La Stampa - 21.03.2020

(Chris Devlin) #1

IL PALLONE E L’EMERGENZA SANITARIA


BANDIERA BIANCA


Finire il campionato è un’ipotesi sempre più remota. Dal Pino, n.1 Lega: “Ripresa degli allenamenti? Meglio essere cauti”


C’è il nodo degli stipendi dei calciatori, un’opzione è congelare marzo. L’Aic apre al taglio dei compensi in caso di stop


STEFANO SCACCHI
MILANO


Per la prima volta, da quando è
iniziata questa drammatica
emergenza nazionale, anche la
litigiosissima assemblea dei
club di Serie A è smarrita davan-
ti agli impressionanti numeri di
vittime e contagi che investono
il Paese. Finora, anche per dare
un senso di speranza agli italia-
ni con la ripartenza dello sport
più amato, la fiammella era sta-
ta tenuta accesa in mezzo a tan-
te polemiche.
Da ieri qualcosa è cambiato:
«Meglio essere prudenti, rinvia-
mo i discorsi sulle date e quindi
sulla ripresa degli allenamenti»,
il senso del discorso iniziale del
presidente Paolo Dal Pino. La
premessa ha spinto a liquidare
in pochi minuti la controversa
questione relativa agli allena-
menti. Non è stato approvato al-
cun divieto alle sedute nei centri
sportivi fino al 4 aprile (esteso al
13 per gli allenamenti collettivi)
come suggerito dai medici spor-
tivi. In teoria da lunedì i club che
spingevano per allenamenti in-
dividuali, come Lazio, Napoli e
Cagliari, potrebbero chiedere ai
loro calciatori di andare in cam-
po, con l’assunzione di responsa-
bilità del medico sociale. Ma dif-
ficilmente succederà perché po-
trebbero arrivare provvedimen-
ti governativi ancora più severi
sulle attività lavorative. La situa-
zione è molto seria: «Chi pensa
di avvantaggiarsi facendo alle-
nare i suoi tesserati, non so che
cosa abbia in mente – protesta
Damiano Tommasi – siamo in
contatto diretto con i calciatori
contagiati e con i nostri consu-
lenti medici. Ci stiamo ponendo
il tema delle conseguenze che
questo virus lascerà sui corpi dei
contagiati e degli asintomatici».
Infatti ieri molti dirigenti erano
scettici sul fatto che qualcuno si
allenerà davvero lunedì.


Le parole di Gazidis
Tra i club continua ad aleggia-
re una certa sfiducia reciproca.
Non tutti hanno gradito la par-
tenza dall'Italia di Higuain,
Khedira e Pjanic che erano in
quarantena per la positività
del compagno Rugani. Ma ieri
il sentimento prevalente era
un altro, fotografato dalla di-
chiarazione dell’amministrato-
re delegato del Milan, Ivan Ga-
zidis: «Il calcio tornerà al mo-
mento giusto, ma non prima
che questa emergenza mondia-
le sia risolta».
Da ieri è più difficile immagi-
nare una ventisettesima giorna-
ta di Serie A: a tenere banco, più


che gli allenamenti, sono stati i
danni economici che rischia il si-
stema calcio senza ripartire. È
stato ipotizzato di congelare gli
stipendi dei calciatori di marzo,
una mossa più propagandistica
che concreta visto che c’è tem-
po fino al termine di maggio per
pagare questa rata. Non tutti i
club sono d’accordo perché a
marzo qualcuno ha giocato an-
che nelle coppe europee, come
l’Atalanta. La videoconferenza
con l’Aic è durata appena dieci
minuti e il protagonista è stato
soprattutto Claudio Lotito. Il
sindacato calciatori ha ribadito
che, prima di parlare di tagli, oc-
corre capire se si tornerà a gioca-
re. Se non succederà, i calciato-
ri sono pronti a fare la loro par-
te. Da ieri questa eventualità,
davanti a un Paese in ginoc-
chio, sembra più vicina. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

GIANLUCA ODDENINO
TORINO
Non si sa quando rientreran-
no, anche perché non c'è cer-
tezza sulla data per riprendere
gli allenamenti alla Continas-
sa, ma i quattro bianconeri lon-
tani dall'Italia e dalla Juventus

