La Stampa - 21.03.2020

(Chris Devlin) #1
1

FABIO POLETTI
FRANCESCO RIGATELLI
MILANO

C


hiudere tutte le fab-
briche. È lo spettro
agitato dal Governo
per bloccare la diffu-
sione del virus. Da lunedì in
Lombardia hanno già chiuso
Brembo, Gefran, Beretta, Alfa
Acciai, Lonati, Lucchini, Riva
Acciaio, Acciaieria Feralps per
citare solo le più grandi. Se-
condo Confindustria di Berga-
mo, dove più ha picchiato il

Coronavirus, le aziende già
chiuse sono il 65%. Gli effetti,
in un distretto che ha un ex-
port che vale 16 miliardi di eu-
ro, potrebbero farsi sentire
presto. Di sicuro, il dato è sta-
to elaborato dal Sole 24 ore,
non succedeva dal 1943 che il
consumo di energia ad uso in-
dustriale scendesse del 10%.
Ma chiudere non è facile se
sei Mario Gualco, meccanica
di precisione, le loro viti pure
sui treni Usa, 10 dipendenti di
cui 6 in servizio a Erba in pro-
vincia di Como, 1 milione di
fatturato: «Se la prendano pri-
ma con chi va a spasso. Sono

loro il vero pericolo. Chiudere
15 giorni si può fare, ma ci vuo-
le un intervento del credito e
del fisco. Nei miei calcoli nei
prossimi due o tre mesi ho già
perso il 30% del fatturato.
Non ci dormo di notte».
O se ti chiami Paolo Catalfa-
mo, fabbrichetta di serramen-
ti a dieci chilometri da Orzi-
nuovi, 35 morti in due settima-
ne su una popolazione di 12
mila abitanti, 8 operai tutti a
casa da mercoledì per una set-
timana almeno: «Spero di ria-
prire. Ci sono gli ordini da ono-
rare. Fatturo 1 milione, il 50%
con l’estero. Da Senegal e Ma-

rocco dove il virus non è anco-
ra esploso arrivano gli ordini e
danno anticipi. Se chiudo un
mese perdo tutto. Ci vogliono
interventi strutturali».
Per chiudere l’Italia, chiedo-
no gli imprenditori, andrebbe
chiusa l’Europa. Lo dice Mar-
co Bonometti, 65 anni, presi-

dente di Officine Meccaniche
Rezzatesi vicino a Brescia e di
Confindustria Lombardia:
«La verità è che le aziende che
potevano chiudere lo hanno
già fatto. Ora non si tratta più
di un problema regionale o na-
zionale, ma europeo. Stanno
chiudendo i gruppi internazio-

nali, dunque serve una consa-
pevolezza più ampia della que-
stione e tutta l’Europa deve fer-
marsi, anzi è ora che i nostri
rappresentanti a Bruxelles si
facciano sentire».
Chi si ferma si rivolge agli
ammortizzatori sociali. I nu-
meri della cassa integrazione

delle aziende metalmeccani-
che della Lombardia sono da
brivido. Nell’ultimo mese so-
no arrivate 1500 richieste da
aziende, per un totale di 50 mi-
la lavoratori, con un picco del
280% nell’ultima settimana.
Gli ultimi sei mesi del 2019 ne
erano arrivate 359 per 15 mila
lavoratori. Conferma Stefano
Olivari, segretario della Fim Ci-
sl di Brescia: «Siamo sommer-
si di valanghe di richieste, ce
ne aspettiamo altre». Fatti i
conti con la situazione eccezio-
nale, gli imprenditori non si ti-
rano indietro, ma vogliono cer-
tezze. Stefano Binda, segreta-

rio lombardo di Cna, l’associa-
zione delle piccole e medie im-
prese, chiede garanzie: «Pen-
sare di chiudere tutto sta diven-
tando più possibile. Se il Gover-
natore Attilio Fontana ce lo
chiede diciamo sì. Ma ci vuole
un orizzonte temporale certo,
10 giorni, due settimane, non
si può chiudere e basta». Se gli
imprenditori pensano alle
aziende e al profitto, i sindaca-
ti guardano alla salute in fab-
brica. All’inizio della settima-
na ci sono stati scioperi nel bre-
sciano alle Fonderie di Torbo-
le, alla Gnutti Carlo di Maclo-
dio, alla New Olef di Cisole, al-
la Muesdan di Puegnago del
Garda, perché in reparto man-
cavano mascherine, guanti,
gel e non erano garantite le di-
stanze di sicurezza. I sindacati
lombardi da tempo, prima che
lo proponesse il Governatore,
avevano chiesto di chiudere
tutte le produzioni non neces-
sarie. Andrea Donegà, segreta-
rio Fim Cisl di Lombardia, rac-
conta quello che sanno tutti:
«Gli imprenditori dicono che
in mancanza di un divieto con-
tinuano a produrre». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

