14 Sabato 21 Marzo 2020 Il Sole 24 Ore
Finanza
Mercati
Almeno per ora l’emergenza
Covid non cambia i piani di
Unipol: confermata cedola di
, euro, l’assise al aprile e
i target per l’anno in corso
—Servizio a pagina
Polizze/
Unipol conferma
sia la cedola
che gli obiettivi
per il 2020
Il consiglio di Cattolica vota
una riforma dello statuto:
board più snello, limiti
di età per i consiglieri e
di mandato per il presidente
Laura Galvagni—a pag.
Polizze/
Governance,
dal cda Cattolica
arriva proposta
alternativa
Cattolica Assicurazioni.
Focus sulla revisione
della governance
È dovuto intervenire il governo norvegese per salvare
Norwegian Airlines a corto di liquidità dopo essere stata
costretta a parcheggiare il % della sua flotta a causa
della crisi provocata dal diffondersi del coronavirus. Il
governo ha messo a disposizione soltanto per il settore
aeronautico garanzie di accesso al credito per miliardi
di corone norvegesi, l’equivalente di milioni di dolla-
ri, la metà destinata al vettore low cost. Il titolo in Borsa
in apertura di contrattazioni ha guadagnato il % per
poi ripiegare in territorio negativo dopo alcuni report
degli analisti che segnalavano come la cifra messa a di-
sposizione dal governo serve a mala pena per pagare il
parcheggio degli aerei per un mese e mezzo. La low cost
da inizio dell’anno ha perso il % del suo valore in Borsa.
Norwegian Air è il secondo vettore in Europa ad otte-
nere l’intervento del governo dopo la nazionalizzazione
di Alitalia, entrambi in crisi da tempo e non per
il coronavirus. Se la pandemia è stata l’occa-
sione per lo Stato di intervenire in un settore
ritenuto strategico, anche le compagnie più
solide fatto appello ai governi per sopravvive-
re. Perché a questo punto il problema è per
quanto tempo i vettori riusciranno a resistere
con gli aerei a terra: per rendere l’idea è stato
calcolato per Lufthansa fino a fine anno, sei
mesi per Ryanair.
Di fronte a una prospettiva di default, gli
Stati Uniti hanno dato subito segnali di inter-
vento mettendo a disposizione miliardi di
garanzie di accesso al credito per le compa-
gnie. Il secondo paese europeo che si appresta
a presentare un piano di salvataggio per il set-
tore è la Gran Bretagna: il ministro dei trasporti
Grant Shapps ha già incontrato i rappresen-
tanti di IAG, Ryanair e delle banche, tra cui Rothschild per
definire il pacchetto di aiuti che si annuncia consistente.
La Iata l’associazione delle compagnie aeree ha calcolato
che sarebbero necessari aiuti statali per miliardi di
dollari per evitare il collasso del settore nelle forme di
puri prestiti, garanzie di accesso al credito bancario, so-
stegno alla liquidità.
Intanto, il numero delle compagnie che hanno deciso
di mettere a terra l’intera flotta continua ad aumentare.
L’ultima è stata easyJet che ieri ha annunciato tale misu-
ra a partire dal marzo e dopodiché manterrà una capa-
cità del % solo per i voli di rimpatrio per il Regno Unito.
Uno scenario allarmante anche in Italia dove le altre
compagnie, che oltre ad Alitalia rappresentanto l’intero
sistema del trasporto aereo, si appellano a Roma. «Cre-
diamo che i governi debbano intervenire per sostenere
il settore nel suo complesso e non una singola compa-
gnia - ha detto al Sole Ore Lorenzo Lagorio, country
manager in Italia di easyJet -. È necessario adottare in
tempi rapidi misure - quali ad esempio la sospensione
delle tasse a carico dei passeggeri - che possano stimola-
re la domanda quando la crisi sarà superata». In Italia
easyJet trasporta milioni di passeggeri l’anno con
dipendenti in Lombardia, Veneto e Campania. E
benché le operazioni del vettore siano state temporanea-
mente sospese «riprenderanno gradualmente appena
possibile - ha aggiunto Lagorio -. I piani di sviluppo e di
investimento per crescere in Italia non sono cambiati. Il
bilancio e il modello di business sono solidi, ma l’indu-
stria dell’aviazione europea ha di fronte a sé un futuro
incerto e non c’è alcuna garanzia che le compagnie aeree
siano in grado di sopravvivere a quello che potrebbe tra-
sformarsi in un sostanziale blocco dei viaggi nel lungo
periodo con una prospettiva di ripresa molto lenta».
