Il Sole 24 Ore - 19.03.2020

(Ron) #1

20 Giovedì 19 Marzo 2020 Il Sole 24 Ore


Finanza & Mercati


Newlat e Centrale del Latte d’Italia,


via alle trattative per la grande alleanza


RIASSETTI


La pressione sui prezzi


apre a scenari di fusioni


per le economie di scala


Carlo Festa


Il gruppo Newlat Food e i soci della


Centrale del Latte d’Italia aprono di-


scussioni per una grande alleanza nel


settore alimentare. Resta poi da capire


come avverrà questo consolidamen-


to, ma i tempi sembrano ormai propi-


zi per studiare un accordo. Soprattut-


to nel settore del latte, la pressione sui


prezzi sta aprendo a scenari di aggre-


gazioni, matrimoni, alleanze per ave-


re sinergie ed economie di scala. Se-


condo indiscrezioni Newlat Food sa-


rebbe stato scelto come possibile


partner e ora starebbe trattando con


gli azionisti del gruppo Centrale del


Latte d'Italia, compagine composta


sia da soggetti privati sia da soggetti


pubblici. Il dossier di Centrale del Lat-


te d'Italia, che deve lanciare entro i


prossimi  anni una ricapitalizzazio-


ne di circa  milioni di euro, è arriva-


to anche ad altri gruppi e multinazio-


nali: secondo i rumors Parmalat e


Granarolo. Ma alla fine sarebbe New-


lat, forte della cassa ottenuto in sede


di Ipo lo scorso anno, a stare valutan-


do l'acquisizione. Sull'operazione sta-


rebbero lavorando in qualità di con-


sulenti Vitale e BonelliErede.


L'azienda presieduta da Angelo


Mastrolia ha una strategia di crescita:


allo stesso tempo starebbe valutando


un'altra acquisizione, sempre in Italia.


Insomma, sembra che il settore del


latte e dei suoi derivati sia pronto a cre-


are player di più ampio respiro, pro-


prio per prepararsi a una diversa si-


tuazione e sfida di mercato. La Centra-
le del latte d'Italia, nata dalla fusione di

Centrale del Latte di Torino e Centrale


del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno,
è il terzo polo lattiero caseario nel Pae-

se. Il Cda del gruppo presieduto e gui-


dato da Riccardo Pozzoli ha lanciato
qualche settimana fa un piano di rilan-

cio e di iniezione di risorse (appunto


fino a  milioni nei prossimi  anni).
La compagine della Centrale del Latte

d'Italia è frazionata, anche se ci sono


alcuni soci storici. A seguito della fu-
sione per incorporazione della Cen-

trale del Latte di Firenze, Pisa, Pistoia


e Livorno in Centrale del Latte di Tori-
no realizzata nel , gli azionisti rile-

vanti della Centrale del Latte d'Italia,


scaduto il patto di sindacato nello
scorso settembre, sono: Finanziaria

Centrale del Latte di Torino (parteci-


pata dal Comune) con il ,%, Lavia
s.s., il Comune di Firenze e Fidi Tosca-

na (finanziaria della Regione Tosca-


na). Tra gli altri piccoli soci c'è anche il
Comune di Pistoia con poco meno del

%. I soci pubblici da tempo stanno va-
lutando l'uscita: a cominciare dal Co-

mune di Torino, che ha fondato la cen-


trale del latte negli anni , per prose-
guire con il Comune di Pistoia.

Il gruppo Centrale del Latte d'Italia


ha  stabilimenti a Torino, Firenze, Ra-
pallo e Vicenza dove vengono lavorati

circa  milioni di litri di latte all'anno.


Sugli stabilimenti sono stati effettuati
forti investimenti in automazione, che

hanno fatto accrescere l'indebitamen-


to. Al  dicembre  il gruppo aveva
un Ebitda di , milioni e una posizio-

ne finanziaria netta negativa per ,


milioni. I primi due mesi dell'anno so-
no andati molto bene e l'emergenza

sanitaria non sta influenzando le ven-


dite. Per quanto riguarda Newlat Fo-
od, la società si è quotata nell'ottobre

scorso raccogliendo  milioni circa


che dovranno servire ad acquisizioni.
Tra i marchi storici c'è Polenghi e pos-

siede la centrale del Latte di Salerno,


integrata a inizio .


© RIPRODUZIONE RISERVATA

IN BREVE


Recordati distribuirà


cedola da un euro


Cambia il presidente


FARMACEUTICA


Ricavi e utile in crescita


spingono il dividendo:


Altavilla nuovo numero uno


Recordati archivia l’esercizio 


con ricavi e utile netto in crescita


e annuncia la nomina alla presi-
denza di Alfredo Altavilla, l’ex

braccio destro di Sergio Mar-
chionne nel gruppo Fca.