il provvedimento

“Nuova zona rossa”
Così Bonaccini
blinda Rimini

L’EMERGENZA CORONAVIRUS

FRANCESCO GRIGNETTI
ROMA

A

realtà del contagio
va di male in peg-
gio. Il governo lo
aveva capito già al
mattino quando s’è visto il
bollettino dei controlli effet-
tuati dalle forze dell’ordine.
Ebbene, nella sola giornata
di giovedì erano state control-
late 200.842 persone, 9.
quelle denunciate. Si tratta
del più alto numero di denun-
ciati in un giorno dall'inizio
dei controlli. Ora, poi, si va in-

contro a un week-end di bel
tempo che potrebbe spingere
ancora più persone a infran-
gere i divieti. Si spiega così il
pressing esercitato sul gover-
no per tutto il giorno da sinda-
ci e Governatori.
A Roma, per dire, Virginia
Raggi ha annunciato per sa-
bato e domenica una giorna-
ta di controlli alle auto in cir-
colazione. Saranno posti di
blocco di quelli duri, con i bi-
rilli in mezzo alla strada, le
auto costrette a incolonnarsi,
e non si passerà finchè non si
saranno mostrati i documen-
ti. La polizia locale promette

che già lunedì saranno fatte
le verifiche su tutti e scatte-
ranno le denunce alla magi-
stratura per i “furbetti”. A Ro-
ma ha fatto scalpore il caso
dei parchi della Caffarella e
dell'Appia Antica, dove la sin-
daca è andata per due volte a
dissuadere la gente dall’in-
trattenersi in gruppo e i vigili
urbani girano con un megafo-
no. «Non uscite dalle vostre
case - ripetono - se non per va-
lidi motivi».
Un inasprimento dei con-
trolli avverrà un po’ dapper-
tutto in Italia, su indicazione
del ministro dell’Interno Lu-
ciana Lamorgese. Il Viminale
intende mostrare i muscoli
dello Stato per far capire che
non si scherza. Schierati in
massa polizia, carabinieri e
guardia di finanza: in tutto,
quasi duecentomila uomini e
donne in divisa. Saranno in
strada anche i militari di Stra-
de sicure.
Per il Capo della polizia, pe-
rò, il prefetto Franco Gabriel-
li, non servirà a nulla finché
le sanzioni sono queste di og-
gi, una banale multa e la qua-
si sicurezza della prescrizio-
ne. «L’articolo 650 del codice
penale - dice - è assolutamen-
te insufficiente».
L’espansione del Covid-
fa davvero paura. «Io sono
per chiudere tutto – afferma
Vincenzo De Luca, presiden-
te della Campania - e milita-
rizzare l'Italia. La penso di-
versamente dal governo na-
zionale».
Le cronache riportano quel

che racconta anche il mattina-
le che finisce sul tavolo del mi-
nistro dell’Interno. Tolta la
Lombardia, dove ormai pre-
vale il terrore, altrove si molti-
plicano le furbizie, gli ingan-
ni, la sottovalutazione. Qual-
cuno non sa fare a meno delle
tradizioni. Tra i comporta-
menti assurdi tenuti in questi
giorni, De Luca sottolineava:
«C'è stata la festa del papà e
abbiamo avuto a Napoli dei
buontemponi che vendeva-
no per strada le zeppole di
San Giuseppe condite con
“crema al coronavirus”. Una
bestialità totale». Qualcosa

del genere è successo anche a
Taranto, dove il sindaco, Ri-
naldo Melucci, ha denuncia-
to la follia di alcuni suoi con-
cittadini che non hanno ri-
nunciato ai fuochi di San Giu-
seppe, una tradizione locale.
«Delinquenti festanti attorno
ai falò della stupidità», li ha
definiti. A Taranto, su 20mila
persone controllate dalle tre
forze di polizia, i denunciati
sono stati 650. La prefettura
annota un «incremento». In
provincia di Salerno, a Noce-
ra Inferiore, la polizia ha fat-
to chiudere due pasticcerie

che avevano aperto contro
ogni divieto proprio per la
preparazione delle zeppole.
Sembra quasi che un pezzo
d’Italia si sia stufato della qua-
rantena. A San Gennaro Ve-
suviano, i carabinieri han-
no sorpreso la celebrazione
di un battesimo nonostante
i divieti: denunciato il par-
roco, i genitori del bebé, il
padrino e un fotografo. A
Viareggio molti denuncia-
ti, lontani dalla loro abita-
zione: si sono giustificati di-
cendo di cercare prodotti
che non c'erano nel super-
mercato vicino a casa. —
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Stretta del governo contro i “furbetti”