—Mara Monti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PANORAMA
EasyJet. «Soste-
gni pubblici al
settore non a
una singola
compagnia»
TRASPORTO AEREO
Per Norwegian Airlines
salvataggio statale
Pronto piano di aiuti Uk
Prime assemblee a porte chiuse,
voto smart e domande a distanza
GOVERNANCE
I soci possono chiedere
chiarimenti fuori dall’assise:
risposte in tempo utile
Assonime: la figura
chiave per le deleghe è
il rappresentante designato
Giovanni Negri
Antonella Olivieri
Inwit ha inaugurato ieri la stagione
delle assemblee ai tempi del corona-
virus con un’adunanza ancora “aper-
ta” dove però fisicamente non si è
presentato nessuno a sorpresa, dato
che il retail ha approfittato della pos-
sibilità di votare “a distanza”. Uni-
Credit, che ha confermato l’assem-
blea di bilancio per il aprile, e Gedi,
che l’ha convocata per il aprile,
hanno optato per l’indicazione del
rappresentante designato, in via
esclusiva, a raccogliere le deleghe:
Computershare (la società che nor-
malmente si occupa di accreditare gli
azionisti) per la banca milanese e lo
studio Segre per la casa editrice ro-
mana. Porte chiuse, dunque, ma con
la facoltà, in entrambi i casi, di avan-
zare domande da remoto e di ottene-
re risposte in tempo utile per
l’espressione del voto. Sia UniCredit
che Gedi, infatti, pubblicheranno sul
loro sito le risposte alle domande de-
gli azionisti prima che scadano i ter-
mini per inviare le istruzioni di voto
al rappresentante designato.
È una scelta, opportuna, da parte
delle società, perchè l’obbligo di farlo
non c’è. Infatti, segnala Matteo Cre-
mascoli, partner dello studio legale
Galbiati, Sacchi e associati, sono ri-
maste invariate le disposizioni del-
l’articolo -ter del Tuf che consen-
tono ai soci di porre domande al di
fuori della riunione assembleare per
ricevere le relative risposte «al più
tardi il giorno stesso dell’assem-
blea». «Sarebbe stato quindi oppor-
tuno anticipare i termini - osserva
Cremascoli - in modo da consentire
a tutti di attribuire deleghe e istruzio-
ni di voto alla luce di una dialettica
comunque antecedente alle decisioni
di voto, seppure in assenza di dibatti-
to assembleare».
Intanto da Assonime, l’associazio-
ne delle società quotate, arrivano i
primi chiarimenti sull’articolo
del decreto legge / che autorizza
lo svolgimento delle assemblee a
“porte chiuse”, consentendo alle so-
cietà di prevedere, negli avvisi di con-
vocazione il ricorso a strumenti, co-
me il voto per corrispondenza, il voto
elettronico, la partecipazione in as-
semblea con mezzi di telecomunica-
zione e il rappresentante designato.
In particolare, per le quotate, il rap-
presentante designato diventa una
figura centrale per la raccolta delle
deleghe. Della sua nomina deve esse-
re data indicazione nell’avviso di
convocazione insieme alle modalità
di conferimento della delega di voto.
Le deleghe potranno essere raccolte
anche evitando di utilizzare il model-
lo allegato al Regolamento emittenti,
favorendo in questo modo la parteci-
pazione da parte degli investitori isti-
tuzionali esteri che normalmente de-
legano un rappresentante che a sua
volta potrà sub-delegare il rappre-
sentante designato. Assonime sotto-
linea l’opportunità di individuare un
rappresentante che non si trovi in si-
tuazione di conflitto d’interesse, cioè
che si tratti di un terzo soggetto ester-
no piuttosto che di un dirigente inter-
no all’azienda, la cui nomina prevede
un iter di garanzia più rigido.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ANSA
Effetto Covid. L’emergenva coronavirus ha cambiato le regole di svolgimento delle quotate di Piazza affari
Antonella Olivieri
La prima assemblea degli azionisti
ai tempi del coronavirus - quella di
Inwit per la nomina del nuovo con-
siglio post fusione con le torri Voda-
fone - si è svolta a porte teoricamen-
te aperte, ma in realtà con una parte-
cipazione “fisica” ridotta all’osso.
