La Stampa - 21.03.2020

(Chris Devlin) #1
MARIA ROSA TOMASELLO
ROMA
Vietato entrare e uscire, attivi-
tà congelate, una cintura im-
ponente di forze dell’ordine
stesa lungo l’intero perimetro
per sorvegliare e regolamen-
tare gli accessi, fermate dei
treni soppresse. La Regione
Lazio supera i mille contagiati
(1008, mentre le vittime sono
43), e dichiara la sua zona ros-
sa. Con una ordinanza firma-
ta nella tarda serata di giove-
dì, 50 persone positive al test
per il coronavirus, 192 pazien-
ti in sorveglianza attiva e 760
in isolamento domiciliare,
Fondi è, sino al 5 aprile, città
chiusa. Dentro l’area interdet-
ta restano 39 mila abitanti.
Una stretta che, se si escludo-
no i servizi essenziali (alimen-
tari e farmacie) ha un’unica ec-
cezione: il grande mercato or-
tofrutticolo d Fondi (Mof), il
più grande d’Italia, che resta
aperto ma con misure strin-
genti di prevenzione, a parti-
re dai controlli con il termo-
scanner per chiunque acceda
attraverso i varchi presidiati
da Croce rossa e Asl.
L’obiettivo è circoscrivere il
contagio che si è diffuso irra-
diandosi da una festa di Car-
nevale a cui, il 25 febbraio
scorso, ha preso parte in un ri-
storante un gruppo di anzia-
ni. «Abbiamo accertato che
quella serata, che si è svolta
quando non erano ancora in
vigore restrizioni a livello na-
zionale, è all’origine del no-
stro cluster – spiega il sindaco
e medico Beniamino Ma-
schietto – Era presente una

persona, parente di alcuni dei
partecipanti, che faceva la
spola con Milano». È probabi-
le, dunque, che com’è avvenu-
to altrove, il Covid-19 sia sta-
to importato.
L’allarme scatta pochi gior-

ni dopo la cena che si scoprirà
essere il focolaio dell’infezio-
ne: tra i presenti esplodono i
sintomi e il 6 marzo cinque
persone, due partecipanti e
tre familiari, vengono trovati
positivi al tampone. Il conta-
gio si allarga, due anziani si
aggravano e muoiono. I pa-
zienti vengono ricoverati all’I-
stituto “Lazzaro Spallanza-
ni”, nei reparti di Malattie in-
fettive di Formia e Latina, al-
tri negli ospedali della Asl di
Latina, compreso il “San Gio-
vanni di Dio” di Fondi, struttu-
ra che nel corso degli anni ha

subito un pesante ridimensio-
namento e di cui ora il sinda-
co, chiede il potenziamento,
con la riattivazione dei quat-
tro posti di terapia intensiva.
«Nei giorni scorsi, con una or-
dinanza restrittiva e metten-
do in quarantena gli anziani
coinvolti oltre ai loro familiari
e contatti stretti, avevamo già
cercato di arginare la diffusio-
ne del virus – ricostruisce il sin-
daco - A oggi il focolaio è circo-
scritto a quelle persone. Con
queste ulteriori misure speria-
mo di vincere la nostra batta-
glia. La Protezione civile batte

la città con i megafoni, ordi-
nando alla gente di stare a ca-
sa, ma fino a ieri ci sono state
400 multe: qualcuno poteva
non sapere, ma da domani ap-
plicheremo la massima severi-
tà». «Purtroppo questa ulterio-
re misura è necessaria per tu-
telare i residenti», sottolinea
l’assessore alla Sanità della
Regione Lazio, Alessio D’Ama-
to, annunciando che per verifi-
care in via preventiva l’insor-
genza di polmoniti da Co-
vid-19 il Policlinico Campus
Bio-medico di Roma lavorerà
sullo screening per le immagi-
ni delle tac polmonari dei pa-
zienti di Fondi. In città, inol-
tre, sarà presente un camper
per effettuare i tamponi.
Per le centinaia di addetti
del Mercato ortofrutticolo, un
gigante che soddisfa il fabbiso-
gno annuale di frutta e verdu-
ra di oltre 4 milioni di italiani
e attorno al quale, indotto
compreso, ruotano settemila
addetti, il lavoro prosegue
con prescrizioni precise: ora-
rio ridotto, sanificazione ogni
sabato, distribuzione di guan-
ti e mascherine a tutti gli ope-
ratori, accesso solo dai tornel-
li autorizzati dove i termo-
scanner controlleranno la
temperatura di chi entra. «Fin
all'inizio di marzo abbiamo
preso precauzioni con control-
li e fornitura di presidi - ha
spiegato l’amministratore de-
legato Enzo Addessi. - Abbia-
mo imposto restrizioni in li-
nea con le misure di conteni-
mento. Mi sento di dire che il
mercato è sicuro». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