Stop alle corse e ai weekend al mare


Il premier teme per la tenuta psicologica del Paese. Ma sindaci e governatori chiedono misure più drastiche

EMBLEMA
Restano poche le attività industriali ancora aperte in Lombardia

LAPRESSE

1500
Le aziende lombarde
che hanno avviato
la cassa integrazione
per 50mila lavoratori

200.
Le persone controllate
in strada ieri in Italia:
9.407 sono state
denunciate

IL CASO

2

Weekend fuoriporta
L’ordinanza del ministero
della Salute “vieta gli spo-
stamenti nei giorni festivi e
prefestivi, nonché in quegli
altri che procedono o seguo-
no tali giorni, verso abitazio-
ni diverse da quelle principa-
li, comprese le secondo ca-
se utilizzate per le vacan-
ze”.

Corsa vicino casa
Lo sport sarà consentito all’a-
perto, ma solo se svolto in so-
litudine e rimanendo vicino a
casa. “Resta consentito svol-
gere individualmente attività
motoria nei pressi della pro-
pria abitazione, purché co-
munque nel rispetto della di-
stanza di almeno un metro
da ogni altra persona”, si leg-
ge nell’ordinanza.

L’EMERGENZA CORONAVIRUS

CARLO BERTINI
ROMA
Ora la paura del premier e di
molti ministri è che gli italiani
non reggano a lungo tutta que-
sta pressione, che si inneschi
un boomerang psicologico. E
le voci degli scienziati che non
escludono la chiusura del pae-
se fino all’estate non aiutano;
ma la paura degli amministra-
tori di essere travolti dalle on-
de del male lievita ogni ora. Fi-
no a una rivolta serale trasmes-
sa a Roma in un documento

dei sindaci e governatori del
nord, che dicono «basta ferma-
te tutto, tranne le filiere vita-
li». Prima firma Giorgio Gori,
sindaco di Bergamo, insieme a
Brescia forse destinata a ulte-
riori misure di contenimento.
«Ma non su nostra decisione»,
ribattono dal governo, dove
però se ne parla.
Cosa fare? Si può stringere
ancora il cappio alla gola degli
italiani?, si chiedono per tutto
il giorno premier e ministri, in
un crescendo di tensione cul-

minato nell’atto finale, preso
per forza prima del week end.
Una mezza misura, non un de-
creto, ma un’ordinanza del mi-
nistro Speranza valida fino al
25 marzo, quadro si dovrà fare
un altro decreto del governo,
per chiarire che non si può gira-
re come se nulla fosse. Passeg-
giate da soli, cani al guinzaglio
e jogging solo sotto casa, par-
chi chiusi. Ma niente grande
fratello, controlli via cellulare
e cose del genere, almeno per
ora. Vietate le attività ludiche

all’aperto. E poi, sport vicino
casa e ad un metro di distanza.
No agli spostamenti nelle se-
conde case nei giorni festivi.
Stop alla vendita di alimenti
nelle stazioni e aree di servi-
zio, ma non in autostrada.
E ancora, l’ordinanza sui tra-
sporti del ministero: solo due
passeggeri sul sedile posterio-
re dei taxi e quello anteriore
vietato. Meno biglietti per i
mezzi pubblici per distanziare
i passeggeri; consegne dei ri-
der senza toccarsi.

Con il governatore De Luca
che su Facebook ringhia «ba-
sta con le mezze misure, biso-
gna militarizzare», con la Rag-
gi che istituisce controlli a tap-
peto di tutte le auto bloccando
le strade della Capitale nel
week end, con gli scienziati
che in coro invocano una stret-
ta più severa, il governo non
poteva far altro. Troppi 627
morti in un giorno per non da-
re una scossa a chi ancora pren-
de sottogamba la tragedia.
Esercito nelle strade invocato

dal governatore del Piemonte
Cirio, governatori del sud che
temono la pestilenza diffusa,
quelli del nord che vivono il
dramma dei loro ospedali.
Ma il vero problema è il caos
di regole che imperversa tra le
regioni. Tanto che nella video-
conferenza tra presidenti e go-
verno, il ministro per le Regio-
ni Francesco Boccia alza i toni.
«Dovete aprire ogni giorno
nuove terapie intensive, anzi-
ché fare la corsa alle ordinan-
ze. Se volete fermare altre atti-