Nella sala vuota della sede Telecom
di Rozzano si sono riuniti - a distan-
za di una decina di metri l’uno dal-
l’altro e tutti dotati di apposita ma-
scherina - i tre soggetti “costituen-
ti”: il rappresentante di Telecom
(azionista di maggioranza col %)
Riccardo Pettazzi (responsabile de-
gli affari societari), che è stato nomi-
nato presidente dell’assemblea;
l’avvocato Dario Trevisan che rap-
presentava i fondi con il % del ca-
pitale; e il notaio Andrea De Costa
dello studio Marchetti. Era presente
anche un rappresentante della so-
cietà Computershare per l’accredito
soci. È arrivato anche qualche voto
dal retail per via elettronica. Nel giro
di venti minuti si è così aperta e
chiusa l’assemblea, con l’% di ca-
pitale presente, che ha nominato il
nuovo cda. Ne fanno parte Giovanni
Ferigo (ad), Fabrizio Rocchio, Carlo
Nardello, Emanuele Tournon (il cfo
di Vodafone Uk che dovrebbe assu-
mere la carica di presidente), Agosti-
no Nuzzolo, Barbara Cavaleri, Sabri-
na Di Bartolomeo, Sonia Hernandez,
Filomena Passeggio e Antonio Cor-
da. I fondi hanno espresso tre consi-
glieri: Secondina Giulia Ravera, Lau-
ra Cavatorta e Francesco Valsecchi.
Nessun dibattito, dunque, ieri, ma
già il aprile si dovrebbe tenere l’as-
semblea di bilancio. Potenzialmente
le domande non mancherebbero, vi-
sto che oltretutto la cordata di fondi
capitanata da Ardian si trova nel-
l’impossibilità di concludere l’acqui-
sto del % del capitale che stav ne-
goziando, non solo e non tanto per
la difficoltà di fissare il prezzo, ma
soprattutto per l’iter procedurale
(con comitati investimenti all’este-
ro) che la pandemia ha inceppato. Di
fatto l’operazione è sospesa in attesa
che la situazione si normalizzi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ASSISE LAMPO
Ardian alla finestra, Inwit cambia cda
La cordata dei fondi
interessati a rilevare il %
paralizzata dal virus
Luca Davi
L’emergenza sanitaria non fa cam-
biare l’agenda di UniCredit, che con-
ferma per il prossimo aprile la con-
vocazione dell’assemblea (a porte
chiuse) per approvare il bilancio
. Non solo: per ora la banca di
piazza Gae Aulenti conferma anche il
buyback da milioni da realizzare
nel giro di - mesi. A conferma
della piena volontà di procedere sulla
rotta tracciata con il piano Team
presentato a dicembre : in quel
quadro, il ceo Jean Pierre Mustier
aveva annunciato un piano che pun-
tava a creare «consistente valore»
per gli azionisti, per miliardi di eu-
ro, suddivisi tra miliardi di dividen-
di cash, miliardi di riacquisti di
azioni e miliardi di incremento del
patrimonio tangibile.
Da allora però molte cose sono
cambiate. L’esplosione dell’emer-
genza Coronavirus ha spinto la Vigi-
lanza a varare una serie di misure ec-
cezionali che consentono maggiore
flessibilità nell’uso del patrimonio di
secondo pilastro da parte delle ban-
che, flessibilità che però, secondo la
Bce, non deve essere utilizzata per fa-
re buyback e concedere bonus: ecco
perchè non è da escludere che l’isti-
tuto guidato da Jean Pierre Mustier
debba rivedere la messa a terra del
piano di riacquisto azionario, magari
congelandolo per il tempo necessario
a superare la fase di incertezza.
Avere l’ok dei soci è comunque un
modo per essere pronti a far scattare
l’operazione quando necessario. Ec-
co perchè all’ordine del giorno del-
l’assemblea, l’autorizzazione all’ac-
quisto di azioni proprie è prevista.
