La Stampa - 20.03.2020

(backadmin) #1
CRISTINA INSALACO
ELISA SOLA

S

ono molte le persone
ammalate o in qua-
rantena che non rie-
scono, in questo pe-
riodo, a prendersi cura dei
propri animali. Spesso sono
anziani soli costretti a non
uscire di casa per non infettar-
si o per non contagiare altri.
Ma ci sono anche molti sin-

gle, giovani e di mezza età,
che si trovano in quarantena
e che rischiano denunce se
portano il cane giù per una
breve uscita. C’è poi chi viene
ricoverato in ospedale, all’im-
provviso. Il rischio che nel
caos del momento, anche so-
lo un gatto rimanga senza cu-
stodia, c’è.
Sono situazioni comuni o
possibili a Torino, ancora
non risolte. E c’è un po’ di con-
fusione sull’approccio con
cui gestire il problema. Men-

tre l’assessorato all’Ambien-
te ha chiamato a raccolta le
associazioni per costruire
una rete e risolvere quella
che potrebbe diventare un’e-
mergenza, c’è anche chi, co-
me le guardie zoofile di
Agriambiente, si è sentito ri-
spondere dalla Prefettura:
«In riferimento alla vostra
proposta di volontariato, è
parere di questo ufficio che
chi non è direttamente impe-
gnato nell’attività emergen-
ziale sanitaria non debba

muoversi». Le guardie si era-
no offerte per aiutare i padro-
ni in difficoltà di cani e gatti.
Ma per ora sono costrette a
stare ferme.
Ieri Enrico Moricone, il ga-
rante per i diritti degli anima-
li del Consiglio regionale del
Piemonte, ha scritto alle Pre-
fetture una lettera con una
proposta: concedere la possi-
bilità ai proprietari di anima-
li che non possono prendersi
cura di loro di delegare la fun-
zione di custodia a persone
di loro fiducia. Secondo Mori-
cone, l’idea sarebbe concre-
tizzabile alla luce dei decreti
sul coronavirus usciti finora.
«Certamente – sottolinea
Moricone – gli spostamenti
dovranno essere limitati
nell’ambito di un territorio il
più vicino possibile alla resi-
denza dell’animale e le perso-
ne dovranno essere munite
dell’autocertificazione, indi-
cando propria abitazione e re-
capito dell’animale».

In questi giorni c’è anche
chi ha contattato i canili per
chiedere «un cane in presti-
to». «Un’esigenza egoistica,
perché vogliono tenere con
sé un quattro zampe per por-
tarlo a spasso e sentirsi meno
soli, ma a tempo determina-
to», denuncia Marco Bravi,
responsabile Enpa di Torino.
L’Enpa di Torino sta cercan-
do di bloccare queste richie-
ste con un post su Facebook:
«Basta alle telefonate». «L’a-
dozione di un cane deve esse-
re consapevole – continua
Bravi – gli animali non sono
giocattoli, ma compagni di vi-
ta. Se qualcuno vuole adotta-
re un cane consiglio di consul-
tare la nostra pagina Face-
book e il nostro sito, e venirci
a trovare in rifugio appena l’e-
mergenza sarà finita. Contra-
riamente non daremo a nes-
suno cani che rischiano poi di
essere abbandonati o trascu-
rati passata l’emergenza». –
© RIPRODUZIONE RISERVATA

AMEDEO MACAGNO
Le Montagne olimpiche sono
diventate un nodo critico? Pa-
re proprio di sì, quanto a me-
no la situazione è preoccupan-
te a Sauze d’Oulx. Dopo i pri-
mi casi segnalati a Sestriere,
dove nei giorni scorsi erano ri-
sultati positivi al virus una
donna milanese, ricoverata a
Pinerolo, e un inglese, e a Bar-
donecchia (positivo un vigile
del fuoco della Sitaf), ora l’at-
tenzione si sposta sulla vicina
Sauze d’Oulx, dove sono saliti
a sei i casi positivi.
E così si comincia ad avere
paura, compresi coloro che oc-
cupano le seconde case che si