I controlli dei carabinieri a Fondi, centro agricolo in provincia di Latina

ALESSANDRO MONDO
TORINO


Una giornata da incubo per il
Piemonte: la peggiore mai re-
gistrata finora. Il picco dell’epi-
demia sembra lontano, il virus
semina morti e contagi. I nu-
meri di ieri: 26 decessi comuni-
cati la mattina all’Unità di crisi
regionale, altri 18 nel pomerig-
gio; quasi 4 mila le persone
contagiate, 1.590 nel Torine-
se e 634 nell’Alessandrino;
1.29 ospedalizzate, di cui 298
in terapia intensiva; 1.423 in
isolamento domiciliare.
Un bollettino in costante ag-
giornamento che sta riducen-
do a malpartito il sistema sani-
tario. «Le nostre proiezioni ci
dicono che in meno di tre gior-


ni i contagi raddoppieranno,
avvicinandosi al livello di satu-
razione della terapia intensi-
va», ha avvertito Alberto Cirio
nella lettera al premier Conte.
E ancora: «I posti letto per la te-
rapia intensiva sono quasi
esauriti, le attrezzature e il per-
sonale medico non arrivano, il
personale ospedaliero è stre-
mato». Un appello disperato -
«Il nostro caso, con quello del-
la Lombardia, non lascia un mi-
nuto da perdere» – da parte
del governatore che in serata
si è detto in disaccordo con il
premier sulle nuove misure di
contenimento: «Bene la stret-
ta ma mancano misure per
mercati e supermercati».
Una situazione al limite in

Piemonte, regione che rispet-
to a quelle del Nord, e non so-
lo, compare tra gli ultimi posti
per numero di tamponi esegui-
ti: 9.975 rispetto ai 57 mila del-
la Lombardia e i 49.288 del Ve-
neto (dato della Protezione ci-
vile nazionale a ieri pomerig-
gio). Fin dall’inizio la Regione
ha deciso di attenersi alle li-

nee-guida dell’Oms e dell’Isti-
tuto Superiore di Sanità: in so-
stanza, test solo su casi sospet-
ti sintomatici. Posizione tutto-
ra rivendicata, nonostante la
contrarietà di alcuni esponen-
ti del mondo medico-scientifi-
co. Da ultimo, nei giorni scor-
si, l’annuncio di voler estende-
re i test, sulla base di criteri di

priorità, a tutto il personale sa-
nitario: 55 mila persone. Signi-
fica potenziare la rete dei labo-
ratori, nel pieno dell’epide-
mia, con le difficoltà del caso.
In primis la mancanza delle at-
trezzature e dei reagenti. Non
a caso, ieri alcuni laboratori
erano fermi. Non a caso, la Re-
gione si è rivolta ai privati, pre-

si in contropiede. Scarseggia-
no i reagenti, ma non solo. Nei
giorni scorsi una partita di 5
mila caschi ventilatori è stata
dirottata in altre regioni. Una
seconda fornitura, 1.100, ma-
schere ad ossigeno, è stata giu-
dicata «inidonea» dagli aneste-
sisti rianimatori perché movi-
mentano l’aria nei reparti e

contribuiscono a diffondere il
contagio. Tra l’altro, la Regio-
ne aveva ordinato i caschi, non
le maschere. Su richiesta
dell’Unità di crisi regionale i
medici sono stati invitati a «ri-
condizionare», cioè a pulire e
riutilizzare per più pazienti i
caschi disponibili, che dovreb-
bero essere monouso.
Intanto i pazienti positivi ar-
rivano negli ospedali a getto
continuo. Si tratta spesso di
persone in condizioni me-
dio-gravi e giovani. L’Unità di
crisi ha dato disposizione alle
Asl di destinare il 40% dei po-
sti letto ai pazienti col corona-
virus. Ieri la Città della Salute
di Torino ha attivato il terzo re-
parto-Covid in pochi giorni.
Nelle altre strutture la situazio-
ne non è migliore: pazienti po-
sitivi, ventilati, in attesa di tam-
pone. A decine. Si ammalano i
cittadini, si ammalano uno do-
po l’altro medici e infermieri.
È emergenza vera. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

AP PHOTO/ANDREW MEDICHINI

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I nuovi contagi di ieri
nella Regione Lazio,
l’aumento dei casi
è del 22,48%

