Il Sole 24 Ore - 19.03.2020

(Ron) #1

Il Sole 24 Ore Giovedì 19 Marzo 2020 17


Finanza & Mercati


PARTERRE




Euronext non si ferma:


«Non c’è motivo»


Euronext non si ferma. La federazione delle Borse di Pari-


gi Amsterdam, Bruxelles, Lisbona, Dublino e Oslo prende
posizione contro la tentazione di chiudere le porte quando

ormai i buoi sono scappati. «Non c’è nessuna ragione di


chiudere i mercati», ha detto il ceo Stéphane Boujnah,
schierandosi sulla linea espressa anche dall’ad di Borsa

italiana Raffaele Jerusalmi. «È estremamente importante



  • ha sottolineato - fornire un riferimento per assicurare
    liquidità e corretta formazione dei prezzi». Se è vero che


il diffondersi del coronavirus ha mandato in fumo  tri-
lioni di dollari dell’indice mondiale Msci nelle ultime

quattro settimane, la serrata - a giudizio degli esperti -


rischierebbe di creare un effetto valanga nelle vendite se
la chiusura fosse limitata a pochi giorni o di mettere ulte-

riormente in difficoltà le famiglie, che non potrebbero


liquidare le loro posizioni neanche in caso di necessità, se
lo stato di emergenza dovesse prolungarsi. «Non abbiamo

nessun problema operativo», ha assicurato il ceo di Euro-


next chiedendosi come mai nessuno si sogna di chiedere
di sospendere i servizi elettrici, telefonici o bancari e qual-

cuno invece pretende di chiudere i mercati. (A.Ol.)


La Spac Spactiv dà il via al ricollocamento dei recessi ne-


cessari (e sufficienti) pari al ,% del capitale per comple-
tare operazione con Betty Blue-Elisabetta Franchi.Da oggi

gli azionisti di Spactiv potranno acquistare le azioni pro-


venienti dai recessi. Il ricollocamento si avvia con un mese
dedicato all’offerta in opzione e prelazione riservata ai soci

di Spactiv. Alla business combination gli azionisti esistenti


e gli eventuali nuovi investitori riceveranno gratuitamente
 warrant per ogni  azioni possedute. Il progetto di bilan-

cio  di Betty Blue sarà approvato dal cda il  marzo


. L’Ipo di Betty Blue è stata sospesa la scorsa settima-
na.Lo sbarco a Piazza Affari sarebbe dovuto avvenire in

primavera, ma la situazione sui mercati finanziari e


l’emergenza sanitaria hanno bloccato l'operazione. Alla
base del rinvio e del ricollocamento c'è stata la forte presen-

za di recessi tra gli investitori della Spac. Il gruppo Betty


Blue ha avuto un fatturato pari a , milioni nel  e
intorno ai  milioni nel . Il giro d'affari è realizzato

per il % in Italia e per il % all'estero. In questi mesi il


settore della moda e' stato colpito dall'emergenza corona-
virus, che è andata a impattare sulle vendite globali. (C.Fe.)

Arbitrato Esselunga verso la stretta finale. Dopo vari


rinvii, legati anche all’emergenza Coronavirus, secondo


quanto ricostruito da Radiocor, sabato  marzo potreb-
be essere finalmente il giorno giusto per il verdetto. La

partita, come è noto, si è aperta nel  quando è man-
cato il fondatore della catena della grande distribuzione

Bernardo Caprotti: i tre arbitri, i Professori Gualtiero


Brugger, Mario Cattaneo ed Enrico Laghi, dovranno de-
finire il prezzo per il riassetto di Esselunga, con il passag-

gio del % della holding Supermarkets Italiani dai soci


di minoranza Violetta Caprotti (assistita da Medioban-
ca) e Giuseppe Caprotti alle azioniste di maggioranza,

Marina Caprotti e la madre Giuliana Albera, che deten-


gono il restante %.
Sul valore di Esselunga, ovviamente, la forbice tra le

valutazioni - negli ultimi tre anni – è sempre stata am-


pia, tra un minimo di ,- miliardi per arrivare a 
miliardi, con le parti arroccate sulle proprie posizioni.

