12 Giovedì 19 Marzo 2020 Il Sole 24 Ore
Politica
DOVE PORTA
L’ATTACCO
DI SALVINI
A CONTE E UE
di
Lina
Palmerini
C
he fosse una non-tregua
si era capito ma che Sal-
vini tornasse ad attacca-
re così forte il Governo
non lo avevano messo in conto
nella maggioranza. Di “sciacallag-
gio” l’hanno accusato vari espo-
nenti della maggioranza ma quel-
la che si sta giocando il capo
dell'opposizione è una partita
molto ambigua e scivolosa. Che
non si capisce dove porti. Innanzi-
tutto perché non ci sono le elezio-
ni a breve e quindi il calcolo del
Capitano non può certo essere
quello di capitalizzare un consen-
so nelle urne. Tanto più che pure
il voto regionale è stato rinviato
dunque non c'è davvero nessun
incasso da riscuotere.
L'unico obiettivo può essere
solo quello di sbarazzarsi di Conte
che ieri, secondo la Lega, ha fatto
l’ennesimo sgarbo istituzionale
nei confronti dell’opposizione ne-
gando l’informativa alle Camere
perché è saltato il Consiglio Ue.
Insomma, lo accusano di sfregio
contro le dinamiche parlamentari.
Ma tornando alla trama di Salvini,
se allora il bersaglio è il premier,
cosa ha in mente per il dopo Con-
te? L’unico esito possibile è una
stagione di unità nazionale ma
nemmeno questo – al momento -
sembra convincente. Quell’offen-
siva di ieri contro i partiti di mag-
gioranza non prepara certo il ter-
reno per questo sbocco dialogante
ma soprattutto c’è una ragione
che è incongruente con un Esecu-
tivo di emergenza nazionale: il
rapporto con l’Europa.
Il solo fatto che ieri si sia pre-
sentato alla conferenza stampa
con accanto Alberto Bagnai, noto
euroscettico, definisce la sua po-
sizione su Commissione, Bce,
Unione. Dunque quali spazi può
avere una Lega che in una fase di
massima delicatezza, quando
quello che occorre è una collabo-
razione fruttuosa con l’Ue, si met-
te invece in una posizione ostile
che divide perfino il centro-de-
stra? Ieri Bagnai e pure Salvini,
hanno sminuito gli eurobond, cri-
ticato la Bce - quando invece è in-
tervenuta per raffreddare lo
spread - offrendo delle soluzioni
alternative che non sono pratica-
bili nella condizione in cui versa-
no e verseranno le casse dello Sta-
to. In sostanza, sfugge l’obiettivo
della strategia del capo leghista. E
quando fa quella lista delle spese
con flat tax al %, anno bianco
fiscale - senza che sia chiaro come
sviluppare il confronto con Bru-
xelles e Francoforte – sembra vo-
glia fare solo un elenco più lungo
di quello del Governo.
Alla fine viene anche un dub-
bio, che lui stia cercando i rifletto-
ri non solo per fare ombra a Conte
ma a Fontana e Zaia, che sono sul
campo e stanno offrendo un con-
traltare al premier di tutt'altro to-
no e contenuti. Uno stile più
pragmatico e più istituzionale che
mantiene la dialettica con l’Ese-
cutivo ma senza perdere di vista
gli obiettivi. Forse è quest’altra
Lega che teme Salvini - quella na-
ta prima di lui e che ha più espe-
rienza e competenza – molto più
di quanto non tema Conte. Se in-
fatti Fontana chiama Bertolaso a
costruire l'ospedale alla Fiera di
Milano o Zaia trova una sua stra-
da, diversa da quella del Governo,
per affrontare il virus facendo i
tamponi a tutti, sono loro a di-
ventare un punto di riferimento –
nel Carroccio - molto più credibi-
le di quanto non lo sia il Capitano
con i suoi slogan e con una strate-
gia che non si capisce.
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POLITICA 2.
ECONOMIA & SOCIETÀ
ONLINE
«Politica 2.
