La Stampa - 21.03.2020

(Chris Devlin) #1
VALERIO ONIDA
COSTITUZIONALISTA

Non escluderei
a priori per
il Parlamento forme
di riunione e
votazione da remoto

ALESSANDRO DI MATTEO
ROMA

F


inora se ne è parlato
poco, sottovoce, ma
l’emergenza Corona-
virus, è un vero è pro-
prio “stress” test per la demo-
crazia. Una situazione mai vi-
sta prima, addirittura il Par-
lamento costretto a lavorare
il minimo indispensabile. E
proprio dal Parlamento par-
tono i ragionamenti di alcu-
ni dei più eminenti costitu-
zionalisti italiani: le Camere
devono rimanere centrali,
anche nell’emergenza, per-
ché solo così si può garantire
il difficile equilibrio tra sicu-
rezza e diritti.
La libertà di circolazione,
spiega Valerio Onida, è tutela-
ta dall’articolo 16 della Costi-
tuzione, che prevede anche li-
mitazioni «per motivi di sani-
tà o di sicurezza». E appunto,
sottolinea, tocca «alla legge»,
cioè al Parlamento, fissare le
restrizioni. Ovviamente, spie-
ga, «può essere un Decreto
del presidente del consiglio
(come accaduto in queste set-
timane, ndr) ad adottare le
misure restrittive. Ma su una
base legislativa».
Per questo, insiste Onida,
non è pensabile che il Parla-
mento “chiuda” per virus:
«Questo non è proprio previ-
sto dalla Costituzione, è una
funzione essenziale. Magari

non escluderei a priori for-
me di riunione e votazione
da remoto». Non va bene, pe-
rò, l’idea di far votare solo i
capigruppo dei vari partiti:
«Questo no, sarebbe contra-
rio alla Costituzione».
Principio ribadito anche
da Giovanni Maria Flick,
che è perplesso anche sull’i-
potesi del voto a distanza:
«È importante non delegitti-
mare il Parlamento. Gli stru-
menti tecnologici, il voto a
distanza, vanno usati con
molta cautela». Comprensi-
bile che si proceda con de-
creti del presidente del con-
siglio ma anche questi prov-
vedimenti «non sono esenti
dal controllo del Parlamen-
to, che verifica che rientrino
nel mandato conferito al go-
verno con la legge».
Insomma, aggiunge Cesa-
re Mirabelli «sono in gioco la
libertà di circolazione e di
stabilimento, di riunione, in
parte anche la libertà di cul-
to - le cerimonie religiose».

La Costituzione prevede la
possibilità di limitare questi
diritti ma «limitazioni così in-
cisive non si sono mai viste.
La garanzia è che sia la legge
a fissare le limitazioni. Riaf-
fiora la centralità del Parla-
mento e l’importanza del bi-
lanciamento dei poteri».
Ci sono aspetti molto con-
troversi, come l’uso dei tele-
foni per tracciare gli sposta-
menti delle persone che vio-
lano le regole. Dice Flick:
«Altro aspetto molto delica-
to, si rischia di arrivare al
controllo della libertà per-
sonale. Se si passa dal mero
controllo delle cellule ano-
nime al controllo del pro-
prietario dell’apparecchio
non ci siamo. A questo non
si dovrebbe arrivare». Con-
corda Onida: «Un conto è
monitorare l’insieme dei
movimenti in maniera ano-
nima, altra cosa sarebbe
identificare e controllare
una singola persona».
Per questo, tutti, chiedono
che il Parlamento resti piena-
mente centrale: «A emergen-
za chiusa - conclude Mirabel-
li - dovremo immaginare co-
me definire il tipo di inter-
venti in una situazione di
emergenza. La Costituzione
prevede solo il caso di guer-
ra». Nel frattempo, «caro Par-
lamento, mostra di essere ve-
ramente l’espressione cen-
trale del sistema e della so-
vranità, non ritrarti». —
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IL CASO

FLAVIA AMABILE
ROMA
Non si tornerà a scuola il 3 apri-
le. Nella migliore delle ipotesi
si rientrerà un mese dopo, lu-
nedì 4 maggio. Era questo lo
scenario più probabile su cui
erano concentrati al Miur nel-
la giornata di ieri prima del
nuovo bollettino con l’aggior-
namento dell’andamento del-
la malattia.
Nello scenario 4 maggio ci
sarebbe il tempo per fare con-
cludere in modo valido l’anno
scolastico a tutti gli studenti
anche se con una valutazione
che terrebbe conto dell’ecce-
zionalità della situazione.
Non ci sarebbe il tempo invece
di mettere in grado il mezzo
milione di studenti dell’ultimo
anno delle superiori di sostene-
re l’esame di maturità. Al Miur
stanno quindi preparando
una maturità leggera, una ver-
sione che tenga conto delle ine-
vitabili lacune nella prepara-