Previsto un esborso complessivo fino
a milioni da parte della banca per
acquistare milioni di azioni ordi-
narie. L’assemblea, a cui presenzierà
il presidente Cesare Bisogni, vedrà la
partecipazione del rappresentante
degli azionisti (Computershare). Le
domande degli azionisti saranno
raccolte fino al aprile, con risposte
previste entro il aprile. Le dichiara-
zioni di voto saranno possibili fino
alle ore dell’ marzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
BANCHE
Per UniCredit il tema chiave è il buyback
L’istituto punta a proseguire
con il piano, ma l’emergenza
potrebbe «congelarlo»
Laura Serafini
Il cda di Poste Italiane si è riunito
ieri mattina e ha deliberato lo slitta-
mento dell’assemblea per il bilancio
e il rinnovo dei vertici dal aprile
al maggio. La mossa coincide con
la decisione politica del governo di
spostare la deadline per la presen-
tazione delle liste per tutte le nomi-
ne nelle partecipate pubbliche da
marzo al aprile. Il governo si
prende così un mese di tempo per
trovare una quadra sui vertici delle
controllate approfittando del-
l’emergenza cornavirus. La motiva-
zione ufficiale dei rinvii è la difficol-
tà di riuscire a tenere le assemblee
a metà aprile. Nei fatti, però, le nor-
me appena introdotte con il decreto
Cura Italia danno facoltà di convo-
care assemblee anche in collega-
mento remoto, seppure le modalità
di attuazione non sembrano di faci-
le applicazione. Al momento, a
quanto pare, si è preferita la strada
del rinvio allineando la data dell’as-
semblea del gruppo dei recapiti a
quelle di Eni ( maggio), Enel e
Enav (di recente confermate per il
maggio), che sono le convocazio-
ni più lontane.
È alquanto probabile che anche
le altre assemblee, come ad esem-
pio Terna (originariamente fissata
per il aprile e revocata), oppure
per Mps, convocata originariamen-
te per il aprile e rimasta sospesa,
siano allineante a quella deadline e
spostate a metà maggio.
Quanto alle scelte sugli eventuali
cambiamenti da fare al vertice delle
controllate le cose sarebbero ancora
piuttosto in alto mare. E questo ren-
de sempre più probabile che alla fi-
ne le caselle sostituite siano poche:
certamente l’ad di Mps dovrà essere
individuato, vista l’uscita di Marco
Morelli e la sua mancata disponibi-
lità a fare un altro mandato. Per
quanto riguarda le aziende, l’attua-
le contesto economico-finanziario
non consente fasi di rodaggio so-
prattutto per chi dovesse arrivare
dall’esterno: i margini di manovra,
dunque, appaiono limitati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA CONTROLLATA PUBBLICA
Poste fissa al 20 aprile il d-day delle liste
I soci saranno riconvocati
il maggio, giorni prima
tutte le nomine del Tesoro
Il cda di Bf Spa (holding di Bonifiche Ferraresi) ha approva-
to i conti , che registrano un valore della produzione
a , milioni (+%), Ebitda pari a , milioni (+%) e un
utile netto pari a , milioni (rispetto a , milioni nel
): il cda ha proposto un dividendo di , euro per
azione. L’umento dell’Ebitda è dovuto principalmente alla
significativa crescita della profittabilità del settore agricolo
e alla consolidata stabilità del settore zootecnico, mentre
il comparto sementiero e dei servizi avanzati (agricoltura
di precisione) registra una sostanziale tenuta. La crescita
del valore della produzione è da imputare principalmente
allo sviluppo del settore delle sementi (+%) e all’incre-
mento del segmento industriale grazie alle maggiori ven-
dite di prodotti a marchio proprio “Le Stagioni d'Italia” e
di prodotti private label (+%). Al risultato hanno contri-
buito anche le plusvalenze emerse dalle operazioni straor-
dinarie realizzate nel corso su Ibf Servizi e Leopoldine.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
AGROINDUSTRIA
Bonifiche Ferraresi,
fatturato a 96,8 milioni
IL CAPITALE
PRESENTE
All’assemblea
di Inwit che si
è svolta ieri:
la riunione è durata
pochi minuti
85%
MILIONI
DI EURO
Il piano prevede
un buyback da
467 milioni da
realizzare nel giro
di 12-18 mesi
467
LA QUOTA
DEL TESORO
Nel capitale di
Poste, a cui si
aggiunge il 35,3%
che fa capo
a Cassa depositi
29,