CHIARA BALDI
MILANO
Da ieri in alcuni quartieri di Mi-
lano viene trasmesso un avvi-
so dalla Polizia Locale. Dice:
«Messaggio del Sindaco di Mi-
lano: state a casa. Fatelo per
voi e per gli altri. Uscite solo
per reale necessità. Grazie». E
da via Melchiorre Gioia è parti-
ta la sanificazione della città
con gli idranti. Milano teme il
Covid19 e, a un mese dalla sua
esplosione nella Lombardia,
comincia a muoversi in modo
concreto. I dati degli ultimi
due giorni, diffusi dall’assesso-
re al Welfare Giulio Gallera,
raccontano di una provincia
che sta entrando sempre più

in contatto con il virus: 3804 i
contagi di ieri, con un aumen-
to di 526 rispetto al giorno pri-
ma. Da mercoledì a giovedì
erano stati 634 in più.
In città non va tanto meglio:
se il 19 c’erano 1378 positivi, ie-
ri erano già saliti a 1550. Una
«crescita lenta ma costante»,
come l’ha sempre definita Gal-
lera. Basti pensare che solo die-
ci giorni fa c’erano 592 casi, di
cui 246 in città. E dopo la visita
del vicepresidente della Croce
Rossa cinese, è scattata la pole-
mica sul blocco dei mezzi pub-
blici. Polemica che il sindaco
Giuseppe Sala ha stroncato sul
nascere. «Provate a chiedere al
professor Galli del Sacco cosa

ne pensa e come fronteggereb-
be la mancanza di infermieri.
Immaginate chi fa le pulizie o a
chi lavora alla cassa del super-
mercato come va al lavoro»,
ha detto Sala, sottolineando
che «la frequenza dei mezzi
pubblici è già stata ridotta». E
anche i tassisti milanesi stan-
no valutando se incrociare le
braccia: l’Unione artigiani del-
la provincia di Milano ha infat-
ti sconsigliato la prosecuzione
del servizio.
Intanto alcuni sindaci del
milanese hanno attuato misu-
re proprie. A Sesto San Giovan-
ni e a Cinisello Balsamo è stato
vietato l’utilizzo delle piste ci-
clabili e delle biciclette, salvo

che per andare al lavoro. Men-
tre a Buccinasco sono consen-
tite corse e camminate solo tra
le 5 e le 7 di mattina e dalle 23
a mezzanotte. A Milano, inve-
ce, Sala, dopo una prima nar-
razione molto energica per
non avvilire i milanesi sugli ef-
fetti del virus – memorabile il
video #MilanoNonSiFerma
che continua a raccogliere cri-
tiche, soprattutto tra i frequen-
tatori delle pagine social del
sindaco – negli ultimi dieci

giorni ha emanato una serie di
ordinanze per chiudere i par-
chi pubblici recintati, destina-
re gli alloggi popolari liberi a
chi deve fare i 14 giorni di iso-
lamento volontario, chiuso i
mercati cittadini e lasciato li-
bertà nell’uso dei parcheggi. E
nei suoi video messaggi quoti-
diani ora invita di continuo i
milanesi a «restare a casa, so-
prattutto i runner».
Ma anche il fronte sanitario
milanese si sta armando per

questa guerra che, come av-
verte spesso Massimo Galli
del Sacco, potrebbe arrivare
nelle prossime settimane. La
tensostruttura al San Raffae-
le, realizzata grazie al fundrai-
sing lanciato da Chiara Ferra-
gni e Fedez, è stata collaudata
propri ieri e, dice Roberto Bu-
rioni, «siamo a un millimetro
dall’apertura». E procede an-
che, nonostante i tentenna-
menti iniziali, anche l’allesti-
mento dell’ospedale alla Fiera
di Milano: 400 posti letto – ma
si ipotizza possano essere po-
co più della metà – di terapia
intensiva per curare i pazienti
Covid19 di tutta Italia. E servi-
ranno anche 500 medici e cir-
ca 1200 infermieri. Per la bat-
taglia di Milano. Che rischia di
essere la più dura. –
© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’EMERGENZA CORONAVIRUS

LAZIO

Fondi, la zona rossa spaventa Roma


Il focolaio nato alla festa di Carnevale


Isolato il paese del Lazio, ma resta aperto il più grande mercato ortofrutticolo d’Italia

CLAUDIO FURLAN - LAPRESSE
Via Orefici a Milano. I mezzi pubblici sono stati ridotti

Piemonte al collasso


“In terapia intensiva


restano pochi posti”


Cirio: “In meno di tre giorni i casi raddoppieranno”


Richiesta per aumentare i test, ma mancano i reagenti


L’EMERGENZA CORONAVIRUS

Milano teme l’ondata

Crescono i contagi

Sala non ferma i bus

LOMBARDIA
1550
I casi registrati a
Milano ieri, un aumento
di 122 rispetto
al giorno precedente

PIEMONTE

18,04%
È la percentuale
di aumento dei contagi
in Piemonte
nelle ultime 24 ore
ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Via Roma a Torino, completamente
vuota, vista da piazza Castello

SABATO 21 MARZO 2020 LASTAMPA 9
PRIMO PIANO
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