La Stampa - 20.03.2020

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pinerolo

Test per il Covid 19


al vescovo Olivero


ricoverato in ospedale


CLAUDIO LAUGERI


«La mia cliente credeva che la
scatola contenesse documen-
ti. Di quel denaro, sapeva nul-
la». L’avvocato Antonio Foti è
lapidario quando parla di Mi-
chelina Marchese, arrestata lu-
nedì pomeriggio dalla Finan-
za poco prima della consegna
di una tangente da 8 mila euro
ad Antonio Pastorelli (difeso
da Paolo Botasso), funziona-
rio del Comune di Nichelino e
responsabile unico del proce-
dimento per l’affidamento di
lavori di pulizia per gli uffici
municipali. Beneficiaria: la
dritta «Lucentezza» di Bari. Se-
condo i militari del Nucleo di
polizia economico finanziaria
(coordinati dal pm Laura Lon-
go), la consegna di quel dena-
ro avveniva per conto del tito-
lare della ditta di pulizie, Ma-
rio Volpe.
Era lui a chiacchierare al te-
lefono con Pastorelli. Lo chia-
mava «illustre» e usava quel so-
prannome anche quando par-
lava di lui con altri. Come l’im-
prenditore del Torinese che si
è prestato a riempire di banco-
note da 10, 20 e 50 euro la sca-
tola finita in mano a Marchese
per la consegna a Pastorelli.
«Consegna mai avvenuta. Il
mio cliente attendeva in Co-
mune, ha visto dalla finestra
che qualcuno fermava la si-
gnora ed è sceso in cortile a ve-
dere», spiega l’avvocato Bo-
tasso, all’uscita dall’interroga-
torio davanti al giudice per le
indagini preliminari a Valenti-
na Soria.
La Finanza indagava da tem-
po su Pastorelli, in qualità di
presidente della commissione
per la gara regionale centraliz-
zata per l’affidamento dei ser-
vizi di pulizia. A quel bando,
partecipava anche la «Lucen-
tezza». «Ma è arrivata quarta.
L’assegnazione non c’è ancora
stata, ma quella ditta ha perso.
«E allora, perché pagare una


tangente?», aggiunge Foti.
Gli investigatori hanno in-
tercettato svariate telefonate
di Pastorelli con altri personag-
gi. Con Volpe, le chiacchierate
erano frequenti, con toni «ri-
spettosi, professionalmente
ineccepibili e di contenuti le-
gittimi», scrivono gli stessi fi-
nanzieri. Ma c’erano anche al-
tre conversazioni, le ultime le-
gate a quel «recapito di docu-
menti» sotto forma di bancono-
te. Tutto sull’applicazione Te-
legram, che consente di tempo-
rizzare le chat: attivando una
funzione, dopo un po’ vengo-
no cancellate. Di qui, la dedu-
zione degli investigatori che
quei contenuti fossero «riser-
vati» e la consegna del pacchet-
to «urgente e improcrastinabi-

le». Per gli inquirenti, sono in-
dizi di un accordo illecito. Ma-
gari per la proroga di tre mesi
dei lavori di pulizie. «Non è co-
sì. Ma anche in quell’ottica, i la-
vori valgono 70 mila euro lor-
di, con margini molto bassi.
Una tangente di 8 mila non ha
senso», concordano gli avvoca-
ti Foti e Botasso.
Al telefono, poi, Pastorelli e
Volpe hanno anche discusso di
alcuni lavori di pulizie supple-
mentari, per sanificare gli uffi-
ci dopo l’emergenza coronavi-
rus. Altri 5 mila euro. Troppo
poco per giustificare quella
tangente. Il «no comment» de-
gli inquirenti lascia pensare
che questa possa essere soltan-
to l’inizio. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

ANTONIO GIAIMO
Da ieri mattina monsignor
Derio Olivero, vescovo di Pi-
nerolo, è ricoverato all’o-
spedale Edoardo Agnelli.
Da giorni era a letto per una
sindrome influenzale, sen-
za particolari problemi re-
spiratori, ma, visto che le
sue condizioni non miglio-
ravano, il medico ha deciso
di sottoporlo ad una sere di
esami clinici.
Gli è stato fatto il tampo-
ne per individuare l’even-
tuale presenza del coronavi-
rus Covid-19, ora si dovrà
attendere alcune ore per
avere la risposta. Al momen-
to il vescovo dopo una gior-
nata in isolamento al pron-
to soccorso è stato portato
in un reparto.
E ora che non si esce di ca-
sa si prega in rete, le distan-
ze virtualmente si accorcia-
no. Ieri pomeriggio nel san-
tuario di Madonna delle
Grazie, attiguo alla chiesa
di San Maurizio, è stata ce-
lebrata in streaming, sul ca-
nale di Vita Diocesana, una
messa nella quale il parro-
co frate Giuseppe Carmino
ha invitato tutti i fedeli a
pregare sia per monsignor
Olivero sia per il vescovo
emerito di Pinerolo, Pier
Giorgio Debernardi, che
dal 9 marzo, dopo avere
contratto la febbre dengue,

una sorta di malaria, è in
ospedale a Ougadougou,
capitale del Burkina Faso,
dove il religioso si era trasfe-
rito come missionario una
volta terminato l’impegno
nella diocesi di Pinerolo.
E per dare continuità alla
rubrica ideata da monsi-
gnor Olivero «Prepariamo
cena con il vescovo», un ap-
puntamento con il quale il
prelato nei giorni scorsi ha
sempre invitato ad una ri-
flessione, ieri sera è stato Pa-
trizio Righero, direttore di
Vita Diocesana, a leggere le
pagine del Vangelo e ha ri-
cordato: «In questo momen-
to di smarrimento c’è già un
antidoto che si chiama spe-
ranza».
Ieri pomeriggio padre
Carmino, dall’altare, ha in-
vitato i fedeli a restare casa
ed esporre alle 21 un drap-
po bianco alle finestre e
quindi a fermarsi per medi-
tare e aderire all’iniziativa
nazionale proposta dalla
Cei di pregare e recitare il
Rosario. Un momento spiri-
tuale per fare breccia nel do-
lore, per ricordare i morti
che se ne sono andati senza
il saluto di una persona ca-
ra, senza la celebrazione di
un funerale, senza una mes-
sa, lasciando un vuoto im-
possibile da colmare. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Su La Stampa

nichelino, la difesa degli arrestati dalla guardia di finanza


“Non sapevo di quei soldi


Pensavo fossero documenti”


Conversazioni in chat tra il funzionario comunale e un imprenditore


Gli scambi venivano cancellati automaticamente dopo pochi minuti


Il sequestro della busta con la tangente è avvenuto davanti al municipio di Nichelino

CRIMUL

L’articolo uscito ieri sulle pagine
della cronaca de La Stampa do-
ve veniva ricostruita l’indagine
che ha portato all’arresto di un
funzionario comunale e della di-
pendente di una ditta di pulizie

Monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo

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VENERDÌ 20 MARZO 2020LASTAMPA 41

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