erano «rifugiati» quassù pro-
lungando il weekend dell’8
marzo. A Sauze il virus, dopo
aver colpito due anziani resi-
denti in frazione Jouven-
ceaux, ha contagiato anche
un maestro di sci e un diretto-
re d’albergo del gruppo Abc.
Ai due si aggiunge un camerie-
re che ha lavorato in un rifu-
gio sulle piste e un pizzaiolo
residente però nel vicino co-
mune di Salbertrand, ma che
ha lavorato durante la stagio-
ne sciistica in un’attività nel
centro paese.
Il sindaco Mauro Meneguz-
zi è chiaramente molto preoc-
cupato ed è al lavoro per repe-

rire mascherine da distribuire
alla popolazione. «Per ciò che
riguarda il direttore di hotel –
spiega Meneguzzi – al Comu-
ne non è arrivata ancora la co-
municazione da parte dell’A-
sl. Immagino comunque che
la notizia, data dallo stesso
gruppo alberghiero, sia atten-
dibile. Per il giovane pizzaio-
lo, anche se ha lavorato per
tutta la stagione da noi, il Co-
mune di competenza è Salber-
trand. Lo so – conclude il sin-
daco che in montagna è forse
più difficile, ma il mio appello
è chiaramente quello di stare
tutti a casa». –
© RIPRODUZIONE RISERVATA

206
euro, è la sanzione
inflitta a chi
si sposta senza
un giustificato motivo

REPORTAGE

Chiusa La Mandria, in molti Comuni divieto di allontanarsi troppo da casa


Bruino ferma i negozi al pomeriggio, a Nichelino 10 minuti nelle aree cani


Multe sulle panchine

e parchi sbarrati

La stretta dei sindaci

MARIA TERESA MARTINENGO

H

a scritto al presiden-
te Cirio e all’assesso-
re Icardi il presiden-
te dell’Ordine degli
Psicologi del Piemonte, Gian-
carlo Marenco, offrendo il
contributo di professionalità
degli iscritti per fronteggiare
l'emergenza. «Le misure adot-
tate sono indispensabili per ri-
durre quanto più possibile la
diffusione del virus. È altret-
tanto vero che lo stress riduce
le difese immunitarie dei cit-
tadini coinvolti e alimenta ri-
sposte inadeguate. Per que-
sto desideriamo offrire la no-
stra collaborazione per il con-
tenimento delle emozioni ri-
chiamate da questa particola-
re emergenza e per supporta-
re comportamenti preventivi
adeguati».
Per ora dalla Regione non so-
no arrivate risposte...
«Ma potrebbero arrivare. Io
lavoro anche in ospedale e og-
gi cominciano ad arrivare ri-
chieste di supporto dagli ope-
ratori sanitari. Finora non
hanno avuto tempo di pensa-
re di farsi aiutare, ma i proble-
mi psicologici in questa cate-
goria stanno emergendo. E
poi ci sono i parenti delle per-
sone che muoiono, che spes-
so non sono più riuscite a ve-
dere i propri cari».
Questa è la prima linea del do-
lore interiore, di sofferenze
nuove, di fronte alle quali si è
impreparati, fragilissimi. Tut-
ti gli altri, i cittadini confinati
nelle case?
«Vedremo come saremo capa-
ci di reagire alla quarantena.
Esiste una grande varietà di

comportamenti per affrontare
una situazione così difficile. Og-
gi ci sono i canti dai balconi, lo
spirito del “restiamo uniti”,
dell’insieme siamo forti. Temo
che non durerà. Ognuno avrà
la propria modalità di autorego-
lamentazione emotiva».

Situazioni diverse, diversi li-
velli di rischio per il proprio
equilibrio...
«Con un bambino piccolo che
richiede costante attenzione,
che chiede di uscire, è impor-
tante il clima che si riesce a te-
nere. Per una coppia già con-
flittuale, che in casa si pesta i
piedi, il rischio che la conflit-
tualità aumenti è scontato. Ma
per ora tutti sono concentrati
sul rischio sanitario».
Come dire, la fase uno?
«A Torino, diversamente da
quanto sta ancora accadendo
a Milano, i cittadini sembrano
più consapevoli, rispondono
più positivamente alla richie-
sta di non uscire di casa. An-
che se resta gente che si incon-
tra, che pensa che siccome si
conosce non ci siano pericoli.
Sono pensieri magici che ma-
gari tutti facciamo, ma che og-
gi sono pericolosi».
Che cosa succederà tra qual-
che tempo?
«Questa esperienza ci interpel-
la sulla nostra capacità di adat-
tamento, soffriranno di più le
persone più ansiose, con fobie.
Saranno queste persone che
avranno bisogno di supporto,
di riconoscimento. Oggi vedia-
mo gente che va a correre, que-
sta pratica esprime bene il biso-
gno di uscire. E poi non è vero
che il virus annulla le differen-
ze: se si abita in cinque in trenta
metri quadrati e' ben diverso
dal vivere in cento. Noi non ve-
diamo nelle case, ma certamen-
te c'è rabbia, c'è la solitudine de-
gli anziani. Ma la condizione
più difficile in assoluto penso
sia nelle famiglie dove ci sono fi-
gli tra i 15 e 19-20 anni, la fa-
scia di età che più ha desiderio
di socialità». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