(Ronaldo, Higuain, Pjanic e
Khedira) sanno già che cosa li
aspetta subito dopo il loro sbar-
co: una quarantena di due set-
timane. Lo prevede il decreto
del governo per contrastare il
coronavirus, chi rientra dall'e-
stero deve fermarsi 14 giorni
obbligatoriamente, e questo
può complicare ulteriormente
i già complicati piani di Mauri-
zio Sarri. Si naviga a vista, in
ogni caso, anche per gli altri
giocatori rimasti a Torino.
«Sto bene – ha spiegato ieri il

capitano Giorgio Chiellini a
Jtv – e sono in attesa di notizie
dopo aver fatto il tampone gio-
vedì. Non ho sintomi e mi au-
guro che sia negativo. Sono al
JHotel, ho deciso di rimanere
qui perché ho la famiglia a Li-
vorno da quasi due mesi: fac-
cio qualche esercizio e cerco di
passare il tempo, ho rispolvera-
to la Playstation come quando
ero più giovane».

La Joya tra rinnovo e casa
Chiellini è rimasto nella strut-

tura che sorge a fianco del cen-
tro sportivo, così come Ruga-
ni, mentre gli altri juventini so-
no a casa. Come Paulo Dybala,
rimasto a Torino con la fidan-
zata Oriana Sabatini, e prota-
gonista di una diretta Insta-
gram per spiegare agli argenti-
ni i danni provocati dal Co-
vid-19. «Bisogna stare a casa –
ha detto la Joya, in attesa di ri-
prendere le trattative con il
club per prolungare il contrat-
to – e noi non siamo mai usciti.
Ci manca allenarci e giocare,
ma le decisioni prese dal Go-
verno sono giuste da rispetta-
re. Aspettiamo notizie per tor-
nare a giocare, quando la situa-
zione lo consentirà, mentre io
aspetto l'esito del tampone e
intanto proseguo la quarante-
na in casa». —
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GIORGIO VIBERTI

D

opo la Parigi-Nizza
delle polemiche, fer-
mata a una tappa dal-
la fine per il coronavi-
rus, Vincenzo Nibali è tornato
a Lugano dove riesce comun-
que ad allenarsi in bici perché
in Svizzera non è vietato.
Nibali, che effetto le fa que-
sta drammatica pandemia?
«È un momento tristissimo.
Penso spesso ai morti e alle lo-
ro famiglie che in molti casi
non hanno neanche potuto
dare l’ultimo saluto ai propri
cari deceduti. È terribile».
Lei non ha paura, anche per
i suoi genitori in Sicilia?
«Faccio quello che mi dicono i
nostri medici, il dottor Daniele
e il dottor Magni. Quanto ai
miei, a Messina il sindaco De
Luca ha adottato drastici prov-
vedimenti prima di altri. All’i-

nizio lo criticavano, ora gli fan-
no i complimenti. Mi spiace
non poterli vedere, ma biso-
gna restare a casa. Lo dico an-
che ai cicloamatori».
Lei invece può allenarsi...
«Sì, ma non più di due ore al
giorno, anche in mountain bi-
ke. Non ho una tabella preci-
sa di allenamenti perché non
si sa quando ripartiremo».
Dove trova le motivazioni?
«È difficile senza una meta,
la passione fa la differenza».
E il resto delle giornate?
«In casa. Bricolage, il giardi-
no, l’hobby del modellismo.
Poi aiuto mia moglie e gioco
con mia figlia Emma».
Alla ripresa ci potrebbero es-
sere tante corse in pochi me-
si: quale sceglierebbe tra Gi-
ro, Giochi e Mondiali?
«Le Olimpiadi, ogni 4 anni,
vanno valutate al massimo».
E se decidessero di rinviarle
al 2021? Lei ha già 35 anni...
«Non cambierebbe molto,

non mi sento vecchio. Me-
glio spostarle, comunque,
piuttosto che cancellarle».
Intanto hanno rinviato il Gi-
ro e magari lo accorceranno
a 2 settimane. Le andrebbe?
«No, sarebbe un mezzo Giro
e verrebbe snaturato».
Due anni fa lei vinceva la
Sanremo: che cosa ricorda?
«L’ho vinta quando non pen-
savo più di farcela, perché
non avevo stress né aspettati-
ve e dovevo correrla per Col-
brelli. Quest’anno farò quel-
la online sui rulli, organizza-
ta da Rcs Sport e Garmin».
Si parla di tagli agli ingaggi
dei professionisti. Ci sta?
«Si può fare. Finito questo in-
cubo ridiscuteremo tutto».
E come verremo fuori da
questa terribile pandemia?
«Credo migliori, dopo aver ri-
scoperto affetti, valori e ritro-
vato anche un mondo meno
inquinato e più vivibile».—
© RIPRODUZIONE RISERVATA

