Il Sole 24 Ore - 23.03.2020

(Nancy Kaufman) #1

Il Sole 24 Ore Lunedì 23 Marzo 2020 7


Primo Piano


Viaggi saltati, anche per l’hotel


arriva il voucher di rimborso


Maurizio Caprino
Maurizio Di Rocco

O

ra il quadro è praticamente completo.
Da martedì  marzo, con l’entrata in
vigore del decreto Cura Italia (Dl
/), la protezione economica per
chi ha dovuto rinunciare a un viaggio a
causa dell’emergenza coronavirus
comprende anche le spese di soggiorno e non solo i
biglietti di aerei, bus, treni o navi. Le norme integrano
quelle del Codice civile e di quello del consumo.
La pandemia è una tipica causa di forza maggiore
che rende impossibile il compimento di innumerevoli
prestazioni contrattualmente pattuite nei confronti
dei singoli consumatori.

Il Codice civile e le norme di settore
Nel Codice civile, l’articolo  stabilisce che
«l’obbligazione si estingue quando, per causa non
imputabile al debitore, la prestazione diventa
impossibile». Quindi la risoluzione del contratto
diviene inevitabile se la prestazione risulta non più
eseguibile o fruibile, da una delle parti, per causa di un
evento di forza maggiore. E per l’articolo  la parte
“liberata” dalla sopravvenuta impossibilità della sua
prestazione non può chiedere la controprestazione
dell’altra parte e, anzi, deve restituire quella (i soldi)
che abbia già ricevuto. Sono possibili eccezioni sol per
contratti di lunga durata (come gli abbonamenti, però
più usuali per palestre, teatri o piscine che per i viaggi):

se l’impossibilità tocca solo parte della prestazione, si
può chiedere solo la riduzione della prestazione
ancora dovuta, salvo che la controparte non decida di
recedere. O, se la forza maggiore fa solo tardare
l’adempimento, l’obbligazione cessa solo quando
l’impedimento dura sino a renderla sostanzialmente
irrealizzabile.
Per i pacchetti turistici, vale il Codice del turismo
con l’articolo : rimborso integrale senza spese o
penali per situazioni straordinarie e imprevedibili.
Per biglietti di viaggio o soggiorni alberghieri,
l’articolo  del Codice civile è affiancato da vari
regolamenti Ue e Dlgs di settore.
Ma a volte l’esatta identificazione della causa di
sopravvenuta impossibilità è difficile. Nel caso del
coronavirus, quando la prenotazione è stata fatta a
emergenza già iniziata o prevedibile, si può discutere
sul diritto alla risoluzione del contratto. E in una
situazione mondiale eccezionale come l’attuale, grave
e incerta su durata e portata della pandemia, è
preferibile rinegoziare i contratti, sospendendoli o
prolungandoli, se non rinnovandoli del tutto.

Le norme sull’emergenza
Per ovviare a queste situazioni e sostenere il settore
turistico, il Governo ha emanato subito alcuni decreti
legge. Il Dl  del  marzo, all’articolo , fa un’articolata
elencazione di chi può ritenersi effettivamente
impossibilitato ai sensi dell’articolo  del Codice
civile (soggetti a quarantena imposta o fiduciaria,
residenti in zona di contagio o viaggiatori da e per tali

zone o partecipanti a eventi annullati per il virus
eccetera) e prevede le modalità per comunicare gli
annullamenti di viaggi e vacanze prenotati,
concedendo a vettori e tour operator di rimborsare
anche con voucher di importo pari al dovuto, da
utilizzare entro un anno dall’emissione.
Poi l’articolo  del Dl  del  marzo (il Cura Italia)
ha disciplinato la risoluzione di contratti di soggiorno
e acquisti di biglietti per spettacoli, musei e altri luoghi
di cultura, estendendovi le modalità di annullamento
e rimborso di biglietti di viaggio e pacchetti vacanze.
Fermo restando che il ricorso ai voucher è
abbastanza comune nel settore dei trasporti turistici e
degli hotel, appare singolare che entrambe I Dl
consentano questo tipo di rimborso “alternativo”
anche in contrasto con quanto previsto dall’articolo 
del Codice del turismo, che espressamente esclude
tale opzione per i pacchetti turistici. Non a caso,
diverse associazioni di consumatori hanno già
evidenziato il conflitto normativo, invocando la forza
prevalente del Codice, in quanto norma di
approvazione parlamentare e non governativa. Ma le
stesse associazioni non si nascondono che siamo in
una situazione eccezionale, dove gli operatori non
hanno particolari responsabilità e, anzi, subiscono
conseguenze pesantissime che li mettono anche a
rischio di fallimento.
In attesa di ulteriori chiarimenti, l’eccezionalità
della situazione potrebbe indurre molti ad accettare
anche i voucher. Nell’auspicio che si torni a viaggiare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