Da qui la decisione di un arbitrato che sabato, salvo nuo-


vi slittamenti, dovrebbe quanto meno mettere un punto
fermo sulla vicenda. (R.Fi)



Spactiv, per Betty Blue


via al ricollocamento




Esselunga, l’arbitro vicino


a definire il prezzo


Borsa, debito a 263 miliardi per i big


E la cassa spesso non è sufficiente


PIAZZA AFFARI


Le società spesso scontano


una forte esposizione non


bilanciata dalla liquidità


Sullo sfondo anche il tema


dei ricavi per diverse


società, come Atlantia e Fca


Laura Galvagni


Marigia Mangano


Un debito finanziario aggregato di


 miliardi a fronte di una cassa di


 miliardi. Sono i numeri del setto-


re dell’industria e dei servizi di piaz-


za Affari elaborati dall’Area Studi di


Mediobanca (vedi tabella in pagina)


e aggiornati alla fine del . Valori


fondamentali, oggi, per capire lo


stato di salute dei big quotati in Bor-


sa. Tanto debito e poca cassa sono,


evidentemente, in questa fase un


mix esplosivo stante la difficoltà a


reperire nuove risorse sui mercati e


la contemporanea necessità di far


fronte agli impegni già presi. In vir-


tù di questo quelle cifre fotografano,


in molti casi, situazioni di forte


stress e tensione a livello di equili-


brio di bilancio. Ciò in parte spiega


perché alcune società pagano più di


altre la crisi scatenata dal Coronavi-


rus, al punto da aver sacrificato in


alcuni casi anche oltre il % della


capitalizzazione in appena un mese.


Il punto chiave per capire, secon-


do gli esperti, le dinamiche in atto


sui mercati finanziari, è guardare


alla situazione di partenza delle


quotate. In un quadro caratterizzato


da debolezza globale e in un sistema


che sconta l’incertezza nel breve e


nel medio periodo sulla durata ef-


fettiva dell’emergenza in atto, gli in-


vestitori scelgono di ridimensiona-


re l’esposizione verso quelle società


o quei comparti che storicamente


hanno una leva finanziaria partico-


larmente elevata.


«È un po’ come scegliere tra l’Ita-


lia e la Germania o la Francia. Indi-


pendentemente dai danni effettivi


che saranno generati dalla crisi, il


nostro Paese parte da una situazio-


ne di bilancio molto più debole e
complicata rispetto al resto d’Euro-

pa ed evidentemente per l’Italia il


percorso della ripresa sarà più lun-
go e difficile rispetto ad altri Paesi»,

osserva un banchiere che preferisce
restare anonimo.

Guida così la classifica dei gruppi


più indebitati dell’indice Ftse Mib
dell’industria e dei servizi di piazza

Affari, Enel. Con i suoi  miliardi di


debiti finanziari alla fine del  a
fronte di una market cap scesa in-

torno agli stessi livelli mentre appe-


na un mese fa superava gli  mi-
liardi, il gruppo energetico in termi-

ne di indebitamento pesa sull’intero


indice per circa il %. Va detto, pe-
rò, che il gruppo genera ogni anno

circa  miliardi di margine operati-


vo lordo e in più ha una cassa di ,
miliardi a garanzia delle scadenze

imminenti. Di certo, almeno nelle


prossime settimane, potrebbe ri-
sentire di un rallentamento dei rica-

vi, gap potenzialmente recuperabile


però nei mesi successivi.
Ben diversa è la questione Atlan-

tia. La compagnia, stando ai da-


ti Mediobanca, ha complessiva-
mente oltre  miliardi di debiti, so-

stenibili finchè l’azienda è stata in
grado di generare fino a  miliardi

l’anno ma il  si presenta come


un esercizio particolarmente com-
plicato: traffico quasi a zero su auto-

strade e negli aeroporti, ricavi a pic-


co e quindi margini in sofferenza. A
questo si aggiunge il rating spazza-

tura e la possibile revoca della con-


cessione alla controllata Autostrade
per l’Italia. Insomma, il quadro al

momento è piuttosto fosco.