VINCENZO NIBALI
35 ANNI, CORRIDORE
DELLA TREK SEGAFREDO

ROBERTO MANCINI
COMMISSARIO TECNICO
DELLA NAZIONALE

DAMIANO TOMMASI
PRESIDENTE
ASSOCIAZIONE CALCIATORI

1

FRANCESCO MANASSERO
TORINO

F

u testimone del Gran-
de Torino e portiere
del River Plate, di cui
era presidente onora-
ri e con cui giocò 23 stagioni
vincendo sette campionati.
All’età di 93 anni se n’è anda-
to Amadeo Carrizo, una leg-
genda del movimento argen-
tino e uno dei pezzi più pre-
giati della storia del calcio in-
ternazionale. Tarzan, come
l’avevano soprannominato i
suoi tifosi per le doti straordi-
narie che esibiva tra i pali,
giocava con ginocchiere e
berretto ed è conosciuto in
Italia soprattutto perché fa-
ceva parte dell’altra squadra
allora più forte del mondo.
Quel River che nel 1949 deci-
se di attraversare l’Atlantico
sobbarcandosi un viaggio di
un giorno e mezzo, da Bue-
nos Aires passando per Rio
de Janeiro, Dakar e Lisbona
prima di arrivare a Roma e
poi a Torino, per omaggiare
Valentino Mazzola e i suoi
compagni periti nella Trage-
dia di Superga.

L’amichevole di stelle
Ne uscì un’amichevole di
stelle, finita 2-2, che si dispu-

tò a Torino il 26 maggio: da
una parte la squadra, an-
ch’essa con il lutto al braccio
e gli occhi arrossati dall’e-
mozione, in cui già brillava
la stella Di Stefano, dall’al-
tra una selezione dei miglio-
ri calciatori che giocavano
in Italia chiamata Tori-
no-Simbolo. Nomi da leg-

genda per rendere il giusto
tributo al mito appena scom-
parso, da Pietro Ferraris che
fino all’anno prima era uno
dei protagonisti del Grande
Torino, ai bianconeri Senti-
menti IV, Hansen e Boniper-
ti e al milanista Nordahl.

L’amicizia con i granata
Quel pomeriggio nacque
un’amicizia speciale che poi
diventerà nel tempo un lega-
me indissolubile tra il Torino
e il River Plate. Nel 1951
un’altra selezione in maglia
granata restituì la cortesia
andando a giocare davanti
ai 100mila spettatori del Mo-
numental accolti da un gi-
gantesco striscione «Mazzo-
la presente», sette mesi do-
po gli argentini tornarono
in Italia, stavolta per una sfi-
da al Filadelfia. Più di recen-
te, il Torino ha prodotto la
seconda maglia da gioco
con la banda laterale che è il
simbolo del River (nel
1998/99, nel 2007/08 e nel
2010/11). In questa stagio-
ne la squadra di Buenos Ai-
res ha fatto lo stesso con una
divisa granata in omaggio al
Grande Torino. Due società
davvero “unidos por la histo-
ria”, che ora piangono insie-
me la scomparsa di un’altra
leggenda. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nuoto, gli Europei slittano a fine agosto


Gli Europei di nuoto (foto: Federica Pellegrini) resi-
stevano solo virtualmente nel calendario sportivo,
ora vengono spostati da maggio a fine agosto (dal
17 al 30), sempre a Budapest. Altra data posticcia
in attesa di sviluppi: bisognerà vedere se prima di al-
lora ci saranno le Olimpiadi (24 luglio-9 agosto).

Giochi di Tokyo, la Norvegia al Cio: “Rimandateli”


L’unanimità dei comitati olimpici sull’orizzonte dei Giochi era fra-
gile ed è durata poco. La Norvegia ha scritto al Cio sollecitando il
rinvio malgrado tre giorni fa ogni Paese avesse appoggiato la li-
nea di Bach che resta in attesa di ulteriori sviluppi. La lettera riba-
disce la fiducia, ma dice: «Vorremmo che si programmassero i
Giochi solo quando il virus sarà sotto controllo ovunque».