Economia & Società»
di Lina Palmerini
su
ilsole24ore
.com
Ipotesi di Governo:
golden power esteso
a banche e assicurazioni
SICUREZZA
Misiani a Radio :
«Difenderemo
le aziende strategiche»
patrimonio decisivo per orientare
le decisioni difensive e aggressive
per proteggere l’economia nazio-
nale. Le informazioni sulle stime
degli analisti nazionali e interna-
zionali per il Pil italiano viaggiano
su dati tragici: dal fino al % nega-
tivo. Al di là delle soluzioni da con-
cepire ci vogliono segnali forti: ri-
guardano l’esercizio della sovrani-
tà di governo dell’Italia, la golden
power è solo uno strumento e ne-
anche così tempestivo. La Francia,
in questo senso, non ha avuto ti-
mori. Adolfo Urso (Fratelli d’Italia),
vicepresidente del comitato parla-
mentare per la sicurezza della re-
pubblica, prima dell’emergenza
Covid- aveva presentato una
proposta di legge per consolidare
l’azione politica di governo e parla-
mento sulla sicurezza nazionale,
compreso un rafforzamento del-
l’intelligence economica. Ora av-
verte: «Bisogna salvaguardare il
Sistema Italia da ogni colonizza-
zione predatoria e speculazione in-
ternazionale. Specie ora, con la no-
stra Borsa sotto attacco. Presente-
remo un pacchetto di emendamen-
ti al decreto “Cura Italia” sui temi
della sicurezza nazionale». Rical-
cano le norme della proposta di
legge e «prevedono l’estensione
della golden power ai settori strate-
gici» oltre a «coinvolgere Cassa De-
positi e Prestiti, BancoPoste e Invi-
talia per la sicurezza del sistema in-
dustriale». Aggiunge Urso: «Biso-
gna poi predisporre le necessarie
contromisure per evitare che quan-
to previsto nel decreto “Cura Italia”
per la digitalizzazione della pubbli-
ca amministrazione non diventi il
“cavallo di Troia” per le aziende ci-
nesi già oggetto della relazione del
Copasir al Parlamento sul G». Nel
Dl “Cura Italia” è passata anche la
norma per il rinvio delle domande
a palazzo Chigi sulle acquisizioni
societarie. Ma la terapia d’urto per
salvare l’economia italiana, sempre
più urgente, ancora non c’è.
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Didattica a distanza,
nuovo scontro
ministero-sindacati
SCUOLA
Tutte le confederazioni:
l’organizzazione del lavoro
è materia di negoziato
Claudio Tucci
Sale di nuovo la tensione ministero
dell’Istruzione-sindacati sulla di-
dattica a distanza, la nuova modalità
di lezioni . che si sta cercando di
far decollare nelle scuole alle prese
con la sospensione delle attività di-
dattiche, legata all’emergenza coro-
navirus, decisa dal governo Conte,
per ora, fino al prossimo aprile.
A finire nel mirino delle sigle sin-
dacali è stata, stavolta, una direttiva
ministeriale, inviata ieri a uffici sco-
lastici regionali e presidi, con le pri-
me indicazioni operative sull’inse-
gnamento “da remoto”. Nella nota,
in particolare, il dicastero guidato
da Lucia Azzolina si è limitato a
mettere nero su bianco alcune te-
matiche generali: non si possono,
cioè, solo inviare materiali didattici
agli studenti o semplicemente limi-
tarsi ad assegnare loro compiti, sen-
za far precedere tutto questo da una
spiegazione relativa ai contenuti o
senza prevedere «un intervento
successivo di chiarimento o restitu-
zione da parte del docente». Insom-
ma, per Viale Trastevere, la didattica
a distanza (che è una necessità, e
non sostituirà la didattica “fisica”)
deve prevedere dei «momenti di re-
lazione tra docente e discenti» ed è
necessaria «una valutazione co-
stante» dei compiti.
Tanto è però bastato a far scattare
la reazione dei sindacati, che hanno
chiesto al ministero dell’Istruzione
di ritirare «immediatamente» la no-
ta perché, hanno sottolineato, con-
tenente «modalità di organizzazio-
ne del lavoro che sono oggetto di re-
lazioni sindacali». In pratica, «in
questo momento straordinario -
viene ribadito da mgmn Cgil, Cisl
Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e
Gilda - l’attivazione della didattica a
distanza non può limitarsi a replica-
re contenuti e modalità tipiche di
una situazione di normalità».