zione. I problemi non riguarda-
no la prima prova: il tema po-
trebbe non subire particolari
modifiche nella modalità di
svolgimento. Le difficoltà ri-
guardano la seconda prova
scritta, quella specifica per
ogni tipo di indirizzo di studio.
Dallo scorso anno viene esegui-
ta attraverso una traccia multi-
disciplinare che riguarda argo-
menti del programma svolto.
Ma le tracce vengono scelte a
gennaio dal Miur e molte clas-
si si troverebbero davanti a do-
mande a cui non sarebbero in
grado di rispondere perché ri-
ferite a punti del programma
che non è stato possibile tratta-
re. Si sta pensando a una pro-
va non più nazionale ma predi-
sposta dalle singole scuole, di-
versa per ogni istituto in modo
che ognuno possa interrogare
gli studenti in base all’effettiva
preparazione. La seconda no-
vità riguarderebbe i commissa-
ri, tutti interni. la terza novità

riguarderebbe il presidente di
commissione che sarebbe uni-
co per ogni istituto per rende-
re rapide le procedure.
Se poi dovessero invece av-
verarsi le previsioni peggiori e
quindi un ritorno a scuola a fi-
ne maggio o addirittura a set-
tembre, il quadro potrebbe
cambiare. L’ipotesi estrema
prevede una maturità a distan-
za ma in questo momento vie-
ne considerata una possibilità
da tenere come ultima riserva.
Si aspetta l’evoluzione dell’epi-
demia per capire come andrà a
finire l’anno scolastico, ha ripe-
tuto la ministra Lucia Azzolina
in un’intervista a Radio An-
ch'io. «Sugli scenari li stiamo
pensando tutti ma saranno le
autorità sanitarie a dirci quan-
do i nostri studenti potranno ri-
tornare a scuola in sicurezza».
Sulla maturità aggiunge che il
ministero sta ragionando su
«varie soluzioni, si sta prepa-
rando a tutte le eventualità» e

ha assicurato che non sarà un
«esame di Stato semplificato»
ma «in linea con quello che
stanno apprendendo».
Si farà quello che si può e i di-
rigenti scolastici non si nascon-
dono le difficoltà. Mario Ru-
sconi, presidente dell’Associa-
zione Nazionale dei Presidi di
Roma e del Lazio:«Siamo pre-
occupati innanzitutto per la va-
lutazione: rischiano di essere
fortemente penalizzati quelli
che avrebbero diritto al 100 e
lode perché saltano i requisiti
per ottenerlo. Inoltre la didatti-
ca a distanza non elimina il vo-
to di condotta e quindi gli stu-
denti sono tenuti a un compor-
tamento corretto come se fos-
sero in classe. C’è poi il capito-
lo della tecnologia che ci in-
quieta perché crea molte dispa-
rità nel livello degli apprendi-
menti, il contrario di quello
che la scuola pubblica si pone
come obiettivo». —
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I costituzionalisti: “Le Camere devono restare centrali nell’emergenza

Non possono chiudere, devono legiferare su sanità e sicurezza”

“Tocca al Parlamento decidere


sui limiti alle libertà personali”


coinvolto chi incassa in contanti

Pensioni, pagamenti anticipati per 3 mesi
Scaglionamento fra il 26 marzo e l’1 aprile

ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

Per i pensionati che non han-
no l'accredito della pensione
sul conto corrente, l'assegno
sarà pagato in anticipo nei
prossimi tre mesi. Inoltre la
ministra del Lavoro, Nunzia
Catalfo, ha fatto sapere che
il pagamento sarà scagliona-
to, in modo da evitare assem-
bramenti e contrastare il
contagio da Covid 19.
Chi non può evitare di ritira-
re la pensione in contanti ne-
gli uffici postali dovrà pre-
sentarsi agli sportelli rispet-
tando la turnazione alfabeti-
ca prevista dal calendario se-
guente: i cognomi dalla A al-

la B giovedì 26 marzo; dalla
C alla D venerdì 27 marzo;
dalla E alla K la mattina di sa-
bato 28 marzo; dalla L alla O
lunedì 30 marzo; dalla P alla
R martedì 31 marzo; dalla S
alla Z mercoledì 1° aprile. Di-
sposizioni analoghe verran-
no prese per le pensioni di
maggio e di giugno. Sarà ne-
cessaria una capillare cam-
pagna per informare i pen-
sionati e c’è da augurarsi che
la distribuzione nei vari gior-
ni venga scrupolosamente ri-
spettata per evitare resse, an-
che se (realisticamente) non
c’è da aspettarsi che tutto

funzioni alla perfezione, con
così tante persone coinvol-
te. La società Poste italiane
spiega che le pensioni del
mese di aprile verranno inve-
ce accreditate il 26 marzo
per i titolari di un libretto di
risparmio, di un conto Ban-
coPosta o di una Postepay
Evolution. I titolari di carta
Postamat, Carta Libretto o di
Postepay Evolution potran-
no prelevare i contanti da ol-
tre 7.000 Atm Postamat, sen-
za bisogno di recarsi allo
sportello.
I pensionati destinatari del-
la misura di scaglionamento
dovrebbero essere circa
850.000, sommando quelli
che riscuotono la pensione
direttamente in contanti e
quelli che hanno il libretto
ma non il Postamat. —

L’EMERGENZA CORONAVIRUS

Maturità leggera, commissari tutti interni

Ogni scuola sceglierà la seconda prova

Le decisioni del Miur nel caso gli studenti tornino in aula il 4 maggio. Ipotesi estrema l’esame sarà a distanza


SABATO 21 MARZO 2020LASTAMPA 7
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