N


on è il caso di avere fretta, se
si vuole ottenere un rimbor-
so o un cambio di prenota-
zione per un viaggio saltato a
causa dell’emergenza coronavirus (chi
proprio volesse partire può farlo solo
per inderogabili ragioni di salute, lavo-
ro o necessità, da attestare con un’au-
tocertificazione che va esibita assieme
al biglietto). Non solo perché i call cen-
ter e le caselle e-mail dei vettori sono
intasati da settimane, ma anche per-
ché queste società ora prevedono mo-
dalità di protezione.
Per prime erano state quelle ferro-
viarie: già dai primi giorni dell’emer-
genza, precedendo i decreti legge che
hanno protetto i viaggiatori (si veda
l’articolo sopra), Trenitalia e Ntv (Ita-
lo) avevano offerto rimborsi, perlome-
no sotto forma di bonus, anche per i
biglietti più economici che normal-
mente non consentono né rimborsi né
cambi. Poi, assieme alle restrizioni
della mobilità imposte dal Governo in
tutta Italia, i servizi sono stati ridotti al
minimo e i posti prenotabili sono con-
tingentati per lasciare spazi di almeno
un metro tra un passeggero e l’altro.
Attualmente Trenitalia prevede
rimborsi integrali, con bonus utiliz-

zabili entro un anno per i treni a lunga
e media percorrenza e lasciando sce-
gliere tra questo bonus e il denaro per
i treni regionali. La richiesta va fatta
(con un modulo reperibile e inviabile
via web) entro  giorni dalla data del
viaggio o dalla fine dell’eventuale
quarantena o dell’evento cui si dove-
va partecipare.
Ntv per i viaggi da e per Lombardia,
Veneto ed Emilia Romagna rimborsa
i biglietti acquistati entro il  marzo,
mentre per quelli da e per qualsiasi al-
tra zona del territorio nazionale la data
di acquisto è fino al  marzo. Chi ha
avuto cancellato il treno può sempre
chiedere il rimborso. Si ottiene un
voucher utilizzabile entro un anno. Ri-
chieste via web; solo in caso di acqui-
sto in stazione o da call center, ci si può
rivolgere a quest’ultimo
Quanto agli aerei, attualmente ope-
ra quasi solo Alitalia, che imbarca solo
chi si porta una mascherina da casa.
Gli orari sono ridotti al minimo ed è
aperto un solo aeroporto per regione,
mentre i voli internazionali sono so-
spesi con vari Stati che impediscono
gli arrivi dall’Italia.
Con il passare delle settimane e il
susseguirsi dei provvedimenti gover-

nativi, Alitalia (che nel frattempo po-
trebbe essere avviata verso la nazio-
nalizzazione) ha ampliato le tutele e
ora garantisce a scelta cambi prenota-
zione per viaggiare entro il  dicem-
bre o voucher utilizzabili entro un an-
no per qualsiasi destinazione rag-
giunta dalla compagnia. In caso di