Nella galassia Agnelli, invece,
spiccano i casi Fca e Cnh. Sebbene in

realtà molto differenti tra di loro so-


no accomunati dall’appartenenza a
un settore (allargato) che sconterà

più di altri l’emergenza Coronavi-


rus. Per quanto riguarda il gruppo
presieduto da John Elkann debiti e

cassa sono quasi sullo stesso livello


(rispettivamente , miliardi e ,
miliardi). Tuttavia, come insegna

quanto già avvenuto in Cina con un


crollo delle immatricolazioni supe-
riore al % in due mesi, la vendita

di auto potrebbe subire un brusco
stop a livello globale. A ciò si somma

il fermo dei principali impianti eu-


ropei. Più complicata la situazione
di Cnh. Il gruppo di macchine agri-

cole ha un’esposizione , miliar-


di, genera utili per , miliardi e ha
una cassa pari a meno di un quinto.

Da questo scenario resta fuori Fer-


rari che ha una struttura finanzia-
riamente più solida. Da considerare,

poi, che la possibile crisi del com-


parto auto allargato potrebbe tra-
scinare con sé anche la componenti-

stica. Pirelli per esempio deve fare i


conti con un debito di , miliardi a
fronte di una cassa di , miliardi.

Tra i gruppi con forte squilibrio


tra cassa e debito non può mancare
Telecom, da sempre gravata da

un’esposizione prossima ai  mi-


liardi. L’azienda, però ha margini
capienti e cassa sufficiente per gli

impegni di medio periodo.


Tra i più virtuosi, invece, due
aziende di alta moda: Moncler e Sal-

vatore Ferragamo. Certo per loro sul


piano del giro d’affari saranno mesi
complicati ma intanto vantano una

cassa ampiamente sufficiente a far


fronte all’indebitamento.


Debito © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alitalia, una nuova offerta targata Efromovich


Gianni Dragoni


German Efromovich torna in pista


per Alitalia. L’imprenditore suda-


mericano ha presentato una mani-


festazione d’interesse per l’acquisto


della compagnia attraverso la socie-


tà Synergy Europe, basata in Lus-


semburgo. Il termine per le offerte


(non vincolanti) è scaduto ieri a


mezzanotte, secondo il bando pub-


blicato il  marzo dal commissario,


Giuseppe Leogrande.


Da allora il mondo è cambiato. Le


aviolinee stanno andando a picco, a
causa del coronavirus. Anche le più

robuste sono in difficoltà, da Delta a


Lufthansa, per citare solo due po-
tenziali interessati ad Alitalia. La si-

tuazione di Alitalia è drammatica, la


compagnia sta facendo circa  voli
al giorno, meno di un quarto

dell'operativo abituale e ha chiesto
la cigs per . addetti, un terzo del

totale. Nelle ultime tre settimane ha


perso almeno  milioni di ricavi.
Il governo ha varato una manovra

per il salvataggio di Alitalia con una


nazionalizzazione. Il decreto coro-
navirus prevede la nascita di una

nuova società al % pubblica e una


dote di  milioni di euro. Tuttavia
la procedura di cessione va avanti.

Efromovich si era già proposto


l’anno scorso come quarto socio


della cordata guidata da Fs, ma era
stato escluso per motivi finanziari

dall’advisor Mediobanca. Adesso
l'ex azionista di Avianca, spiega

l'advisor Antonio Guizzetti , «ha fat-


to una proposta solida e robusta,
con parametri al di sopra di tutti i

requisiti di eleggibilità indicati dal


bando, per l’acquisto di tutta Alita-
lia». I pretendenti all’intero perime-

tro o al “lotto aviation” devono ave-


re un miliardo di fatturato medio
negli ultimi tre anni (cumulativo per

le cordate), oppure disporre di al-


meno  milioni di risorse finan-
ziarie o patrimonio netto. Advisor

legale è lo studio Grimaldi.