Nel dettaglio il gruppo Recorda-


ti ha segnato un utile netto di 
milioni, in progresso del % ri-

spetto allo scorso anno, complice


un beneficio fiscale di  milioni
derivante dal patent box concorda-

to con le autorità fiscali. Senza


questa posta straordinaria il risul-
tato netto sarebbe di  milioni

(+,%). Da qui la scelta del cda di


proporre ai soci un dividendo com-
plessivo di  euro per azione, di cui

, già versati. L’andamento delle


vendite nette nei primi due mesi
del  è in linea con le aspettati-

ve. Il  febbraio scorso la Società


ha reso pubbliche per l’anno 
le seguenti previsioni: ricavi com-

presi tra . milioni e . mi-


lioni di euro, un Ebitda compreso
tra  e  milioni, un utile ope-

rativo compreso tra  e  mi-


lioni e un utile netto compreso tra
 e  milioni. Recordati ha ri-

cordato in una nota che a fronte


dell’emergenza epidemiologica da
virus Covid-, il gruppo si è attiva-

to implementando tutte le possibili


misure e iniziative per poter ga-
rantire la fornitura dei farmaci ai

propri pazienti e la sicurezza dei
propri dipendenti. Data la situa-

zione complessa e in costante evo-


luzione non sono al momento pre-
vedibili eventuali impatti futuri. In

proposito il gruppo ha stanziato 


milioni per contribuire al sostegno
delle strutture sanitarie impegnate

nella lotta contro il Coronavirus.
Risorse che si aggiungono alla do-

nazione di  mila euro a titolo


personale di Andrea Recordati.
Infine, sul fronte delle nomine,

la società ha fatto sapere che Flem-


ming Ørnskov si è dimesso dalla
carica di presidente e consigliere di

amministrazione di Recordati. Il


consiglio di amministrazione ha
manifestato l’intenzione di proce-

dere, una volta divenute efficaci le


sue dimissioni, alla nomina, quale
nuovo numero uno di Alfredo Alta-

villa (ex Fca). Oltre al presidente,


hanno annunciato le dimissioni
anche Søren Vestergaard Poulsen

e Francisco Javier de Jaime. Le di-


missioni dei tre consiglieri, moti-
vate da «assorbenti impegni pro-

fessionali», avranno efficacia dalla


prossima assemblea dei soci, con-
vocata per il  aprile prossimo.

—R.Fi.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il dossier sull’ex Centrale


di Torino anche sul tavolo


di Parmalat e Granarolo


Auto.. Il quartier generale di Bmw a Monaco di Baviera


AFP

AUTO


Bmw, utili e dividendo in calo


La casa bavarese archivia


il  e abbassa le stime


Impianti chiusi per un mese


Alberto Annicchiarico


Il coronavirus non risparmia


nessuno. Martedì è toccato a
Volkswagen e a Daimler, nei

giorni precedenti a Psa, Fca, Re-


nault. Ieri a Bmw, che in occasio-
ne della conferenza annuale (in

streaming) ha annunciato la


chiusura dei suoi impianti in Eu-
ropa e Sudafrica, che coprono

metà della sua capacità di produ-


zione, fino al  aprile. Nono-
stante la situazione, Bmw con-

ferma, come ribadito dal ceo Oli-


ver Zipse, un piano da  miliardi
di euro da investire in ricerca e

sviluppo per l’elettrificazione


della gamma nei prossimi cinque


anni, a riprova della fiducia nelle
possibilità di sviluppo future. Un

bel coraggio, parlare di investi-


menti nel pieno di un uragano.
Anche i conti del  però, la-

sciano l’amaro in bocca. Vero è


che sul versante dei ricavi è stata
superata per la prima volta quota

 miliardi (,) per merito di


vendite a oltre , milioni di unità
(+,% contro il +,% dell’anno

precedente). Ma i profitti hanno


marcato un calo del ,% a  mi-
liardi contro i  di un anno prima.

All'assemblea degli azionisti del


 maggio sarà proposta la distri-
buzione di un dividendo di , eu-

ro per azione, in calo rispetto ai
, del .

Guardando avanti, Bmw ha ov-


viamente rivisto le prospettive
per il  e il titolo in Borsa ha

risposto cadendo fino oltre il %


per poi chiudere con un - per
cento. La casa automobilistica ba-

varese stima profitti ante imposte
«significativamente più bassi» ri-

spetto al .La divisione auto-


motive registrerà un netto calo
delle consegne, con il margine

ebit, che prima era atteso tra il 


e l'%, ora stimato tra il  e il %.
Per quanto riguarda la divisione

moto, l’attesa è per un leggero ca-
lo delle vendite e un margine ebit

tra il  e l’%. Quanto al free cash


flow «le valutazioni attuali sono
perché sia positivo nel ».