Le frizioni tra ministero e sinda-
cati riguardano essenzialmente il
ruolo dei presidi, chiamati in que-
sta fase emergenziale ad attivare le
attività di didattica a distanza,
bypassando il collegio docenti, e al-
cune precisazioni richiamate dalla
nota ministeriale: come ad esem-
pio, la valutazione degli alunni: un
dovere degli insegnanti e un diritto
che spetta a ogni alunno, secondo
Viale Trastevere; ma che le sigle
chiedono invece di considerare
«con la dovuta attenzione» visto
che si tratta, scrivono, «di attività
comportante per sua natura un ca-
rico di stress che nella presente si-
tuazione occorrerebbe quanto più
possibile attenuare per tutti (alun-
ni, famiglie, docenti, dirigenti)».
Il governo tira dritto: nel decreto
«Cura Italia» stanzia milioni pro-
prio per spingere le lezioni ., con
un occhio a studenti e famiglie meno
abbienti; e la ministra, Lucia Azzoli-
na, ha poi annunciato l’assunzione
di mille assistenti tecnici sempre per
supportare la didattica digitale.
A reagire è anche la politica:
«Trovo stupefacente la richiesta
sindacale di ritirare la nota sul-
l’insegnamento a distanza e di es-
sere ricevuti al ministero - ha det-
to l’ex sottosegretario, Gabriele
Toccafondi (Iv) -. Tutti stanno fa-
cendo la propria parte per non la-
sciare soli docenti e studenti. In
un contesto del genere quella dei
sindacati è una pretesa lunare, to-
talmente fuori misura».
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Decreto, Salvini rompe la tregua
Nuova stretta in arrivo
GOVERNO
L’Esecutivo orientato
a prorogare le misure
restrittive oltre il aprile
Emilia Patta
Manuela Perrone
ROMA
Dare subito risposte a famiglie e im-
prese, accelerando l’attuazione del
decreto legge da miliardi, in cui
confluiranno per la conversione in
Parlamento anche i provvedimenti
precedenti su giustizia, sanità e prime
misure economiche per la zona rossa.
Ma anche tenersi pronti a una nuova
stretta che contempli il divieto assolu-
to di svolgere attività all’aperto. Nel
giorno in cui cresce l’allarme sanita-
rio, con i malati di coronavirus au-
mentati di . e i decessi di in
sole ore, il Governo ha chiaro un
punto: le restrizioni disposte finora in
tutta Italia dovranno essere estese ben
oltre il aprile. E se la curva epidemica
non accennerà ad abbassarsi si rende-
rà necessario un nuovo Dpcm.
Giuseppe Conte si muove con pru-
denza. Ieri ha prima riunito in video-
conferenza i ministri Roberto Spe-
ranza e Francesco Boccia, con il capo
della Protezione civile Angelo Borrel-
li e il commissario Domenico Arcuri,
e poi i capidelegazione dei partiti di
maggioranza con i ministri Roberto
Gualtieri e Luigi Di Maio e il sottose-
gretario alla presidenza del Consiglio
Riccardo Fraccaro. «Fare presto», il
messaggio recapitato dal premier.
«Abbiamo discusso della necessità di
lavorare pancia a terra per attuare le
misure del decreto», ha riferito Gual-
tieri. Uno sforzo che riguarda tutti i
ministeri, visto che serviranno deci-
ne di decreti attuativi.
C’è la mole dei decreti attuativi, e
c’è il lavoro parlamentare per la con-
versione del decreto Coronavirus. E
se l’ipotesi del voto a distanza in Par-
lamento sull’esempio spagnolo pro-
pugnato nei giorni scorsi soprattutto
dal Pd sembra per ora allontanarsi –
dopo la contrarietà espressa dal pre-
sidente della Camera Roberto Fico è
arrivata ieri quella della collega del
Senato Elisabetta Casellati («abbia-
mo necessità di proseguire la nostra
attività legislativa senza nessuna for-
zatura o limitazioni delle prerogative
parlamentari» - anche le altre ipotesi
sul tavolo, come ad esempio il lavoro
della sola commissione speciale o
l’esame in commissione Bilancio in
sede legislativa, sono al momento
state scartate soprattutto per l’oppo-
sizione del centrodestra.
