La Stampa - 21.03.2020

(Chris Devlin) #1
ANDREA JOLY
Anche i liceali della Mole
Cup al fianco degli ospedali
con la raccolta fondi più gio-
vane e social di Torino. Il tor-
neo di calcio più atteso dagli
studenti della provincia
avrebbe dovuto dare il calcio
di inizio ai primi di marzo,
ma ovviamente lo sport resta
fermo anche per loro. Così gli
organizzatori hanno deciso
di coinvolgere i coetanei per
un bene comune, in attesa di
tornare sui campi: «Abbiamo
lanciato la sfida su Insta-
gram: a tutti gli studenti del-
le 12 scuole che avrebbero
partecipato, ma non solo,
chiediamo di donare anche il
più piccolo contributo e con-
dividerlo nelle proprie sto-
rie, taggando tre amici. Non
vogliamo sapere la cifra, ba-
sta il gesto. Vogliamo soste-
nere gli ospedali di Torino at-
traverso la raccolta della Re-

gione Piemonte» racconta
Edoardo Gattiglia, uno dei
fondatori tre anni fa della ma-
nifestazione. Che non è nuo-
va alle iniziative di solidarie-
tà: già nelle scorse edizioni i
ricavati dal torneo sono stati
devoluti al Regina Margheri-
ta, ad una onlus per i ragazzi

che soffrono di autismo, alla
costruzione di scuole in Ke-
nya e alla raccolta fondi “Ge-
nova nel cuore” dopo il crollo
del ponte Morandi.
«Non organizziamo il tor-
neo per tenerci i soldi, prefe-
riamo darli a chi ha più biso-
gno. Noi abbiamo messo una

cifra di base per questa rac-
colta, alcuni rappresentanti
hanno devoluto i ricavi delle
feste d’istituto e della vendi-
ta delle magliette. Possiamo
fare di più: al momento sia-
mo a quasi 100 donazioni
per un valore complessivo di
3mila euro, ma puntiamo a
crescere».
Tanti i giovani coinvolti,
che rappresentano una fascia
di età che raramente pensa a
donare: «Speriamo di dare il
buon esempio, in attesa di tor-
nare a giocare tutti insieme.
Lo scorso anno la cornice di
pubblico per la finale è stata
fantastica: quasi mille spetta-
tori. Non vogliamo deludere
chi ha sponsorizzato il torneo
in questi mesi e le scuole che
hanno già dato la loro quota
di iscrizione, stiamo cercan-
do metodi alternativi per far-
lo comunque partire». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

DOMENICO LATAGLIATA

P


are che, tra i giocato-
ri della Reale Mu-
tua, Bushati sia il
più forte di tutti. Al-
la playstation, passatempo
più o meno obbligato in que-
sti giorni di isolamento. Sic-
come però “Bush”, diventa-
to gialloblù soltanto a gen-
naio, è a Reggio Emilia con
la compagna e il figlio, An-
drea “Caccu” Traini si diver-
te a «maltrattare» Diop e
Cassar. «Abbiamo preso l’a-
bitudine di trovarci a metà
pomeriggio e di sfidarci per
un paio d’ore – racconta il
play gialloblù -. Io e Ousma-
ne abitiamo sullo stesso pia-
nerottolo: la mia fidanzata

Roberta mi dà il permesso
di lasciarla sola esclusiva-
mente per questo motivo.
Da qualche giorno abbiamo
anche deciso di tenere il
conto complessivo delle
partite. Sono avanti io

23-18: ultimamente l’ho fat-
to divertire un po’ troppo,
anche perché scelgo le squa-
dre più scarse per rendere
le partite più equilibrate».
Il tempo passa anche co-
sì. Giocando e prendendosi
in giro.«Non c’è alcun dub-

bio sul fatto che io sia il mi-
gliore – scherza Bushati -.
Appena tornerò a Torino,
metterò a posto le cose.
Appassionato di calcio
(«tifo Juve, ebbene sì: da ra-
gazzino mi piaceva giocare
da esterno destro o da cen-
trocampista centrale, alla
Pirlo»), Traini è arrivato a
Torino la scorsa estate: «Io
ho avuto qualche guaio fisi-
co ma, fino allo stop, la no-
stra stagione è stata splendi-
da: finale di Supercoppa,
primo posto al termine del-
la prima fase e Final Eight
di Coppa Italia raggiunte.
Mi sto prendendo una bella
rivincita contro la sfortuna:
anni fa persi praticamente
due stagioni e più per un
doppio crac al ginocchio de-
stro. Non nego di avere avu-

