri c’è
Enel. Il colosso italiano dell’e-
nergia ha chiuso il 2019 con
un utile netto ordinario di

Gruppo pari a 4,767 miliardi
di euro, con un incremento del
17,4% rispetto al 2018. I rica-
vi, ammontano a 80,327 mi-
liardi (erano 75,575 nel 2018,
con un +6,3%). L’incremento
è principalmente attribuibile
alle attività di Infrastrutture e
Reti, in particolare in America
Latina, per il contributo di
Enel Distribuicao Sao Paulo in
Brasile e per la risoluzione di
temi regolatori pregressi in Ar-

gentina. Il dividendo comples-
sivo proposto è pari a 0,328 eu-
ro per azione (di cui 0,16 euro
per azione già corrisposti qua-
le acconto a gennaio 2020). Ri-
guardo a quanto sta succeden-
do in questi giorni, la società
ha fatto sapere di non prevede-
re impatti significativi dall’e-
mergenza coronavirus sull’e-
sercizio 2020.
Anche Snam ieri ha diffuso i
dati. Il gruppo di San Donato,

ha chiuso il 2019 con ricavi to-
tali pari a 2.604 milioni di eu-
ro, in crescita del 3% rispetto
al 2018, con un utile netto ad-
justed di 1,093 miliardi
(+8,2%). Il dividendo com-
plessivo proposto per il 2019 è
di 0,2376 euro per azione.
Quanto all’emergenza corona-
virus, il gruppo «anche in ra-
gione della natura delle attivi-
tà condotte», prevede impatti
limitati. Le stesse considerazio-
ni valgono anche per le attività
che il gruppo Snam detiene al
di fuori dei confini territoriali
italiani, in particolare in Fran-
cia, Austria, Grecia, Albania e
Regno Unito. Sempre tra le so-
cietà dell’energia A2A ha fatto
sapere di aver chiuso il 2019
con un utile netto di 389 milio-
ni di euro, in crescita del 13%
rispetto al 2018, il migliore ri-

sultato dalla nascita della supe-
rutility lombarda. I ricavi si at-
testano a quota 7,3 miliardi,
+13% rispetto all’anno prece-
dente, il Mol a 1.234 milioni. Il
Cda proporrà all'assemblea de-
gli azionisti un dividendo di
0,0775 euro per azione, in cre-
scita del 10,7%. Il gruppo ha
anche approvato l'aggiorna-
mento al piano industriale al
2024 con un focus rinnovato
su azioni e target di sostenibili-
tà. Il piano prevede un Ebitda
ordinario in crescita di 434 mi-
lioni per raggiungere al 2024
1.626 milioni, con una cresci-
ta distribuita tra tutte le diver-
se Business Unit. Alla luce di
quanto sta avvenendo nel Pae-
se a seguito dell'epidemia da
Coronavirus, il Cda di A2A ha
deciso di destinare 2 milioni di
euro per aiuti a Milano, Berga-

mo e Brescia.
La società ha anche detto
che sta registrando un calo del
25% dei consumi di energia
elettrica nel Nord Italia, l’area
più colpita dall’epidemia e dal
fermo dell’attività produttiva,
mentre nel resto del Paese la
flessione è intorno al 15%. È
quanto ha detto l’ad di A2A,
Valerio Camerano, durante la
presentazione dei dati sui risul-
tati 2019 e sull’aggiornamen-
to dal piano industriale. «C'è
quindi un’evoluzione del cari-
co elettrico negativa, ma al
contempo scendono anche le
emissioni di CO2 perché c'è
meno attività industriale» ha
affermato il manager, sottoli-
neando che dopo il 3 aprile bi-
sognerà capire come cambie-
rà lo scenario.—
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500
I milioni di euro
necessari al rilancio
di Alitalia
nell’immediato

3.
I lavoratori
che la compagnia
vuole mettere
in cassa integrazione

870
I milioni di euro
del fatturato
di Almaviva
l’anno scorso

il governo convoca lunedì un incontro con azienda e sindacati. Patuanelli: ci sarà una società pubblica

Alitalia, spunta l’offerta di Almaviva


“Futuro digitale per la compagnia”


Il presidente Tripi: una piattaforma per l’integrazione con l’offerta turistica del Paese

Banchi vuoti al check-in di Alitalia: il coronavirus ha colpito più duramente la ex compagnia di bandiera, che era già in crisi di suo

LAPRESSE

ANALISI

LUCA FORNOVO

ITALIA
FTSE/MIB

15.
+2,29%

FTSE/ITALIA

16.
+2,27%

EURO-DOLLARO
CAMBIO

1,
-1,21%

PETROLIO
WTI/NEW YORK

25,
+24,01%

ALL'ESTERO
DOW JONES

20.
+0,95%

NASDAQ

7.
+2,30%

EF

ECONOMIA

& FINANZA

Il punto della
giornata
economica

IL PUNTO

Nozze

del latte:

Newlat vuole

la Centrale

Newlat Food punta a
rilevare la maggio-
ranza della Centrale
del Latte di Italia e a creare
un campione del settore
alimentare. Il gruppo emi-
liano ha ottenuto l’esclusi-
va fino al 30 aprile per trat-
tare l’acquisto della quota
di controllo. L’azienda
Newlat Food, specializza-
ta nei prodotti caseari e
nei prodotti da forno con
marchi come Polenghi, Gi-
glio e Buitoni, ha realizza-
to nel 2019 ricavi per 321
milioni di euro e un margi-
ne operativo lordo di 28
milioni di euro secondo i
dati preliminari diffusi a
febbraio e approvati ieri in
via definitiva dal consiglio
di amministrazione.
In Borsa il titolo Centra-
le del Latte d’Italia è arriva-
to a guadagnare fino al
7,8% a 2,2 euro mentre
Newlat Food è in rialzo del
2,3%. A inizio marzo il tito-
lo Centrale del Latte d’Ita-
lia era scivolato sotto quo-
ta 2 euro, complici le turbo-
lenze del mercato e la
pubblicazione dei conti
2019 chiusi con una per-
dita netta di 3,4 milioni
di euro. Centrale del Lat-
te d’Italia aveva presenta-
to a febbraio un nuovo
piano industriale che
puntava al ritorno all’uti-
le nel 2021 e a investire
17 milioni per rendere
più efficienti i suoi stabili-
menti e processi produtti-
vi. Per queste esigenze, il
gruppo aveva annuncia-
to la volontà di procedere
a un aumento di capitale
fino a 30 milioni di euro in
cinque anni. Operazione
che probabilmente sarà ri-
vista alla luce delle nozze
con Newlat. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

VENERDÌ 20 MARZO 2020LASTAMPA 17

EF
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