È morto a 94 anni Borislav Stankovic, leggenda del basket. Na-
to in Bosnia, giocò in Stella Rossa, Zeleznicar e Partizan. Con la
Nazionale iugoslava disputò tra l’altro i primi Mondiali, nel ’50 in
Canada. Allenò anche Cantù portandola al suo primo scudetto.
Segretario Fiba dal 1976 al 2002, avvicinò il basket europeo alla
Nba e portò i professionisti Usa ai Giochi da Barcellona ’92.

7
I campionati argentini
vinti da Carrizo con la
maglia del River Plate
tra il ’45 e il ’57

Lo Stadium vuoto: un’immagine a cui ci stiamo abituando.L’ulti-
ma partita giocata (a porte chiuse) è stata Juventus-Inter l’8
marzo scorso. Il campionato è stato sospeso per l’emergenza
coronavirus ed è sempre più in forse la sua ripresa
ALBERTO RAMELLA / SYNC

Tagliare gli stipendi?
No, i giocatori adesso
sono fermi, ma
possono recuperare
in giugno e luglio

Da questo incubo
usciremo migliori. A
35 anni non mi sento
vecchio: ok ai Giochi
anche se nel 2021

Non so che cosa abbia
in testa chi pensa
di avvantaggiarsi
facendo allenare ora
i propri giocatori

In Germania i giocatori del Borussia Moenchenglad-
bach si sono ridotti gli stipendi dopo lo stop delle atti-
vità: la squadra ha offerto parte dei propri ingaggi
per venire incontro alle esigenze del club e dei dipen-
denti. Il club risparmierà circa un milione al mese.

In Brasile il Flamengo va controcorrente. Nonostante
la facoltà accordata dalla legislazione nazionale, che
permetterebbe di ridurre gli stipendi in assenza di par-
tite, il club ha deciso che non taglierà gli ingaggi dei cal-
ciatori e nemmeno i compensi degli altri dipendenti.

Ingaggi ridotti, così nel resto del mondo

provvedimento simile anche per higuain, pjanic e khedira

Ronaldo, la quarantena sarà più lunga


Fermo 14 giorni quando tornerà in Italia


Si complicano i piani per la
Juve, mentre Chiellini
resta al JHotel in attesa
dell’esito del tampone
Dybala: “Ci manca giocare”

VINCENZO NIBALI Le speranze, i timori e gli obiettivi del numero 1 del ciclismo italiano

“È un periodo triste in cui ritrovare i valori


Sogno le Olimpiadi, no a un Giro più corto”


INTERVISTA

LO STRANO COMPLEANNO DEL BRASILIANO

Oggi Ronaldinho compie 40 anni, ma ci sarà poco da festeg-
giare nel carcere del Paraguay che lo detiene dal 6 marzo per
il passaporto falso. Nuove accuse e il coronavirus potrebbe-
ro allungare la detenzione. —

Ronaldinho, 40 anni in prigione

FOTOMAIL

Morto a 93 anni uno dei simboli del River Plate, in cui giocò 23 stagioni tra gli Anni 40 e 60


Subito dopo Superga venne in Italia per una gara in onore dei granata: iniziò un legame indissolubile


L’ultima parata di Tarzan Carrizo


Unito per la storia al Grande Torino


Amadeo Carrizo, 93 anni, col suo River Plate onorò il Grande Torino

PERSONAGGIO

Il coronavirus rimodellerà il Financial Fair Play. La Ue-
fa concederà ai club di posticipare dal 31 marzo al 30
aprile il termine per dimostrare di non avere “debiti
scaduti”, come fatture, rate di trasferimento o mensili-
tà non pagate. E vista l'eccezionalità della situazione,
potrebbe anche congelare il FFP per una stagione.

Uefa, modifiche al Financial Fair Play

SPORT


Addio a Stankovic, leggenda del basket

Lione, Bordeaux e Amiens in Francia hanno annuncia-
to la disoccupazione parziale di tutti i dipendenti, cal-
ciatori inclusi, a causa della sospensione di tutte le atti-
vità. I tesserati percepiranno il 70% dello stipendio. Il
provvedimento al momento non ha una scadenza.

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SABATO 21 MARZO 2020 LASTAMPA 29
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