Il prevedibile calo dei profitti


sarà la conseguenza del calo della
domanda e alla luce di questo il

gruppo adeguerà il volume di pro-


duzione «in modo flessibile», ha
precisato Zipse, in sella da luglio

. Ad ogni modo, anche in que-


sta situazione inedita, «noi dob-
biamo mantenere la nostra capa-

cità di agire e prepararci al dopo la


crisi coronavirus».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL MANAGER


Altavilla, dopo l’auto


la sfida nel farmaco


Paolo Bricco


Alfredo Altavilla,  anni, è il


nuovo presidente di Recordati,


di cui ricopriva già la vicepresi-
denza, su indicazione del fondo

di investimento CVC Capital


Partners, proprietario del grup-
po farmaceutico. Altavilla, che è

stato negli ultimi dieci anni uno


dei principali manager dell'au-
tomotive europeo, trova di nuo-

vo una collocazione centrale nel


capitalismo italiano. Il suo profi-
lo rimane legato alla stagione di

Sergio Marchionne. O, meglio,


alle sue tre stagioni: il salvatag-
gio realizzato fra il  e il

, vissuto quando la Fiat era


prossima a portare i libri in tri-
bunale e quando lui è stato uno

dei giovani dirigenti fatti cresce-


re da Marchionne, nella durezza
quotidiana di un salvataggio a

lungo appeso ad un filo, insieme


ad Antonio Baravalle e a Luca De
Meo; l’operazione Chrysler, nei

giorni storici e pazzeschi spesi


fra Torino, Washington e De-
troit, quando Altavilla è stato il

suo maggiore collaboratore re-
standone il principale testimo-

ne; la costruzione, tutt'altro che


semplice e alla fine non del tutto
riuscita, di un vero e proprio

gruppo internazionale unico e


coeso, di cui a lungo Altavilla ha
seguito la componente italiana

ed europea, quella nella sua co-


stituzione più debole e fragile,
alla fine la meno curata dal de-

miurgo Marchionne, che ha fon-


dato i suoi risultati e la sua nar-
razione sui successi del Nord

America, in particolare grazie a


Jeep e a Ram. Altavilla, a cui tutti
riconoscono lungimiranza stra-

tegica e abilità nella execution


non scevre di una determinazio-
ne e di una durezza assorbite da

Marchionne, è stato veramente


quello che, un tempo, si definiva
un “uomo Fiat”.

Nato a Taranto, la sua fami-


glia era proprietaria della con-
cessionaria della città. Alla

scomparsa di Marchionne,


quando Mike Manley è stato
scelto da John Elkann come am-

ministratore delegato, Altavilla,


che a lungo era stato uno dei tre
papabili come successore (il ter-

zo era il capo della finanza Ri-
chard Palmer), ha scelto di la-

sciare Fca. Una scelta improvvi-


sa e non condivisa con la fami-


glia Agnelli-Elkann. L'assenza di


blessing da parte di quest'ultima



  • ormai lontana con la struttura


societaria e fiscale dall'Italia, ma


in ogni caso capace di esercitare
influenza diretta o indiretta nei

processi decisionali - ha proba-


bilmente creato qualche proble-
ma ad Altavilla, il cui nome è sta-

to comunque fatto più volte, in


questi due anni, per incarichi
operativi di vertice di grandi

gruppi industriali, privati e a


partecipazione pubblica. Nono-
stante questo, Altavilla è entrato

nel consiglio di amministrazio-


ne di Tim (da indipendente, can-
didato dal fondo Elliott) e, so-

prattutto, è diventato senior


advisor di CVC Capital Partners,
che nel  ha acquisito la mag-

gioranza della Recordati dalla


famiglia fondatrice.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

30/12/2019 18/03/


Andamento del titolo a Milano


25

30

35

40

45 37,


34,


Recordati


Il braccio destro storico


di Marchionne salito


alla presidenza Recordati


IL MANAGER
GLOBALE
Al fianco di
Marchionne ha
condotto
l’operazione
Fiat-Chrysler

CRÈDIT AGRICOLE


Sospesa per sei mesi


quota capitale mutui


Crédit Agricole in Italia ha deciso
che i titolari di mutuo casa

potranno richiedere la


sospensione della quota capitale
per  mesi, eventualmente

prorogabile.


Prevista anche la facoltà di
richiedere la proroga delle linee

esistenti e l’attivazione di nuove


linee di credito per il sostegno
delle necessità correnti.

EMERGENZA CORONAVIRUS


Mps, plafond per Pmi


Ubi, sostegno a ospedali


Tra le iniziative delle banche a
sostegno dell’emergenza

Coronavirus, Mps ha messo a


disposizione un plafond da 
miliardi per aiutare le imprese

italiane. Sempre ieri Ubi ha


annunciato una erogazione
liberale di  milioni a ospedali e

centri ricerca impegnati in prima


linea per fronteggiare il virus, in
partricolare nei territori di Brescia

e di Bergamo.


DIGITAL VALUE


Vantellini ad, in cda


anche Patuano


Rimpasto nel cda di Digital


Value, società di Ict quotata


all’Aim, dove hanno fatto
ingresso due ex Telecom, l’ex ad

Marco Patuano e Paolo


Vantellini. Vantellini ha assunto
le deleghe “corporate”, relative

alle funzioni di staff e supporto al


business. Affiancherà Massimo
Rossi, azionista di riferimento,

presidente e ad (operativamente
si occuperà in particolare del

mercato). Nonostante le


difficoltà del momento, ha
sottolineato Rossi, «Digital Value

riesce a confermare un percorso


di crescita e di resilienza del
business».

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