È consentito lo spezzatino. Tra gli
interessati ci sarebbe anche Alberto

Tripi, che con Almaviva ha Alitalia


come cliente, punterebbe ai call cen-
ter. Potrebbe esserci una manifesta-

zione di Delta, interessata a prende-


re il % di una Newco Alitalia con
 milioni. La compagnia, interpel-

lata, però non ha fatto commenti,


come non ha risposto Lufthansa. Sa-
rà l’advisor del commissario, Roth-

schild, a valutare le proposte.


Intanto nel governo questa pro-
cedura è ritenuta superata. E infatti

il decreto legge sul Coronavirus ha


stanziato  milioni ( in meno
della bozza iniziale) a favore di Ali-

talia e, in teoria, di altre compagnie


con licenza rilasciata dall'Enac, per
compensarle dei danni subìti dal

crollo del traffico. Il grosso dei fondi


è per Alitalia. La Newco pubblica
dovrebbe prendere in affitto dal

commissario le attività di Alitalia fi-


no al trasferimento agli eventuali
acquirenti. Si è parlato di affitto del-

la sola “aviation”, che lascerebbe


nella bad company del commissario
handling e manutenzione, ma tutte

le ipotesi sono aperte. La scelta di-


penderà anche dallo spessore delle
manifestazioni d'interesse.

Il decreto prevede anche l’incre-


mento per quest’anno di  milioni
del Fondo di solidarietà per il tra-

sporto aereo per l’integrazione al-


l’% del reddito effettivo dei lavo-
ratori in cassa straordinaria o con

Naspi. Questa norma apre le porte


della cigs agli oltre . dipendenti
di Air Italy, chiusa in febbraio. La ci-

gs è prevista quest’anno per  mesi,


due mesi in meno di quanto indicato
nelle prime bozze del decreto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TRASPORTO AEREO


N


ell’ultimo mese Astm ha perso in Borsa il %


del proprio valore mentre Atlantia ha lasciato


sul terreno di Piazza Affari il %. Entrambe
pagano la fase particolarmente delicata che il

settore autostradale sta vivendo in Italia in questo


momento, soprattutto la holding dei Benetton che
rischia la revoca della concessione in capo

ad Autostrade per l’Italia. Una situazioen


di incertezza che, ovviamente, si
ripercuote anche sugli altri operatori di

settore. Con l’aggiunta che ora, in piena


emergenza Coronavirus crolla anche il
traffico sulle vie a pedaggio. Non a caso

ieri Astm ha comunicato di voler rinviare


al  aprile  la data della riunione
consiliare per l'approvazione del progetto

di bilancio di esercizio e del bilancio
consolidato al  dicembre .

Per effetto di questo l’assemblea dei


soci è slittata al  maggio . Ma
soprattutto l’azienda, come raccomandato anche

dall’Esma in termini di informativa sul Covid-, ha


fornito anche i dati aggiornati sul traffico
autostradale: da inizio maggio al  marzo i volumi

sono scesi del % ma dal primo al  marzo sono


crollati in media del %.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

ASTM RINVIA IL BILANCIO


TRAFFICO GIÙ A MARZO


I VOLUMI
SULLE STRADE
Dall’1 al 14 marzo
il traffico è crollato
del 39%

-39%


Il magnate sudamericano


ha risposto al bando


scaduto alla mezzanotte


MERCATI


Tim, Agcom sblocca la fibra Fttc nelle aree bianche


Antonella Olivieri


L’Agcom sblocca l’attivazione di


mila cabinet Telecom nelle aree


bianche, tagliando i tempi di autoriz-


zazione da  a  giorni. È questo


uno degli effetti del decreto “Cura Ita-


lia” che ha disposto di agevolare il po-


tenziamento delle reti di tlc per soste-


nere il boom di traffico causato dalla


forzata permanenza tra le mura do-


mestiche della popolazione. Il para-


dosso è che proprio l’attivazione dei


cabinet nelle aree a fallimento di mer-


cato - dove Open Fiber si è aggiudicata


i bandi Infratel per costruire la rete in


fibra Ftth - era tra i comportamenti
censurati dall’Antitrust, con la san-

zione da quasi mezzo miliardo di euro


per abuso di posizione dominante,
poi scontata a poco più di cento milio-

ni. È vero che sono scaduti i tempi per


l’esclusiva di Open Fiber, ma è vero
anche il virus ha cambiato il mondo,

mettendo a nudo il tempo perso in
diatribe sterili mentre la “rete unica”