cancellazione del volo, è possibile an-
che il rimborso in denaro. Per eserci-
tare l’opzione c’è tempo fino al 
maggio (non è necessario farlo prima
della partenza prevista, come invece è
prassi normale) e si raccomanda di
non chiamare il call center, a meno che
non s’intenda partire entro tre giorni.
Se il volo non viene cancellato, si ha
diritto alle protezioni per i biglietti ac-
quistati fino al  aprile (data soggetta
a proroghe se il Governo prolungherà
le restrizioni alla mobilità). Previsti
anche altri casi particolari.
Ryanair, divenuto negli ultimi anni
leader sul mercato italiano, ha cancel-
lato tutti i voli sugli scali nazionali fino
all’ aprile. Poi si vedrà. Intanto, chi
aveva un biglietto per questi voli può
scegliere tra un rimborso completo e
un voucher utilizzabile entro un anno.
Easyjet offre cambi prenotazione gra-
tuiti e invita a farli sulla propria app.
Quanto ai bus di lunga percorren-
za, le principali compagnie - tra cui
Flixbus - hanno sospeso ogni corsa
fino al  aprile (salvo proroghe) e rim-
borsano con un bonus per acquistare
altri biglietti.
—M.Cap.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

TRENI, AEREI E BUS

Fino a un anno per riutilizzare il biglietto


Tempi
diversi
da un
vettore
all’altro.
Per ora
vola
quasi
solo
Alitalia e
occorre
portare
maschere
da casa

Nota: le date future riportate sono
da considerare soggette a variazioni in base
all’evolversi dell’emergenza

Data limite di acquisto
del biglietto riconosciuta
da Ntv (treni Italo)
per rimborsare viaggi da
e per Lombardia, Veneto
ed Emilia Romagna
(per tutto il resto del
territorio nazionale
è il 9 marzo)

Data no a cui resteranno
fermi vari servizi
di trasporto, tra cui i bus
a lunga percorrenza

Data no alla quale
Ryanair ha cancellato
qualsiasi volo in Italia
o tra Italia ed estero

Data entro la quale
chi ha un biglietto
Alitalia non utilizzato
deve scegliere tra
la riprenotazione
e il rimborso

Data entro cui
i passeggeri Alitalia
che optano per il cambio
prenotazione possono
fruire del volo
in sostituzione
di quello non fruito

02


03


08


31


31


MARZO

APRILE

APRILE

MAGGIO

DICEMBRE

La timeline

IMAGOECONOMICA

Tutela dei consumatori


Protezioni per chi non si può muovere ampliate a musei, spettacoli e altri eventi culturali


La via del dialogo tra le parti: accordi rivedibili o prolungabili al posto della restituzione


I FRONTI APERTI SPECIALE CORONAVIRUS


No rimborsi


Protezione


limitata


ai «buoni»


Le norme varate dal
Governo e le prassi
seguite da compagnie
di trasporto e
operatori turistici
consentono di
limitare la protezione
dei clienti alla sola
emissione di un
voucher per un altro
viaggio, invece che
arrivare al rimborso
previsto dal Codice
del turismo. Ma la
situazione è
eccezionale e mette a
rischio la stessa
sopravvivenza delle
imprese.

Incertezze


Date e norme


sono ancora


provvisorie


Per i biglietti di
treni, aerei e bus,
ogni compagnia ha
fissato proprie
regole riguardo alla
data di acquisto che
dà diritto a
protezione e a quella
entro cui vanno
esercitate le opzioni
collegate.
Confusione a parte,
se l’emergenza
dovesse protrarsi, le
date slitterebbero,
per cui di fatto sono
da considerare
ancora provvisorie.

1


2


La risolu-
zione del-
l’accordo
scatta se la
prestazione
non è più
eseguibile
o fruibile
da una
delle parti

Per effetto
delle
restrizioni
il traffico
sulla rete
Autostrade
è calato del
56% (-80%
per i mezzi
leggeri)

NAVI

Blindate Sicilia


e Sardegna


Anche i traghetti sono al minimo,
almeno fino a mercoledì: il
ministero delle Infrastrutture e le
Regioni isolane consentono solo
il traffico merci, salvo poche
deroghe per passeggeri con
comprovate necessità e a
condizione che si usi il porto di
Messina (per la Sicilia) e che si
chieda un’autorizzazione online
 ore prima della partenza.
Totalmente sospesi i
collegamenti con Bonifacio
(Corsica).
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