«No all’approvazione del decreto
Coronavirus a scatola chiusa, se le Ca-
mere non si riuniranno come opposi-
zione prenderemo le nostre iniziati-
ve», aveva avvertito già in mattinata
Matteo Salvini rompendo di fatto la
tregua da unità nazionale e rivendi-
cando la necessità di apportare corpo-
se modifiche in favore degli autonomi
e delle imprese del Nord. E la capi-
gruppo del Senato, riunita nel pome-
riggio per oltre tre ore, ha dovuto regi-
strare il niet della Lega – nonostante
molti suoi parlamentari nei giorni
scorsi si siano detti favorevoli addirit-
tura al voto a distanza – ad ogni ipote-
si di abbreviazione dell’iter e del di-
battito. E in questo i leghisti sono stati
supportati anche da Italia Viva, con-
traria a comprimere il dibattito parla-
mentare. Sul decreto Coronavirus del
marzo, nel quale rientreranno tutti
i precedenti decreti già presentati sul-
la stessa materia (ambito giustizia,
ambito sanità, prime misure econo-
miche per la Zona rossa), ci sarà una
normale discussione. No quindi alla
proposta dei capigruppo di maggio-
ranza di riunire solo la commissione
Bilancio: saranno convocate tutte le
commissioni in sede consultiva e la
commissione Bilancio in sede refe-
rente tra il e il marzo; l’Aula è in-
vece convocata il per il voto sul ca-
lendario e indicativamente l’ aprile
per la conversione del decreto Coro-
navirus. Non proprio tempi d’urgen-
za. «La Lega ha messo in atto una sor-
ta di ostruzionismo deleterio in que-
sta stagione», chiosa il capogruppo
del Pd Andrea Marcucci. Mantenendo
le normali procedure in tempi di Cori-
navirus, con molti parlamentari in
quarantena o già malati - fanno inol-
tre notare in casa dem - si regala a Sal-
vini un potere di ricatto enorme per-
ché basterà poco per far mancare il
numero legale.
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Da varare decine
di provvedimenti attuativi
Lega-Fi contro l’iter accelerat
Marco Ludovico
ROMA
Golden power più forte: non solo
sui settori dell’energia e delleinfra-
strutture ma estesa anche a banche
e assicurazioni. Con una norma da
inserire nel decreto legge Cura Ita-
lia durante l’approvazione in Parla-
mento. Il governo si muove: la per-
cezione del “rischio Italia” sale ra-
pida, a palazzo Chigi cominciano le
riunioni. La soluzione in tasca non
ce l’ha nessuno. Ma i messaggi e le
dichiarazioni si moltiplicano. A
Mattino (Radio ) il vicemini-
stro dell’Economia Antonio Misiani
conferma: «Con la presidenza del
Consiglio stiamo valutando il raf-
forzamento di strumenti come la
golden power».
Mef, palazzo Chigi - il premier
Giuseppe Conte, il segretariato ge-
nerale, i servizi di informazione e
sicurezza - ma anche la Difesa stan-
no concentrando risorse e schemi
di proposte per giungere a una sin-
tesi ancora prematura. In ballo c’è
anche il ripristino della cosiddetta
«norma antiscorrerie» prevista dal
decreto legge del concepi-
ta dall’allora titolare del Mise Carlo
Calenda. C’è poi Consob, con le sue
azioni a ripetizione di trasparenza
e di tutela. Ma la turbolenza del
mercato è enorme. Un ruolo nuovo
lo ha assunto il Copasir, presieduto
secondo regolamento da un mem-
bro dell’opposizione, Raffaele Vol-
pi (Lega). Il comitato parlamentare
oggi è molto compatto al suo inter-
no e, soprattutto, è diventato sog-
getto politico di riferimento e di
impulso per l’esecutivo. Il Copasir
ha informazioni riservate e privile-
giate di intelligence economica, un