non ha mai preso forma, con ritardi


generalizzati sui lavori dello sfidante
e sull’ammodernamento della rete

dell’incumbent, copertura insoddi-


sfacente e gran spreco di risorse.
Dall’inizio della settimana prossi-

ma, dunque - stanti i tempi della ri-


chiesta Telecom - potrebbero già es-
sere commercializzati i servizi a ban-

da ultralarga, nelle aree dove saranno


attivati i cabinet, con la formula del-
l’Fttc (Fiber to the cabinet), appunto

fibra fino all’armadietto sul marcia-
piede, mentre le abitazioni continue-

ranno a essere raggiunte dal rame, ot-


tenendo velocità di navigazione supe-
riori senza bisogno di effettuare lavori

in casa. Un segnale di come la pande-


mia abbia ribaltato le priorità e possa
forse favorire nel futuro prossimo lo

sblocco di situazioni incancrenite da


anni che, come i tentativi frustrati di
realizzare la rete unica, hanno pesato

sul titolo. Di certo i motivi contingenti,


che pure non sono pochi, non bastano
a spiegare l'ampio rimbalzo di Tele-

com in Piazza Affari, che ieri è salita di


quasi il % (,%) a sfiorare quota 
centesimi (, euro la chiusura).

Gli osservatori non hanno manca-


to di notare che si è risolta l'anomalia
delle azioni di risparmio a prezzi su-

periori alle corrispondenti ordinarie.


I titoli senza diritto di voto, infatti, ieri
sono rimasti piatti (+,%) e le quo-

tazioni si sono fermate a , euro,
tornando a sconto rispetto alle azioni

ordinarie. Martedì Telecom era tra i 


titoli sui quali erano vietate le vendite
allo scoperto, mentre da ieri il divieto

è stato esteso a tutto il listino. Gli ope-


ratori hanno così chiuso le posizioni
“lunghe” sulle risparmio e “corte” sul-

le ordinarie, vendendo le prime e ri-


comprando le seconde. C'è poi da con-
siderare che già martedì - sulla scia

anche di misure di sostegno alle tlc va-


rate in Spagna - si era mosso al rialzo
tutto il settore in Europa. Ma ora

l’emergenza potrebbe imporre di af-


frontare nodi strutturali, contribuen-
do a un recupero più duraturo delle

quotazioni della compagnia telefoni-


ca, scese pericolosamente nei giorni
scorsi fino a un minimo di  centesi-

mi, con la capitalizzazione delle ordi-


narie sotto i  miliardi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

TLC


Chiusi gli arbitraggi


con le risparmio: il titolo


recupera il % in Borsa


Il titolo ieri a Milano


0,

0,

0,

0,

0,

0,

Apertura Chiusura


0,3204 0,


+9,94%


Telecom italia


Debiti nanziari 2018. In milioni di euro


Fonte: R&S Mediobanca

 Diasorin


 Ferragamo


 Moncler


 Juventus


 Tenaris


 Recordati


 Amplifon


 Nexi (1)


 Buzzi


 Campari


 STM (1)


 Ferrari


 Saipem


 Prysmian


21


37


92


329


472


788


940


985


























 Hera


 A2A


 Italgas



Leonardo


 Pirelli


 Poste Italiane


 Terna


 Snam


 FCA


 CNH


 Eni


 Telecom


 Atllantia


Enel


0 20.000 40.000 60.000 0 20.000 40.000 60.

























































La mappa del debito del Ftse Mib


I NUMERI


263 miliardi


La mole di debiti


Le principali società quotate a
Piazza Affari, quelel del Ftse Mib,

hanno un’esposizione


complessiva di 263 miliardi, di cui
circa il 20% è rappresentato dal

debito di Enel che però ha una


marginalità più che solida


61 miliardi
La liquidità

Allo stesso modo le principali


società quotate a Piazza Affari
dispongo di cassa o liquidtà

equivalente per circa 61 miliardi,


pari a un quarto del debito
complessivo delle società

considerate

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