La Stampa - 21.03.2020

(Chris Devlin) #1
GIANNI GIACOMINO

O


ra è chiaro: il conta-
gio da Covid-19 si è
allargato anche alle
valli del Torinese.
Quei posti all’ombra delle
montagne, con poche persone
e l’aria frizzante che qualcuno,
ancora oggi, tenta di raggiun-
gere nonostante i divieti. E nel-
le ore più impensate, anche di
notte. Un esodo nascosto che
si teme possa aumentare in pa-
rallelo alla diffusione del virus
in pianura. Proprio per questo,
nelle prossime ore, arriverà
sul tavolo del prefetto di Tori-
no Claudio Palomba e all’atten-
zione del governatore Cirio
una lettera dei sindaci dell’Al-
ta Val di Susa che chiederanno
di impiegare l’Esercito per un
controllo ancora più capillare
del territorio.
Soprattutto delle strade
che salgono in Val di Susa e in
Val Chisone e di tutte le uscite
della A32 Torino-Bardonec-
chia. Militari al fianco di cara-
binieri, polizia, guardia di fi-
nanza e polizie locali. «Siamo
arrivati a questo punto perché
ci siamo accorti che alcune
persone sono arrivate anche
durante la notte e sono entra-
re nelle case di nascosto, e que-
sto non va affatto bene», dice
parecchio arrabbiato Mauro
Meneguzzi, il sindaco di Sau-
ze d’Oulx, una paese che di se-
conde case ne conta circa


  1. E non è così facilmente
    monitorabile 24 ore su 24. In-
    calza: «Come amministrazio-
    ni del territorio e con le forze
    dell’ordine che lo presidiano
    stiamo affrontando sforzi


enormi per garantire che ven-
gano rispettate le restrizioni
per combattere il coronavi-
rus, ma, purtroppo qualcuno
non lo capisce».
E continua a salire in valle
sfidando la legge. Ovviamen-
te c’è chi è stato fermato e de-
nunciato. Come è accaduto
nelle Valli di Lanzo, sia ad Ala
di Stura che a Lanzo ci sono
stati contagi. A Lanzo è morta
una donna di 61 anni. I sinda-
ci di Ala di Stura, Mauro Gar-
bano, e di Lanzo, Tina Assal-
to, hanno scritto una lettera al-
la popolazione esortandola a
stare in casa.
«C’erano due famiglie che
andavano e venivano – rac-
conta il primo cittadino di
Groscavallo, Giuseppe Giaco-
melli –. Le abbiamo “pizzica-
te”, hanno rifatto armi e baga-
gli e sono tornate in pianura».
Ma a Groscavallo sorprende-
re chi sgarra è più semplice vi-
sto che c’è una sola arteria pro-
vinciale che raggiunge l’estre-
mo lembo della Val Grande.
In Alta Val di Susa è più com-
plicato.
«In questi giorni sulla no-
stra area comunale sono stati
effettuati più di mille control-
li sulle macchine in transito,
non so se mi spiego, è un nu-
mero altissimo – calcola Fran-
cesco Avato, alla guida di Bar-
donecchia, che ha lanciato
una massiccia campagna sui
social per dire a tutti di stare a
casa –. Alcuni sono stati de-
nunciati e sanzionati, ma de-
vono capire che non è più ora
di scherzare».
A Sauze di Cesana, dopo i
divieti del Governo e qualche
isolamento da Covid-19, sono
rimaste nelle seconde case

una ventina di famiglie. «Al
prefetto chiederemo la possi-
bilità di un presidio più atten-
to e capillare – riflette Mauri-
zio Beria d’Argentina, al timo-
ne di Sauze di Cesana e presi-
dente dell’Unione Montana
Comuni Olimpici Via Lattea –.
Questo è il momento dove tut-
ti dobbiamo fare un ulteriore
sforzo e capire che, solo rispet-
tando le regole ne usciremo».
Un po’ come hanno fatto
Antonio Convertino e Chia-

ra Ferraris, presidente e se-
gretaria dell’associazione
«Al Cicapui», a Groscavallo,
che erano nelle Valli di Lan-
zo il 6 marzo e da lì non si so-
no più mossi. «Eravamo sali-
ti su per un week end e poi è
successo quello che tutti san-
no – dice Convertino – biso-
gna pensare anche alla salu-
te come un bene collettivo,
per questo non siamo più tor-
nati in città». –
© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CASO