vità potete farlo, ma attenzio-
ne che esagerando salta l’ali-
mentazione di ospedali, super-
mercati e trasporti. Quindi
aspettate il governo». Palazzo
Chigi ha dovuto chiarire che
nel week end supermercati e
negozi di alimentari resteran-
no aperti, dopo che le regioni
del nord si sono divise, con or-
dinanze discordanti. Il Veneto
li ha chiusi, la Lombardia teme
che lo stop alimenti code, pani-
co e quindi boom dei contagi.
Per questo Toti chiede invece

di prolungare le aperture. La
Calabria fa in altro modo, De
Luca minaccia il lanciafiam-
me. Questo è il caos nel paese.
Il premier alla fine scioglie
gli argini a metà. Anche per-
ché, stando ai report di gover-
no, ministri come Lamorgese,
Guerini e De Micheli, si fanno
interpreti dei timori delle for-
ze sul territorio sul non poter
stringere a guinzaglio troppo
stretto i cittadini, pena un boo-
merang psicologico. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

I provvedimenti

Pochi gli imprenditori che vanno avanti: “Da non dormirci la notte”

Confindustria: servono interventi, non è solo un nostro problema

La Lombardia in ginocchio


“Fabbriche ormai chiuse


Ora si fermi tutta l’Europa”


LAPRESSE

Le corse nei parchi sono vietate: si
potrà stare solo nei pressi di casa

3

Negozi, più chiusure
Arrivano altre chiusure nel
mondo del commercio e que-
sta volta riguardano anche i
bar che si trovano all’interno
di stazioni ferroviarie e lacu-
stri e nelle aree di servizio e ri-
fornimento carburante: sono
esclusi gli Autogrill, che però
possono vendere solo cibo da
asporto, da consumare fuori.

RETROSCENA

Posti di blocco nel fine
settimana a Roma:
saranno fermate
tutte le auto

Ulteriore stretta per la provin-
cia di Rimini, nell’ordinanza
firmata dal presidente della
Regione, Stefano Bonaccini.
Tre i pilastri di fondo: sospen-
sione pressoché generalizza-
ta della attività economiche, a
esclusione di quelle essenziali
o che autolimitino i contatti
fra le persone al proprio inter-
no; rafforzamento dello stop
alle attività sociali «per assicu-
rare efficacemente il conteni-
mento e il distanziamento so-
ciale» e infine il riassetto com-
plessivo della mobilità della
provincia «che punta a poten-
ziare i controlli sulle regolari-
tà degli spostamenti delle per-
sone». Il presidente Bonaccini
ha agito sulla base di un docu-
mento dei sindaci del rimine-
se che chiedevano l’istituzio-
ne di una nuova zona rossa.

Controlli dell’Esercito impegnato a Milano

Stretta sui controlli, troppe persone ancora in giro: ieri sono scattate oltre 9mila denunce

Il capo della Polizia, Gabrielli: “La contravvenzione non basta, servono misure più drastiche”

Il Viminale alza la guardia

In strada 200mila uomini

contro chi infrange i divieti

Via di San Salvi, 12 – 50135 - Firenze
Bando di gara
In esecuzione della Det. 271 del 26/02/2020 è
indetta PA., ai sensi del D.Lgs 50/2016, per la
fornitura in noleggio quinquennale di sistema
automatizzato per il riempimento di sacche npt
e relativo materiale di consumo per le AA.SS.
della R.T., durata 60 mesi. Quadro Economico
€ 2.385.214,00 i.e. (CIG 8228657691). Atti di
gara su: https://start.toscana.it/estar/. Termine
perentorio presentazione offerte: 14/04/
ore 17:00. Bando di Gara inviato alla GUUE
il giorno 27/02/2020. Per info: sabrina.barni@
estar.toscana.it.
Il Direttore UOC Dispositivi Medici Specialistici
Dr.ssa Donella Racheli

CENTROVENETO BASSANO BANCA C.C.
Soc.Coop.
LONGARE – Via Ponte di Costozza, 12 de-
[email protected] comunica
che sono presenti rapporti non movimen-
tati da oltre 10 anni, le cui somme saran-
no devolute, entro il 31/05/2020, al fondo
appositamente costituito presso il MEF. La
Banca comunicherà gli elenchi al MEF e
alla CONSAP Spa. Quest’ultima provvederà
a pubblicarli sul proprio sito http://www.consap.it

SABATO 21 MARZO 2020 LASTAMPA 5
PRIMO PIANO
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