si aggiungono ai due casi di sestriere e a uno a bardonecchia

Sei contagiati a Sauze d’Oulx

E l’alta Val Susa ora ha paura

GIANNI GIACOMINO

I


eri alle 18 un guardiapar-
co ha accostato il cancello
del Ponte Verde, l’ingres-
so principale del parco de
La Mandria, a Venaria, e lo ha
chiuso. Nessuno ci potrà più
entrare almeno fino al 25 mar-
zo. Questo per scongiurare i
contatti tra le persone e quindi
il rischio di contagi. Ma il bloc-
co del più grande polmone ver-
de alle porte di Torino, fre-
quentato abitualmente da mi-

gliaia di persone in cerca di re-
lax, probabilmente, durerà
più a lungo. «Le persone non
possono quasi muoversi di ca-
sa quindi era praticamente inu-
tile restare aperti», ammette
l’avvocato Luigi Chiappero
presidente della Mandria, rie-
letto nel gennaio scorso all’u-
nanimità dalla Comunità del-
le Aree protette del Torinese.
«Abbiamo deciso per lo stop
anche se, in questi giorni, con i
controlli delle forze dell’ordi-
ne, non abbiamo mai avuto
problemi di assembramento».
A La Mandria, già da diverso

tempo, erano state bloccate le
visite guidate e, ovviamente,
chiusi anche i ristoranti.
Il lucchetto che l’ha sigillata

è forse l’emblema di questo
momento in cui i sindaci han-
no deciso di stringere ancora
di più le maglie. In attesa di un

provvedimento del governo, a
Torino Chiara Appendino tie-
ne i parchi aperti, convinta - e
come lei il prefetto Claudio Pa-
lomba - che inasprire troppo le
restrizioni possa avere riper-
cussioni negative sulla popola-
zione. La linea di Torino è per-
mettere l’accesso ai parchi ma
con controlli rigidi per impedi-
re le eccessive concentrazioni.
Altrove invece molti comu-
ni hanno chiuso parchi, cimite-
ri, aree gioco e in qualche caso
anche le aree cani. Ieri sono
fioccate nuove disposizioni
che cercano sempre più di co-

stringere la popolazione a non
uscire di casa. Comuni come
Nichelino, Bruino, Trofarello
e Rivarolo hanno decretato lo
stop agli spostamenti a piedi ol-
tre i 500 metri dalla propria
abitazione. Stessa distanza
massima per portare il cane a
fare i bisogni. In pratica, guer-
ra ai runner. Ma non ci sono so-
lo i podisti nel mirino, perché
Rivalta, Bruino, Orbassano e
Beinasco hanno chiuso tutta la
tratta di pista ciclabile lungo il
Sangone: «Non si riesce a evita-
re che le persone vadano in
massa a correre e pedalare lì –

spiega il sindaco di Beinasco,
Antonella Gualchi –, è stato
inevitabile». Sempre a Beina-
sco, alcuni negozi di alimenta-
ri hanno deciso di tenere aper-
to solo al mattino. Questo per
evitare che le persone vadano
due o tre volte al giorno per
comprare una cosa alla volta,
con la scusa di uscire. «Al po-
meriggio faranno consegne a
domicilio», rimarca il sindaco.
Anche a Piossasco e Venaria è
stato deciso di vietare le aree
verdi pubbliche. A Rivarolo,
Borgaro e Burolo, inoltre, di-
vieto assoluto di sedersi sulle

panchine pubbliche, mentre a
Nichelino le aree cani saranno
«a tempo»: massimo dieci mi-
nuti per padrone. «In giro c’è

troppa gente che circola e non
ha capito nulla sulla gravità
della situazione», giustifica il
provvedimento il sindaco di