Appello al prefetto dei Comuni di montagna

Troppe persone scappano nelle seconde case

“Vogliamo

l’esercito

a presidiare

le strade”

Sforzi enormi per
far rispettare
le restrizioni ma,
purtroppo qualcuno
non lo capisce

1

IL CORONAVIRUS

MAURO MENEGUZZI
SINDACO
DI SAUZE D’OULX

FRANCESCO AVATO
SINDACO
DI BARDONECCHIA


  1. Controlli dei carabinieri sulla statale per il Moncenisio. 2. La sani-
    ficazione delle strade a Bardonecchia. 3-4. Il centro di Sauze d’Ou-
    lx e l’area giochi deserti dopo i divieti imposti dal Comune.


4

3

2

Abbiamo effettuato
più di mille controlli
sulle macchine in
transito, alcuni sono
stati denunciati

*

*

Un lettore scrive:
«In questo momento così dram-
matico e tragico, dopo aver let-
to che altri comprensori sciisti-
ci hanno iniziato le procedure
per il rimborso delle quote di
abbonamenti stagionali non
usufruite, volevo invitare la Se-
striere S.p.A di farsi promotri-
ce di una donazione a favore di
qualche ospedale pubblico del-
le quote di rimborso spettanti
ai suoi abbonati stagionali, ma-
gari impegnandosi come socie-
tà ad aggiungere una quota
(che stabilirà) proporzionale
alle adesioni che riceverà. Tut-
ti gli amici sciatori che ho inter-
pellato parteciperebbero vo-
lentieri a questa iniziativa».
MARIO ALBERTO MUSSO

Una lettrice scrive:
«Emergenza per tutti: ma do-
po sintomi attendibili è stato
richiesto un tampone, attiva-
to solo dopo due giorni con
esito non ancora pervenuto
dopo oltre 48 ore: è norma-
le? Perché dopo le raccoman-
dazioni (OMS) di procedere
a test continuativi, non ci ri-
feriamo alle eccellenze del
Vietnam che con un kit rie-

sce a dare risposte in 70 mi-
nuti?»
CHIARA NOIRE

Un lettore scrive:
«Come medico di famiglia
operante a Torino e come cit-
tadino rivolgo un plauso al
presidente Cirio ed all’assesso-
re Icardi per la solerzia e l’im-
pegno dimostrato in quest’e-
mergenza. Vergognatevi! Sia-

mo stati dotati di 1 (una) ma-
scherina ffp3 e 2 (due) ma-
scherine chirurgiche dall’ini-
zio dell’epidemia e cioè dalla
fine di febbraio: lascio a chi
legge ogni commento».
SEGUE LA FIRMA

Un lettore scrive:
«Il nostro Governo ragiona
sull’opportunità di limitare le
ore di apertura dei supermer-

cati, con la conseguenza, pur-
troppo, di concentrare l’afflus-
so e le code agli ingressi, peg-
giorando di fatto l’attuale si-
tuazione. Ma nessuno si è an-
cora preoccupato che uno
dei più pericolosi veicoli di
contagio sono le impugnatu-
re dei carrelli della spesa che
passano di mano in mano, il
più delle volte senza alcuna
protezione? Come è noto in-
fatti i carrelli presenti nei su-

permercati ed in numerosi
punti vendita, sono utilizzati
da una moltitudine di perso-
ne, adulti e bambini, e per ta-
le motivo sono inevitabilmen-
te soggetti a contaminazioni.
A precisarlo sono una serie di
studi, secondo cui risultereb-
be che ci siano più germi su
un carrello della spesa che
sulla tazza del water di una
toilette pubblica. I tamponi
prelevati dalle maniglie dei
carrelli e dei seggiolini per i
bambini avrebbero infatti di-
mostrato la presenza di sali-
va, sangue, feci, muco e an-
cor peggio batteri del tipo Li-
steria, Salmonella, Staphylo-
coccus, E. Coli, e, perché no,
di Coronavirus!»
CLAUDIO SANDRETTI

Specchio dei tempi

« Donate agli ospedali la quota da rimborsare agli sciatori» - «Tamponi, meglio il Vietnam»
«Medici di famiglia lasciati senza mascherine» - «Supermercati a rischio contagio»

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SABATO 21 MARZO 2020LASTAMPA 39
CRONACA DI TORINO

T1 PR
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