to anche brutti pensieri, te-
mendo di dovere mollare
tutto». Invece, piano piano,
la risalita: «La passione mi
ha spinto a riprovarci, al pa-
ri della vicinanza della fami-
glia e dell’aiuto di un men-
tal coach – ricorda lui, 28
anni il prossimo agosto, ar-
gento nel 2011 agli Europei
Under 20 -. Nei momenti

bui, bisogna avere la forza di
non mollare: è una lezione
che va tenuta sempre a men-
te, a maggior ragione in gior-
ni difficili come questi».
Nel frattempo, tutti chiu-
si in casa. A sfidarsi con la
playstation e a osservare al-
la lettera le disposizioni ri-
cevute. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Traini, 27 anni, play, con il compagno Diop, 20 anni, centro

In questi giorni di isolamento i cestisti puntano sui match virtuali

Tra i giocatori Bushati è il più forte, Traini lo insegue a breve distanza

La Reale fa gruppo

Sfide quotidiane

con la playstation

Il futuro della A2

Sardara: “Il 6 politico
non è corretto
per chi ha investito”

LA STORIA

L’iniziativa del torneo di calcio degli studenti

Mole Cup, challenge tra liceali


“Così aiutiamo gli ospedali”


Coinvolti tantissimi giovani: “Basta poco, speriamo di dare l’esempio”

L’anno scorso il torneo ha richiamato migliaia di spettatori

Intervistato da Dinamo Tv,
Stefano Sardara – presiden-
te di Sassari e patron di Tori-
no da meno di un anno – ha
dichiarato che «se il campio-
nato non riprendesse, sareb-
be giusto assegnare lo scu-
detto alla Virtus Bologna: fi-
nora i più bravi sono stati lo-
ro. Allo stesso modo sareb-
be logico che l’ultima della
serie A retrocedesse (Pesa-
ro, ndr) e che la prima
dell’A2 venisse promossa.
Speriamo tutti che non si ve-
rifichi una situazione del ge-
nere, ma non ritengo corret-
to un eventuale ‘6’ politico:
non sarebbe giusto nei con-
fronti di chi ha investito».
Ben sapendo quanto ogni di-
scorso risulti oggi prematu-
ro, le vincenti al termine del-
la stagione regolare sono
già note: Torino a Ovest, Ra-
venna a Est. «Tutti noi però
speriamo di conquistare la
serie A1 sul campo – l’auspi-
cio di Andrea Traini, il play-
maker gialloblù -. Avrebbe
tutt’altro valore e, soprattut-
to, significherebbe che l’at-
tuale emergenza sarebbe
passata». D. LAT. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Contro Diop scelgo
team deboli sennò
non ci sarebbe
partita»

PAOLO ACCOSSATO
C’è l’invisibile nemico che
scalfisce le nostre quoti-
diane sicurezze, quello
che impedisce la ripresa
dei campionati e che co-
stringe tanti ragazzini a sfi-
darsi nei palleggi in salot-
to con rotoli di carta igieni-
ca in improvvisati challen-
ge sui social. Ma per le so-
cietà dilettantistiche c’è
un altro avversario, quel-
lo che si incarna nei gravi
danni economici a medio
e lungo termine causati
da questo per ora indeter-
minato stop.

I nodi
Utenze da pagare, manca-
ti introiti da affitti dei cam-
pi, spese di gestione da af-
frontare senza un ritorno
garantito da tornei o dagli
ingressi. E per la stagione
che verrà (perché già a
quella si pensa) possibili
addii e mancate iscrizioni
delle società più vulnera-
bili. Soprattutto per loro il

presidente del Comitato
Christian Mossino ha in-
viato una lettera all’Asses-
sorato allo sport piemon-
tese al fine di assumere
provvedimenti di tutela.
Mossino auspica che alla
ripresa della stagione i so-
dalizi che operano anche
una funzione di aggrega-
zione sul territorio possa-
no «avvalersi di appropria-
ti ammortizzatori sociali
che consentano di poter ri-
cominciare a riprendere il
loro servizio a favore dello
sport e del sociale».

Il piano
L’auspicio è un piano re-
gionale trimestrale straor-
dinario per il sostegno e la
salvaguardia dell'attività
sportiva agonistica ed
amatoriale oltre alla crea-
zione di un Fondo di ga-
ranzia per il finanziamen-
to delle attività agonisti-
che ed amatoriali della
prossima stagione. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il presidente regionale Figc

“Ammortizzatori


trimestrali per i club


dilettantistici”


44 LASTAMPASABATO21 MARZO 2020

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