Vanity Fair Italia 8 Aprile 2020

(Romina) #1

VANITY FAIR


8 APRILE 2020


STORIE


Vanity Respiro

bituati come siamo a fare il conto alla rovescia in vista
delle vacanze, del concerto di cui teniamo i biglietti
nel cassetto da mesi, l’attesa del “giorno X” in cui po-
tremo uscire da casa e tornare alla vita di sempre ci sembra
interminabile. Stiamo vivendo un’emergenza senza preceden-
ti. Sul campo, medici, infermieri, volontari spendono energie
incredibili per salvare vite umane: il virus sta dando al mondo
una lezione durissima dalla quale abbiamo tanto da imparare
e che, se ci fermiamo a riflettere, potrà fare di noi persone
migliori. Ne abbiamo parlato con Alberto Simone, psicologo
e scrittore. Nel suo ultimo saggio, Ogni giorno un miracolo.
Imparare l’arte di amare la vita (TEA), spiega come affronta-
re in modo costruttivo anche le situazioni più critiche.

Stiamo vivendo un’esperienza inedita, un brutto sogno da cui
non vediamo l’ora di risvegliarci.

«Certamente! Vivere una pandemia, che ha messo in ginocchio
molti Paesi contemporaneamente, è un’esperienza traumatica
senza precedenti per molti di noi. E poi c’è la prova del confi-
namento e del distanziamento: una misura necessaria a frenare
i contagi ma che ha anche un impatto emozionale importante.
Siamo corpo, mente e soprattutto spirito o coscienza, e tut-
te queste componenti sono interessate da questa esperienza
inedita. Il corpo è la prima delle nostre “frontiere”, e il sistema
immunitario è ciò che ci protegge dalle aggressioni al nostro
sistema biologico. Ci sono però anche altre minacce di tipo im-
materiale – come la paura di ammalarsi, di soffrire, di morire.
Dobbiamo tenerne conto».
Come reagiamo alla paura?
«La prima reazione è la stessa dei nostri progenitori. Di fron-
te a una minaccia per la nostra vita si attiva l’amigdala, una
parte del cervello primario responsabile del sistema di allarme.

A


Il virus ci sta dando una lezione dura e dolorosa.
Lo psicologo ALBERTO SIMONE ci aiuta a capire come gestire la paura
e su quali leve contare per sostenere lo stress. A partire dalla parola
che trasforma il presente in memoria: impermanenza

QUANDO OGGI SARÀ IERI


di
ELEONORA PLATANIA

foto
LUIGI ORRU
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