Burolo Franco Cominetto. Me-
no rigida la nuova ordinanza
firmata a Settimo dove la pri-
ma cittadina Elena Piastra,
dopo aver chiuso i parchi gio-
chi ha fatto transennare gli in-
gressi alle aree verdi. Si po-
trà però fare sport all’aperto
e portare al guinzaglio il ca-
ne ma al massimo a 300 me-
tri da casa e non a gruppi. A
Chivasso e Ivrea sono stati so-
spesi i mercati rionali.
(hanno collaborato An-
drea Bucci e Massimiliano
Rambaldi) –
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Su La Stampa

GIANCARLO MARENCO
PRESIDENTE
ORDINE PSICOLOGI

ANDREA BUCCI
«Hanno chiuso le chiese e ci
siamo trovati qui a pregare
Dio». La fede ai tempi del co-
ronavirus ti spinge anche a
trasgredire le regole impo-
ste per evitare il contagio. È
una storia che arriva da Setti-
mo Torinese dove trenta per-
sone, l’altro pomeriggio, si
erano radunate in un magaz-
zino adibito al deposito mer-
ci (attualmente vuoto) all’in-
terno della Città Commer-
ciale Piemonte, un’area com-
merciale in via Torino.
Quasi non credevano ai lo-
ro occhi gli agenti della poli-
zia municipale quando sono

entrati in quel magazzino al-
le porte della città. In pochi
metri quadrati si erano radu-
nati uomini e donne, tutti ita-
liani e di fede cattolica. Non
solo settimesi, molti proveni-
vano dai Comuni del circon-
dario. Anche da Torino. Tra
loro non c’era un parroco,
ma non è escluso che vi fosse
un diacono. Saranno denun-
ciati per aver violato il decre-
to firmato dal presidente del
Consiglio dei Ministri che
vieta gli assembramenti.
Tra i fedeli trasgressori c’e-
ra sicuramente chi era in pos-
sesso delle chiavi del magaz-
zino e gli agenti stanno cer-

cando di risalire al proprieta-
rio, in quanto il locale non ri-
sulterebbe legato alla Città
Commerciale Piemonte.
Un’area che comprende atti-
vità all’ingrosso per lo più
del settore di abbigliamen-
to, oltre a una trentina di ma-
gazzini per stoccaggio mer-
ci, compreso quello usato co-
me chiesa di fortuna.
Uomini e donne erano en-
trati alla spicciolata, per non
attirare l’attenzione. Ma ciò
aveva insospettito la guar-
dia giurata presente nell’a-
rea, che ha chiamato la poli-
zia municipale. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CORONAVIRUS


  1. Il parco del Valentino per il momento resta aperto ed è uno dei luoghi più frequen-
    tati dai torinesi in cerca di un po’ di normalità. 2. Anche ieri sul 4 ressa e passeggeri
    attaccati. 3 e 4. Il parco Berlinguer a Settimo e La Mandria chiusi e presidiati


4

3

2

1

Le misure adottate
sono indispensabili
per ridurre quanto più
possibile la diffusione
del virus. È
altrettanto vero che
lo stress riduce le
difese immunitarie
dei cittadini coinvolti
e alimenta risposte
inadeguate

Torino per ora decisa
a tenere aperte
le aree verdi
potenziando i controlli

Da alcuni giorni rifugi e canili
non danno più animali in adozio-
ne, anche se non manca chi tele-
fona per prendere un cane «in
prestito», in modo da poter usci-
re di casa in quest’epoca di co-
prifuoco permanente per l’emer-
genza sanitaria.

La maggior parte
delle ordinanze contro
i rider e ciclisti
“Troppi, è pericoloso”

Le associazioni si mobilitano per aiutare i padroni anziani e ammalati


Ma c’è anche chi telefona ai volontari per avere i quattrozampe a tempo


“Scusi, mi presta il cane?”

I canili ora dicono “basta”

IL CASO

INTERVISTA

scoperti a settimo dalla polizia municipale

Pregano in 30 nel magazzino

Saranno tutti denunciati

GIANCARLO MARENCO il presidente dell’Ordine degli psicologi piemontesi


“Si resiste in centro, ma vivere in 5 in trenta metri quadri è difficile”


“Le canzoni ai balconi

ci aiutano a stare uniti

Ma temo non durerà”

IL CORONAVIRUS

VENERDÌ 20 MARZO 2020 LASTAMPA 35
CRONACA DI TORINO

T1 PR
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